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L’informazione statistica ufficiale per l’analisi della congiuntura e previsioni di breve termine. Roberto Monducci | Istat Fabio Bacchini | Istat. Indice. Il sistema degli indicatori economici congiunturali: Sviluppo sistema statistico europeo e compliance
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L’informazione statistica ufficiale per l’analisi della congiuntura e previsioni di breve termine Roberto Monducci| Istat Fabio Bacchini | Istat
Indice Il sistema degli indicatori economici congiunturali: Sviluppo sistema statistico europeo e compliance Il ribasamento degli indicatori nel 2013 La misurazione delle eterogeneità 2. Sviluppo dell’attività previsiva in Istat
Le piattaforme europee di monitoraggio congiunturale PEEIs (Principal European Economic Indicators) 22 indicatori che fanno riferimento alla misura dell’inflazione (2), agli aggregati di contabilità nazionale trimestrale (4), ai livelli di attività e prezzi del business sector (7), al mercato del lavoro (5), alla posizione con l’estero (1), al mercato immobiliare (3) 16 indicatori su 22 derivano dal sistema delle “business statistics”. I restanti 6 derivano dalla Contabilità nazionale (4) e dalle indagini sulle famiglie (2).
I diversi domini statistici e i regolamenti Contabilità nazionale trimestrale: continuo allargamento dei segmenti coperti dalle statistiche armonizzate europee; robusto impianto metodologico; elevata qualità delle metodologie di stima e delle modalità di utilizzo delle fonti. Business Statistics: processo evolutivo delle statistiche sulle unità produttive che ha consentito di realizzare un complesso sistema di indicatori, basato su un rigoroso impianto concettuale, definitorio e classificatorio (il principale regolamento è quello STS – Short Term Statistics).
Il ribasamento degli indicatori sul «business sector» L’inizio del 2013 vedràilcompletamentodelleoperazioni di ribasamento di tuttigliindicatoricongiunturaliSTS espressia base fissa, con ilpassaggio – in tuttiipaesidell’Unioneeuropea - alladiffusionedegliindici in base 2010. A partire da marzo 2013 inizierà la diffusionedeinuoviindici (mensili o trimestrali). Il primo indicatoresaràquellodeiprezziallaproduzionedeiprodottiindustriali(il 7 marzo), seguitodagliindici del commercioestero (18 marzo), dallaproduzioneindustriale (il 19 marzo) ecc.
La struttura industriale nel 2005 e nel 2010 Aumento peso: sezione D (Fornitura di energiaelettrica, gas, vapore e aria condizionata) e divisioni29 (Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi); 10 (Industriealimentari); 28 (Fabbricazione di macchinariedapparecchiaturen.c.a.); 21 (Fabbricazione di prodottifarmaceutici di base e di preparatifarmaceutici); 11 (Industriadellebevande).
«Effetto riponderazione» nell’industria Ad una prima valutazione, basatasemplicementesullariponderazionedegliindicisettorialidellaproduzione in base 2005 con le quote settoriali del 2010, l’effetto del nuovosistemadeipesisarebbequello di un lieveaumento del livellodegliindici a partire dal 2009 (circa 0,6 puntipercentuali) fino al 2012 (circa 1 puntopercentuale)
La struttura dei servizi nel 2005 e nel 2010 Incrementidi peso relativoper le divisioni 69 (Attivitàlegali e contabilità); 56 (Attivitàdeiservizi di ristorazione); 49 (Trasportoterrestre e trasportomediantecondotte); 70 (Attività di direzioneaziendale e di consulenzagestionale); 74 (Altreattivitàprofessionali, scientifiche e tecniche). Diminuzioniper le divisioni 53 (Servizipostali e attività di corriere); 46 (Commercioall'ingrosso (esclusoquello di autoveicoli e di motocicli); 61 (Telecomunicazioni); 45 (Commercioall'ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli); 51 (Trasportoaereo); 73 (Pubblicità e ricerche di mercato)
Ribasamento: il turnover di imprese e prodotti Per gliindicidellaproduzioneindustriale, aumentodi circa l’8% del numero di “Macroprodotti” con una “movimentazione” lorda (somma di macroprodottientrati e usciti dal paniere) di oltreil 17%. Per iprezziallaproduzionedeiprodottiindustrialisulmercatointerno, cheutilizzano dal 2011 gliindiciconcatenatiannualmente, la numerosità del campione di imprese è lievementeaumentata(800 impreseuscite e circa 1.200 impreseentrate). In cinqueanniil turnover lordo del campione di prodotti è statomoltointenso, e pari al 50%.
Evoluzione del sistema degli indicatori in Italia Indicideiprezziall’import: diffusioneentroil primo semestre del 2013. Ritardinelcompletamentodellacoperturasettorialedegliindicatoritrimestrali di fatturatodeiservizi (oraaumentata all’86,3%, consentendoilcalcolo di un primo indiceaggregato) e degliindicitrimestralideiprezzidell’outputdeiservizi. Completamentoentroil 2014. Intensificazionedellosfruttamentodeidatidelleindagini qualitative. Valorizzazionedell’informazionemicrosettoriale e dellebasi di datiindividualid’impresa.
La valorizzazione dei dati microsettoriali Sviluppo di indicatoriderivatibasatisulledinamichemicrosettoriali. Es.: gliindici di diffusionemicrosettorialedelletendenzedellaproduzioneindustrialeconsentonodi coglieresegnalialtrimenti non evidenti.
La valorizzazione dei dati individuali La costruzione di basi di dati ad elevata copertura e con tempi ridotti di aggiornamento consente analisi non solo strutturali. Es: imprese esportatrici. Es.: Var. % medianadelle esportazioni delle imprese esportatrici tra il 2010 e il 2012, per settore. • Settori a piùaltacrescita “diffusa”: Bevande, Metallurgia, Macchinari e apparecchiature, Farmaceutica; • Settori a piùintensacaduta “diffusa”: Stampa, Legno, Altrimezzi di trasporto, Mobili.
Scenario europeo Evoluzione: STS Package Mensilizzazionedegliindici del fatturatodeiservizi Indicemensileaggregato di “volume” deiservizi Indicidellevendite al dettagliodeflazionati Estensionedellacorrezione per igiornilavorativi e per ifattoristagionali a tuttigliindicatori Passaggioa indiciconcatenati per gliindicatori di volume e di prezzo per tuttiisettori (industria, costruzioni, servizi). Cambiamentostrutturaledellemisurazioni Treanni per unacompletarevisionedeiconcetti, delledefinizionie delleapprossimazioni operative, riguardanti le unità di riferimento.
La valorizzazione dei dati individuali Le impresemanifatturierechehannosvoltoattività di export con continuitàtrail 2010 e il 2012 sono circa 45 mila; neiprimiundicimesi del 2012 questeimpresehannoesportatobeni per un valore di circa 263 miliardi(+10,9 rispetto 2010, +26 miliardi) Tra 2010 e 2012: +56 miliardida impresein espansione e -30 miliardida imprese in flessione. Il 35,7% cento delleimprese (circa 16 milaunità) ha aumentatol’export in entrambe le principaliaree di sbocco, il16% (circa 7.200 unità) ha registratodiminuzioni per entrambe le aree.
La previsione in Istat Nell’area previsiva l’Istat è subentrato nella collaborazione con gli institutiInsee (Francia) ed Ifo (Germania) per il rilascio delle previsioni trimestrali per l’area Euro E’ stata inoltre assicurata la diffusione annuale della previsione dell'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) al netto dei beni energetici importati
Previsioni: la suite dei modelli MEMo-It è parte di una suite di modelli Istat che includono strumenti per le previsioni di breve periodo dell’economia italiana che sfruttano tutta l’informazione congiunturale disponibile al momento della stima. Tremomenti: definizionedello scenario per le variabiliesogene(commerciomondiale, tasso di cambio, prezzo del petrolio); stimadi breveperiododeiprincipaliindicatori del contoeconomico, utilizzandoipiùrecentiindicatoridisponibili (hard e soft); stimaannualeottenutatramiteilmodelloMeMo-It vincolataalleindicazionidelleprevisioni a breve.
MeMo-It: caratteristiche principali Nelbreveperiodo, la crescita è determinata dal latodelladomanda; nellungoperiodo converge verso ilprodottopotenziale. I meccanismi di aggiustamentosibasanosullefluttuazionideiprezzi.
SMeMo-It: caratteristiche generali Rafforzamentodellastrumentazioneper la previsionesiadellaproduzioneindustrialesiadelleprincipalicomponenti del Pil (modelloSMeMo-It, la S indica short-term). Le verifichedellacapacitàprevisivadeimodellisono in corso di completamento. Strutturaattuale: 8 modelli VAR, 1 modellounivariato (consumipubblici), 12 bridge equation, per un totale di 21 modelli.
Andamento congiuntura Il commercio mondiale in volume nel mese di novembre 2012 è cresciuto dello 0,8%. Le esportazioni e le importazioni totali hanno registrato incrementi rispettivamente dello 0,9 e dello 0,8%. A gennaio ulteriore rafforzamento ulteriore del tasso di cambio dell’euro (1,327 dollari per euro). Nell’area dell’euro, il clima di fiducia continua a migliorare. Dal suo minimo, toccato a ottobre 2012, l’indice ha guadagnato 4 punti. L’ESI (EconomicSentiment Index) è cresciuto in Germania, è rimasto invariato in Italia e ha registrato un marginale peggioramento in Francia.
Previsioni 2013: area Euro Il Pil dell’area dell’euro nel quarto trimestre ha registrato una contrazione superiore alle attese (-0,6%). Le previsioni elaborate dall’Istat congiuntamente all’Ifo e all’Insee, dopo una fase di stagnazione in T1 2013, prevedono per il secondo trimestre una moderata ripresa del Pil trainata dal maggior dinamismo della domanda mondiale
Previsioni 2013 La stima provvisoria di Contabilità nazionale del IV trimestre 2012 conferma l’intensità della caduta nel 2012, anche se il risultato trimestrale è risultato lievemente più basso delle attese. La contrazione ha implicazioni sull’andamento dell’attività nell’anno in corso che, in termini di variazione acquisita, incorpora una riduzione dell’1%. Secondo le stimeattualmentedisponibili in SMeMo-It, la variazionecongiunturale del Pildovrebberegistrareancora moderate riduzioninel primo e secondo trimestre per poi risultarevicinoallo zero nel III trimestre.
Sviluppi previsioni Completamentodei test dell’attivitàprevisivadeimodelli di breveperiodo. Estensionedi MeMo-It a tematicheenergetiche e ambientali ampliamentodellastimadell’offerta con riferimentoaibeniintangibili. si intende rendere disponibile il “cuore” del modello a gruppi di ricerca interessati a sviluppare moduli particolari, in cambio dell’impegno a consentire il riuso di tali moduli da parte di altri utenti.