1 / 57

DALLA RELAZIONE DI ASCOLTO ALLA RELAZIONE DI AIUTO

DALLA RELAZIONE DI ASCOLTO ALLA RELAZIONE DI AIUTO. 10 MAGGIO 2011 - AVULSS dr. BARTOLI S. – 328 2746862. IL PERCORSO. SEMEIOTICA - osservo TEORIE - penso PRATICA - aiuto. Partiamo dai dati della ricerca scientifica.

meryl
Download Presentation

DALLA RELAZIONE DI ASCOLTO ALLA RELAZIONE DI AIUTO

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. DALLA RELAZIONE DI ASCOLTO ALLA RELAZIONE DI AIUTO 10 MAGGIO 2011 - AVULSS dr. BARTOLI S. – 328 2746862

  2. IL PERCORSO SEMEIOTICA - osservo TEORIE - penso PRATICA - aiuto

  3. Partiamo dai dati della ricerca scientifica SEMEIOTICA MEDICA (sintomi, correlazioni statistiche, psicosomatica, indizi, evidenze) SEMIOTICA DEL LINGUAGGIO (lessico, semantica, pragmatica; simboli, codici)

  4. RISULTATI DELLE RICERCHE • La plasticita’ neuronale (aumento delle interconnessioni) è stimolata da studio, musica, esercizio fisico, vita di relazione, ascolto consapevole e inconsapevole • L’ascolto di una proposizione che esprime un determinato movimento può provocare nel sistema nervoso una simulazione incarnata (attivazione delle stesse aree motorie sia nell’esecuzione sia nell’osservazione visiva)

  5. LA TERZA PARTE DEL CORSO dice.. • 1. conosci te stesso • 2. dai il sostegno che è possibile • 3. capisci dove sei e con chi lavori • 4. vai dove è necessario • 5. dai il significato

  6. COSA E’?

  7. TECNICHE DI ASCOLTO 1- Carl Rogers (1902-1987) relig.protestante I migliori risultati si ottengono quando la relazione non è costrittiva Promuoviamo o inibiamo il cambiamento L’ASCOLTO è UN PROCESSO PSICOLOGICO

  8. Altri autori e teorie • Nanetti F. Il counseling: modelli a confronto ed.QuatttroVenti • Di Fabio A. Counseling e relazione d’aiuto ed.Giunti • Short D., Casula C. Speranza e resilienza ed.Franco Angeli

  9. COSA FARE PER FARCI ASCOLTARE: COSTRUIRE UNA FIDUCIA RECIPROCA

  10. COSA FARE PER COSTRUIRE LA FIDUCIA: Essere meritevoli della fiducia dell’altro richiede una condizione fondamentale: l’autenticità L’autenticità viene sperimentata dall’altro come rassicurante

  11. CHI SEI?

  12. COME SE FOSSI IO Se l’ascolto si basa sulla fiducia e sull’autenticità la relazione di ascolto si basa sull’empatia: sento il mondo dell’altro COME SE fosse il mio

  13. COSA HANNO IN COMUNE?

  14. LA RELAZIONE DI AIUTO PER LA PSICOLOGIA • 1. VALORIZZARE LE RISORSE DELLA PERSONA • 2. FARLE MANIFESTARE MA RIMANE LA DOMANDA: COME FARE IN MODO CHE SI SAPPIANO USARE?

  15. Ricordarci che abbiamo i mezzi per reagire e per ciò dobbiamo deciderci ad usarli, rinunciando a resistenze, paura degli svantaggi, vantaggi delle infermità

  16. ASCOLTO ATTIVAMENTE • COSA FACCIO CON LA FACCIA? • COSA FACCIO CON IL CORPO? • COSA FACCIO CON LE PAROLE? • COSA FACCIO CON LA MENTE?

  17. COSA STA PENSANDO QUESTO ASCOLTATORE?

  18. ASCOLTO EMPATICAMENTE SIGNIFICA CHE STO COMPRENDENDO IL VALORE EMOTIVO DI CIO’ CHE SENTO • COMPASSIONE • COMMOZIONE • NON HO PAURA DELLE PAUSE E DEL SILENZIO

  19. L’EMPATIAE’ COME UNA DANZA

  20. Gli ostacoli all’ascolto comprensivo • la soggettività (interpretazione soggettiva), • la deformazione professionale (rispondere con una condotta abituale), • il significato razionale (fermarsi al significato letterale o intellettuale dell’espressione o della frase).

  21. MA ALLORA COS’E’ LA RELAZIONE DI AIUTO?

  22. LIMITI O RISORSE? • IL TEMPO è DEFINITO • LA RELAZIONE A VOLTE SI INTERROMPE IMPROVVISAMENTE • NON ABBIAMO LA RISPOSTA AL BISOGNO PRINCIPALE (ES.DOLORE) • SIAMO RIEMPITI DAL COMPIACIMENTO • CAPITA CHE ANDIAMO A PERIODI

  23. FARE UN PEZZO DI STRADA INSIEME

  24. La relazione di aiuto nel DOLORE • Il dolore rende il soggetto inabile sia da un punto di vista fisico che emotivo. Il dolore acuto relativo ad un trauma è spesso reversibile naturalmente. Il dolore cronico, invece, generalmente è causato da condizioni solitamente difficili da trattare. Talvolta i neurotrasmettitori continuano ad inviare la sensazione del dolore anche quando la causa scatenante non esiste più; per esempio un paziente a cui è stato amputato un arto può provare dolore riferito all'arto che non c'è più (sindrome dell'arto fantasma).

  25. COSA FARE • IMPARARE/INSEGNARE A NON ASCOLTARE LA SENSAZIONE DOLORIFICA? • CAMBIARE LA PERCEZIONE SOGGETTIVA • INTERROMPERE IL FLUSSO DEL DOLORE PASSATO/PRESENTE/FUTURO

  26. EVITARE IL DOLORE PERO’ PUO’ VOLER DIRE RIFIUTARE UNA NUOVA NASCITA, UN CAMBIAMENTO

  27. NEL DOLORE PUO’ NASCERE L’ANGOSCIA

  28. NEL DOLORE PUO’ NASCERE LA FORZA

  29. ALLEVIARE IL DOLORE • In dieci anni di studi, ho imparato a tastare, manipolare, incidere, suturare, bendare, ingessare, togliere corpi estranei con la pinza, mettere il dito o infilare tubi in tutti gli orifizi possibili, iniettare, perfondere, esplorare tramite percussione, scuotere fare una "buona diagnosi", dare ordini alle infermiere, redigere un reperto a regola d'arte e fare qualche prescrizione, ma in tutti questi anni, non mi è stato mai insegnato ad alleviare il dolore, o a evitare che compaia. Non mi è mai stato detto che potevo sedermi al capezzale di un morente e tenergli la mano, e parlargli.(M. Winckler, La malattia di Sachs)

  30. NON PORTARNE IL PESO Il dottor Sachs si è stabilito in Francia, in uno sperduto paesino. Tutti vanno da lui a raccontare le loro storie di grandi e piccoli mali, le angosce e le sofferenze, non sempre fisiche. Sachs ascolta tutto, in silenzio e con infinita pazienza. Da ogni visita, da ogni colloquio, esce sempre più stremato. Chi cura la malattia di Sachs? La malattia di Sachs era la commozione al dolore, la pietà?

  31. La pietas degli antichi era il rispetto della patria, della famiglia, degli dei, cioè delle autorità Pietas era una divinità preposta al compimento del proprio dovere nei confronti dello Stato, delle divinità e della famiglia Nella teologia cattolica e in quella anglicana, la Pietà è uno dei sette doni dello Spirito Santo, cioè una di quelle disposizioni abituali che qualificano il rapporto del credente con Dio, rendendolo capace di desiderare quello che Dio desidera, e raggiungere quella confidenza che gli permette di rivolgersi alla divinità chiamandolo Padre. Pietà è affetto

  32. LA PIETA’ di MICHELANGELO 1550

  33. LA PIETA’di PINTURICCHIO 1495

  34. LA PIETA’ di VAN GOGH 1889

  35. PERCHE’ QUESTO CI COMMUOVE COSI TANTO?

  36. ..AL PUNTO CHE ABBIAMO BISOGNO DI RIPOSO E DI DIMENTICARE?

  37. SECONDA PARTE ASCOLTO E RELAZIONE NELLE SITUAZIONI DI CRISI

  38. 1. PANICO

  39. COSA FARE CON UNA PERSONA CON ATTACCO DI PANICO …farlo respirare più lentamente, parlargli lentamente, abbracciarlo, riportarlo alla situazione presente…

  40. CALMA

  41. 2. AGITAZIONE

  42. COSA FARE CON UN DISABILE MENTALE CON RM CHE HA UNA CRISI PSICOMOTORIA ..normalizzare, cercare sue abitudini, cambiare ambiente..

  43. COSA FARE CON UN DISABILE MENTALE (SENZA RM) IN CRISI .. profondo contatto ma non fisico..

  44. 3. ANSIA

  45. COSA FARE CON UN RICOVERATO ANSIOSO …ragionare in modo libero e non ossessivo, rilassare i pensieri e muscoli, dargli le certezze che si possono mantenere…

  46. 4. TRISTEZZA

  47. COSA FARE CON UN RICOVERATO DEPRESSO …quanto in fondo vuole andare, tornare a vedere e sperimentare 1 lato positivo, ridere insieme, stare con lui, dare le certezze che si possono mantenere, avere pazienza, non aggredirlo…

More Related