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Caratteristiche di Monocotiledoni. Cotiledone. Tepali. Tepali. Parte fiorale. Seme con un solo cotiledone. Fascio vascolare. Foglia con venature parallele. Fusto con fasci vascolari (atactostele). Foglie di monocotiledoni. Cellule bulliformi. Guaina del fascio.
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Caratteristiche di Monocotiledoni Cotiledone Tepali Tepali Parte fiorale Seme con un solo cotiledone Fascio vascolare Foglia con venature parallele Fusto con fasci vascolari (atactostele)
Cellule bulliformi Guaina del fascio
Le piante C4 hanno sviluppato un meccanismo più efficiente per far arrivare la CO2 all'enzima Rubisco. L'enzima PEPcarbossilasi nelle cellule del mesofillo catalizza la reazione tra CO2 e PEP formando ossalacetato, un composto a 4 atomi di carbonio (che danno il nome al ciclo). L'ossalacetato diffonde attraverso i plasmodesmi nelle cellule adiacenti (quelle della guaina del fascio). Qui viene decarbossilato (cede un carbossile al ribulosio-1-5-difosfato). Qui poi il Ciclo di Calvin fissa per mezzo dell'enzima rubisco la CO2 riducendola a glucosio. Il piruvato, formato dalla decarbossilazione dell'ossalacetato, torna alle cellule del mesofillo dove viene fosforilato dall'ATP per formare nuovamente acido fosfoenolpiruvico e mantenere attivo il ciclo.
Mais C4 – Poaceae (Graminaceae)
Piante CAM – Metabolismo Acido delle Crassulaceae: consente di ottimizzare l'attività fotosintetica in ambienti estremi, ad esempio nei deserti.
Piante CAM: lo svolgimento della fotosintesi avviene anche con gli stomi chiusi La fase luminosa e la fase buia sono infatti separate nel tempo: durante la notte la pianta apre gli stomi, permettendo l'ingresso della CO2 che sarà fissata da un acido a tre atomi di carbonio (C3), prevalentemente l'acido malico, accumulato nei vacuoli. Durante il giorno, a stomi chiusi, gli acidi C4 accumulati nel corso della notte saranno metabolizzati nel ciclo di Calvin