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P R E S E N T A

P R E S E N T A. 79 d.C. Così inizia la lettera di Plinio il Giovane che descrive la morte di suo zio Plinio il Vecchio (scrittore e storico romano). Caro Tacito Mi chiedi di scriverti della morte di mio zio affinché tu possa tramandarla ai posteri più adeguatamente. ……………………………………….

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Presentation Transcript


  1. P R E S E N T A

  2. 79 d.C.

  3. Così inizia la lettera di Plinio il Giovane che descrive la morte di suo zio Plinio il Vecchio (scrittore e storico romano) Caro Tacito Mi chiedi di scriverti della morte di mio zio affinché tu possa tramandarla ai posteri più adeguatamente. ……………………………………… C. Plinius Tacito suo s. Petis, ut tibi avunculi mei exitum scribam, quo verius tradere posteris possis. ……………………………… Già altrove faceva giorno, ma là era notte, più scura e fitta di ogni altra notte; ancor che molte fiamme e varie luci la rompessero. Egli volle uscire sul lido e guardare da vicino se fosse il caso di mettersi in mare; ma questo era, tuttavia, tempestoso ed impraticabile. Quivi, buttatosi su un lenzuolo disteso, domanda dell'acqua e beve per due volte. Intanto le fiamme e un odore sulfureo annunziatore delle fiamme fanno sì che gli altri fuggano ed egli si riscuote. Sostenuto da due servi si leva e spira nel punto stesso; dal momento che il vapore che aumentava gli impedì, cosi come io penso, il respiro e gli serrò lo stomaco, già di sua natura debole, stretto e soggetto ad un frequente bruciore. Come fu giorno (era il terzo da quello della sua morte) il corpo di lui fu ritrovato intero ed illeso, con indosso i medesimi vestiti, ed in atteggiamento più di un uomo che dorme che di un uomo già morto.

  4. Nell‘agosto del 79 d.C. Pompei fu sommersa da una pioggia di cenere e lapilli (come si vede in questa ricostruzione ideale) che cadde ininterrottamente in seguito ad una forte eruzione del Vesuvio,fino a formare uno strato spesso una decina di metri.

  5. Capo Miseno Ricostruzione della colonna eruttiva pliniana che seppellì Pompei

  6. Pompei – ricosruzione del tragico destino dei pompeiani

  7. Pompei - macine per il grano e forno

  8. Pompei - Strada Consolare

  9. Pompei – calchi di corpi umani

  10. Pompei – affreschi

  11. Pompei – Termopolio (locale per la vendita di cibo e bevende calde)

  12. Pompei – Anfiteatro

  13. Pompei – mosaico (ingresso della Casa del Poeta Tragico)

  14. Pompei – Via dell’Abbondanza

  15. Pompei– Casa di Polibio (armadi)

  16. L'eruzione del Vesuvio si articolò in due fasi: la prima durò 12 ore, con caduta di pomici bianche e grigie; la seconda della durata di sette ore costituita dall'alternarsi di nubi ardenti e di colate piroclastiche. Fu questa seconda fase che colpì Ercolano (qui in una ricostruzione idealedi 20 secoli fa), seppellendola sotto una coltre di oltre 20 metri.

  17. Ercolano – iI fango non ha dato scampo !

  18. Ercolano – “dolie “ (orci) incassate per il “garum” (salsa di pesce)

  19. Ercolano – particolare di “dolia” incassata

  20. Ercolano – abitazione con terrazzino

  21. Ercolano – triclinio della Casa di Nettuno

  22. Ercolano – interno delle Terme

  23. Ercolano – mosaico delle Terme (avvallato per il peso delle pomici)

  24. Ercolano – peristilio di una villa

  25. Ercolano – Fontana pubblica

  26. Stabiae (qui il porto in una vecchia stampa) era un’antica città dell’Italia meridionale in Campaniache sorgeva nei pressi dell'odierna Castellammare di Stabia, in una zona chiamata Varano a pochi passi dal comune di Gragnano. La città scomparve insieme a Pompei, Ercolano e Oplontis avvenuta nel 79 d.C.durante l'eruzione del Vesuvio.

  27. Stabiae – Tempio di Diana

  28. Stabiae – Villa Arianna (impluvium)

  29. Stabiae – Villa Arianna (stanza affrescata)

  30. Stabiae – Villa Arianna (soffitto)

  31. Stabiae – Villa Arianna (pavimento)

  32. Stabiae – Villa San Marco (impluvium)

  33. Stabiae – Villa San Marco (un ambiente)

  34. Stabiae – Villa San Marco (parete affrescata con pannelli)

  35. Stabiae – particolari di affreschi

  36. Stabiae – particolari di altri affreschi

  37. Stabiae – Amorino

  38. Oplontis corrispondente all’adierna Torre Annunziata, in Campania, era una città romana sepolta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Dell'antica Oplontis si hanno notizie molto frammentarie; più che una città, era un insediamento suburbano della vicina Pompei (come si evince dalla mappa dell’epoca). Vi erano presenti alcune ville per la villeggiatura, diverse fattorie e complessi termali, edifici adibiti a tale funzione.

  39. Oplontis - Villa di Poppea

  40. Oplontis – Villa di Poppea (calidarium)

  41. Oplontis – Villa di Poppea (peristilio)

  42. Oplontis – particolari di diversi affreschi nella villa di Poppea

  43. Oplontis – particolari di affreschi di Fontane

  44. Recenti ritrovamenti a Boscoreale, villaggio (pagus) di Pompei, dove furono edificate aziende agricole che sfruttavano il fertile terreno alle pendici del Vesuvio, hanno portato alla luce molte di esse che si trasformarono in residenze lussuose e insieme all'attuale Boscotrecase il sito prese il nome di Pagus Augustus Felix Suburbanus. Le ville individuate sono più di cinquanta tutte distrutte dall'eruzione del Vesuvio del 79 d.C.

  45. Boscoreale – Villa Regina (peristilio)

  46. Boscoreale – Villa Regina ( “dolie” orci infossati contenitori di vino)

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