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Neurofisiologia dell’interazione cavallo-cavaliere. Prof. Ester Fazio. Dipartimento di Morfologia, Biochimica, Fisiologia e Produzioni Animali -Sezione di Fisiologia- FACOLTA’ DI MEDICINA VETERINARIA. UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MESSINA. “IMPARA A CONOSCERE I PENSIERI
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Neurofisiologia dell’interazione cavallo-cavaliere Prof. Ester Fazio Dipartimento di Morfologia, Biochimica, Fisiologia e Produzioni Animali -Sezione di Fisiologia- FACOLTA’ DI MEDICINA VETERINARIA UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MESSINA
“IMPARA A CONOSCERE I PENSIERI DEL NOBILE ANIMALE CHE DESIDERI CAVALCARE, NON ESSERE ECCESSIVAMENTE ESIGENTE, NON CHIEDERGLI INUTILI PRODEZZE” Goethe
"Personalità” Percettiva • Ampio campo visivo • Elevata sensibilità percettiva di alcuni colori • Elevata sensibilità uditiva e olfattiva • Palato esigente • Elevata sensibilità tattile e dolorifica • Acuto senso di equilibrio
"Personalità" Fisica • Eleganza • Velocità • Agilità • Resistenza • Potenza • Perfezione della coordinazione senso-motoria
“Personalità” Psichica • Elevata emotività e senso di emulazione • Elevato istinto gregario e curiosità • Eccellente memoria • Ottime comunicazione gestuale e vocale • Imprevedibile,irritabile,timido,abitudinario • Esagerata paura dell’ignoto,apprensivo • Prodigioso senso di orientamento (attenzione, osservazione, memoria)
esterocettori nocicettori propriocettori • Ideazione • Programmazione • Esecuzione • movimento Controllo integrato attività riflesse Postura, locomozione Precisione movimenti
RECLUTAMENTO DI CIRCUITI NEURONALI Stimoli “sistemici” (metabolici, fisici) Stimoli “processivi” (psicosociali, emozionali) corteccia Sistema limbico “assemblaggio” e “comparazione” PVN Individuazione di eventuali discrepanze “mismatch” tra eventi attesi ed attuali HPA ippocampo “mismatch”+ perdita del “coping”
IL CAVALIERE • AVERE VOLONTA’ FISICA E MORALE. • CAPACE DI STABILIRE IL GIUSTO RAPPORTO PSICO-FISICO CON IL CAVALLO. • SAPER TRASMETTERE FIDUCIA, CALMA, CONCENTRAZIONE. • POSSEDERE IL “TATTO EQUESTRE”.
BINOMIO CAVALLO-CAVALIERE • E’ FONDATO SULLA COMPRENSIONE E SULLA COMPENSAZIONE. • HA UN UNICO FINE, RIUNIRE LE DUE VOLONTA’ IN UNA SOLA. • VOLONTA’ CHE LA FORZA MUSCOLARE DEL CAVALLO PUO’ TRASFORMARE IN “VITTORIA”! • IL CAVALLO E’ STRUMENTO DI MISURA E DI VALUTAZIONE DELLA VOLONTA’ E DELLA SALDEZZA MORALE DEL SUO COMPAGNO.
DRESSAGE • La comunicazione fra i due atleti è fatta di armonie sensitive • Le vibrazioni del corpo del cavaliere sono minuscoli segnali, cenni, sono l’espressione del desiderio dell’uomo che il cavallo esegua quel movimento solo per il piacere di farlo e non perché costretto
SALTO OSTACOLI • L’irruenza dell’atto dinamico, il gesto prepotente dell’atleta-cavallo, assieme ad una certa forzatura, comportano nel cavaliere impegni nervosi, persino rabbiosi, esplosivi, perché dettati dall’immediatezza
Il controllo nervoso che il cavaliere deve esercitare sulle tensioni muscolari può avvenire in istanti, ma deve funzionare per tutta la durata del percorso per non turbare l’equilibrio psico-fisico del cavallo impegnato nel galoppo e nel superamento di vari ostacoli
Il cavallo terapeuta: • DAL CARATTERE TRANQUILLO, MITE, MANSUETO, PAZIENTE, VOLENTEROSO. • BEN ADDESTRATO, EQUILIBRATO, AFFIDABILE, MATURO, AMA ESSERE “MANEGGIATO”. • DALLE FORME COMPATTE E ARROTONDATE, INCOLLATURA ROBUSTA E FORTE, ALTEZZA INTORNO A 1,50 m., DAL PASSO CADENZATO.
BINOMIO CAVALLO-PAZIENTE • RAPPORTO DI FIDUCIA E CONFIDENZA CHE SI CREA FRA PAZIENTE E ANIMALE • CONSEGUIMENTO DI UN CORRETTO ASSETTO E CONDIZIONE DI EQUILIBRIO • LA TERAPIA DIVENTA GIOCO • LA CONOSCENZA TRA PAZIENTE E TERAPEUTA OFFRE NUOVI E GRANDI STIMOLI
MOVIMENTO BARICENTRO, FORZA CENTRIFUGA FORZA PESO, FORZA D'INERZIA INCOLLATURA, ASSETTO
INCOLLATURA • INTERVIENE COSTANTEMENTE A BILANCIARE LE MASSE IN MOVIMENTO DANDO EQUILIBRIO ALLE FORZE IN ATTO. • DALLA SUA INTEGRITA’ E LIBERTA’ DI MOVIMENTO DERIVA TUTTO IL BILANCIATO MUOVERSI DEL CAVALLO.
ASSETTO • DISPOSIZIONE DEL CAVALIERE SUL CAVALLO • RAPPORTO DI EQUILIBRIO TRA IL CORPO DELL’UOMO E DELL’ANIMALE • PROMUOVE IL CONTROLLO DEL CAVALLO E L’OTTENIMENTO, CON IL MINIMO SFORZO, DEL MASSIMO RENDIMENTO DEGLI AIUTI
Il linguaggio degli aiuti • SONO I MEZZI CHE IL CAVALIERE USA PER : • “LAVORARE” IL CAVALLO • FARNE UN USO TECNICO • OTTENERE OBBEDIENZA, SENSIBILITA’ • CONDIZIONAMENTO FISICO E PSICHICO • STIMOLARE IL CAVALLO A TROVARE NELLE SUE FORZE LA CAPACITA’ ATLETICA • FAVORIRE TRANSIZIONI, CAMBIAMENTI DI DIREZIONE, IMPULSO O ARRESTO, EQUILIBRIO DINAMICO, ASSETTO, POTENZA,VELOCITA’, PRECISIONE DEI MOVIMENTI
VISIVI: FORME, COLORI, POSIZIONE DEL FRUSTINO, DEL BRACCIO DELL’ADDESTRATORE. • UDITIVI: RICONOSCIMENTO DELLA VOCE DEL CAVALIERE, TONO DELLA VOCE (COMPLIMENTO O RIMPROVERO). • OLFATTIVI: ODORE ALIMENTI, PERSONALE ADDETTO, CAVALIERE. • GUSTATIVI: PREMIO.
In base alle caratteristiche morfologiche, agli appiombi, al carattere del soggetto vi saranno predisposizioni maggiori o minori ad una pratica atletica. Le andature
il movimento del cavallo risulta dallo spostamento su tre piani, frontale, sagittale, orizzontale, la cui componente dei vettori, porta alla colonna vertebrale uno spostamento sinusoidale simile a quello del cammino umano.
IL TROTTO: Andatura saltata in 2 tempi
IL GALOPPO: • Andatura basculata in 3 tempi
L’ANDATURA DEL CAVALLO: • rievoca la cadenza umana • rinforza la tonicità della muscolatura • migliora l’allineamento capo-torace-bacino e • l’equilibrio • stimola il rilassamento degli arti
favorisce la scioltezza e la coordinazione motoria • promuove una maggiore prontezza di riflessi • migliora i tempi di attenzione e di reazione • stimola una serie di attività intellettive • (concentrazione, memoria,stabilità emotiva, • tranquillità, fermezza di carattere) • favorisce l’acquisizione di una maggiore autonomia • e fiducia dei pazienti nelle proprie capacità di • recupero
La cura del cavallo: • sollecita movimenti finalizzati • migliora la coordinazione di mani e braccia • consente, tramite un costante rapportarsi • all’animale, di acquisire coscienza di se stesso • come realtà individuale e di appropriarsi del • proprio schema corporeo.