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Le fave I piselli I fagioli Le lenticchie I legumi appartengono alla famiglia delle Papillonacee o Leguminose. I più comuni sono: i fagioli (Phaseolus vulgaris), i piselli (Pisum sativum), le fave (Vicia faba ), i lupini (Lupinus), i ceci (Cicer arietinum), l'arachide (Arachis hypogaea), la soia (Glycine max), la lenticchia (Lens culinaris) e alberi come le acacie (Acacia), la sophora (Sophora), la mimosa (Mimosa), la robinia (Robinia pseudoacacia). I lupini
La parte edibile dei legumi è il seme, contenuto all'interno del frutto che, giunto a maturità, si apre in due valve. Freschi o secchi, i legumi, grazie al loro valore nutritivo, costituiscono, da soli, uno dei sette gruppi degli alimenti di base. I legumi sono un alimento importante anche perché poveri di grassi e ricchi di fibre, utili per l'intestino. Soprannominati la "carne dei poveri", ancora una volta grazie alle proteine a basso costo e accessibili a tutti gli strati sociali, i legumi ora più che mai rappresentano una risorsa per il futuro: semplici da coltivare e da cucinare sono la naturale alternativa alla carne, troppo costosa in termini ecologici ed energetici.
I legumi hanno un’origine molto antica: lenticchie, piselli, ceci, fave furono coltivate per la prima volta in Medio Oriente tra il 7.000 e il 3.000 a.C., per poi diffondersi in Europa Centrale e Meridionale.Probabilmente proprio le fave furono i primi legumi a essere conosciuti e consumati, in quanto sono gli unici che possono essere consumati crudi. I fagioli, conosciuti anch’essi dal 6.000 a.C., sono invece originari dell’America e i fagioli dall’occhio (3.000 a.C.) dell’Africa. Introdotti in Europa nel XVI secolo in seguito alle spedizioni spagnole, in ogni tempo questi legumi hanno costituito il “piatto forte” sulle mense dei ceti meno abbienti, tanto da meritare l’appellativo di “carne dei poveri”.