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Rifiuti urbani. a.s. 2007/2008. Quadro di riferimento. La norma quadro di riferimento in materia di rifiuti a livello nazionale e' il D.Lgs 152/2006, corretto e integrato dal D.lgs 4/08(tali decreti sostituiscono il Decreto Legislativo 5 febbraio 1997 n.22).
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Rifiuti urbani a.s. 2007/2008
Quadro di riferimento La norma quadro di riferimento in materia di rifiuti a livello nazionale e' il D.Lgs 152/2006, corretto e integrato dal D.lgs 4/08(tali decreti sostituiscono il Decreto Legislativo 5 febbraio 1997 n.22) .
Questo riprende l'ordine di priorita' per le diverse fasi di vita dei rifiuti: - riduzione della produzione e della pericolosita';- riutilizzo e riciclaggio;- recupero, nelle sue diverse forme (materia, energia);- smaltimento in condizioni di sicurezza.
Tra gli strumenti di attuazione di queste politiche di gestione vanno ricordati, oltre agli strumenti normativi: • gli strumenti economici (misure fiscali, incentivi e disincentivi finanziari ed eco-tasse ecc.) • gli strumenti gestionali (piani di gestione dei rifiuti, accordi negoziali tra pubbliche autorita' e operatori economici, monitoraggi accurati circa l'applicazione delle norme ecc.).
I rifiuti sono classificati, secondo l'origine, in rifiuti urbani e speciali e, secondo le caratteristiche di pericolosita', in rifiuti ''pericolosi'' e rifiuti ''non pericolosi''.
Sono rifiuti urbani: a)i rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione; b) i rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da quelli di cui alla lettera a), assimilati ai rifiuti urbani per qualita' e quantita', ai sensi dell'articolo 198, comma 2, lettera g); c) i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade; d) i rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d'acqua; e) i rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi e aree cimiteriali; f) i rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni, nonche' gli altri rifiuti provenienti da attivita' cimiteriale diversi da quelli di cui alle lettere b), c) ed e).
Per i rifiuti si devono raggiungere i seguenti obiettivi di raccolta differenziata: - almeno il 35 % entro il 31dicembre 2006- almeno il 45 % entro il 31 dicembre 2008- almeno il 65 % entro il 31 dicembre 2012
I rifiuti urbani possono essere oggetto di raccolta differenziata ed indifferenziata e possono essere conferiti direttamente dal cittadino presso le stazioni ecologiche attrezzate (SEA).
La buona riuscita del sistema di gestione dei rifiuti comporta 4 elementi fondamentali: • un efficace sistema di raccolta, che sia: • comodo, economico e che preveda la separazione di tutte le frazioni merceologiche; • ove necessario, la ristrutturazione del servizio è un passo fondamentale per garantire la raccolta di tutte le frazioni riciclabili e un’adeguata volumetria e comodità di conferimento, anche in relazione all’aumento del flusso di materiali prevedibile in conseguenza alla risposta dei cittadini alle campagne informative di incentivo alla raccolta differenziata organizzate sul territorio; • quindi occorre che sia presente un numero adeguato di campane, la presenza di centri di raccolta comunali (Stazioni Ecologiche Attrezzate) e servizi di raccolta “porta a porta”
la partecipazione dei cittadini alla raccolta differenziata, attraverso campagne informative e di sensibilizzazione (massicce, frequenti e coerenti, e con obiettivi mirati), e interventi di controllo e vigilanza e di contatti diretti con educatori ambientali • un sistema impiantistico adeguato, che comprenda tutte le tipologie di impianti necessarie (impianti per il recupero delle varie frazioni merceologiche, impianti di compostaggio, impianti di selezione meccanica dei rifiuti riciclabili, inceneritore e discarica) integrate fra loro • l'orientamento del mercato all'uso di prodotti riciclati, anche attraverso la promozione dell'acquisto di prodotti ottenuti con materiale riciclato (DM 203/03).
La produzione di rifiuti sul territorio provinciale Nell'intero territorio provinciale nell'anno 2006 sono state prodotte complessivamente 566.589 tonnellate di rifiuti urbani. Considerando che la popolazione provinciale ammonta a 954.682 abitanti, significa una produzione pro-capite di 593 Kg per abitante annui. Tutti i dati relativi a produzione, raccolta, recupero e smaltimento dei rifiuti urbani sono stati calcolati secondo i dettami della Delibera regionale n.1620/01.
Al fine di fornire un composizione merceologica media dei rifiuti urbani prodotti nella provincia di Bologna, in assenza di studi omogenei estesi a tutta la provincia, sono presi a riferimento dati pubblicati dall'Osservatorio nazionale rifiuti relativi al 2003.
Rifiuti indifferenziati La parte di rifiuti urbani che non viene raccolta in maniera differenziata (e riciclata) deve essere smaltita in inceneritore o in discarica; pertanto il valore dei rifiuti indifferenziati prodotti pro-capite è il risultato di: • rifiuti indifferenziati (pro-capite) = rifiuti urbani totali (pro-capite) – raccolte differenziate (pro-capite) Ossia: tanto minore sarà la produzione di rifiuti e quanto maggiore sarà la raccolta differenziata, e tanto minore sarà lo smaltimento all’inceneritore o in discarica.
produzione pro-capite di rifiuti indifferenziati nei comuni della provincia di Bologna (dal più basso al più alto)
Nella provincia di Bologna nel 2006 si sono raccolti in maniera Indifferenziata 400.014 tonnellate di rifiuti urbani. La prima destinazione dei rifiuti indifferenziati è stata la seguente: • inceneritore: 129.231 tonnellate • impianti di trattamento meccanico-biologico: 177.130 tonnellate • discarica: 93.653 tonnellate
Gli ambiti territoriali ottimali La provincia di Bologna occupa un territorio molto vasto che presenta caratteristiche morfologiche estremamente varie. Al fine di meglio descrivere e interpretare le dinamiche relative alla gestione dei rifiuti, la Provincia e ATO5 hanno deciso di suddividere il territorio non più facendo riferimento ai sub-ambiti definiti dal vigentePiano Provinciale Gestione Rifiuti del 1999, bensì secondo aree che tenessero conto soprattutto della gestione storica del servizio di raccolta.
Raccolte differenziate: Frazione secca La raccolta differenziata della frazione secca si riferisce prevalentemente alla raccolta dei rifiuti di imballaggio. Assumono, quindi, rilevanza gli indirizzi e i principi riportati al Titolo II del Decreto Legislativo 152/2006 dedicato alla gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio. In particolare, il Titolo II disciplina la gestione degli imballaggi immessi sul mercato nazionale e dei rifiuti di imballaggio derivanti dal loro impiego da parte di industrie, esercizi commerciali, uffici, negozi, servizi e nuclei domestici.
L'attivita' di gestione degli imballaggi e' informata ai seguenti principi generali:- incentivazione e promozione della prevenzione alla fonte della quantita' e della pericolosita' degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio;- incentivazione del riciclo e del recupero di materia prima;- sviluppo della raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio con promozione delle opportunita' di mercato per i materiali riciclati;- riduzione del flusso di rifiuti di imballaggio destinati allo smaltimento finale attraverso altre forme di recupero.
Al fine di adempiere gli obblighi loro imposti i produttori e gli utilizzatori sono tenuti a partecipare al CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi). Tra le funzioni previste, il CONAI deve: • definire le condizioni generali di ritiro dei rifiuti selezionati provenienti dalla raccolta differenziata; • promuovere accordi di programma con le Regioni e gli Enti locali per favorire il riciclo e il recupero dei rifiuti di imballaggio; • garantire coordinamento e cooperazione tra Amministrazione Pubblica, Consorzi di Filiera e gli altri operatori economici; • organizzare, in accordo con le Pubbliche Amministrazioni, delle campagne di informazione e sensibilizzazione rivolte ai cittadini.
L'operativita' di CONAI sul fronte del riciclo/recupero si avvale della collaborazione di sei Consorzi di Filiera, uno per ciascuna tipologia di materiale, ovvero:- COMIECO: imballaggi cellulosici- COREPLA: imballaggi in plastica - COREVE: imballaggi in vetro- CNA (Consorzio Nazionale Acciaio): imballaggi in acciaio e banda stagnata- CIAL: imballaggi in alluminio- RILEGNO: imballaggi legnosi
L'attivita' del Sistema CONAI-Consorzi di Filiera per il riciclo e il recupero degli imballaggi primari, o comunque conferiti al servizio pubblico, ha nell'Accordo Quadro ANCI/CONAI, stipulato appunto con l'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) e CONAI, il suo strumento principale. L'accordo e' stato rinnovato il 14 dicembre 2004 e definisce in particolare i corrispettivi per tonnellata che vengono riconosciuti ai Comuni per il conferimento dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata.
In provincia di Bologna nel 2006 le raccolte differenziate mono-materiali (e la raccolta multi-materiale vetro-plastica-lattine) hanno permesso di mandare a recupero sempre oltre il 90% del materiale raccolto, mentre per la raccolta multi-materiale carta-plastica-lattine la percentuale di materiale che va a effettivo recupero e' il 44% di quello raccolto.
CARTA e CARTONE Nel 2006, in provincia di Bologna si sono raccolti in maniera differenziata 56.341 tonn. di carta e cartone, fra raccolte mono-materiali (31.543 Tonn.) e le raccolte con il cassonetto multi-materiale (24.798 Tonn., al lordo degli scarti derivanti dalla selezione a valle delle varie frazioni merceologiche che compongono le raccolta multi-materiali).Questa quantita' (anche se e' vero che non tutti i tipi di carta, con le tecnologie attuali, sono riciclabili) e' inferiore a quella che si presume teoricamente essere presente nei rifiuti urbani (130.316 Tonn.). Nel luglio 2003 Comieco e Tetrapak hanno sottoscritto il protocollo d'Intesa con l'intento di incrementare il livello di raccolta differenziata della carta anche attraverso la diffusione della raccolta degli imballaggi poliaccoppiati, assicurandone il riciclo attraverso la rete di cartiere aderenti al sistema Comieco.
PLASTICA Nel 2006, in provincia di Bologna si sono raccolti in maniera differenziata 6.514 tonn. di plastica, fra raccolte mono-materiali (3.433 Tonn.) e le raccolte con il cassonetto multi-materiale (3.081 Tonn., al lordo degli scarti derivanti dalla selezione a valle delle varie frazioni merceologiche che compongono le raccolta multi-materiali). Questa quantita' (anche se e' vero che non tutti i tipi di plastica, con le tecnologie attuali, sono riciclabili) e' inferiore a quella che si presume teoricamente essere presente nei rifiuti urbani (62.325 Tonn.).
VETRO Nel 2006, in provincia di Bologna si sono raccolti in maniera differenziata 18.252 Tonn. di vetro, fra raccolte mono-materiali (15.313 tonn.) e le raccolte con il cassonetto multi-materiale (2.939 tonn). Questa quantita' e' inferiore a quella che si presume teoricamente essere presente nei rifiuti urbani (39.661 tonn.).
METALLI (escluso alluminio) Nel 2006, in provincia di Bologna si sono raccolti in maniera differenziata 6.366 Tonn. di metalli fra rottami ferrosi (4.082 tonn.) e banda stagnata (2.284 tonn.).
ALLUMINIO Nel 2006, in provincia di Bologna si sono raccolti in maniera differenziata 473 Tonn. di alluminio.
LEGNO Nel 2006, in provincia di Bologna si sono raccolti in maniera differenziata 13.272 Tonn. di legno.
Raccolte differenziate: Frazione umida Il materiale raccolto e' avviato alla produzione di compost di qualita'. L'attenzione e la cura con cui i cittadini effettuano tale raccolta, e l'affidabilita' dei processi utilizzati, permettono di ottenere compost con elevate caratteristiche qualitative utilizzabili come ammendanti. Infatti la produzione di compost di qualita', indipendentemente da tutte le variabili impiantistiche e dalle modalita' di raccolta adottate, dipende in maniera diretta dal grado di purezza del materiale raccolto (scarto da mensa, materiale vegetale ecc.). Le imprese e gli enti pubblici (e privati) produttori di compost, e le altre organizzazioni che, pur non essendo produttori di compost, sono comunque interessate alle attivita' di compostaggio (produttori di macchine e attrezzature, di fertilizzanti, enti di ricerca ecc.) sono riunite nel Consorzio Italiano Compostatori (CIC
Nella provincia di Bologna la raccolta dell'organico si effettua tramite cassonetti nei comuni della pianura nord-occidentale, nel Comune di Bologna e in alcuni Comuni del Bolognese. La raccolta ''porta a porta'' dell’organico nel comune di Monteveglio e' attiva dal 6 giugno 2005.
Nel 2006, in provincia di Bologna si sono raccolti in maniera differenziata 16.705 tonn. di organico e 22.367 tonn. di verde (inteso come ''grandi potature''); in totale quindi 39.072 tonn. di frazione umida. Questa quantita' e' inferiore a quella che si presume teoricamente essere presente nei rifiuti urbani (158.645 tonn.).
RIFIUTI URBANI ''PERICOLOSI'' • Oli mineraliGli oli minerali raccolti in maniera differenziata nel 2006 in provincia di Bologna ammontano a 57 tonnellate. • Batterie Le batterie raccolte in maniera differenziata in provincia di Bologna nel 2006 ammontano a 668 tonnellate. • Altri Altri rifiuti urbani pericolosi (medicinali, contenitori etichettati T/F, ecc.) raccolti separatamente nel 2006 in provincia di Bologna: 303 tonnellate.
Stazioni ecologiche attrezzate [SEA] La stazione ecologica e' un’area attrezzata e custodita prevista dalla normativa come strumento per la raccolta differenziata. In sintesi queste strutture possono essere utilizzate come punto di conferimento dei rifiuti urbani da parte di privati cittadini, e dei rifiuti derivanti da attivita' commerciali ed artigianali di rifiuti assimilati ai rifiuti urbani (come da Regolamento Comunale, con le modalita' previste).
La stazione ecologica integra quindi i servizi di raccolta differenziata presenti sul territorio. Infatti in molti comuni determinati tipi di rifiuti, quali ad esempio quelli ''pericolosi'' (oli commestibili, oli minerali, batterie, pneumatici fuori uso, contenitori e prodotti etichettati T/F ecc.), i metalli, i residui da costruzione e demolizione, il legno, i rifiuti ingombranti, i beni durevoli, il verde di giardini e parchi ecc., sono conferibili quasi esclusivamente in queste strutture, non essendo spesso previsto un servizio di raccolta specifico sul territorio.
In alcuni comuni l’utilizzo delle stazioni ecologiche e' incentivato con dei concorsi a premi o degli sconti sulla parte variabile della tariffa (per i comuni naturalmente in cui i cittadini pagano la bolletta dei rifiuti con il sistema della tariffa).
Oltre agli aspetti qualitativi legati alle tipologie di rifiuti che si possono conferire alle stazioni ecologiche di cui si e' detto sopra, queste rivestono un ruolo importante anche dal punto di vista quantitativo: su base provinciale, circa il 26% dei rifiuti raccolti in maniera differenziata sono stati conferiti alle stazioni ecologiche direttamente dai cittadini. In molti comuni questa percentuale supera il 50%, facendo della stazione ecologica il principale strumento a disposizione dei cittadini che effettuano la raccolta differenziata. Nella provincia di Bologna sono presenti 60 stazioni ecologiche, che servono 59 dei 60 comuni che la compongono (ne è sprovvisto il comune di Bentivoglio).
Lo sapevate che... ? Ogni tipologia merceologica ha un suo percorso, che lo porta a passare da rifiuto a nuova risorsa, attraverso il recupero industriale dei materiali riciclabili. Nel volume del Ministero dell'Ambiente La doppia vita delle cose, sono raccolti oggetti prodotti usando in larga parte, o completamente, materie ottenute dal riciclo di altri oggetti.
rifiuti organici (scarti da cucina, sfalci e potature, erba, piccoli pezzi di legno ecc.): il loro recupero consente di ricavare ottimi fertilizzanti/ammendanti da utilizzare in agricoltura e giardinaggio. Lo stesso processo puo' essere fatto direttamente da casa utilizzando una semplice compostiera domestica
carta: carta e cartone sono facilmente riciclabili e riutilizzabili. Dal loro riciclo si possono ottenere, tra l’altro: cancelleria, carta per fotocopie, buste, cestini, scatole ecc.
plastica: e' un materiale plasmabile, trasparente all’occorrenza, che consente molteplici applicazioni in tutti i settori. Dal suo riciclo si possono ottenere, tra l’altro: arredamento (urbano e domestico), cestini, giocattoli, abbigliamento, pannelli isolanti, cancelleria, pavimentazioni urbane, vasi ecc.
vetro: e' un materiale facilmente riciclabile, e dalle molteplici applicazioni, sia industriale che domestiche. Ne esistono 3 tipi diversi (bianco, verde, rosso) e, per ottimizzarne il recupero, poiche' il vetro bianco (quello piu' pregiato) puo' essere ottenuto solo utilizzando qualita' dello stesso tipo in ingresso, sarebbero necessarie raccolte differenziate separate. Dal suo riciclo si possono ottenere, tra l’altro: bottiglie, contenitori vari ecc.
acciaio: molto resistente, ha caratterizzato il processo di industrializzazione dei tempi moderni con applicazioni in tutti i settori merceologici. Riciclabile all’infinito, mantiene inalterate le sue caratteristiche. Dal suo riciclo si possono ottenere, tra l’altro: badili, gabbiette per l’edilizia, carrelli per la spesa, secchi ecc.
alluminio: e' un materiale giovane, elegante e leggero, che trova le sue principali applicazioni nell’edilizia, nello sport, negli imballaggi, nei trasporti e negli arredi. Riciclabile all’infinito, mantiene inalterate le sue caratteristiche e proprietà intrinsiche. Dal suo riciclo si possono ottenere, tra l’altro: bibiclette, caffettiere, termosifoni, cerchioni, rubinetteria, arredamento, faretti, arredamento, casalinghi ecc.
legno: e' un materiale caldo e naturale, che ha visto il suo maggiore impiego nel settore dell’arredamento; è facilmente riciclabile. Dal suo riciclo si possono ottenere, tra l’altro: cassettiere, pallet, scrivanie,sedie ecc. Anche il sughero, materiale molto prezioso dotato di qualita' notevoli (isolante, leggero, impermeabile inattaccabile da funghi batteri e tarli) e' oggetto di riciclo e viene riutilizzato come materiale isolante sia termico che acustico
beni durevoli (oggi RAEE): si intendono i televisori, gli elettrodomestici, i frigoriferi, le apparecchiature informatiche, i cellulari in disuso ecc., ossia tutti gli apparecchi che per funzionare necessitano di corrente elettrica, pile o batterie. Abbandonati nell’ambiente possono inquinare l’aria, l’acqua, il suolo e nuocere alla salute umana perché contengono sostanze pericolose e tossiche che devono essere separate e trattate. Pertanto devono essere raccolte in maniera differenziata nelle stazioni ecologiche
rifiuti urbani ''pericolosi'': sono quei rifiuti che per ragioni sanitarie e ambientali devono essere raccolti a parte. Alcuni esempi: • - farmaci: la componente piu' pericolosa e' quella costituita dai principi attivi che se non smaltiti correttamente, in discarica possono dar luogo a emanazione tossiche, inquinare il percolato. La presenza di antibiotici nei rifiuti, poi, puo' favorire la selezione di ceppi di batteri piu' resistenti agli stessi antibiotici. Pertanto devono essere raccolte in maniera differenziata nei punti preposti • - cartucce per stampanti: possono essere rigenerate, cioe' dopo essere accuratamente pulite, riempite nuovamente di toner e quindi riutilizzate.
- batterie: contengono mediamente il 60/65% di piombo, il 20/25% di acido solforico, e l’8/10% di materie plastiche. Questi componenti sono molto inquinanti se vengono dispersi nell’ambiente, perche' penetrano nel terreno avvelenando la vegetazione circostante, si mescolano alle acque di fiumi e torrenti e si disperdono nel pulviscolo atmosferico. Pertanto devono essere raccolte in maniera differenziata nelle stazioni ecologiche