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Residenza Municipale a Parma il 7 novembre 2011 relazione di Sauro Avanzi

Giornata di studio tra EE.LL. e Associazioni Familiari: Il Quoziente Parma : un modello territoriale per rapporti economici «A misura di Famiglia». Residenza Municipale a Parma il 7 novembre 2011 relazione di Sauro Avanzi. L’origine della misura.

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Residenza Municipale a Parma il 7 novembre 2011 relazione di Sauro Avanzi

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Presentation Transcript


  1. Giornata di studio tra EE.LL. e Associazioni Familiari: Il Quoziente Parma: un modello territoriale per rapporti economici «A misura di Famiglia» Residenza Municipale a Parma il 7 novembre 2011 relazione di Sauro Avanzi

  2. L’origine della misura • L’impulso del Sindaco che sentiva l’importanza di politiche familiari concrete • L’azione di impulso già avviata dell’Agente delegato alla Famiglia con i primi interventi per famiglie numerose • Il rapporto di Partenariato voluto dalla Delegata con Associazioni Familiari Locali e Nazionali per la costruzione di buone pratiche concrete • La disponibilità di competenze interne e la possibilità di avvalersi anche di altri importanti interlocutori (CSWF, Università di Parma) • Il Tavolo Tariffe come luogo elettivo per la progettazione • L’inserimento in un pacchetto di misure tra loro concorrenti al benessere familiare

  3. La fase preliminare • L’approfondimento sui principali servizi per le famiglie (Educativi e Sociali) e sui modelli in uso; • La definizione di un pacchetto di simulazioni per la verifica degli strumenti; • La conferma di una curva matematica (la retta) già introdotta per un servizio innovativo nel mandato precedente; • La sua validazione verificandone la capacità di assicurare e mantenere livelli desiderati per: una singola famiglia, un gruppo di famiglie fruitrici di un servizio, il livello delle entrate, • La verifica di queste potenzialità per i principali servizi

  4. La curva per i Nidi d’infanzia e per gli altri servizi similari:

  5. Il suo algoritmo • Tariffa per ISEE = val. minimo + (val. max-val. minimo)x(ISEE poss. – ISEE minimo)/(ISEE max – ISEE minimo) • Valore minimo:corrisponde al valore della tariffa minima da cui si parte dopo l’esenzione; • Val. max: corrisponde al valore della tariffa massima da cui si parte con ISEE massimo; • ISEE poss.: corrisponde al valore dell’ISEE della famiglia; • ISEE minimo: corrisponde al valore dell’ISEE da cui parte la tariffa minima • ISEE max: corrisponde al valore dell’ISEE da cui parte la tariffa massima.

  6. Le potenzialità individuate • La capacità di superare l’iniquità presente nell’impiego di scaloni di ISEE migliorando • L’ulteriore possibilità di generare una nuova scala di equivalenza capace di produrre vantaggi per le famiglie relazionandosi con quella dell’ISEE • La costituzione di un coefficiente di relazione tra le diverse condizioni familiari • La formalizzazione di adeguati algoritmi

  7. La misurazione familiare e gli spazi di potenziamento - 1 • La numerosità e il maggior premio ai figli a carico (come da sperimentazioni per famiglie numerose) • La valorizzazione per punteggi crescenti • La considerazione per l’età fino a 25 anni • La duplice considerazione dell’affido eterofamiliare (come un figlio aggiuntivo, quale riconoscimento per l’impegno in atto)

  8. La misurazione familiare e gli spazi di potenziamento - 2 • Il sostegno alle forme di genitorialità (monogenitori) • La considerazione per la condizione lavorativa dei genitori, ma differenziando ed articolando le modalità • Lo spazio più attento e articolato per l’invalidità, differenziando per età e per gravità

  9. Tabella di confronto fra Scala di equivalenza ISEE e “Quoziente Parma” - 1 ”

  10. Tabella di confronto fra Scala di equivalenza ISEE e “Quoziente Parma” - 2

  11. L’algoritmo del Quoziente Parma - 1 TARIFFA PARMA= TARIFFA NORMA * [1 - (P – N) - K)] __________ N (in questo caso si individua come esempio una % per definire il livello di agevolazione di un Voucer) TARIFFA PARMA = 16,12% * [1 - (4,87 - 3,40) - 0,1005] _________ 3,40 T.PARMA= 16,12% * [1 – (1,47/3,40 – 0,1005)] = =[1-(0,4324-0,1005)]=[1- 0,3319]=16,12*0,6681 =10,77% QUOZIENTE PARMA

  12. L’algoritmo del Q.P. - 2 • Tariffa PARMA=Tariffa NORMA x [1 - (P-N - K)]. N • Il valore dei componenti che la caratterizzano può essere così codificato: • Tariffa NORMA : importo della tariffa conseguente all’ISEE posseduto. • Tariffa PARMA :importo finale della tariffa dopo l’abbattimento ulteriore conseguente all’applicazione del “Quoziente Parma” • P : “pesatura da Quoziente Parma”derivante dai fattori introdotti con l’istituzione del presente modello • N : pesaturaderivante dall’applicazione della normativa I.S.E.E. • (P-N/N): “Quoziente Parma” in termini assoluti(valorizza una condizione familiare presa da sola) • K : costante da applicare per la determinazione del “Quoziente Parma” in termini relativi, riferito ad una popolazione interessata ad un determinato servizio e alla pesatura più bassa attribuibile ad una delle famiglie • [(P-N/N) – K)] :“Quoziente Parma” in termini relativi, riferito ad una famiglia compresa in una popolazione di famiglie interessate ad uno specifico servizio.

  13. Famiglia con un figlio

  14. Famiglia con due figli

  15. Famiglia con tre figli

  16. I principi di riferimento per le applicazioni • L’equità:con relazione adeguata tra capacità economica familiare e onere, con gravame inferiore su chi è meno dotato e relazione positiva con impegni e componenti familiari; • L’omogeneità:trattando analogamente le situazioni familiari corrispondenti, in relazione agli indicatori adottati, anche oltre uno specifico servizio o gruppi di servizi; • La personalizzazione: comela capacità di applicare i presenti principi in modo coerente e ben relazionato con ognuna delle condizioni familiari interessate; • La proporzionalità: qualecoerenza da realizzare tra grandezze in campo: la quantità erogabile, il costo, le tariffe minima/massima, l’inclinazione della curva matematica, la capacità economica posseduta in relazione al principio di equità;

  17. L’assetto istituzionale interno • Il Consiglio titolare delle scelte regolamentari determina: atti istitutivi, regolamentari o di valore preparatorio di modifiche regolamentari per i servizi • La Giunta determina annualmente l’aspetto congiunturale determinando l’inclinazione delle curve e il valore del Q.P. • Il Responsabile dello sviluppo del Q.P.coordina le messe a punto e promuove progettualità e monitoraggio • I Dirigenti competenti promuovono le successive modifiche regolamentari

  18. Applicazioni per i Servizi educativi: prima fase • Il mantenimento delle qualificazioni iniziali (l’esenzione, i riferimenti minimo e massimo di ISEE per inclinare le curve) • L’ abbassamento delle tariffe minime • L’innalzamento delle tariffe massime • L’utilizzo di tre livelli di ISEE: aggiungendo un ulteriore livello di agevolazione con il Solo Q.P. • L’utilizzo del coefficiente «K» all’unico valore di 0,1005

  19. Applicazioni per Servizi educativi: seconda fase • Ricerca di flessibilizzazione ulteriore degli strumenti: • per l’applicazione a servizi dove il modello in uso sia caratterizzato da poca variabilità e sia riferito a livelli di parametrazione limitati (livelli dell’ ISEE massimo); • utilizzando il coeff.«K» come dosatore di famiglia: da 0,1005 a 0,07035 a 0,05025 a 0,03015 a 0,0000; • introducendo nuove ipotesi per prevedere i comportamenti familiari(livello di consegna degli ISEE e dei Q.P.);

  20. Applicazioni per Servizi educativi: terza fase • Ulteriore flessibilizzazioneper congiunture più importanti: • mantenendo gli orientamenti delle prime due fasi, • Introducendo valori sostitutivi dell’esenzione • Mantenendo i livelli minimi di tariffa • Valutando le nuove combinazioni tra dosaggio di famiglia ed innalzamento dei livelli di tariffa massima

  21. La curva per i servizi estivipreliminare alla fruizione del Quoziente Parma

  22. La curva per i servizi estivicon l’effetto del Quoziente Parma

  23. La curva per i Centri estivi e i soggiorni vacanza: l’algoritmo • Calcolo della tariffa (o percentuale) a carico dell’utente nel caso d curva spezzata: • Per gli ISEE compresi fra quello corrispondente all’angolo (iseemassimoa) e quello che paga la tariffa massima (iseemassimo): • Tariffa (o percentuale) = • ((massima-massimaa)/(iseemassimo-iseemassimoa))  (isee-iseemassimoa)+massimaa • Per l’ISEE compreso tra il minimo (iseeminimo) e quello del punto d’angolo (iseemassimoa) • Tariffa (o percentuale) = • ((massimaa-minima)/(iseemassimoa-iseeminimo))  (isee-iseeminimo) + minima

  24. Centri Estivi anno 2010

  25. Centri Estivi anno 2011

  26. Il Q.P. nei Centri estivi

  27. Soggiorni Vacanza 2010

  28. Soggiorni Vacanza 2011

  29. Il Q.P. nei soggiorni vacanza

  30. Nidi D’Infanzia e similari a.s. 2011/2012: tariffe mensili e parametrazioni

  31. Esiti in sintesi per i Nidi: con vantaggi e per numero di figli

  32. I valori del Q.P. nei nidi (sui dati disponibili)

  33. Gli esiti sui nidi nel biennio di sperimentazione

  34. Applicazione Scuola D’Infanzia

  35. Il Q.P nella Scuola D’infanzia

  36. Esiti in sintesi per la Scuola : con valori di QP per presenza dei figli

  37. Comportamenti familiari con la Scuola D’Infanzia, i Nidi e servizi similari

  38. La mensa scolastica • I criteri per la progettazione: • Individuare il costo massimo di riferimento • Variare congiuntamente tariffe minima e massima associando alle stesse le variazioni dei parametri ISEE; • Puntare alla riduzione della prima e ad un innalzamento della massima; • Selezionare 4 livelli di ISEE (per l’esenzione, per le tariffe minima e massima, per il Q.P.); • Variare il valore del coeff. «K» per trovare i punti di limatura adatti ad ampliare il numero dei nuclei con vantaggio

  39. Ipotesi selezionate per la mensa

  40. L’ipotesi di distribuzione dei vantaggi

  41. Le varianti finanziarie per la mensa

  42. Il Q.P. nella mensa scolastica

  43. Il trasporto scolastico • I criteri per la progettazione: • Variare la tariffa massima associando alla stessa le nuove indicazioni dei parametri ISEE con innalzamento degli spazi di agevolazione; • Puntare ad un innalzamento della massima e ad un abbassamento della minima; • Selezionare 4 livelli di ISEE (per l’esenzione, per le tariffe minima e massima, per il Q.P.); • Variare il valore del coeff. «K» per trovare i punti di limatura adatti ad ampliare il numero dei nuclei con vantaggio

  44. Le ipotesi nel trasporto scolastico

  45. L’ipotesi di distribuzione dei vantaggi

  46. Le varianti finanziarie per il trasporto scolastico

  47. Il Q.P. nel trasporto scolastico

  48. La progettualità per applicazioni a favore di anziani • La considerazione della Normativa Nazionale e della giurisprudenza di riferimento • La relazione con gli Indirizzi Regionali • La salvaguardia del modello familiare • Il superamento della complessità in atto con la salvaguardia dei vantaggi già riconosciuti alle famiglie • L’elaborazione di ulteriori strumenti di accompagnamento alla qualificazione con salvaguardia della legittimità

  49. Normativa Nazionale e giurisprudenza per i servizi domiciliari e diurni • Prevalenza della disciplina Statale, quale livello essenziale (ex 328/00) • Possibilità di utilizzare il modello familiare, ma estrazione dell’ISEE individuale con soggetti certificati (con indennità di acc. o similare) • Conservazione dei redditi esenti al singolo • Selezione dei soggetti che hanno maggiormente bisogno • Priorità per i soggetti privi di rete familiare e/o in gravi situazioni di disagio socio-economico, anche con diversa distribuzione delle risorse

  50. Orientamenti regionali e principi compatibili • Adottando come valori di riferimento le tariffe unitarie da sistema in accreditamento, considerando di poterle portare ai valori desumibili dalle indicazioni R.E.R., ma considerando di poter operare in relazione al costo orario; • Proponendo il modello a livello distrettuale; • Assumendo come riferimento applicativo il valore medio delle entrate da tariffe già in campo con eventuale indicizzazione del loro valore globale; • Mantenendo il vincolo all’estrazione dell’ISEE alla sola casistica prevista dallo Stato;

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