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Una Confindustria più Verde. Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare Seneca. Considerazioni base.
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Una Confindustria più Verde Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare Seneca
Considerazioni base • Confindustria rispetta la vocazione del territorio, da intendersi come l’insieme delle risorse naturali, ambientali, architettoniche e dell’uomo. Con le sue specificità e professionalità… • In Italia il primo pozzo petrolifero risale al 1935, ad Alanno (Pe). • In Abruzzo esiste una lunga tradizione dell’industria degli idrocarburi. • Il successo in campo agroalimentare dell’Abruzzo a livello internazionale dimostra la possibile coesistenza tra industria e sviluppo sostenibile, turistico e agroalimentare. • Confindustria rifiuta categoricamente la cultura nimbista - da NIMBY (not in my back yard). • Il petrolio è un prodotto della natura, della terra. Solo l’ingegno dell’uomo lo ha reso fruibile per l’utilizzo civile e industriale. • Con l’economia sostenibile le imprese creano un vantaggio competitivo.
Perché la green economy • È una scelta economica perché permette di anticipare e accompagnare una tendenza in atto a livello mondiale, sia da parte dei consumatori sia da parte dei legislatori: su un campione di oltre 16 mila consumatori intervistati in 15 Paesi dei 5 continenti, oltre la metà preferisce acquistare prodotti e servizi da aziende che vantano una buona reputazione ambientale. • È una scelta culturale che tende a lasciare un mondo ancora vivibile alle future generazioni. • In Abruzzo è una scelta strategica che si pone in linea di continuità, modernizzandola e attualizzandola, con la scelta di Abruzzo Regione Verde e consente di definire una strategia comune di sviluppo territoriale. • Anticipare e perseguire con forza una scelta a favore della green economy significa quindi anticipare i tempi e mantenere o guadagnare in competitività. E questo è valido in molti settori economici.
Green economy: alcuni dati • Dal punto di vista del consumo: il mercato dei prodotti tessili realizzati in fibre naturali da agricoltura biologica nel 2009, anno della recessione internazionale, è aumentato del 35% rispetto al 2008, per un valore complessivo di 4,3 miliardi di dollari - Rapporto Organic Exchange (2009). • Dal punto di vista della legislazione comunitaria: con la Direttiva Europea 2000/53/EC, si determina che entro il 2015 il 95% dei materiali di cui è composta un’automobile dovrà essere riciclato come materia prima. Questo impone un cambio epocale a tutte le produzioni connesse al sistema automotive, imponendo nuovi concetti di progettazione che prevedano un facile disassemblaggio di tutte le componenti per rendere economico tale processo. • Per fare un esempio estremo, da alcuni anni in California possono essere importate rubinetterie per uso domestico solo da produttori italiani e tedeschi, che sono attualmente gli unici a non utilizzare il piombo nella lavorazione.
Il Contesto – come definire la green ecomomy • Sono da considerare green quei processi produttivi in grado di realizzare uguali o maggiori unità di prodotto o di valore aggiunto utilizzando minori quantità di materia e di energia. • Sono da considerare green quei processi produttivi in grado di realizzare uguali o maggiori quantità di output, riducendo la pressione sull’atmosfera, sull’acqua e sul suolo e generando una minore quantità di rifiuti non reimpiegabile nel ciclo produttivo. • Si tratta quindi di un mondo vasto che attraversa tutti i settori produttivi: dalle costruzioni all’impresa meccanica, dall’agricoltura alla Pubblica Amministrazione.
Il Contesto – come definire la green ecomomy • Nella green economy si tende a sottolineare innanzitutto il riorientamento del settore energetico verso le fonti rinnovabili (low carbon economy). • La prospettiva è però più ampia. Assumono pari rilevanza rispetto al ciclo dell’energia altri cicli, come quello dell’acqua, dei rifiuti, della filiera agricola, di quella industriale, della Pubblica Amministrazione. Tutti ambiti destinati a costituire fonti rilevanti di investimento e innovazione. • Di conseguenza, quei prodotti e servizi che garantiscono un basso impatto ambientale lungo tutte le fasi del ciclo di vita (LCA - Life Cicle Assessment) diventano più competitivi.
Perché un progetto “green economy” di Confindustria • Permette un posizionamento strategico avanzato di Confindustria, ricollocandola come attore credibile nelle scelte sull’ambiente e sulla sostenibilità, favorendo così lo sviluppo di un dibattito territoriale responsabile. L’andamento positivo dell’azione di comunicazione promossa da Confindustria sugli idrocarburi rende evidente come sia possibile ricondurre il dialogo sullo sviluppo in un alveo di scelte responsabili. • Può favorire una più semplice realizzazione di investimenti sulle energie rinnovabili. • È utile per direzionare le scelte del sistema imprenditoriale verso linee comuni, favorendo quindi azioni di marketing territoriale congiunto. • È in linea con le scelte che Confindustria sta attuando a livello nazionale e territoriale (esempio, tra gli altri: il premio di Legambiente “Innovazione amica dell’Ambiente” che ha come main partner Confindustria Nazionale e come promotore, tra gli altri, Assolombarda).
Obiettivi • Sviluppare la cultura della tutela dell’ambiente e dello sviluppo green, inserendo questi concetti in un contesto di mercato e di competitività. • Valorizzare le buone pratiche di gestione sostenibile delle imprese (applicazione dell’LCA – Life Cicle Assessment; riduzione di emissioni e di consumi di energia, di utilizzo di materie prime a parità di prodotto realizzato, etc.). • Promuovere e valorizzare l’adozione di micro-comportamenti e soluzioni eco-sostenibili nel mondo delle imprese. • Applicare la metodologia di Agenda 21 Locale per attivare un processo di partecipazione organizzato, con cui costruire consenso tra tutti i settori e gli attori della comunità locale ed elaborare un Piano di azione di lungo termine nella direzione della sostenibilità ambientale, sociale ed economica del territorio. • Promuovere e valorizzare lo sviluppo presso la Pubblica Amministrazione del GPP (Green Public Procurement – acquisti verdi). • Sviluppare un dialogo con il mondo ambientalista istituzionale, che permetta una gestione più razionale delle criticità nei nuovi investimenti in un’ottica di reciproco interesse. • Far assurgere Confindustria a garante di scelte equilibrate tra sviluppo economico, anche “impattante”, e valorizzazione del territorio. L’Imprenditore deve essere disposto a guadagnare di meno…
Iniziamo subito Raccolta differenziata negli uffici Stampare le e-mail solo se necessario PPrima di stampare pensa ai costi ambientali PRispetta l’ambiente. Hai davvero bisogno di stampare questa mail? Utilizzare carta riciclata per tutti i nostri mezzi di comunicazione: lettere, buste intestate, giornali e periodici, …
Alcune proposte di Sistema Premio per l’Impresa Sostenibile: un concorso a livello regionale con cerimonia di premiazione per le aziende con i progetti più sostenibili. Marchio Confindustria Abruzzo Green di cui si possono fregiare le imprese premiate. Contaminazione: istituire la figura dell’invitato permanente proveniente dal settore ambientale in seno agli organi direttivi. Istituire un gruppo di lavoro nel sistema per la tutela e la valorizzazione del territorio.
In conclusione… • L’AMBIENTE non è una “moda” passeggera, quindi: • Contribuiamo ancora di più a migliorare la qualità della vita consegnando alle future generazioni un territorio non massacrato. • La “contaminazione” tra il mondo dell’impresa e il mondo ambientalista avvicinerà ancora di più le tante posizioni comuni e minimizzerà le poche differenze con benefici per la comunità. • Non lasciamo solo e soltanto ai verdi ambientalisti e ai sempre più numerosi “comitati del no a prescindere” la difesa strumentale dell’ambiente… • La sostenibilità non è solo difesa dell’ambiente, ma un concetto più ampio che integra gli effetti sociali, ambientali ed economici per costruire una società più forte e durevole nel tempo.