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I MODI E I TEMPI DEI VERBI. L’INDICATIVO E I SUOI TEMPI. Presenta un’azione, fatto, modo di essere come reale,certo. Ha 8 tempi: 4 SEMPLICI(presente, passato remoto, imperfetto, futuro semplice) e 4 COMPOSTI(passato prossimo,trapassato remoto, trapassato prossimo, futuro anteriore).
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L’INDICATIVO E I SUOI TEMPI • Presenta un’azione, fatto, modo di essere come reale,certo. • Ha 8 tempi: 4 SEMPLICI(presente, passato remoto, imperfetto, futuro semplice) e 4 COMPOSTI(passato prossimo,trapassato remoto, trapassato prossimo, futuro anteriore). • Di solito si usa sia nelle FRASI INDIPENDENTI(hanno un significato autonomamente) che nelle FRASI DIPENDENTI( dipendono dalla frase principale).
INDICATIVO PRESENTE • Esprime un’azione o uno stato che si verifica o esiste nel momento in cui se ne parla. ES: Io mangio una mela. • Esprime un’azione o un fatto che si verifica abitualmente. ES: Esco di casa tutte le mattine alle 7:00. • Esprime un dato di fatto sempre valido come le definizioni, i proverbi, le leggi scientifiche. ES:L’acqua bolle a 100° • Esprime un’azione passata presentata come attuale per dare più enfasi e immediatezza alla narrazione( PRESENTE STORICO). ES: Garibaldi nasce a Nizza. • Esprime un’azione futura considerata certa, si usa soltanto a volte nella LINGUA PARLATA. ES: L’anno prossimo cambio(cambierò)scuola.
INDICATIVO IMPERFETTO • Esprime un’azione avvenuta nel passato ma che continua nel tempo. ES: A Elena non piaceva quella scuola. Si usa: • Nelle descrizioni al passato(DESCRITTIVO). ES: Ieri sera i ragazzi guardavano la tv e così non parlava nessuno. • Nelle narrazioni come le cronache giornalistiche(NARRATIVO). ES: l’incidente accadeva all’incrocio delle due vie, i feriti venivano prontamente soccorsi dai passanti.. • Per esprimere un’azione che si ripete abitualmente nel passato(DI CONSUETUDINE). ES: Tutte le sere i ragazzi guardavano la tv. • Per esprimere in maniera cortese una richiesta, più formale. ES: Volevo fare una richiesta.
INDICATIVO PASSATO PROSSIMO • Esprime un’azione avvenuta in un passato recente o in un periodo di tempo non del tutto concluso e i cui effetti durano ancora nel presente. ES: Ieri ho conosciuto la nuova professoressa d’Italiano. Nel 2000 sono stato eletto presidente dell’associazione. (lo sono ancora oggi)
INDICATIVO PASSATO REMOTO, TRAPASSATO PROSSIMO E TRAPASSATO REMOTO • Il PASSATO REMOTO esprime un’azione avvenuta nel passato e del tutto conclusa. ES: Lasciai l’Italia nel 1982. • Il TRAPASSATO PROSSIMO indica un’azione o evento avvenuti prima di altri espressi da un PASSATO PROSSIMO, da un IMPERFETTO o da UN PASSATO REMOTO. ES: Avevo già parlato con lei ma non mi ha creduto. • Il TRAPASSATO REMOTO indica un’azione o un evento conclusi nel passato, anteriori ad altri espressi con il passato remoto. ES: Dopo che Antonella ebbe sceso le scale, uscì dal palazzo.
L’INDICATIVO FUTURO SEMPLICE • Esprime un’azione futura che avverrà in una momento successivo a quello in cui si parla. ES: Domani farò una lezione interattiva. • Esprime una SUPPOSIZIONE e o un’idea approssimativa. ES:Stanno suonando alle porta sarà sicuramente Gabriella. • Esprime un DUBBIO. ES: Ma sarà questo il prezzo giusto? • Esprime una CONCESSIONE. ES: Marco sarà anche un ragazzo irrequieto ma è buono e gentile. • Esprime esclamazioni dubbiose. ES: Non penserai mica che ti darò un bel voto?! • Esprime un ordine. ES: Domani non uscirai, sei in castigo!
L’INDICATIVO FUTURO ANTERIORE • Esprime un’azione futura che avviene prima di un’altra anche essa futura, espressa con il FUTURO SEMPLICE. ES: Quando avrò finito di studiare, andrò a fare un passeggiata. • Esprime una SUPPOSIZIONE o approssimazione nel passato. ES: Sabrina non c’è, sarà uscita con Gloria. • Esprime un DUBBIO o INCERTEZZA nel passato. ES: Saranno già arrivati? • Esprime una CONCESSIONE. ES: Avrai anche studiato tanto, ma non ti sei meritato un bel voto.
IL CONGIUNTIVO E I SUOI TEMPI • Esprime un fatto come non certo, possibile, desiderabile, dubbio. • Si usa per esprimere: OPINIONI, PENSIERI, SENTIMENTI, SPERANZE. • Ha quattro tempi, due SEMPLICI(presente e imperfetto) e due COMPOSTI(passato e trapassato). • Si usa sia nelle frasi DIPENDENTI, che nelle frasi INDIPENDENTI.
IL CONGIUNTIVO NELLE FRASI INDIPENDENTI • Esprime un DESIDERIO. ES: Ah, se vincessimo la partita! • Esprime un ORDINE o un INVITO. ES: Si presenti dal direttore, Signor Bianchi. • Esprime un DUBBIO. ES: Che nevichi oggi? • Esprime una CONCESSIONE. ES: Sia pure come tu dici.
IL CONGIUNTIVO NELLE FRASI DIPENDENTI • Congiunge la frase PRINCIPALE alla frase DIPENDENTE. • Si usa quando la FRASE PRINCIPALE esprime DUBBIO, DESIDERIO, OPINIONE PERSONALE, INCERTEZZA. ES: Spero che tu venga presto. Non so se Laura arrivi in tempo. • Si usa dopo le espressioni impersonali: è bene, è meglio, sembra, è possibile, bisogna… ES: Sembra che lui partecipi. Bisogna che tu studi di più. • Si usa dopo le congiunzioni: affinché, a meno che, benché, sebbene, purché… ES: Ci vado purché ci vada anche tu. Sebbene lo conosca, non mi fido di lui. • Si usa dopo dovunque e dopo i pronomi e gli aggettivi INDEFINITI: chiunque, qualunque cosa.. ES: Qualunque cosa lei dica, non le danno ascolto. Dovunque tu sia, spero che stia bene.
CONGIUNTIVO PRESENTE FRASI INDIPENDENTI: • Esprime un dubbio, un’ipotesi, un augurio, riferiti al presente. Es: Che tu possa tornare presto! Che siano loro? Che vinca il migliore! FRASI DIPENDENTI: • Esprime un’azione contemporanea a quella della frase principale se nella PRINCIPALE il verbo è al PRESENTE o al FUTURO. ES: Io penso che lui sia in ritardo. Sarai ansiosa che vengano i tuoi genitori.
IL CONGIUNTIVO IMPERFETTO FRASI INDIPENDENTI: • Esprime un augurio o un desiderio IRREALIZZABILI O DIFFICILI DA REALIZZARE. ES: ah, se vincessimo alla lotteria! FRASI DIPENDENTI: • Esprime due azioni che avvengono allo stesso tempo nel PASSATO. ES: Non sapevo che l’anno scorso giocassi a calcio. • Esprime un’azione continuata che avviene prima di quella della PRINCIPALE. ES: Non so se Luigi fosse un buon alunno. • Si usa quando nella PRINCIPALE c’è un CONDIZIONALE. ES: Vorrei tanto che i miei alunni studiassero.
CONGIUNTIVO PASSATO FRASI INDIPENDENTI: • Esprime dubbio, possibilità, desiderio riferiti al PASSATO, in genere con una domanda. ES: Che Marzia ci sia riuscita? Che abbia vinto il migliore! FRASI DIPENDENTI: • Esprime un’azione che avviene prima della principale se nella PRINCIPALE il verbo è al PRESENTE o al FUTURO. ES: Spero che Marco non mi abbia ingannato. Controllerò che lui non abbia copiato.
CONGIUNTIVO TRAPASSATO FRASI INDIPENDENTI: • Esprime un desiderio o una possibilità non realizzati. ES: Ah, se avessimo avuto un cagnolino! FRASI DIPENDENTI: • Esprime un’azione che avviene prima di un’altra azione avvenuta nel PASSATO. ES: Avevo pensato che l’altro giorno ti fossi offeso.
IL CONDIZIONALE E I SUOI TEMPI • Esprime un fatto che si può realizzare solo A CONDIZIONE che se ne realizzi un altro. • Ha solo due tempi: PRESENTE (semplice) e PASSATO (composto). • Si usa principalmente nelle frasi DIPENDENTI ma anche in quelle INDIPENDENTI.
CONDIZIONALE PRESENTE Nelle FRASI INDIPENDENTI esprime: • Desideri, dubbi, opinioni riferiti al presente. Es: Dovresti credere in me. Vorrei tanto quell’auto! • Richieste cortesi. Es: Mi passeresti il sale? Nelle FRASI DIPENDENTI esprime: • Un fatto che si può verificare nel presente solo ad una condizione PRESENTE O PASSATA. Es: Se avessi fatto i compiti, adesso non avresti problemi. Se venissi subito, ti porterei al concerto.
CONDIZIONALE PASSATO Nelle FRASI INDIPENDENTI esprime: • Desideri, dubbi, opinioni riferiti al passato. Es: Cosa avrei potuto dire? Lo avrei ritenuto giusto. • Una supposizione di cui non si è pienamente convinti. Es: Gli alunni non sarebbero venuti a causa della neve. Nelle FRASI DIPENDENTI esprime: • Un fatto che si poteva verificare nel passato ma solo ad una condizione PASSATA. Es: Se avessi pensato di più non avrei sbagliato. • Un’azione che avviene dopo quella della FRASE PRINCIPALE(FUTURO NEL PASSATO). Es: Mi dissero che non saresti venuto. Credevo che dopo la riunione, mi avresti telefonato.
L’IMPERATIVO E I SUOI TEMPI • Si usa per dare ordini, invitare, incitare. • Ha solo un tempo semplice: IL PRESENTE • Ha le proprie forme verbali solo per la 2° persona singolare e plurale e per la 1° persona plurale. Es: Studia(tu) l’italiano! Fate(voi) i compiti! Andiamo(noi) subito a casa! • Per le altre forme verbali si usa IL CONGIUNTIVO ESORTATIVO(esprime ordine/invito). Es: Di’ a Luca che vada subito dal preside. Che vengano nel mio ufficio immediatamente. Questo vale anche per la 3°persona singolare (lei) usata come forma di cortesia. Es: Venga subito con me, signor Rossi! Ascolti con attenzione, signorina. • Per esprimere un comando/ordine/invito nel futuro si usano le forme dell’INDICATIVO FUTURO. Es: Domani porterai/porterete la ricerca sul Dolce Stil Novo.
Quasi sempre le forme dell’IMPERATIVO coincidono con quelle del presente indicativo. Esempi: esci, vai, prendi; uscite, andate, prendete; usciamo, prendiamo, andiamo. La coniugazione regolare di -ARE fa eccezione perché la 2°persona singolare ha la desinenza - A al posto di - I (mangia, ricorda, dimentica). • Le forme di ESSERE e AVERE sono molto irregolari (sii, siamo, siate; abbi, abbiamo, abbiate). • Oltre all’IMPERATIVO, per esprimere ordini, si possono usare le forme dell’INFINITO. Soprattutto quando non è indicata la persona (comandi impersonali), come per esempio nei manuali di istruzioni e nei regolamenti. ES: Tenere in ordine le classi. Non mangiare durante la lezione. Tenere lontano dalla portata dei bambini.
Quando l’IMPERATIVO è seguito da un pronome complemento in forma debole(mi, ti, lo, la, le, gli,ci,vi li,le), questo si può unire al verbo. Es: Ascoltami!( ascolta me); Prendilo! (prendi lui). • I comandi negativi si esprimono: • Per la 2° singolare: non + INFINITO. Es: (tu) Non parlare così. • Per la 2°plurale: non+ 2°pers IMPERATIVO. Es: (voi) Non parlate così. • Per le altre persone: non+ forme del congiuntivo. Es: Lei non parli così. Che non parlino così.
L’INFINITO E I SUOI TEMPI • Esprime il significato del verbo. • Ha due tempi: il presente ( t. semplice) e il passato (t. composto ). • Il PRESENTE si trova nel vocabolario quando andiamo a cercare un verbo sul vocabolario mentre il PASSATO si forma con gli ausiliari ESSERE o AVERE + il PARTICIPIO PASSATO. Con l’ausiliare ESSERE le desinenze del PARTICIPIO cambiano a seconda che il soggetto sia femminile, maschile, plurale o singolare. • Spesso si usa dopo i verbi DOVERE, VOLERE, POTERE. • A volte può avere la funzione di nome e può essere preceduto dall’articolo(INFINITO SOSTANTIVATO). Es: Studiare (lo studio) è molto impegnativo. L’avere pensato troppo non mi ha aiutato. • Si usa sia nelle frasi INDIPENDENTI che nelle frasi DIPENDENTI.
L’INFINITO NELLE FRASI INDIPENDENTI Nelle frasi INDIPENDENTI si trova quasi sempre il PRESENTE ed esprime: • Dubbio, desiderio, sorpresa in frasi interrogative o esclamative. Es: Che fare? Io venire con te?scordatelo! • Un comando affermativo o negativo. (v. Imperativo negativo e comandi impersonali). • Si usa dopo l’avverbio ECCO, per dare vivacità ad una narrazione( INFINITO NARRATIVO). Es: Ecco arrivare Marzia. Il PASSATO si usa raramente ed esprime DISPIACERE o PENTIMENTO. Es: Ah, averlo capito prima…(ma non l’ho capito..)
L’INFINITO NELLE FRASI DIPENDENTI • IL PRESENTE indica un’azione che avviene allo stesso tempo o dopo quella della FRASE PRINCIPALE. • Es: Credo di conoscerlo/ Credevo di conoscerlo (azione contemporanea). Penso di conoscerlo domani. (azione posteriore). • IL PASSATO indica un’azione che avviene prima di quella della FRASE PRINCIPALE. Es: Penso di avere mangiato tanto/Pensavo di avere mangiato tanto.
IL PARTICIPIO E I SUOI TEMPI • Esprime il significato del verbo e ha varie funzioni: di VERBO, di AGGETTIVO e di NOME. • Si chiama così perché PARTECIPA delle funzioni di queste tre parti del discorso. • Ha due tempi: PRESENTE e PASSATO.
PARTICIPIO PRESENTE Il PARTICIPIO PRESENTE si forma aggiungendo alla radice del verbo la desinenza – ante (1° coniug. “am-ante”) o – ente ( 2°e 3° coniug. “tem-ente”, “part-ente”). • Con funzione di VERBO si usa soprattutto nel linguaggio burocratico o tecnico. Es: calcoliamo la retta passante(che passa) per due punti. • Con funzione di AGGETTIVO attribuisce al nome una qualità o caratteristica e concorda nel numero con esso. Es: Francesca è una ragazza divertente. Ho visto dei film interessanti. • Con funzione di NOME (sostantivato) viene preceduto dall’articolo. Molti nomi derivano dai participi, per esempio “gli insegnanti, gli studenti, l’ assistente, la badante”. Es: L’insegnante d’italiano si chiama Sara.
PARTICIPIO PASSATO Nelle forme regolari si forma sostituendo le desinenze del verbo ARE, ERE, IRE con le proprie corrispondenti ATO, UTO, ITO (amare= amato; temere= temuto; partire= partito). Con funzione di VERBO si usa: • Per formare i tempi composti come il passato prossimo o il trapassato prossimo (ho fatto, sono andato, ero stato) e le forme passive (sono stato interrogato). • Da solo, nelle frasi DIPENDENTI che indicano una situazione di CAUSA o TEMPO, indica un’azione che avviene prima di quella della frase PRINCIPALE. Es: Uscita di casa Mara ha preso l’autobus. (tempo= dopo essere uscita di casa…). Rimproverato dall’insegnante, l’alunno si mise a piangere. (causa= perché è stato rimproverato…)
Con funzione di AGGETTIVO svolge la stessa funzione de participio presente. Es: Ho comprato un appartamento ammobiliato. • A volte ha anche funzione di NOME. Es: I bocciati ripeteranno l’anno.
IL GERUNDIO E I SUOI TEMPI • Esprime un’azione/situazione che avviene allo stesso tempo(contemporaneamente) o prima (anteriormente) rispetto ad un’altra azione. • Esprime un’ azione/situazione che avviene a causa, per conseguenza o per mezzo di un’altra azione. • Ha due tempi: PRESENTE(semplice) e PASSATO (composto). • Come il PARTICIPIO a volte può avere funzione di NOME e AGGETTIVO e indica un’azione che deve o sta per avvenire. Es: I laureandi: NOME. Gli studenti laurendi: AGGETTIVO. ( studenti che devono/stanno per laurearsi).
IL GERUNDIO PRESENTE • Si forma aggiungendo alla RADICE del verbo la desinenza –ando (1°coniugaz. “am-ando”) e –endo (2° e 3° coniugaz. “tem-endo”, “part-endo”). • Indica che l’azione della FRASE PRINCIPALE e quella della DIPENDENTE sono contemporanee (avvengono allo stesso tempo). Es:Studiando, s’impara/ Studiando si imparava/ Studiando si imparerà. • Si usa anche in altre costruzioni: 1) Con il verbo ANDARE e indica un’azione che si sviluppa nel tempo. Es: La mole di studio va aumentando di anno in anno. 2) Con il verbo STARE e indica un’azione in corso di svolgimento. Es: Sto facendo i compiti.
IL GERUNDIO PASSATO • Si forma con il GERUNDIO SEMPLICE degli ausiliari (essere e avere) + il PARTICIPIO PASSATO del verbo( avendo amato/ avendo temuto/ essendo partito). • Indica che l’azione della frase DIPENDENTE avviene prima di quella delle frase PRINCIPALE (anteriorità). Es: Avendo studiato, esco/ Avendo studiato, uscì/ avendo studiato uscirà.