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Corso Di Psicologia Dello Sviluppo e Dell’Educazione

Corso Di Psicologia Dello Sviluppo e Dell’Educazione. Prof. Tonino Cantelmi Dirigente Responsabile Servizio Psichiatria- Istituto Regina Elena, Roma. Professore di Psicopatologia, Università Gregoriana, Roma. Professore di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione, Lumsa, Roma.

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Presentation Transcript


  1. Corso Di Psicologia Dello Sviluppo e Dell’Educazione • Prof. Tonino Cantelmi • Dirigente Responsabile Servizio Psichiatria- Istituto Regina Elena, Roma. • Professore di Psicopatologia, Università Gregoriana, Roma. • Professore di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione, Lumsa, Roma. • Direttore S.C.INT. Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Interpersonale (MIUR).

  2. La prima fanciullezza: lo sviluppo cognitivo

  3. LO SVILUPPO COGNITIVO Piaget identifica quattro tappe dello sviluppo cognitivo: Da 0 a 2 anni= Infanzia Stadio sensomotorio Da 2 a 6 anni= Prima Fanciullezza << Età prescolare>> << Età del gioco>> Stadio preoperatorio (caratterizzato dalla funzione simbolica) Da 6 a11 anni= Media Fanciullezza Stadio delle operazioni concrete ( compiono operazioni logiche spazio-temporali ma riescono a applicarle solo a materiali concreti) Da 11fino età adulta= Adolescenza Stadio operatorio formale

  4. LO SVILUPPO COGNITIVO • Piaget ha studiato soprattutto bambini tra i 4-5 e i 6-7 anni mentre il periodo tra i 2 e 4 anni si è basato soprattutto su osservazioni più o meno occasionali dei suoi figli o sull’estrapolazione di conclusioni ricavate dallo studio di bambini più grandicelli. questo perché i metodi d’indagine da lui usati si basano su scambi verbali = Colloquio clinico una particolare estensione del colloquio clinico è il Metodo critico ( porre i bambini di fronte a materiali concreti che essi devono osservare e manipolare integrando lo scambio verbale con l’azione effettiva )

  5. Età prescolare (Prima fanciullezza) • Stadio preoperatorio (dai 2 ai 6 anni) • E’ caratterizzata da una rigogliosa fioritura delle attività in cui essa è coinvolta: • Linguaggio • Gioco simbolico • Disegno

  6. Età prescolare (Prima fanciullezza)Linguaggio • Fra i 2 e i 3 anni i bambini usano espressioni composte da un numero via via crescente di parole. Con l’aumentare della lunghezza degli enunciati aumenta anche la loro complessità Esplosione della grammatica • Secondo Piaget è possibile distinguere due gruppi di frasi che assolvono a funzioni diverse: 1) Linguaggio egocentrico = comprende ecolalie (ripetizione parole o sillabe sentite da altri) e monologhi cioè discorsi che il bambino fa per sé sia quando si trova da solo o è con altri bambini, in quest’ultimo caso ognuno parla per conto proprio senza curarsi di essere ascoltato, capito, e di ricevere risposta (monologo a due e collettivo).

  7. Età prescolare (Prima fanciullezza)Linguaggio 2 ) Linguaggio socializzato = comprende le locuzioni volte a scambiare il proprio pensiero con gli altri, a chiedere e fornire informazioni o a influire sul comportamento altrui. comprende l’informazione adattata (cioè comprensibile da chi ascolta), domande, ordini, risposte, preghiere, minacce e critiche. • Dai 3 ai 7 anni la proporzione del linguaggio egocentrico diminuisce drasticamente, di pari passo con l’aumentare del linguaggio socializzato. • Dai 3 anni= -frasi composte da più preposizioni. (progressi) -trasformazione delle frasi nelle corrispondenti forme negative e passive. -scambi linguistici costituiti da sequenze di frasi prodotte tutte da uno stesso parlante (testo) o da due interlocutori (discorso).

  8. Età prescolare (Prima fanciullezza)Gioco simbolico “Il gioco simbolico segna senza dubbio l’apogeo del gioco infantile” • • La capacità di agire “come se” al di fuori del contesto normale. • • La capacità di usare come materiale di gioco oggetti sostitutivi di quelli reali. • • L’abilità di eseguire azioni abitualmente messe in atto da altri. • • L’abilità di collegare schemi di azione differenti in sequenze tematiche coerenti.

  9. Disegno • I primi tentativi di tracciare dei segni su una superficie con matite e colori si verificano verso i 12 mesi. Durante il secondo anno di vita i bambini cominciano ad eseguire vari tipi di scarabocchio (tracciati che derivano da movimenti del braccio e della mano). Gli scarabocchi non nascono da un intento rappresentativo ma dal piacere di lasciare una traccia sul foglio. • Per passare dallo scarabocchio al disegno = occorre conoscere in modo via via più accurato le caratteristiche visibili degli oggetti e le relazioni spaziali tra essi in primo passo è costruire un sistema di denotazione che istituisca una corrispondenza tra segni e oggetti A DIFFERENZE DEL LINGUAGGIO CHE HA BASE INNATA , LE IMMAGINI GRAFICHE RICHIEDONO UN APPRENDIMENTO

  10. Disegno Es. l’evoluzione del disegno della figura umana (a) Omino testone = 3 anni utilizza due tipi soli di segni, i cerchi e le linee. (b) Figura convenzionale = 4-5 anni testa, tronco e arti sono denotati regioni distinte. (d) Nel corso della fanciullezza (c) Figura a blocchi = 7 anni diverrà più frequente l’uso un tondo per la testa, rettangolo di un contorno che delimita per il tronco, strisce per gli altri; più parti. (questo richiede un si aggiungono mani e piedi. controllo oculo-motorio piuttosto fine.

  11. Età prescolare (Prima fanciullezza) Perché è detto pensiero preoperatorio? Durante i primi anni della fanciullezza i bambini pur avendo acquisito l’abilità di eseguire azioni interiorizzate ( immaginare azioni e manipolare rappresentazioni mentali) NON sono ancora in grado di collegarle in sistemi che consentano di attivarle rapidamente e in modo coordinato. Differenziano dagli adulti per il modo di pensare, di costruire i concetti, di concepire la realtà e di spiegare gli eventi. LIMITI =

  12. Età prescolare (Prima fanciullezza)Limiti del pensiero preoperatorio • Pensiero preconcettuale e transduttivo Durante l’età prescolare i bambini non sono in grado di costruire delle categorie, di elencare le proprietà che consentono di identificare i vari membri e di collegare i vari oggetti secondo una classificazione gerarchica e incrociata. = per questo non sono in grado di effettuare dei ragionamenti né deduttivi né induttivi NON possiamo considerare le rappresentazioni mentali in questa età come concetti QUINDI parliamo di preconcetti (perché ancora privi di quelle caratteristiche proprie dei concetti). E il tipo di ragionamento è chiamato trasduzione (passare dal particolare al particolare) (es. arance e camomilla differenti ma entrambi gialle)

  13. Età prescolare (Prima fanciullezza)Limiti del pensiero preoperatorio • Rigidità del pensiero caratterizzato da : • Irreversibilità = impossibilità di annullare, invertire mentalmente una serie di eventi o trasformazioni Es. se due contenitori identici hanno una uguale quantità di acqua e il contenitore di uno dei due viene versato in un altro contenitore più stretto e più alto il bambino presterà attenzione solo all’altezza dei liquidi ignorando la dimensione larghezza di conseguenza egli concluderà che ora il liquido è di più perché il Livello dell’acqua è più alto infatti il bambino non è capace di riversare mentalmente il liquido dentro il contenitore di partenza. .

  14. Età prescolare (Prima fanciullezza)Limiti del pensiero preoperatorio Una delle manifestazioni della mancanza di reversibilità è messa in luce ai compiti di conservazione (il bambino non riesce a indicare l’equivalenza quantitativa fra le figure in quanto non possiede ancora il concetto di conservazione né di volume né di numero né di lunghezza in quanto non riesce ad andare oltre alle relazioni distinte di somiglianza o differenza ). • Attenzione centrata = presta attenzione a una sola caratteristica alla volta • Egocentrismo intellettuale = tendenza a prendere il proprio punto di vista momentaneo come assoluto, senza considerare la possibilità che ne esistano degli altri. Hanno la consapevolezza di sé e che esiste un mondo esterno dal quale originano le loro percezione ma hanno la tendenza a credere che le altre persone abbiano le stesse percezioni, pensieri e sentimenti che hanno loro.

  15. Età prescolare (Prima fanciullezza)Limiti del pensiero preoperatorio Compiti per studiare le classificazioni • Classificazione additiva veniva mostrato ai bambini una fila composta di 20 perle di legno, delle quali 17 erano nere e 3 bianche e chiedeva se erano di più le perle di legno (classe superordinata) oppure quelle nere (classe inclusa). La risposta tipica dei bambini di età inferiore agli 8 anni è stata che erano di più le perle nere • Classificazione moltiplicativa veniva richiesto di identificare tra un insieme di oggetti eterogenei, quello che può essere collocato nell’intersezione tra due file di oggetti poiché possiedono caratteristiche sia dell’una che dell’altra (es: una fila oggetti di colore verde e un’altra tutte foglie, l’oggetto da intersecare sarebbe una foglia verde) solo verso i 7-8 anni il compito veniva risolto

  16. Età prescolare (Prima fanciullezza)Limiti del pensiero preoperatorio • Operazioni di seriazione: Consistono nell’individuare e collegare le diverse gradazioni in cui una certa proprietà è presente in oggetti o eventi diversi. Per es: veniva chiesto di realizzare in concreto una seriazione additiva mettendo in ordine dal più piccola al più grande dei bastoncini di diverse altezze che si trovavano sparpagliati sul tavolo: 4-5 anni= riescono a ordinare solo due bastoncini alla volta ma non a costruire l’intera sequenza 6-7 anni= costruiscono correttamente l’intera sequenza procedendo per tentativi, però se si danno loro altri bastoncini di grandezze intermedie per sistemarli, disfano la sequenza già costruita e ricominciano 7 anni= costruiscono immediatamente la sequenza corretta scegliendo un bastoncino e sistemando di volta in volta il più grande, inoltre riescono a inserire i bastoncini supplementari nella sequenza già costruita

  17. Età prescolare (Prima fanciullezza) Le idee dei bambini • C’è distinzione tra mondo esterno e modo interno? Secondo alcuni studi condotti attraverso colloqui clinici, in cui si chiedeva quale fosse la causa dei vari fenomeni, Piaget ha affermato che i bambini nell’età prescolare confondono il mondo esterno, materiale, con quello interno, psichico. Materializzazione dell’attività psichica e umanizzazione degli oggetti fisici spiegazioni precausale: • Animismo = tendenza a considerare i corpi come vivi e dotati di intenzioni; una sorta di umanizzazione degli oggetti ai quali i bambini attribuiscono alcune caratteristiche come coscienza, sensibilità e intenzionalità. ( es: la luna sa di muoversi?)

  18. Età prescolare (Prima fanciullezza) Le idee dei bambini • Artificialismo = tendenza a considerare le cose come il prodotto dell’attività umana (es: sono gli uomini ad accendere il sole, a scavare i letti di fiumi e a riempirli con l’urina e lo sputo) • Finalismo = spiegare gli eventi individuando il fine che essi consentono all’uomo di realizzare. Tutto risulta utile all’uomo e esiste o accade grazie a questa utilità. ( es: il sole è intelligente?? Si perché vuole fare caldo!) Risulta essere una comunità di esseri intelligenti che operano per il bene dell’uomo, perché Dio vuole così oppure perché essi stessi sono ben intenzionati e benevoli.

  19. Tutto chiaro? • Descrivere i metodi utilizzati da Piaget per studiare i bambini in età prescolare e scolare • Cosa si intende per esplosione della grammatica? • Descrivere le principali dimensioni dello sviluppo del linguaggio in età prescolare • Descrivere lo sviluppo del disegno della figura umana.

  20. Descrivere le differenze tra classificazione e seriazione. • Perché per Piaget i bambini in età prescolare hanno un pensiero irreversibile? • In cosa consistono animismo ed artificialismo?

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