710 likes | 1.12k Views
Lettura ed analisi del bilancio d’esercizio. Riclassificazione SP e CE. FINALITA’ DELLE ANALISI ECONOMICO FINANZIARIE. Analisi finanziarie: Composizione degli impieghi e delle fonti di capitale Dinamica del fabbisogno finanziario e dei relativi strumenti di copertura Analisi economiche:
E N D
Lettura ed analisi del bilancio d’esercizio Riclassificazione SP e CE
FINALITA’ DELLE ANALISI ECONOMICO FINANZIARIE Analisi finanziarie: • Composizione degli impieghi e delle fonti di capitale • Dinamica del fabbisogno finanziario e dei relativi strumenti di copertura Analisi economiche: • Le condizioni di produttività aziendale • Le cause della redditività aziendale
RICLASSIFICAZIONE DEI VALORI DI S.P. E DI C.E. AI FINI DELLE ANALISI ECONOMICO FINANZIARIE I prospetti civilistici di SP e CE presentano una adeguata capacità informativa ai fini delle analisi economico finanziarie? Gli schemi civilistici non sono idonei ad essere utilizzati per le analisi Occorre procedere ad una riclassificazione delle voci di conto per giungere ad una maggiore capacità espressiva dei due documenti contabili.
STATO PATRIMONIALE art. 2424 Impieghi Fonti
S.P., QUAL’E’ IL CRITERIO DI RICLASSIFICAZIONE DELLE POSTE? • Le poste attive, passive e del netto sono riclassificate in base alla diversa funzionalità dei componenti del patrimonio aziendale al processo produttivo e sono ordinate per gruppi omogenei di valori secondo il “ criterio finanziario” CRITERIO FINANZIARIO: • Gli elementi del patrimonio sono ordinati in base alla loro attitudine a trasformarsi in numerario
S.P. ATTIVO, suddiviso in due grandi categorie: • Attività Immobilizzate, destinate ad essere durevolmente utilizzate all’interno dell’impresa • Attività a breve, attività con attitudine a ritornare sotto forma liquida nel breve periodo S.P. PASSIVO, suddiviso in tre grandi categorie: • Patrimonio Netto, capitale permanente • Passività esigibili a medio e lungo termine, passività consolidate o redimibilità • Passività esigibili a breve termine, passività correnti o esigibilità
Stato Patrimoniale riclassificato in base a criteri finanziari:
CONTO ECONOMICO art. 2425 • Valore della produzione • Costi della produzione Differenza A - B • Proventi e oneri finanziari • Rettifiche di valore di attività finanziarie • Proventi e oneri straordinari Risultato prima delle imposte (A-B+/-C+/-D+/-E) 22) Imposte sul reddito dell’esercizio 23) Utile / Perdita di esercizio
C.E. QUALI SONO I CRITERIO DI RICLASSIFICAZIONE? • Analizziamo tre possibili configurazioni di Conto Economico: • Configurazione a costi e ricavi del periodo • Configurazione a valore della produzione e valore aggiunto • Configurazione a costi e ricavi del venduto
1. Configurazione a costi e ricavi del periodo: CONSENTE: • Di analizzare le determinanti della redditività aziendale, scomponendo i risultati ottenuti dai diversi sub-sistemi aziendali: • Gestione tipica o caratteristica • Gestione atipica o accessoria • Gestione finanziaria • Gestione straordinaria • Area tributaria
1. Configurazione a costi e ricavi del periodo: Gestione caratteristica Gestione operativa Gestione ordinaria
2. Configurazione a valore della produzione e valore aggiunto CARATTERISTICA: consente di evidenziare ed analizzare due quantità fondamentali: • VALORE DELLA PRODUZIONE • VALORE AGGIUNTO TIPOLOGIA DI GRANDEZZE Valore della produzione: evidenzia la produzione realizzata dall’azienda al di là della consistenza delle vendite del periodo, per cui vi rientra anche il valore della produzione destinata all’uso interno.
2. Configurazione a valore della produzione e valore aggiunto: • Il Valore della produzione esprime la misura della ricchezza complessiva prodotta dall’impresa al lordo dei fattori che hanno concorso alla sua realizzazione Valore aggiunto: è una misura della ricchezza creata con l’attività aziendale e destinata ad essere ripartita tra i diversi fattori della produzione. • Rappresenta, pertanto, la ricchezza complessiva prodotta dall’impresa al netto dei fattori che hanno concorso alla sua realizzazione
2. Configurazione a valore della produzione e valore aggiunto: FUNZIONE • Consente di valutare la reale ricchezza prodotta dall’impresa e come questa sia stata ripartita tra i diversi fattori della produzione
2. Configurazione a valore aggiunto: Se scomponiamo il COSTO COMPLESSIVO DELLA PRODUZIONE, in costi OPERATIVI ESTERNI e costi OPERATVI INTERNI Determiniamo il VALORE AGGIUNTO = = Valore della produzione – Costi esterni Ci consente di capire quanto rimane all’azienda, dopo aver coperto i fattori produttivi esterni, per remunerare i costi interni, gli oneri connessi al debito e la remunerazione del capitale
2. Configurazione a valore aggiunto: Gestione caratteristica Gestione operativa Gestione ordinaria
3. Configurazione a costi e ricavi del venduto: CARATTERISTICA: osserva i costi tipici aziendali con riferimento alla loro pertinenza all’attività di produzione, separando i costi industriali da quelli amministrativi e commerciali (classificazione per destinazione economica). Per tale motivo richiede numerose informazioni, per cui è adatto per l’analisi interna. TIPOLOGIA DI COSTI • Costi diretti di produzione (costo del venduto): costi operativi direttamente riferibili all’attività di produzione • Costi indiretti: riferiti alle attività di supporto a quelle produttive (spese generali amm.ve e comm.li)
3. Configurazione a costi e ricavi del venduto: Se dai ricavi complessivi tipici sottraiamo i costi diretti industriali di produzione otteniamo il Risultato lordo industriale, che ci consente di capire quanto margine mi rimane per la copertura dei costi amministrativi e commerciali. Valore della produzione- costi industriali = RISULTATO LORDO INDISTRIALE Sottraendo dal RISULTATO LORDO INDISTRIALE, icosti amministrativi/commerciali/oneri atipici vari ottengo il RISULTATO OPERATIVO
3. Configurazione a costi e ricavi del venduto: FUNZIONE • Evidenziando l’aggregazione di tutti i costi diretti di produzione, costituisce un punto di riferimento per la fissazione del prezzo dei prodotti e la valutazione dell’ingresso in nuovi mercati • Consente la valutazione dell’economicità della gestione operativa attraverso l’analisi del contributo dei sottosistemi: - Industriale - Amministrativo - Commerciale
3. Configurazione a costi e ricavi del venduto: Gestione caratteristica Gestione operativa Gestione ordinaria
ESERCIZIO 3. STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO:
Esercizi: Nel corso dell’esercizio n la società X ha realizzato i seguenti valori espressi in euro: • Determinare: • Costo industriale del venduto • Risultato lordo industriale • Risultato operativo • Risultato prima delle imposte • Reddito netto
Soluzione: • Costo industriale del venduto= Rim. Iniz-Rim. Fin.+Costi industriali= 4.500-3.500+25.000= 26.500 • Risultato lordo industriale= Ricavi di vendita-costo industriale del venduto=60.000-26.500=33.500 • Risultato operativo= Risultato lordo ind.- Costi amm – Costi comm= 33.500-2.000-12.000= 19.500 • Risultato prima delle imposte = Risultato operativo – Gest. Fin. – Gestione Stra.= 19.500- 400-1000= 18.100 • Reddito netto= Risultato ante imposte- Imposte= 18.100-1.500=16.600
Esercizi: Nel corso dell’esercizio n la società X ha realizzato i seguenti valori espressi in euro: • Determinare: • Costi operativi interni ed esterni • Consumi di materie prime • Valore aggiunto • Risultato operativo • Valore della produzione realizzata • Reddito netto
Soluzione: • Costo operativi interni= Salari stipendi+ oneri sociali+ Accantonamento + Ammortamenti=120.000+50.000+7.000+25.000=202.000 • Costi operativi esterni= Costi per acquisto m.p.- Var rimanenze= 220.000-75.000+60.000=205.000 • Consumi di materie prime= Costi per acquisto m.p.- Var rimanenze= 220.000-75.000+60.000=205.000 • Valore aggiunto=Ricavi netti di vendita+ var rim PF e semilavorati- Costi operativi esterni=800.000+80.000+50.000-40.000-100.000-205.000= 555.000 • Risultato operativo=Valore aggiunto-costi operatvi interni= 555.000-202.000= 353.000
Soluzione: • Valore della produzione complessivamente realizzata= Ricavi di vendita+ Var. rim pf e semilavorati= 800.000+50.000+80.000-40.000-100.000=790.000 • Reddito netto= Risultato operativo+ saldo gestione fin.+ saldo gestione straordinaria – Oneri tributari= 353.000-5.000+6.000-80.000=274.000
ANALISI DI BILANCIO Puo’ essere realizzata attraverso la tecnica degli indici o quozienti: • E’ necessario stabilire gli obiettivi e l’oggetto di indagine, i quali possono variare a seconda dei fruitori della stessa. • Scegliere gli indici che meglio consentono di indagare gli obiettivi prefissati. • Occorre saper interpretare i risultati ottenuti.
Individuazione degli indici A seconda della loro funzione segnaletica gli indici si possono classificare come segue: • Indici di struttura finanziaria • Indici di situazione finanziaria • Indici di struttura economica • Indici di situazione economica Stato Patrimoniale Conto Economico
Analisi struttura finanziaria • Indici di composizione degli impieghi e delle fonti • Indici di liquidità, elasticità e rigiditàdegli impieghi • Indici di elasticità o rigidità delle fonti di finanziamento • Indice di copertura delle immobilizzazioni • Indice di indebitamento
1. Indici di composizione degli impieghi e delle fonti • Forniscono una fotografia della struttura finanziaria e patrimoniale dell’azienda
2. Indici di liquidità, elasticità e rigiditàdegli impieghi • Quoziente di liquidità degli impieghi = (Li + Ld)/K • Quoziente di elasticità degli impieghi = (Li + Ld + R)/K = C/K • Quoziente di rigidità degli impieghi = I/K
3. Indici di elesticità e rigiditàdelle fonti di finanziamento • Quoziente di elasticità delle fonti = Pb/K • Quoziente di rigidità delle fonti = (Pl+PN)/K = Misurano l’incidenza delle diverse forme di finanziamento
4. Indici di indebitamento Può assumere diverse configurazioni: • Quoziente di indebitamento: (Pb + Pl)/K • Quoziente di indebitamento: K/PN • Quoziente di indebitamento, leverage ratio: CC/CP Misurano la dipendenza dell’azienda dalle fonti esterne di finanziamento
Analisi situazione finanziaria • Quoziente di tesoreria o quick ratio • Quoziente di disponibilità o current ratio • Quoziente di rotazione del capitale investito • Quoziente per la durata media del ciclo finanziario dell’impresa
1. Indice di liquidità o tesoreria o quick ratio • Quoziente di liquidità = (Li + Ld)/Pb Esprime la capacità dell’impresa di far fronte agli impegni finanziari a breve termine attraverso il ricorso alla liquidità immediata e differita. Può considerarsi soddisfacente quando assume valori intorno ad 1
2. Indice di disponibilità o current ratio • Quoziente di disponibilità = (Li + Ld+R)/Pb= = C/Pb Esprime la capacità dell’impresa di far fronte agli impegni finanziari a breve termine attraverso il ricorso alla capitale circolante. Può considerarsi soddisfacente quando assume valori intorno ad 2
3. Indice di rotazione del capitale investito • Quoziente di rotazione del capitale investito = V/K E’ un indice che esprime la velocità di circolazione degli investimenti, ossia la loro capacità a ritornare in forma liquida.
4. Durata media del ciclo finanziario dell’impresa T0 Acquisto m.p. T1 pagamento fattura T3 Vendita ed emissione fattura T4 Riscossione crediti T2 Fine lavori Da T1 a T4= durata del ciclo finanziario Da T3 a T4 = durata dei crediti Da T0 a T1 = durata dei debiti Da T0 a T3 = durata delle scorte in magazzino
4. Durata media del ciclo finanziario dell’impresa T0 Acquisto m.p. T1 pagamento fattura T3 Vendita ed emissione fattura T4 Riscossione crediti T2 Fine lavori Da T0 a T1 = durata dei debiti Indice di durata media dei debiti = (((Df + Di) /2)*365)/Acq Esprime in giorni, il periodo medio intercorrente tra gli acquisti e pagamenti ai fornitori.
4. Durata media del ciclo finanziario dell’impresa T0 Acquisto m.p. T1 pagamento fattura T3 Vendita ed emissione fattura T4 Riscossione crediti T2 Fine lavori Da T3 a T4 = durata dei crediti Indice di durata media dei crediti = (((Cf + Ci) /2)*365)/V Esprime in giorni, il periodo medio intercorrente tra le vendite e l’incasso dai clienti.
4. Durata media del ciclo finanziario dell’impresa T0 Acquisto m.p. T1 pagamento fattura T3 Vendita ed emissione fattura T4 Riscossione crediti T2 Fine lavori Da T0 a T3 = durata delle scorte Indice di durata media delle scorte = (((Rf + Ri) /2)*365)/V Esprime in giorni, la giacenza delle scorte di materie prime, semilavorati e prodotti finiti in magazzino.
4. Durata media del ciclo finanziario dell’impresa T0 Acquisto m.p. T1 pagamento fattura T3 Vendita ed emissione fattura T4 Riscossione crediti T2 Fine lavori Ciclo finanziario = Indice di durata media delle scorte + Indice di durata dei crediti – Indice di durata dei debiti. SIGNIFICATO: giorni che intercorrono tra il pagamento dei fornitori e l’incasso dai clienti.
Analisi struttura finanziaria La struttura fianziaria di una azienda può essere indagata anche attraverso la costruzione di importanti margini: • Capitale Circolante Netto • Margine di Tesoreria • Margine di tesoreria primario • Margine di struttura • Margine di struttura allargato
Analisi struttura finanziaria • Capitale Circolante Netto = AC- PC • Esprime la capacità dell’azienda di coprire con le attività a breve gli impegni finanziari a breve termine • Se AC>PC l’azienda ha un fabbisogno finanziario a breve termine che dovrà essere coperto con altre forme di finanziamento • Se AC<PC l’azienda non ha un fabbisogno finanziario per coprire le attività a breve • Ha un significato analogo al Current Ratio
Analisi struttura finanziaria • Margine di Tesoreria (MT): (AC-D)-PC • Esprime il fondo che resta dopo aver pagato con gli strumenti liquidi le passività a breve dell’impresa. • Fornisce un’informazione simile al Quick ratio
Analisi struttura finanziaria • Margine di Tesoreria Primario (MT): Li-PC • Esprime il fondo che resta dopo aver pagato con la disponibilità di cassa le passività a breve dell’impresa. • Fornisce un’informazione simile al Acid test
Analisi struttura finanziaria • Margine di Struttura (MS): CN-AI • Indica la capacità dell’impresa di coprire gli Investimenti durevoli con il capitale proprio • Se CN>AI Il capitale proprio è in grado di finanziare gli investimenti durevoli e ci sono disponibilità da utilizzare in altri impieghi • Se CN<AI gli investimenti devo essere coperti con altre fonti di finanziamento • Ha un significato analogo all’indice di autocopertura del capitale fisso
Analisi struttura finanziaria • Margine di Struttura Allargato (MSA): (CN+Pco)-AI • Indica la capacità dell’impresa di coprire gli Investimenti durevoli con fonti di finanziamento a lungo termine • CN+Pco>AI Le fonti di fin a lungo sono in grado di finanziare gli investimenti durevoli e ci sono disponibilità da utilizzare in altri impieghi • CN+Pco<AI gli investimenti devo essere coperti con altre fonti di finanziamento • Ha un significato analogo all’indice di copertura del capitale fisso allargato