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CORSO DI DEMOGRAFIA – Storia & Scenari Giuseppe A. Micheli. LEZIONE 1 Nascita e oggetto della demografia. Argomenti di questa lezione. In questa lezione discuteremo dei seguenti argomenti: Quando e perché nasce una coscienza scientifica della popolazione: i luoghi [3-6]
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CORSO DI DEMOGRAFIA – Storia & Scenari Giuseppe A. Micheli LEZIONE 1 Nascita e oggetto della demografia Demos - Storia e scenari - lezione 1
Argomenti di questa lezione • In questa lezione discuteremo dei seguenti argomenti: • Quando e perché nasce una coscienza scientifica della popolazione: i luoghi [3-6] • Quando e perché nasce una coscienza scientifica della popolazione: gli attori e le date [7-10] • Di cosa si occupa la demografia oggi [11-12] • La demografia, scienza del demos e dei tre assi del tempo [13-14] • La demografia scienza dei passaggi rilevanti e del ponte tra micro e macro [15-18] Demos - Storia e scenari - lezione 1
La percezione del destino nelle proprie mani “Un grande fenomeno è avvenuto nel mondo dell’immaginario (..). A partire dal XVI secolo vediamo i temi della morte caricarsi di un senso erotico. Nelle danze macabre più antiche la morte sfiorava appena la vittima per avvertirla e designarla. Nella nuova iconografia del ‘500 essa lo viola (..). La morte è sempre più considerata come una trasgressione che strappa l’uomo alla sua vita quotidiana, alla sua società ragionevole per sottometterlo a un parossismo e gettarlo in un mondo irrazionale, violento e crudele. In precedenza la morte era familiare, appartata. Oramai invece essa è una frattura. Una frattura che nasce e cresce nel mondo dei fantasmi erotici, e poi passa nel mondo dei fatti reali perdendo i suoi caratteri erotici. L’espressione del dolore dei sopravviventi è ora dovuta a una intolleranza nuova alla separazione” (Ariès, 1975) Nel ‘600 la corporazione dei barbers & surgeons (cerusici e barbieri nata un secolo prima) si scinde in due. Emerge la consapevolezza che non tutto dipende dal de-stino. Nel clima più temperato la mortalità fa la sua comparsa dietro la morte. Nasce la percezione che la popolazione sia un oggetto scientifico di cui occuparsi. Demos - Storia e scenari - lezione 1
Popolazione: un nuovo oggetto scientifico “Fra tutte le invenzioni tecniche del ‘600-’700 la nuova tecnologia dell’e-sercizio del potere è forse più importante delle riforme costituzionali. Il potere nelle società feudali funzionava grossomodo per segni (fedeltà, rituali, cerimonie) e prelevamenti (imposte, guerre, saccheggi). A partire dal ‘600-’700 il potere comincia a essere esercitato attraverso la pro-duzione e la prestazione. Si trattava di ottenere dagli individui nella loro vita delle prestazioni produttive. Per ciò si rese necessaria una vera e pro-pria ‘incorporazione’ del potere: esso ha dovuto arrivare sino al corpo degli individui, ai loro gusti, atteggiamenti, atti quotidiani. Di qui l’importanza di procedimenti di manipolazione e condizionamento complessi come nelle discipline scolastiche. E le nuove tecniche di potere devono ora prendere in carico i fenomeni di popolazione. Trattare, con-trollare, dirigere l’accumulazione degli uomini: donde l’apparizione a par-tire dal 17° secolo dei problemi di demografia, di salute pubblica, di igiene, habitat, longevità e fecondità” (Foucault, 1977). Demos - Storia e scenari - lezione 1
Due ‘luoghi’ di nascita della demografia / 1 L’Inghilterra nella prima metà del ‘600. Nel 1640 la crisi tra Re e Parlamento porta alla guerra civile. Re Carlo I è imprigionato e decapitato. Per 10 anni vige una repubblica parlamentare fondata sulla borghesia emergente. Dal 1660 una monarchia costituzionale. L’Inghilterra è una società che produce uno Stato, a partire da una ‘sfera pubblica ragionante’, che governa e insieme riflette su se stessa: sul buon governo come sul self. La classe politica realizza la necessità del consenso. L’intreccio tra conoscenza e società cresce sulla spinta del millenarismo puritano dei levellers e della riforma baconiana del metodo. Hartlin, ‘impresari’ di cultura, porta in tournée il boemo Comenius e le sue idee su cultura e movimenti civili. La scienza esce dalle mura aristoteliche dell’insegnamento universitario. Nel 1660 si insedia la Royal Society, sulla scia del Gresham College: alle riunioni periodiche partecipano chimici (Boyle), filosofi, astronomi e ‘filosofi sociali’. 1662: John Graunt, Royal Society, “Osser-vazioni naturali e poli-tiche sui bollettini di mortalità nella città di Londra”. Nasce l’Aritmetica Politica Demos - Storia e scenari - lezione 1
Due ‘luoghi’ di nascita della demografia / 2 La Germania nella prima metà del ‘600. Al tempo della Gloriosa Rivoluzione Inglese la città imperiale di Vienna era assediata dai turchi e salvata in extremis dalla armata polacca. La devastazione di ampie regioni al tempo della pace di Westfalia (1648) spiega il drastico declino della popolazione e la spaventosa miseria. La Germania è un territorio frantumato tra trecento stati, con una fascia di ceto medio inesistente e un corpo di intellettuali limitatissimo e legato organicamente ai Principi. La cultura scientifica passa attraverso le Università e si poggia sul metodo aristotelico delle quattro cause (materialis, formalis, finalis, efficiens). Solo i Principi con Stati più robusti e più soldi nelle casse si pongono il problema di avere attorno a sé intellettuali in grado di dare consigli su come governare. Dal 1660: Hermann Conring, Università di Helmstaedt, tiene un corso su “Notitia rerum publicarum”. Nasce la Statistica, scienza delle cose dello Stato. Demos - Storia e scenari - lezione 1
Graunt, corpo naturale e corpo politico L’importanza di Graunt nella storia della scienza è affidata alla costruzione della prima tavola di mortalità. Ma conta di più l’apertura a 360° sui temi della fenomeno-logia demografica e sociale: mortalità in-fantile e classificazioni nosografiche, mise-ria e carestie, mendicanti e clima,politiche sociali e assassini, sommosse e nascite, movimenti rurali-urbani e pollution.. Di 100 bambini che nascono a Londra: 64 sopravviveranno a 6 anni 40 sopravviveranno a 16 anni 25 sopravvivereanno a 26 anni 16 sopravviveranno a 36 anni 10 sopravviveranno a 46 anni 6 sopravviveranno a 56 anni 3 sopravviveranno a 66 anni 1 sopravviverà a 76 anni Comune a Graunt e Conring è il metodo ‘semeiotico’ di analisi della realtà sociale Bacone ha tracciato un parallelo giudizio-so tra Corpo Naturale e Corpo Politico e tra le arti di conservarli entrambi in sa-lute e in forza: come l’anatomia è il mi-gliore fondamento dell’una, lo è anche dell’altra; e operare sul Corpo Politico senza conoscerne simmetria, struttura e proporzioni è casuale quanto le pratiche delle vecchie e degli empirici (Petty) Come è impossibile per un medico dare consigli per preservare la salute se non possiede alcuna conoscenza del corpo, così è impossibile, per coloro che non possiedono informazioni e non prendono coscienza dei fatti della vita pubblica, riuscire a curarla nella sua totalità o in parte (Conring) Demos - Storia e scenari - lezione 1
Qualità & struttura Pur così chiusa rispetto ai fermen-ti della società, la Statistica tede-sca (Conring, Achenwall) ha due formidabili peculiarità: la moder-nità dell’uso delle quatuor causae e l’utilizzo di un concetto futuribile – quello di struttura (Aufbau). Ma alla fine del ‘700, dopo un se-colo di polemiche feroci sui ‘mer-canti di tabelle’, le cattedra tede-sche di Statistica sostituiscono l’approccio aristotelico con quello dell’Aritmetica Politica. Il fatto è che la Statistica tedesca introduce la potentissima catego-ria di ‘struttura’, ma senza quanti-tativizzare le informazioni. Se il consenso numerico del ‘po-pulace’ è cruciale, cruciale è il numero. Demos - Storia e scenari - lezione 1
Due ‘date’ di nascita della demografia Come la Demografia ha due patrie di nascita, così ha due date di nascita. La Demografia di Graunt e Petty nasce aperti a tutti i temi che possono interessare una sfera pubblica per governare. Cento anni dopo la demografia rinasce col Saggio sulla popolazione di Malthus (1798), arroccata sul solo problema macroeconomico della conciliazione tra popolazione e sussistenze. Cosa giustifica questo slittamento di paradigma? La cerchia ristretta della borghesia si muove entro un ‘pubblico’ sempre più vasto. Nella seconda metà del ‘700 questa sfera intermedia assume dimensioni minacciose senza ancora essersi mutata in docile opinione pubblica. Cresce lo scontro tra élite e ‘populace’. Mezzo milione di inglesi vive ormai appoggiandosi a un rudimentale ‘release system’. L’ultimo decennio del ‘700 vede il succedersi di cattivi rac-colti, carestie, tumulti rurali e urbani. Demos - Storia e scenari - lezione 1
Lo spettro di Malthus Nel 1795 i magistrati del Berkshire decretano lo Speenhamland Act, sorta di indicizzazione del sussidio agganciato al prezzo del pane. La diffusione del criterio produce ef-fetti non previsti: cresce a dismi-sura l’area della popolazione assi-stita. L’esperimento è abbandonato. Finita l’illusione di conciliare scam-bio e reciprocità (Polanyi), la logica economica si sgancia (disembed-ding) e prevale su altre logiche. In risposta agli scritti di Godwin e Condorcet nel 1798 Malthus pub-blica la prima edizione del Saggio sul principio della popolazione. Demos - Storia e scenari - lezione 1
Un’attenzione a 360 gradi “Spero lettore benevolo che vorrai consultare questo libro quando ti vorrai occupare degli uomini, del loro stato ancora precario, dei loro progressi contestati, delle leggi fisiologiche che li reggono, delle leggi sociali che li devono reggere, della teoria economica delle risorse umane e della loro dissipazione di fatto, della libertà e della servitù, del lavoro obbligatorio e del riposo meritato, del benessere per eredità, della miseria per ignoranza, della nascita e della morte, del denaro e del sangue, dell’agricoltura e del commercio (..) e di ogni altra gehenna dei tuoi simili. Poiché la demografia può, facendosi persona, rivendicare la toccante dichiarazione di principio del poeta (Menandro): he suis homme, et tout ce qui est de l’homme fait l’objet de mes soins’”. (A. Guillard, Statistique Humaine, IV di copertina, 1855) Demos - Storia e scenari - lezione 1
Cosa studia la demografia oggi Demos - Storia e scenari - lezione 1 Ined, 2000
[1] Demografia scienza del demos Demos in greco significa molte cose: territorio, moltitudine o popolo (in opposizione alla aristocrazia), i liberi e lo stato democratico e - variante ostile alla democrazia - la folla. Mai indica una massa indistinta di popolazione [demos deriva da una radice che significa dividere!]. Solo nella sua definizione più riduttiva e angusta la "demografia" descrive la dinamica della popolazione come massa (indistinta e minacciosa). Le scienze della popolazione ("demologia") hanno come loro oggetto il demos, in tutta la sua articolazione in comparti, territori, segmenti separati tra loro ma tra loro comunicanti. "Ogni società generale comprende numerose società particolari. In qualsiasi tipo di società la vita dell'individuo consiste nel passare suc-cessivamente da un'età all'altra, da una occu-pazione all'altra. Ogni mutamento di situazione dell'individuo comporta azioni e reazioni tra profano e sacro che devono essere regola-mentate e controllate perché la società generale non subisca né disagi né danni. E' il fatto stesso di vivere che rende neces-sario il passaggio da una società speciale a un’ altra, da una situazione all’altra, cosicché la vita dell’individuo si svolge in una successione di tappe in cui il termine ultimo e l’inizio costi-tuiscono degli insiemi dello stesso ordine: na-scita, pubertà sociale, matrimonio, paternità, progressione di classe, specializzazione di oc-cupazione, morte” (A. van Gennep, Les rites de passage, 1909). Demos - Storia e scenari - lezione 1
[2] D.scienza degli assi del tempo Per i demografi GENERAZIONE è un gruppo di individui nati in uno stesso periodo di tempo (di solito un anno di calendario). In senso lato COORTE è un gruppo di persone identificate da un comune evento-origine vissuto nello stesso anno. Si può parlare di coorte di nati ma anche di coorte di matrimoni o di insorgenze di malat-tia o di ritiro dal lavoro (tutti passaggi!) etc. La Demografia si occupa del formarsi e manifestarsi di passaggi o transizioni non solo analizzandoli trasversalmente (tutte le età in un dato istante del tempo, o lungo il tempo al raggiungimento di una certa età) ma anche longitudinalmentelungo i corsi di vita, e lungo le generazioni. Studia quindi"come i mutamenti socio-storici si riflettano sul modo in cui le diverse coorti sviluppano le proprie strategie di vita e passano da un'età all'altra definendo i confini tra le età, e caratteristiche di coorti diverse possano a loro volta produrre mutamento sociale“ (Ryder,1965). Demos - Storia e scenari - lezione 1
[3] D. scienza dei passaggi "Ogni società generale comprende numerose società particolari. In qualsiasi tipo di società la vita dell'individuo consiste nel passare successivamente da un'età all'altra, da un'occupazione all'altra. Ogni mutamento di situazione dell'individuo comporta azioni e reazioni tra profano e sacro che devono essere regolamentate e controllate perché la società generale non subisca né disagi né danni. E' il fatto stesso di vivere che rende necessario il passaggio da una società speciale a un’altra, da una situazione all’altra, cosicché la vita dell’individuo si svolge in una successione di tappe nelle quali il termine ultimo e l’inizio costituiscono degli insiemi dello stesso ordine: nascita, pubertà sociale, matrimonio, paternità, progressione di classe, specializzazione di occupazione, morte” (A. van Gennep, Les rites de passage, 1909). Comportamenti transizionali sono l’oggetto di una scienza della popolazione. Ciascuno di essi è comprensibile solo alla luce dell’intero quadro dei passaggi cruciali di vita. Ma quali azioni/comportamenti sono così rilevanti da rientrare nei ‘passaggi’? Demos - Storia e scenari - lezione 1
Azioni rilevanti crisi della presenza Un percorso innesta in un albero centrale (il corso biologico di vita) più rami che scorrono paralleli: traiettorie o carriere. I punti di innesto delle carriere (di matrimonio o vita attiva, maternità o devianza, malattia o migrazione) sono i nodi nel corso di vita in cui l'individuo esce dall'inerzia della routine e si fa artefice del proprio destino. Un passaggio produce dis-orientamento. De Martino (1975) parla di «crisi della presenza»: “.. La morte fisica della persona cara, le malattie mortali, le fasi dello sviluppo sessuale .. racchiudono l'esperienza acuta de! conflitto tra la perentorietà di un "dover fare qualche cosa" e il funesto patire del "non c'è nulla da fare", da intendersi non già come rassegnazione morale ma come crollo esistenziale. Anche determinate esperienze della vita associata, nella misura in cui riproducono il modello naturale della forza spietata che schiaccia, aprono il varco alla possibilità della crisi”. “Ciò che rende la demografia disciplina a se stante è la specificità del carattere dei fenomeni (fecondità, mortalità, migrazione, nuzialità), costituiti da specifici eventi (nascite, morti, distacchi, matrimoni), che hanno in comune l’essere punti di svolta nella vita (e in subordine l’essere legati all’età) a consumo di tempo e di energia, implicanti un elevato coinvolgimento. Eventi la cui comparsa e il cui calendario sono connessi a scelte fondamentali di vita, e sono momenti stressanti perché coinvolgono alti gradi di incertezza e conseguenze obbligate e di lungo periodo” (deBruijn, 1992) Demos - Storia e scenari - lezione 1
Scelte transizionali Avendo a che fare con le transizioni principali nel corso della vita, icomportamenti e scelte transizionali (o di passaggio): • sono decisioni innescate da qualche drastico cambiamento di quadro nel corso di vita di un individuo, tale da produrre un cambiamento in profondità (dis-orientamento) dei suoi equilibri; • richiedono quindi a loro volta, per poter essere attuate, un preliminare mutamento profondo negli equilibri dell'individuo; • a loro volta producono nell’individuo processi di ri-orientamento (che possono a loro volta innescare nuove scelte di passaggio); • sono comportamenti "profondi“ in quanto prendono forma tramite processi decisionali ai bordi della razionalità strumentale; • spiegarli implica la sistematica esplorazione delle logiche di razionalità non ortodosse. Demos - Storia e scenari - lezione 1
[4] D. ponte tra micro e macro Infine, la demografia aiuta a indagare su incongruenze tra comporta-menti micro (scelte individuali) e micro (regolarità collettive). Tra l'unità di analisi "individuo" e l'unità di analisi "aggregato" o "massa" esistono infatti livelli intermedi di organizzazione dell'azione collettiva. Di queste sfere intermedie dell'azione le scienze economiche raramente hanno colto l'importanza nella costruzione delle regolarità collettive: Jevons, 1879: "le forme generali delle leggi eco-nomiche sono le stesse per individui e nazioni" Hicks, 1939: "il passaggio (dal livello individuale a quello aggregato) si ottiene usando il semplice prin-cipio che il comportamento di un gruppo obbedisce alle stesse leggi del comportamento di un singolo". • La demografia è attrezzata allo scopo per almeno tre ordini di motivi: • Lavora su due categorie logiche (passaggio e generazione), che agiscono da cerniera tra il livello individuale e quello aggregato dell'azione demografica; • focalizza la sua attenzione su sfere intermedie di riproduzione demografica sociale (ed economica), prima tra tutte la famiglia; • non ha vincoli pregiudiziali sulla logica dell'azione individuale (non è "rational choice dipendente") e esplora una pluralità di logiche d'azione. Demos - Storia e scenari - lezione 1
[C] 4 LEZIONI SU Trasformazioni nell’ageing e nodi di policy: Ageing e invecchiamento. Longevità e disabi-lità. Incongruenze di Welfare. La cronicità. I contenuti [A] 4 LEZIONI SU Radici storiche delle trasformazioni in corso: Nascita della demografia. L’Ancien Régime e il circuito feedback malthusiano. Le discon-tinuità demografiche dell’evo moderno. Movimenti globali di popoli nel II millennio. [D] 5 LEZIONI SU Entrata in età adulta, dinamiche intergenerazionali: I costi dell’uscita di casa. Lavoro, lavoro di cura e gabbie del tempo. Perché pochi figli. Famiglia forte e reciprocità. Generazioni. [B] 4 LEZIONI SU Le trasformazioni demografiche del Novecento: Rivoluzione microbiologica e Transizione sanitaria. Evoluzione recente e prospettive della longevità. Dinamiche europee della fecondità del ‘900. Le radici antropologiche della low fertility sud europea. [E] 3 FINESTRE SU Direzioni di approfondimento L’interazione sociale e modelli di diffusione. Fare inchiesta sociale. Logiche dell’azione. [Ex2] 4 ESERCITAZIONI SU Le basi tecniche dell’analisi demografica: Funzioni e misure di fecondità. Scorporare processi da strutture. Modelli di crescita. [Ex1] 4 ESERCITAZIONI SU Le basi tecniche dell’analisi demografica: Contabilità delle popolazioni. Distribuzione per età e sua rappresentazione. Schema di Lexis, processi biometrici. Uso delle tavole. Demos - Storia e scenari - lezione 1
Testi e modalità didattiche • Micheli G.A. (2008), Sempregiovani & maivecchi, Milano, FrancoAngeli • Slides online per le lezioni 1-8. Dall’autunno le slides online saranno sostituite dal manuale Demografie, Mc Graw Hill, in corso di stampa Gli strumenti tecnici (tassi, funzioni, piramidi, tavole, etc) che entrano nell’argomentazione delle lezioni, sono ripresi ed esemplificati nelle ore di esercitazioni, che si terranno nel primo modulo in orario di lezione, nel secondo in orario aggiuntivo. Le prove d’esame (intermedie e appelli) comprenderanno anche una parte di svolgimento di esercizi tecnici. Verranno svolte due prove intermedie. Sia le prove intermedie che le prove d'esame sono costituite da prove scritte. Il conseguimento di una valutazione sufficiente nella somma delle due prove consente di verbalizzare il voto conseguito agli appelli. Demos - Storia e scenari - lezione 1