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In Italia si registrano ogni anno 15.000 casi di intossicazione accidentale con farmaci o prodotti di comune uso domestico.Vittime di tali incidenti sono pi? frequentemente le casalinghe e coloro che svolgono la loro attivit? in ambito domestico.Frequentemente vengono coinvolti in tali incid
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1. LE INTOSSICAZIONI IN AMBITO DOMESTICO Prof. Mario De Bernardi di Valserra
Cattedra di Tossicologia
Università degli Studi di Pavia
Facoltà di Medicina e Chirurgia
2.
In Italia si registrano ogni anno 15.000 casi di intossicazione accidentale con farmaci o prodotti di comune uso domestico.
Vittime di tali incidenti sono più frequentemente le casalinghe e coloro che svolgono la loro attività in ambito domestico.
Frequentemente vengono coinvolti in tali incidenti i bambini.
3. L'età influenza notevolmente il rischio di incidente domestico: le frequenze più alte di infortuni si hanno in corrispondenza della prima fase della vita, dalla nascita alla prima adolescenza (0-14 anni).
4. Nei grandi accentramenti urbani il fenomeno assume particolare rilievo e le intossicazioni acute rappresentano ben il 10% circa dei ricoveri ospedalieri e circa il 25% dei ricoveri in centri di terapia intensiva.
5. Spesso la causa di questi incidenti è da ricercare nella disinformazione e nel comportamento imprudente di coloro che abitano la casa, che ignorano o sottovalutano situazioni di rischio, facilmente evitabili con una maggiore consapevolezza e attenzione.
7. Detergenti per bucato, lavastoviglie, pavimenti, scarichi di lavandini.
Medicinali, cosmetici.
Alcoolici, tabacco, petrolio e cherosene, solventi, piante velenose.
Colori e vernici, acquaragia, diluenti per vernici, colle, svernicianti.
Acido per batterie, acido fluoridrico, benzina, prodotti antiruggine, antigelo, ossido di carbonio.
Diserbanti, concimi, insetticidi, prodotti derattizzanti, liquidi accendifuoco.
Materiali da costruzione, cemento, adesivi e indurenti. SOSTANZE PERICOLOSE
9. Vengono escluse da queste statistiche cause frequenti e importanti di intossicazioni in ambito domestico, quali:
monossido di carbonio
fumo di sigaretta
inquinanti ambientali dell’aria e dell’acqua
metalli pesanti
10. I farmaci costituiscono una delle principali cause di avvelenamenti domestici (non solo nei bambini) sia per assunzione incidentale sia per errori di somministrazione.
FARMACI
11. FARMACI
12. Oltre ad essere tossici spesso inducono allergie, anche gravi. FARMACI
13. Conservate i farmaci in un armadietto separato dalla sostanze alimentari e fuori dalla portata dei bambini. Non lasciate i prodotti incustoditi nemmeno durante l'uso (anche una breve assenza per rispondere al telefono potrebbe risultare pericolosa) e rimettete immediatamente al loro posto i farmaci dopo l'uso.
Eliminate i farmaci scaduti o subito dopo l’uso o almeno una volta all’anno.
Non togliete i farmaci dalle confezioni e non utilizzate portapillole. La diffusione dei blister (con contenitori singoli di plastica rigida per le compresse) ha comportato un calo del numero degli incidenti perché i bambini hanno difficoltà ad aprirli. FARMACI - PRECAUZIONI
14. Si distinguono quattro classi fondamentali:
sostanze volatili (colla, bombolette per accendini, solventi delle vernici , smalti, smacchiatori, correttori per la dattilografia, benzina, cherosene, gas di scarico)
aerosol (lacche per capelli, deodoranti, vernici spray)
anestetici (etere, cloroformio, protossido d'azoto)
nitriti volatili (farmaci per malattie cardiache, componente di alcuni deodoranti per ambiente)
L’effetto e la tossicità di queste sostanze variano
ampiamente; l’inalazione di colle è meno pericolosa
rispetto ad altri inalanti. INALANTI
15.
Dosi piccole producono euforia, eccitazione e disturbi del comportamento simili a quelli prodotti dall'alcol.
Dosi maggiormente elevate danno effetti meno piacevoli e maggiormente pericolosi come allucinazioni visive e uditive. INALANTI - ASPETTI CLINICI
16.
alito odoroso
pronuncia indistinta
mancanza di coordinazione motoria
rallentamento psichico
alterazione del giudizio e della capacità critica, impulsività
rigonfiamento degli occhi e congiuntiviti
ipersensibilità alla luce e visione doppia
aumento della salivazione
eritemi attorno al naso e alla bocca SEGNI DI ASSUNZIONE
18. Prodotti di uso domestico o industriale
19. PRECAUZIONI DA SEGUIRE PER I PRODOTTI DOMESTICI leggete attentamente le etichette dei recipienti, con i simboli di pericolo e le istruzioni per l'impiego dei prodotti di pulizia e di igiene;
non staccate le etichette dai prodotti che, in caso di incidente, possono fornire indicazioni utili sulla tossicità ed agevolare l'intervento del medico;
non travasate mai sostanze pericolose in contenitori diversi da quelli originali, e assolutamente mai in contenitori per alimenti o bibite (è una tra le cause più frequenti di avvelenamento);
non acquistate prodotti sulla cui etichetta non è descritta la composizione anche se più economici;
preferite, quando è possibile, confezioni dotate di tappo di sicurezza, a prova di bambino. Evitate di forare o di rimuovere il dispositivo di sicurezza per fare più in fretta;
quando usate sostanze corrosive, usate sempre i guanti per proteggere le mani.
21. PRECAUZIONI DA SEGUIRE PER I PRODOTTI DOMESTICI maneggiate con cura i detergenti per il forno che contengono sostanze caustiche. Seguite attentamente le istruzioni d'uso e fate attenzione al contatto del detergente con gli occhi;
per il lavaggio a mano delle stoviglie usate la minima quantità di detersivo sciolto nell'acqua, quindi sciacquate abbondantemente. Fate attenzione quando caricate la lavastoviglie a non lasciare lo sportello aperto e incustodito dopo aver riempito la vaschetta del detersivo che, se inghiottito può danneggiare gravemente la bocca e il tubo digerente;
dopo l'uso di un insetticida spray arieggiate le stanze. In cucina fate attenzione a non irrorarlo sulle stoviglie e sugli alimenti. Lavatevi accuratamente le mani dopo ogni disinfestazione;
mostrate cautela nell'uso e nella conservazione di smacchiatori e solventi che risultano essere molto pericolosi se ingeriti o inalati oppure se tenuti a contatto prolungato con la pelle;
22.
23. PRECAUZIONI DA SEGUIRE PER I PRODOTTI DOMESTICI prestate attenzione alla custodia al di fuori della portata dei bambini anche dei cosmetici e dei detergenti che producono molta schiuma (come bagni schiuma e shampoo) che possono comportare dei rischi se ingeriti o inalati;
tenete il pacchetto delle sigarette rigorosamente fuori dalla portata dei bambini: il tabacco, se ingerito, è molto velenoso;
conservate anche le bevande alcoliche in un luogo sicuro. Queste possono risultare pericolose: quantità modeste in un adulto possono provocare in un bambino reazioni gravi, addirittura fino al coma.
24. DETERSIVI I detersivi usati industrialmente sono più tossici di quelli d’uso domestico. Quelli liquidi sono meno dannosi, perché più diluiti.
I sintomi vanno da irritazione gastrointestinale, vomito e diarrea, irritazioni cutanee fino a lesioni delle mucose.
In caso di ingestione non indurre mai il vomito, ma somministrare acqua e agenti antischiuma (dimeticone) e contattare un Centro antiveleni.
In caso di contatto oculare lavare abbondantemente con acqua.
25. METALLI PESANTI Zinco:
• quando è in eccesso, sviluppa radicali liberi.
• Antagonista di rame, ferro, calcio.
• Può determinare anemie, patologie a carico del tessuto nervoso, osseo e del sistema immunitario.
• Viene assunto con: cibo (contenitori zincati), acqua (tubi)
Piombo:
• danneggia il tessuto nervoso ed emopoietico.
• Passa la barriera placentare.
• Viene assunto attraverso: cibo inquinato, acqua (giunti delle tubature), smog (vicinanza distributori di carburanti).
26. METALLI PESANTI Rame:
• antagonista dello zinco
• in eccesso spiazza lo zinco nelle catene enzimatiche, indebolendo il sistema immunitario e provocando patologie dermatologiche (patologie ungueali, alopecia).
• Viene assunto con: acqua (tubi di rame), cibo (utensili).
Mercurio:
• provoca patologie a carico del sistema nervoso centrale e periferico.
• Passa attraverso la barriera placentare, provocando: patologie fetali, aborto, parto prematuro.
• Fonti: amalgame, cibo inquinato.
27. METALLI PESANTI Nichel:
• in alta concentrazione, riduce l’attività enzimatica (RNA-polimerasi, ATPasi).
• Passa la barriera placentare.
• Fonti: aria inquinata, cibo, bevande, sigarette, accessori d’abbigliamento.
Cromo:
• provoca disturbi del metabolismo dei glucidi e lipidi.
• In forma organica passa la barriera placentare.
• Fonti: acqua inquinata, cibo (pesce, molluschi), vernici, coloranti tessili, nastri magnetici, anticorrosivi (industria petrolifera).
28. IN CASO DI INTOSSICAZIONI Consultate immediatamente il pronto soccorso oppure il numero di emergenza del centro anti-veleno (tenere sempre il numero telefonico scritto in casa) e fornite informazioni dettagliate sul prodotto ingerito, la quantità, nonché il tempo trascorso dall’ingestione.
Il vomito va provocato soltanto dopo aver consultato il medico e, comunque, in nessun caso se l'ingestione è dovuta a sostanze caustiche o a solventi.
29. IN CASO DI INTOSSICAZIONI
30. PROVVEDIMENTI IMMEDIATI vanno attuati possibilmente nello stesso posto dell'intossicazione. Essi consistono nelle:
Manovre di rianimazione
Prevenzione dell'assorbimento della sostanza tossica
31. Manovre di rianimazione
Il bambino, nel caso ci sia un arresto cardiaco va rianimato mediante massaggio cardiaco in attesa dei soccorsi; nel caso presenti anche arresto respiratorio va effettuata la respirazione bocca a bocca.
Tali manovre devono essere ben conosciute da chi le esegue.
32. VIE DI INGRESSO orale: compresse, cibi, detersivi, acidi, alcali
respiratoria: tutte le sostanze gassose
o in stato di vapore o che emanano gas
cutanea: pomate, cerotti
oculare: liquidi vari, vapori
parenterale: iniezioni intramuscolari
o endovena o per morso di animale
rettale: supposte
33. Prevenzione dell’assorbimento della sostanza tossica I provvedimenti sono differenti a seconda della via di intossicazione:
Avvelenamenti per inalazione:
aerare l'ambiente.
allontanare il paziente dall'ambiente inquinato.
34. Prevenzione dell’assorbimento della sostanza tossica Avvelenamenti per contatto cutaneo o oculare:
liberare il paziente dai vestiti eventualmente contaminati e lavare le parti contaminate con acqua corrente
in caso di lesioni oculari lavare con acqua corrente facendo mantenere gli occhi con le palpebre aperte
35. Prevenzione dell’assorbimento della sostanza tossica Avvelenamenti per ingestione:
indurre il vomito mediante stimolazione meccanica del faringe con le dita, con il manico di un cucchiaio o con un abbassalingua. Tale manovra può essere pericolosa e deve essere praticata da personale esperto. Va evitata nel caso siano state ingerite sostanze caustiche o corrosive.
Somministrare latte albuminato (500 ml di latte + 2-3 albumi d'uovo) in caso di ingestione di sostanze caustiche o corrosive.
Somministrare olio di vaselina in caso di ingestione di veleni liposolubili tipo gli antitarme.
36. CAUSTICI Gli acidi (es. cloridrico, fluoridrico, solforico, nitrico, nitroso) e le basi forti (es. ammoniaca, idrossido di sodio o soda caustica, carbonato di sodio, ossido e idrossido di calcio) in forma liquida o solida che raggiungono un valore di pH compreso rispettivamente tra 0-2 e 11,5-14 determinano, in caso di ingestione, lesioni esofago-gastriche da caustici.
37. EFFETTI
locali (acido sulla mano che provoca un'ustione)
· sistemici (assorbimento di tossici per via orale, parenterale, cutanea o respiratoria,ecc.)
38. PRINCIPI A CUI SI ISPIRA LA TERAPIA Allontanare il tossico dall'organismo il più presto possibile, cercando di individuare il tipo di tossico coinvolto.
L’intervento dipende da:
tipo di tossico: non si può cambiare la chimica delle sostanze
quantità: è tale al momento dell'introduzione
tempo di esposizione: è soprattutto su questo punto che si può intervenire
39. COMPORTAMENTO DEL SOCCORRITORE
valutare i parametri vitali
sapere nei dettagli:
tipo di sostanza ingerita o assorbita
quanta ne ha ingerita
quando l'ha ingerita
rapporto con eventuale pasto
raccogliere il contenitore o la sostanza in questione
40. CENNI DI TERAPIA SPECIALISTICA Cosa si cerca di fare al Pronto Soccorso quando ci si imbatte in un avvelenamento?
detossificazione specifica
Si può utilizzare un antidoto (se esiste) che è una sostanza capace di neutralizzare l'effetto nocivo di un tossico. Risulta essere un mezzo terapeutico molto efficace, però purtroppo per pochi tossici ci sono i relativi antidoti.
Es.: per l'overdose da "oppiacei pesanti" (eroina) si usa il NALOXONE (NARCAN)
41. CENNI DI TERAPIA SPECIALISTICA detossificazione aspecifica
(ridurre l’assorbimento)
1) Vomito: Questo può essere indotto farmacologicamente o stimolando il faringe. Non sempre trova indicazioni, anzi in certi casi è controindicato come nella ingestione di acidi o alcali o dopo ingestione di derivati del petrolio
2) Lavanda gastrica: E' una manovra di lavaggio dello stomaco con svuotamento. Si effettua in genere entro tre o quattro ore dall'ingestione,
3) Carbone vegetale: E' una polvere che quando viene ingerita lega a sé tutto quello che incontra nel tratto gastroenterico. Non viene assorbito dalla superficie intestinale e viene eliminato con le feci.
42. CENNI DI TERAPIA SPECIALISTICA detossificazione aspecifica
(aumentare l’eliminazione)
Aumentare l'eliminazione del tossico per via:
renale (diuresi forzata neutra, alcalina o acida)
extrarenale (emodialisi, dialisi peritoneale, exsanguino-trasfusione e plasmaferesi), purganti (se il tossico non è ancora stato assorbito).
43. CONCLUSIONI E’ importante conoscere la pericolosità delle sostanze utilizzate in ambito domestico.
Occorre prevenire le intossicazioni, soprattutto in presenza di bambini in casa, conservando tali sostanze in posizioni difficilmente raggiungibili o in armadi chiusi a chiave.
In caso di intossicazioni, rivolgersi imme-diatamente al proprio medico, ai servizi di Pronto soccorso o a Centri specializzati.