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D.ssa Elsa Ravaglia Asur Marche Camerino Dipartimento di Prevenzione D.ssa Anna Rita Pelliccioni Asur Marche Pesaro Dipartimento di Prevenzione 3° Convegno Nazionale “Lavoro salute sicurezza” Castello della Rancia Tolentino (28-29 e 30 marzo 2007).
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D.ssa Elsa Ravaglia Asur Marche Camerino Dipartimento di Prevenzione D.ssa Anna Rita Pelliccioni Asur Marche Pesaro Dipartimento di Prevenzione 3° Convegno Nazionale “Lavoro salute sicurezza” Castello della Rancia Tolentino (28-29 e 30 marzo 2007). IL LABORATORIO EBP IN ASUR :UN'ESPERIENZA DI FORMAZIONE “ACTIVE LEARNING”
componenti del gruppo di lavoro • Dr. Massimo Agostini Medico Igienista ASUR ZT Fano • D.ssa Gabriella Ciccaleni Medico Vererinario ASUR ZT Fermo • D.ssa Daniela Cimmini Medico Igienista ASUR ZT Fabriano • D.ssa Francesca Pasqualini Medico Igienista ASUR ZT Iesi • D.ssa Rosanna Passatempo Medico Igienista ASUR ZT Civitanova • D.ssa Anna Rita Pelliccioni Medico Igienista ASUR ZT Pesaro • Dr. Paolo Pierucci Medico Vererinario ASUR ZT Ancona • D.ssa Elsa Ravaglia Medico Igienista ASUR ZT Camerino • D.ssa Rosanna Rossini Medico Igienista ASUR ZT Senigallia • tutor D.ssa Laura Cassetta supervisore Dr. Marco Brunon • tirocinante Dr. Daniel Fiacchini
FORMAZIONE ASUR 2006 PER I DIPARTIMENTI DI PREVENZIONE • Per sostenere lo sviluppo e l’innovazione dei Dipartimenti di Prevenzione dell’A.S.U.R. della Regione Marche è stata promossa dalla Direzione Generale dell'ASUR stessa nel 2006 un’attività formativa rivolta ai ruoli gestionali per favorire funzioni di promozione,integrazione,connessione e coordinamento tendente a: • favorire la presentazione e condivisione delle diverse esperienze realizzate nei 13 Dipartimenti di Prevenzione dell’A.S.U.R.; • evidenziare nelle diverse esperienze gli elementi di eccellenza e le criticità incontrate; • definire indirizzi comuni adattabili nei 13 dipartimenti.
“Laboratorio EBP” • proposta formativa pervenuta dai Direttori dei 13 Dipartimenti • l’obiettivo specifico : ridefinire le priorità operative del Dipartimento di Prevenzione.
PERCORSO FORMATIVO • condivisione del significato dell'Evidence Based Prevention • Individuazione delle pratiche operative che non hanno rilevanza scientifica, • valutazione dell’impegno organizzativo, in termini di tempo e risorse impiegate,dedicato alla realizzazione di pratiche operative obsolete nelle strutture sanitarie regionali; • sviluppo di proposte per riprogettare l’attività nel rispetto delle leggi esistenti (minimizzare le risorse spese per le pratiche obsolete); • sviluppo di ipotesi di introduzione di nuove attività ritenute efficaci secondo il metodo EBP e che potrebbero richiedere la gestione di eventuali resistenze al cambiamento.
CHE COS'E' L'EBP ? • iniziativa Evidence Based Prevention (EBP) è un movimento di operatori sanitari che cooperano per cambiare la pratica della prevenzione, sforzandosi di migliorarla, al fine di renderla sempre più efficace per la salute della popolazione. • EBP intende arricchire la prevenzione di tutti gli interventi per cui (in studi basati su metodologie scientifiche) è stata dimostrata la utilità e l'efficacia, e al contempo intende eliminare, progressivamente, tutte quelle pratiche di prevenzione per cui è stata dimostrata l'inutilità o l'inefficacia. • alcune di tali pratiche sottostanno a leggi dello Stato e/o delle Regioni: l'iniziativa EBP intende proporre modifiche della attuale normativa in punti specifici del campo della prevenzione.
IL CONTESTO DEI SERVIZI DI PREVENZIONE • molte risorse umane ed economiche dedicate alla prevenzione sono spese per tematiche oggi irrilevanti, o con l'utilizzo di metodiche inefficaci • gli operatori si sentono distanti dai settori più dinamici e vitali della attività • si diffonde un senso di inutilità rispetto ad azioni prive di impatto sulla salute • dall'interno degli operatori stessi nasce un'esigenza di rinnovamento degli obiettivi e dei metodi di lavoro.
IL CONTESTO DEI SERVIZI DI PREVENZIONE • importanza di lavorare per programmi con obiettivi di salute, • superare l'atteggiamento anche psicologico e culturale dell'"obbligo di legge", • emerge come tema ricorrente la necessità di fare crescere la valutazione degli effetti dei programmi preventivi di intervento al fine di migliorarli.
Banca dati EBP Regioni • contiene : nuovi provvedimenti adottati da Basilicata, Liguria, Sicilia, Umbria, Marche e Toscana. • documentazione relativa a provvedimenti adottati negli anni passati, • documenti di valutazione elaborati in Veneto e Lombardia sui risultati gestionali ottenuti dalle leggi regionali che hanno abolito norme inutili (i dati rilevati confermano l'utilità di questi provvedimenti nel liberare risorse per l'avvio di azioni dei Servizi di prevenzione orientate alla progettazione per obiettivi di salute.
OBIETTIVI DEL LABORATORIO FORMATIVO • Obiettivi generali : • implementare il lavoro in gruppo tra vari territori aziendali e tra varie professionalità dipartimentali per sviluppare la capacità di ascolto e la visione complessiva del funzionamento dell'organizzazione territoriale regionale • sviluppare e consolidare esperienze di lavoro in rete anche con l'utilizzo di posta elettronica e lavorare in sinergia, acquisendo la consapevolezza della variabilità di partenza dei singoli e dell'organizzazione di appartenenza dei componenti del gruppo • condividere e implementare la capacità di cooperazione al fine di aumentare i saperi e quindi l'omogeneità lavorativa
OBIETTIVI DEL LABORATORIO FORMATIVO • obiettivi specifici • condividere un metodo di lavoro individuando criticità e proponendo soluzioni; • proporre in tutte le zone dipartimentali una riflessione sulle pratiche obsolete e una valutazione di ciò che è utile metter in atto per azioni di prevenzione efficaci ed efficiente; • supportare proposte regionali di ridefinizione di priorità e obiettivi e dei conseguenti assetti organizzativi dei Dipartimento di Prevenzione; • proporre di rendere “sistema” la metodologia utilizzata nel corso del Laboratorio EBP per la costruzione di un Laboratorio permanente
come abbiamo lavorato • lavoro di gruppo in parte autogestito sempre con la presenza del tutor e del responsabile Studio APS in qualità di facilitatore dei processi comunicativi • redazione di verbali delle singole riunioni • produzione del materiale proposto dal gruppo. • confronto sulle attività di prevenzione obsolete ( documento dell'Accordo Stato-Regioni del 2006 già in via di discussione parlamentare come proposta di Ddl nazionale) • elaborazione di una griglia di valutazione • elaborazione dei dati sia per singolo Dipartimento, sia aggregati su tutto il territorio regionale, • verificare delle risorse da liberare • riprogettare interventi di provata efficacia da inserire nei piani di attività dei servizi di prevenzione.
un'altra idea : • valutazione dei bisogni formativi verso l'ebp : • INDAGINE CONOSCITIVA DELLE PRATICHE EBP NEI DIPARTIMENTI DI PREVENZIONE DELLA REGIONE MARCHE • hai mai affrontato personalmente l’argomento EBP ? si no • hai mai coinvolto gli operatori del tuo Servizio sull’argomento EBP ? si no • operatori del tuo servizio hanno partecipato a corsi sull’EBP ? si no • il tuo Servizio ha mai promosso formazione interna sull’EBP ? si no • nella tua zona sono stati attivati corsi sull’EBP ? si no • viene utilizzata la metodologia EBP nel tuo Servizio/Dipartimento ? si no • se si, indicare per quali pratiche
ci hanno già pensato .......gli australiani !!! Evidence based Practice nei Dipartimenti di Prevenzione: Percezione dei bisogni formativi per l’EBP - quanto bisogno hai di…(punteggio da 1 alto bisogno a... 5 nessun bisogno ) • Accedere alle evidenze • Ricercare la letteratura • Comprendere le evidenze riguardanti i bisogni di salute di una popolazione • Comprendere le evidenze riguardanti i bisogni di salute di una popolazione • Rafforzare le proprie capacità nell’EBP
Attitudine rispetto all’EBP: (punteggio da 1 estremamente positiva a 5 estremamente cinico ) • La tua attitudine rispetto alla promozione dell’EBP nei Dipartimenti di Prevenzione • L’attitudine della maggior parte dei tuoi colleghi alla promozione dell’EBP nei Dipartimenti di Prevenzione • L’attitudine del direttore del tuo servizio riguardo all’EBP • L’attitudine del direttore del tuo dipartimento di prevenzione riguardo all’EBP
Autovalutazione della comprensione di termini tecnici connessi alla EBP (5 scale molto sicuro, abbastanza sicuro, moderatamente sicuro, poco sicuro, per nulla sicuro) • Trials Randomizzati controllati Studi Caso-Controllo • Livelli di Evidenza Revisione sistematica • Meta analisi P value • Intervalli di Confidenza Reliability • Validity Rischio Relativo • Confondente Sensibilità • Specificità Bias di Pubblicazione • Odds Ratio Rischio Assoluto • Heterogeneity Number Needed to Threat – NNT • Valore Predittivo Positivo Rapporto di verosimiglianza • Consort Guidelines
PROPOSTE regionali del laboratorio EBP • primo obiettivo : deliberare l’abolizione delle pratiche obsolete individuate dal documento dell’Accordo Stato – Regioni del 2006. • formalizzazione di un Laboratorio permanente dell’EBP. ( confronto tra le varie realtà dipartimentali , monitoraggio nel tempo delle attività dipartimentali, uniformare le pratiche a livello regionale , migliorarne costantemente la qualità,) • riorientare l’organizzazione e le attività dei Dipartimenti di Prevenzione a favore di quei progetti già contenuti nel Piano Nazionale della Prevenzione e ribadite e fatte proprie dal Piano Regionale per la Prevenzione nelle Marche del 2005
azioni concrete • Promozione ed Educazione alla Salute, con interventi basati su metodologie sperimentate e di comprovata efficacia come l’EBP indica. • Sviluppare una “Cultura della Sicurezza” che consenta di prevenire incidenti stradali, domestici e del lavoro. • Implementare piani per la prevenzione delle malattie croniche, in particolare per il diabete e per le malattie cardiovascolari. • Attivare metodiche EBP nella lotta alle infezioni alimentari
azioni concrete • Sviluppare una competenza ambientale dei servizi dipartimentali, sempre più chiamati ad essere partners tecnici nella valutazione delle “Analisi di rischio” ambientale per la ricaduta delle stesse in termini sanitari ed epidemiologici sulla popolazione • Sviluppare una sorveglianza attiva o semiattiva nei confronti di malattie emergenti o riemergenti in immigrati • Migliorare la qualità del servizio offerto all’utenza dai Dipartimenti di Prevenzione