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Mani Tese Progetto 1971 . Donne al Lavoro In Eritrea.
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Mani Tese Progetto 1971 Donne al Lavoro In Eritrea
Area: 125.000 km quadrati. (48 mi quadrate). Città: capitale Asmara (435.000 ab.). Suolo: Altopiano centrale a cavallo della scarpata della Rift Valley, bassopiano occidentale e pianure costiere aride. Clima: temperato sull’altopiano; caldo nel bassopiano. L’Eritrea è situata nel corno d’Africa. Confina a est con il Mar Rosso, a nord e nord-ovest con il Sudan, a sud con l’Etiopia, e a sud-est con Djibouti. Il territorio è costituito dall’altopiano che raggiunge i 1.800 / 3.000 metri di altezza sopra il livello del mare (6.000 – 10.000 piedi), dal bassopiano occidentale, dal bassopiano costiero orientale e da circa 300 isole. La capitale Asmara si trova a circa 2.300 metri (7.500 piedi) sopra il livello del mare, ha una temperatura massima di 26º C (80F) e un clima in genere secco e assolato, gode di brevi ed intense piogge nei mesi di Febbraio – Aprile, mentre la stagione delle grandi piogge va da giugno a metà settembre.
Popolazione Nazionalità: Eritrea Popolazione (2004): 4 milioni (secondo l’indice demogr.dell’UNDP). Tasso di crescita annuale: 3% Gruppi etnici: Tigrigna 50%, Tigre 31,4%, Saho 5%, Afar 5%, Beja 2.5%, Bilen 2.1%, Kunama 2%, Nara 1.5% e Rashaida 0.5%. Religione: Cristiani 50% (per lo più Copti), Musulmani 48%, Animisti 2%. Istruzione: obbligatorietà nessuna. Frequenza elementare 57%; secondaria 21%. Salute: Tasso di mortalità infantile 48/1000. Aspettativa di vita 51 anni. Forza lavoro: Agricoltura 80%, Industria e Commercio 20% In Eritrea ci sono 9 gruppi etnici, la maggior parte dei quali parla una lingua semitica o cuscitica. I gruppi Tigre e Tigrigna che costituiscono i 4/5 della popolazione parlano due lingue semitiche diverse, ma affini e per alcuni aspetti comprensibili tra loro. La regione dell’altopiano è per lo più abitata dai cristiani, mentre la regione del bassopiano accoglie gruppi di animisti e musulmani. Le lingue più utilizzate nelle transazioni commerciali e ufficiali sono il Tigrigna e l’arabo, ma l’inglese è molto diffuso ed è lingua veicolare nell’istruzione secondaria e universitaria.
Governo Ordinamento politico: Governo di transizione. Indipendenza: L’Eritrea è ufficialmente indipendente dal 24 Maggio 1993 Costituzione: Ratificata il 24 Maggio 1997, ma non ancora implementata. Organi: Esecutivo (Presidente, gabinetto). Legislativo (Parlamento). Giudiziario (Corte Suprema). Amministrazioni: Sei amministrazioni regionali Partiti politici: Fronte Popolare per la Democrazia e la Giustizia Diritto di voto: Universale, dal diciottesimo anno d’età Bilancio statale (2000): $442 milioni. Difesa: $107 milioni
Economia PIL (2002): $667 milioni. Tasso di crescita annuo (2002): 1.5% (rapporto UNDP) Reddito pro capite: $150. Potere di acquisto su base di parità $890 (secondo il rapporto dell’UNDP-2002) Tasso di inflazione (CPI, Asmara ultimo periodo): 23.8% nel 2002 Risorse minerarie: oro, rame, minerali di ferro, potassio, petrolio. Agricoltura (12% del PIL nel 2002): Prodotti -Miglio, sorgo, taff, grano, orzo, canapa, cotone, papaia, agrumi, banane, fave e lenticchie, patate, verdura, pesce, derivati del latte, carne e pelli. Suolo coltivato –e’ utilizzato il 10% della terra coltivabile. Industria (25% del PIL nel 2002): tipo—alimenti conservati e prodotti caseari, alcolici, prodotti in pelle, tessuti, prodotti chimici, cemento e materiale da costruzione, sale, carta, e fiammiferi. Commercio: esportazioni (2002) -$52milioni (pelli, carne, ovini e bovini, gomma arabica). Sbocchi principali –Medio Oriente (Arabia Saudita e Yemen), Europa (Italia), Djibouti e Sudan. Importazioni (2002) -$553 milioni (alimenti, materiale militare, carburante, manufatti, macchinari e mezzi da trasporto). Fornitori principali –Emirati Arabi, Arabia Saudita, Italia, Germania, Belgio.
Mani Tese in Eritrea • Il target di Mani Tese sono donne, pastori e le comunità rurali in genere. • Gli interventi sono concentrati nella regione del Gash Barka (Barentu, Gogne, Molqui e Shambuko) e nella regione del Northern Red Sea (sub Zoba Afabet). • Nelle aree rurali, Mani Tese ha organizzato programmi di training e start-up.
D O N N E E L A V O R O • Il progetto si propone di: • Sostenere l’integrazione economica delle donne rifugiate aumentandone il potere di acquisto • Contribuire al miglioramento delle tecniche di produzione dell’artigianatotradizionale • Favorire la commercializzazione dei prodotti artigianali
PRODOTTI ARTIGIANALI I prodotti artigianali sono usati quotidianamente o gelosamente custoditi, dati in regalo e passati di generazione in generazio ne. Le donne cominciano a mettere da parte gli oggetti prodotti da giovani e li portano in dote quando sposano; la dimensione e la bellezza degli oggetti artigianali sono indice della bravura della donna nella conduzionedella casa.
L’identificazione delle beneficiarie, avviene attraverso gli uffici locali del National Union of Eritrean Women. La NUEW si occupa della prima selezione e Mani Tese si occupa della selezione finale delle beneficiarie. Queste devono avere un'età che consenta loro di apprendere una nuova attività, mostrare interesse per l'attività proposta e avere la possibilità di dedicarsi costantemente al lavoro di tessitura. Molti sforzi sono stati fatti per favorire l’inserimento di tutti i gruppi etnici.
DONNE E LAVORO • Immagini di donna Messaggio di indipendenza economica e di realizzazione personale. Le donne si associano per formare cooperative, si approvvigionano delle materie prime, le lavorano sapientemente, dando nuova vita all’artigianato tradizionale.
Donne e lavoro è stato per lungo tempo un binomio che si realizzava all’interno delle pareti domestiche, o comunque nell’ambito di un’attività familiare e che, pur concorrendo al benessere della famiglia, non era debitamente valutato perché non superava i confini della casa.
La tessitura con Telaio Tradizionale Tutte le donne sono impegnate nella tessitura di tessuti tradizionali, per il mercato locale, e di sciarpe di diversa misura, fattura e colore che hanno come sbocco principale la comunità internazionale residente in Asmara e il mercato europeo, attraverso la catena equo e solidale.
La formazione professionale delle donne avviene attraverso attivita’ pratiche che intendono perfezionare le loro abilita’ nella pratica della tessitura, nell’attivita’ di intreccio della paglia e nella realizzazione di oggetti con le perline. Le beneficiarie del progetto sono diventate più attive e coinvolte ed hanno iniziato a valutare positivamente le possibilità di guadagno e di conseguente risparmio, hanno acquistato maggior consapevolezza delle possibilità di contribuire effettivamente al reddito familiare superando in tal modo le gravi difficoltà dovute alla scarsità dei raccolti e le precarie condizioni socio-economiche in cui versano. .
L’ottanta per cento della popolazione eritrea vive nelle zone rurali e pratica una agricoltura di pura sussistenza, legata alla stagione delle piogge. Gran parte del duro lavoro è compito delle donne che coadiuvano i mariti nelle attività di semina e mietitura; anche la cura degli animali, se in numero ridotto, grava sulla donna.