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Mafia a Cuba prima di Fidel Castro
La Repubblica di Cuba è un arcipelago dei Caraibi settentrionali, posto tra il Mar dei Caraibi, il Golfo del Messico e l'Oceano Atlantico. Verso nord si trovano gli Stati Uniti e Bahamas, ad ovest il Messico, a sud le Isole Cayman e la Giamaica, e a sud-est Haiti.
La Perla delle Antille Occupazione britannica 1762 Raggiunta da Colombo 1492 Guerra dei sette anni Modesta importanza nell’economia dell’impero spagnolo Funzioni amministrative tra l’impero e la madrepatria Modernizzazione attrezzature per coltivazione canna da zucchero Decimazione della popolazione nativa Afflusso di schiavi dall’Africa I conquistadores passarono dallo sfruttamento dell’oro,alla coltivazione della canna da zucchero, del tabacco, del caffè e dall’allevamento Aumentano schiavi africani 1763
1763 Ritorna possesso spagnolo Cuba diviene una prigione di zucchero America latina sconvolta dalle guerre di indipendenza per abolizione schiavitù Latifondisti creoli, cioè i bianchi nati nel Nuovo Mondo, rifiutano ipotesi indipendentistiche e sognano annessione agli Stati Uniti 1861-65 Guerra dei Dieci anniRivolta del ceto medio alto per restrizioni spagnole in campo economico.Inizio partecipazione popolare 1868 1886 Abolizione schiavitù 1895
dal 1895 … Inizio processo espansione economica esterna statunitense 1898Esplosioneincrociatore americano “Maine” nel porto di Havana Superiorità anglosassone Inferiorità latina Trattato di Pace a Parigi fra stati Uniti e SpagnaCuba non è presente Si determina il destino di Cuba: dipendenza non solo economica Prima CostituzioneEmendamento Platt MATRIMONIO MORGANATICOfra uno schiavo nero e una scrofa statunitense
1902 Ritiro Stati Uniti dopo elezione del Presidente Estrada Palma Nuovo PresidenteJosé Miguel Gomez, detto il pescecane 1906-1909Marines sbarcano nuovamente a Cuba PresidenteMario Garcìa Menocal Cuba prigione di zuccheroGrave crisi economica 1925Nasce il Partito Comunista, fondatore Antonio Mella Lotte studentesche e forte repressioni sotto la dittatura di Gerardo Machado Crisi socio-politica Stati Uniti monopolizzano la produzione di zucchero 1933Potere a civili e sottoufficiali guidati da Fulgencio BatistaNuovo PresidenteRamon Grau San Martin
Il periodo coloniale Il periodo coloniale Sebastián de Ocampo elaborò una dettagliata mappa delle coste dell’isola nel 1511 e, sempre in quell’anno, La prima documentazione storica su Cuba risale al 24 ottobre 1492 quando Colombo avvistò l’isola durante il suo primo viaggio di esplorazione e ne rivendicò il dominio a nome della Spagna. Diego Velázquez de Cuéllar fondò il primo insediamento spagnolo a Baracoa. Altri villaggi, compresa L'Avana (sorta nel 1515), sorsero poco dopo. Gli Spagnoli, così come fecero nel resto delle colonie americane, oppressero e schiavizzarono i circa 100.000 indigeni dell’isola, che nell’arco di un secolo vennero quasi tutti sterminati dalle malattie, dal lavoro forzato e dai genocidi. In seguito gli occupanti introdussero nell’isola schiavi africani i quali arrivarono presto a essere una larga parte degli abitanti. La gerarchia sociale imposta dai colonizzatori vedeva al suo vertice i funzionari governativi spagnoli, incaricati di mantenere l’ordine con le armi, venivano poi i creoli (bianchi nati in America) che erano grossi proprietari terrieri, i meticci che ricoprivamo i ruoli di artigiani e poi i neri e gli indios impiegati come schiavi nelle piantagioni.
L'indipendenza L'indipendenza A poco a poco cominciò a crearsi nella borghesia cubana l’insofferenza verso il governo spagnolo e il desiderio di una maggiore autonomia, si ebbero così : A poco a poco cominciò a crearsi nella borghesia cubana l’insofferenza verso il governo spagnolo e il desiderio di una maggiore autonomia, si ebbero così : alla fine del 1800 le cosiddette due guerre d’indipendenza che in effetti furono insurrezioni popolari armate. alla fine del 1800 le cosiddette due guerre d’indipendenza che in effetti furono insurrezioni popolari armate. Nella seconda morì in combattimento l'intellettuale giornalista e poeta José Martì, considerato anche dai Castristi il "padre della patria". Nella seconda morì in combattimento l'intellettuale giornalista e poeta José Martì, considerato anche dai Castristi il "padre della patria". Il partito fondato da lui aveva un programma nazionalista, indipendentista, antimperialista con aspetti sociali e solidaristici. Il partito fondato da lui aveva un programma nazionalista, indipendentista, antimperialista con aspetti sociali e solidaristici. L'influenza delle idee di Martì su Castro sono generalmente riconosciute. L'influenza delle idee di Martì su Castro sono generalmente riconosciute.
Cuba deve la sua indipendenza agli Stati Uniti che, col pretesto dello scoppio con affondamento di un loro incrociatore ancorato nella baia dell'Avana, forse dovuto ad un incidente interno alla nave ma attribuito dai nordamericani agli spagnoli, dichiararono guerra alla Spagna nell'aprile del 1898. La guerra nel tempo di quattro mesi volse alla fine con la vittoria degli Stati Uniti, che nella pace di Parigi che ne seguì ottennero dalla Spagna a titolo di risarcimento le isole di Guam e Porto Rico e, dietro pagamento, le Filippine.
Agli Stati Uniti furono inoltre concesse due basi navali: l'Isola dei Pini, oggi Isola della Gioventù, restituita a Cuba nel 1925, e un territorio di 11.000 ettari, divenuti poi 17.000, a Guatavamo, ancora oggi occupato dagli USA. L'indipendenza fu riconosciuta nel 1902 ma la drastica riduzione della sovranità nazionale derivante dall’ emendamento Platt faceva in realtà di Cuba un protettorato degli Stati Uniti, provocando e giustificando il sentimento popolare antimperialista che era iniziato con l'occupazione nordamericana e che caratterizzerà poi per sempre la storia di Cuba.
Emendamento Platt Iniziarono piani di risanamento sanitario concordati con il governo statunitense, a non firmare trattati con altri stati che potessero mettere in pericolo l'indipendenza cubana o comportassero la cessioni o il controllo di territori della nazione, a non contrarre debiti senza che vi fosse la sicurezza di poterli rimborsare.
L'emendamento Platt giustificò i tre interventi armati degli USA a Cuba nel 1906, con l'insediamento di un nuovo governo di occupazione che durò fino al 1909, nel 1912 e nel 1917; giustificò anche le continue intromissioni nell'azione del governo cubano in campo economico, politico e sociale. Come primo presidente della Repubblica fu eletto Tomas Estrada Palma, uomo di fiducia degli Stati Uniti che fecero di tutto per favorirne l'elezione, sicché il suo competitore abbandonò il campo ed Estrada rimase unico candidato, quindi vincitore e nominato il 20 maggio 1902.
1902 Da questa data cessa l'occupazione militare statunitense Estrada Palma favorì gli investitori nordamericani che in breve ebbero il controllo economico dell'isola. Il suo mandato fu anche caratterizzato dalla diffusione della corruzione dei pubblici ufficiali che dilagò in tutto il paese. Estrada Palma alla fine del mandato nel 1906 ricorse a tutti i mezzi, non esclusi anche quelli criminali, per ottenere un secondo mandato che ottenne nonostante l'opposizione popolare armata Di fronte all'insurrezione Estrada chiamò in aiuto gli USA e si ebbe così la seconda occupazione dell'isola da parte dei nordamericani, che sciolsero le forze insorte e le milizie di Estrada, sospesero l'attività del Parlamento e nominarono un governatore (Charles E. Maggon), che ovviaente rafforzò gli investimenti nell'isola dei capitalisti degli Stati Uniti. Durante il suo governo ebbe una forte recrudescenza la corruzione dei pubblici ufficiali.
L'intervento statunitense cessò il 28 gennaio 1909 con l'insediamento a Presidente della Repubblica del generale José Miguel Gomez, liberale, vincitore delle elezioni indette un anno prima. Nel suo quadriennio di mandato si distinse per la demagogia e per la sua fame di ricchezza. A lui successero nelle funzioni di presidente nel 1913 Mario Gloria Menocal per due mandati consecutivi dal 1913 al 1921 Alfredo Zayas y Alfonso dal 1921 al 1925 Altri personaggi di scarso spessore che in campo economico subirono l'ingerenza statunitense e in quello sociale ignorarono le richieste del movimento sindacale che si era notevolmente rafforzato fra i lavoratori. In particolare Zayas pensò soltanto al suo arricchimento, combinò affari fraudolenti approfittando della sua carica e giunse perfino a vincere "casualmente" per ben due volte il primo premio della Lotteria Nazionale.
Nel 1924 fu eletto il generale Gerardo Machado y Morales, che assunse il potere nel maggio del 1925. • Si era presentato alle elezioni con un programma demagogico e pieno di promesse, ma si distinse per: • la sua soggezione agli Stati Uniti • la violenta repressione dei movimenti di protesta studenteschi e sindacali • utilizzando corruzione e intimidazione riuscì ad ottenere la proroga del mandato • ad instaurare una dittatura alla quale si opposero studenti e lavoratori.
Questa situazione finì per preoccupare il governo degli Stati Uniti e il presidente Roosevelt invitò invano Machado a dimettersi. Lo sciopero generale e lo schierarsi delle forze armate contro Machado risolsero il problema, che minacciava di concludersi con una nuova occupazione nordamericana, : il dittatore infatti si dimise e si rifugiò all'estero il 12 agosto 1933. Il Congresso lo sostituì con Carlos Manuel de Cespedes, gradito agli statunitensi ma di scarse capacità politiche che non seppe frenare i movimenti di protesta che ormai avevano preso piede nel paese. Il malcontento generale per la violenza dell'azione repressiva del governo contro la protesta giovanile urbana ridusse la lotta politica a un succedersi di attentati ed atti di banditismo di cui non si prevedeva la fine.
La dittatura di Batista Anche nell'esercito si era manifestata l'insofferenza verso il potere, in particolare c'era un diffuso malcontento fra i soldati e i sottufficiali nei confronti dei superiori cosicché il 4 settembre 1933 ci fu la sollevazione, che venne chiamata la "rivoluzione dei sergenti". Furono cacciati dal comando i capi e gli ufficiali il cui posto venne assunto dai sottufficiali. Capo degli insorti era il sergente maggiore Pablo Rodriguez, ma approfittò della situazione il sergente Fulgencio Batista che assunse la direzione del movimento insurrezionale delegittimando Rodriguez. Batista si fece poi nominare colonnello e divenne capo di stato maggiore dell'esercito. Intanto i movimenti operai, studenteschi e i partiti di sinistra appoggiarono il golpe militare, venne deposto il presidente de Cespedes e sostituito con Ramon Grau San Martin che assunse il potere il 10 settembre e il suo governo prese misure in favore dei lavoratori, intervenne direttamente contro il monopolio nordamericano che controllava la distribuzione di elettricità e gas, condonò il 50% delle tasse non pagate alla scadenza e prese diverse misure di carattere sociale e giuridico. In politica il governo assunse misure antimperialiste.
Gli statunitensi allarmati e sollecitati dalle classi tradizionalmente di potere cercarono di porre rimedio e favorirono il golpe militare di Fulgencio Batista che il 15 gennaio 1934 abbatté il governo di Grau. Da dominatore della politica cubana fino al 1944, mediante presidenti di poca consistenza da lui condizionati o in forma diretta, con provvedimenti demagogici Batista guadagnò il favore delle classi popolari ed anche dei comunisti che l'appoggiarono nelle elezioni del 1940. Nel 1944 volendo darsi un'immagine di democratico indisse le elezioni presidenziali pur non potendovi partecipare perché la costituzione proibiva un terzo mandato presidenziale. Iniziò il periodo di governo del Partido Revolucionario Cubano (Auténtico) Fu nuovamente eletto Grau che già era stato presidente e governò dal 1944 al 1948 e dopo di lui Pio Socrates. Si caratterizzarono entrambi per governi violenti e corrotti.
Nei primi due anni di governo, sotto la presidenza Grau , l’amministrazione adottò misure favorevoli allo sviluppo indipendente del paese: miglioramento delle condizioni di vita del popolo, soprattutto dei lavoratori, incrementando la produzione industriale, eliminando o riducendo le tasse, con opere di risanamento pubblico (strade, scuole ed opere pubbliche ed avviò una riforma agraria Grau aveva dichiarato un governo efficace ed onesto, ma… …quasi tutti i funzionari, politici e militari di alto rango del governo, erano immischiati in grandi affari fraudolenti e questo proseguì anche durante il secondo periodo di governo, ove continuò la crescita sfrenata della corruzione. Prío Socarrás, che prima del 1944 era un umile avvocato, diventò un multimilionario quando abbandonò la Presidenza.
Alle elezioni del 1952 si prospettava la vittoria di un candidato sgradito a Batista e agli Stati Uniti. Fidel Castro Batista con l’appoggio delle grandi compagnie dello zucchero e di Washington, prese il controllo dell’isola con un colpo di stato. Gli Stati Uniti riconobbero subito il suo governo. Con la garanzia del suo arricchimento personale svendette il 90% delle miniere di nichel e delle proprietà terriere, l’80% dei servizi pubblici, il 50% delle ferrovie a ditte americane. Cuba divenne la capitale del gioco d’azzardo e della prostituzione, ospitando anche esponenti della mafia americanache si impadronirono di alberghi, case da gioco e di prostituzione, sfruttando il turismo statunitense.
CHE COSA SI INTENDE PER MAFIA? Mafia è un termine diffuso ormai a livello mondiale, con cui ci si riferisce ad una particolare tipologia di organizzazioni criminali. Le analisi moderne del fenomeno della mafia la considerano, prima ancora che una organizzazione criminale, una "organizzazione di potere": ciò evidenzia come la sua principale garanzia di esistenza non stia tanto nei proventi delle attività illegali, quanto nelle alleanze e collaborazioni con funzionari dello stato, in particolare politici, nonché del supporto di certi strati della popolazione. Il termine mafia venne inizialmente utilizzato per indicare una organizzazione criminale originaria della Sicilia, più precisamente definita come Cosa nostra.
Meyer Lansky, capo assoluto dell'impero di La Habana Alla fine del 1946, Batista, nella sua residenza di Daytona Beach, aveva avuto molte riunioni, tra i tanti, il Presidente Grau, vi si recava per discutere gli eventi cubani con la speranza di essere rieletto nella carica. Tra i personaggi della mafia, solo a Sante Trafficante e a Lansky era concesso di discutere con lui i rapporti tra mafia e politica. In particolare con Batista si discuteva la repressione contro i comunisti, gli intellettuali, i progressisti, il movimento operaio e campesino, per evitare l'unità delle forze patriottiche. Dietro questi progetti vi era la mafia e gli apparati di intelligence Usa e, il metodo preferito, era l'eliminazione fisica degli elementi più importanti. Si voleva evitare l'insorgere di insurrezioni popolari nella stragrande maggioranza della società cubana. Uno dei motivi più importanti, era quello di spianare il terreno per il rientro di Batista a Cuba, che avvenne alla fine del 1949.
L'evento che accelerò gli accordi sotterranei tra i gruppi finanziari-mafia-servizi speciali nordamericani, tale da condurre al colpo di stato del 1952, fu lo scandalo prodotto negli Usa con la relazione della commissione Kefauver. Nel marzo 1951, la commissione presieduta dal senatore Kefauver, organizzò una serie di conferenze stampa in New York, utilizzando per la prima volta i mezzi televisivi, per far conoscere il crimine organizzato negli Usa. A seguito di quelle denunce, Joe Adamis, Frank Costello, don Vito Genovese, Meyer Lansky ed altri, videro i propri interessi in grave pericolo. La commissione, aveva realizzato un'estesa investigazione sul crimine organizzato nelle principali città Usa ed era arrivata alla conclusione che le operazioni della mafia negli Usa confermavano una mostruosa cospirazione: i mafiosi avevano creato dei veri imperi, trasformando affari illeciti in attività legali.
Dopo lo scandalo, a seguito dei risultati della commissione Kefauver, i gruppi mafiosi di La Habana, erano quelli che godevano di maggior potere, grazie anche alle immunità di cui usufruivano. Era necessario incrementare e allo stesso tempo stabilizzare l'impero di La Habana per renderlo ancora più efficiente e tollerante in relazione alle prossime elezioni a Cuba, con un nuovo periodo che ebbe inizio nel 1952. Nel 1951 le forze politiche a Cuba presentavano il seguente quadro: — Una forza governativa (potere apparente), in uno sfrenato processo di corruzione con i tre fratelli Prio Socarrás, che cercava di dare continuità all'autenticismo (in alleanza con i partiti liberale, democratico e repubblicano). — Una seconda forza era rappresentata dal Dr. Grau San Martín, che dall'opposizione aspirava ad avere ancora posizioni di potere. — Una terza forza era rappresentata dal Partito ortodosso (il gruppo politico che provocò le elezioni del 1952). Un partito dal quale affioravano grandi contraddizioni. — Una forza costituita dal vecchio partito marxista, perseguitato dalla violenza più feroce. A questa forza era collegato ciò che restava del movimento sindacale. — Secondo gli specialisti americani, questa forza, come sinistra rivoluzionaria, non costituiva un problema nel presentare una resistenza organizzata a qualunque passo politico fosse perpetrato, incluso il colpo di stato. — Il gruppo di Batista, con la sua antica cupola politica e militare. Ma Batista ripudiato dal popolo, non aveva per il momento alcuna possibilità di potere ufficiale.
L'impero di La Habana, funzionava come se in realtà si trattasse di una gigantesca corporazione, con molteplici dipartimenti specializzati, che differivano molto dai tradizionali metodi che la mafia siciliana aveva impostato dagli inizi in America. Per le operazioni illecite si utilizzavano metodi legali, secondo i moderni dettami del capitalismo, attraverso leggi e coperture finanziarie. Gli interessi, avevano adesso una sfera di influenza in tutto il Centroamerica, parte del Sudamerica e negli stessi Usa. Tali interessi potevano raggrupparsi nelle seguenti direzioni:
— Promozione del turismo internazionale verso gli hotel-casinò, centri di ricreazione, grandi e piccoli cabaret, club e locali notturni. — I canali di traffico di droga: eroina verso gli Usa e cocaina per il consumo a Cuba. — Gioco d'azzardo e scommesse, come quelle che si realizzavano all'ippodromo. — Traffico e contrabbando di pietre preziose. — La prostituzione specializzata: dagli alberghi di lusso ai locali di infimo ordine, con donne che provenivano da tutta l'area dei Caraibi e dagli stessi Usa. Si calcola che nella sola La Habana vi fossero 100.000 prostitute. — L'organizzazione del contrabbando: automobili di lusso, oro, apparecchiature elettroniche, con l'utilizzo di zone franche, aeroporti, compagnie aeree e navali. — Lo sviluppo e il controllo di affari legali, a mezzo di compagnie di import-export, centri commerciali, agenzie di distribuzione, compagnie aeree, laboratori farmaceutici, agenzie di sicurezza, uso e controllo di reti bancarie, società di trasporto, zuccherifici. In questa direzione operavano tutti i tipi di "compagnie".
— I traffici con il centro finanziario internazionale radicato a La Habana, per la legalizzazione di immense fortune che portava grandi benefici ai gruppi finanziari che controllavano in modo tradizionale tutta l'economia cubana. Affinché l'impero di La Habana si reggesse era necessario che ogni sua componente ricevesse la sua parte di bottino. — Il controllo e l'impiego di grandi mezzi di comunicazione dentro e fuori di Cuba, non solo come strategia pubblicitaria, ma anche come relazioni pubbliche e propaganda internazionale. — Le relazioni politiche tra Cuba e Usa. Per la prima decade degli anni '50, la tattica era quella di far apparire sempre di più Batista come "unico responsabile del potere apparente a Cuba". — Lo sviluppo dei servizi di intelligence: le relazioni ed i vincoli unite al braccio armato delle "famiglie" a La Habana. — Una direzione centrale o generale per il controllo dell'impero: tale staff includeva lo stato maggiore della mafia nordamericana a Cuba, i suoi centri operativi, la sua struttura per il dominio interno.
Le condizioni di vita di quei sei milioni di cubani all’epoca erano pari a come se oggi, in Italia, su 57 milioni di italiani, 29 milioni fossero privi di elettricità e di acqua potabile, 20 milioni vivessero in tuguri miserabili, 13 milioni fossero analfabeti, 7 milioni disoccupati, quasi tutti i lavoratori agricoli lavorassero solo quattro mesi l’anno, che ci fossero 90mila insegnanti senza lavoro e il 50 per cento dei bambini non frequentasse la scuola.A questo quadro devastante va aggiunto che a Cuba, su una delle terre più fertili del mondo, una parte considerevole di adulti sotto i trent’anni era uccisa dalle malattie della fame, come anemia, rachitismo, tubercolosi e che nei primi anni di vita i bambini erano decimati dalla gastroenterite e dalle malattie infettive. Cuba nel 1952 … Ma tutto avveniva in modo democratico.
In compenso Cuba era un posto dove fiorivano il gioco d’azzardo e la prostituzione, dove i più rinomati gangster e mafiosi degli Stati uniti frequentavano liberamente i suoi casinò, dove i miliardari vivevano in lussuosissime ville e dove le persone con la pelle nera erano costrette ai lavori più umili e non avevano alcuna possibilità di inserimento sociale. Anche tutto questo, naturalmente, era presente in modo democratico.
L'Habana è il teatro delle operazioni e la storia vale la pena di essere raccontataSi alza il telone e davanti a noi compare una città splendente, dove le luci al neon illuminano le insegne commerciali, e uomini e donne, con eleganti vestiti alla moda, fanno diventare la notte il giorno.È La Habana degli anni '50 dello scorso secolo. Casinò El Rojo La Parigi dei Caraibi, ma che mostrava con spontaneità tutto il paradiso di divertimento, frenesia e piaceri mondani.Però, chi aveva preparato tutto quel lusso per fare in modo che la mafia, la stessa mafia italo-americana, agisse impunemente?All'Habana la mafia trovò un terreno ottimo giacché ottenne impunità e tolleranza totale in una città con le porte aperte.
Perciò, senza perdere tempo, la delinquenza organizzata cominciò a rifinire i dettagli del suo Impero. Rapidamente furono costruiti all'Habana belli, moderni e lussuosi hotel fra cui l'Havana Riviera, l'Hotel Capri e l'Havana Hilton. Hotel Habana Allora nei nuovi hotel e in quelli già famosi, come l'Hotel Nacional de Cuba, furono inaugurati maestosi ed eleganti casinò, con tutte le condizioni immaginabili per il gioco d'azzardo e le scommesse.
In questi luoghi il gioco diventava un culto sacro. Bastarono meno di dieci anni perché L'Habana diventasse una città di pura festa, dove molti luoghi in apparenza "decente" nascondevano nelle loro profondità qualcosa di più che i sette peccati. Vari segnali guidavano i passi del turista ai locali notturni così quotati come l'esotico Tropicana, circondato da palme ed esuberante vegetazione: qui il visitatore aveva accesso alle più belle mulatte cubane e perdeva la concezione del tempo; magnifici hotel con un'infinità di offerte e tanti altri locali dedicati al divertimento; casinò nei quartieri ricchi e lussuose case di prostituzione fra cui le famose case di Marina. L'Habana diventò una città tristemente celebre, conosciuta anche come Il Bordello delle Americhe.
Qui era tutto controllato e preparato per svuotare le tasche ai turisti. L'alcool scorreva, l'accesso alle droghe pesanti era facile e le prostitute erano pronte a compiacere sempre. Ed esistevano pure i grandi casinò, posti che affascinavano il cliente molti dei quali ridotti sul lastrico.
Anche George Raft, noto attore di Hollywood, svolse parte della sua carriera come ganster all'Habana. Nominalmente operava come gestore del Hotel Capri ma il vero incarico era ricevere certi gruppi di uomini danarosi che arrivavano all'Hotel, a cui venivano offerti abbondanti ed esotiche cene, alloggio paradisiaco ed auto veloci: insomma una bella vita. Ma dove stava il profitto? Gli invitati, sentendosi grandi signori, dissipavano i loro soldi davanti ai tavoli da gioco. Il maestoso Salone Rosso del Capri fu testimone di episodi di persone che sono riusciti a tornare al loro paese solo perché avevano già pagato il biglietto di ritorno. Altri attori di Hollywood sono stati in quell'epoca all'Habana, tra cui Tony Martín ed il cantante Frank Sinatra, che, a detta dei maligni, non venne precisamente solo a cantare.
Per controllare l'attività lucrativa del Cabaret Parisién nell'Hotel Nacional, fu scelto Eddy Cheeline, italo-americano che si vantava di avere il controllo dell'insediamento più prestigioso, ed aveva ragione! Nel Parisién fu speso molto denaro ed anche buon gusto, perché sul suo scenario si presentarono noti coreografi e artisti di fama internazionale. Su Meyer Lansky, che fece storia come capo dell'intero Impero, si racconta che era pratico, persuasivo e preferiva agire nell'ombra. Un altro mafioso importante fu il calabrese Amadeo Barletta.
Ma l'elenco è maggiore: Lucky Luciano, l'ideologo. Il corso Amleto Battisti. I Santi Trafficante, padre e figlio, che forse nacquero segnati dal loro cognome. E Umberto Anastasia. Famosi anche i fratelli Josef (Joe) e Charlie Sileci. I progetti di questa pleiade non avevano fine. Il loro nuovo piano era stabilire una rete di hotel che avrebbe coperto tutta la costa a nord tra L'Habana e la città di Matanzas. Un vero paradiso di chilometri e chilometri pieno d'hotel sul mare, con abbondante gioco, droga e sesso per i turisti interessati ai peggiori divertimenti.
Ma arrivò il 1° gennaio 1959 e con lui la rivoluzione del Comandante Fidel, un uomo carente di fama in quel momento, ma che con il passare degli anni sarebbe stato riconosciuto, da amici e nemici, come la persona che cambiò, radicalmente, la vita dell'Isola Maggiore delle Antille. E così, all'improvviso, chiusero i lussuosi casinò, chiusero le bische e si mise la parola fine a droga e corruzione. Una canzone popolare, famosa in quell'epoca e che ancora oggi è ascoltata, ritrae quei momenti. Dice così: Y en eso llegó Fidel.Se acabó la diversión,Llegó el ComandanteY mandó a parar
Dopo l’ondata repressiva, quando il regime liberticida di Fidel Castro arrestò e processò numerosi esponenti dell’opposizione democratica, un velo di silenzio è sceso nuovamente sull’isola di Cuba. Mentre i media hanno spostato la loro attenzione su altre aree del globo, a Cuba si continua ad essere arrestati per “gravi reati”, ad esempio possedere un’antenna parabolica, o spostarsi liberamente da un luogo all’altro senza permessi. Intanto, con un’economia al disastro e stipendi da fame, il popolo cubano è costretto ad arrabattarsi in mille modi illegali per sopravvivere. Chi ne ha avuto la possibilità è fuggito da questa situazione intollerabile, cercando rifugio soprattutto negli Stati Uniti, dove, a Miami, si trova la più numerosa comunità di esuli cubani del mondo
Cuba ha continuato a promuovere lo sviluppo del turismo, sono state costruite nuove e moderne infrastrutture, ma rimangono presenti, come testimoni muti, quei lussuosi hotel dell'epoca narrata: gli Hotel Riviera, Capri, Habana Libre e naturalmente il maestoso Hotel Nacional dove, secondo quanto si dice, ancora oggi, nelle notti di luna piena, girano le anime in pena di alcuni di quei capi della mafia. Ma non spaventarti, son solo favole raccontate da qualche ubriaco nottambulo. Habana Libre Hotel Nacional
Francesco Castiglia Costello si ritrova così sotto controllo tutti i traffici criminali della famiglia. Estende la sua influenza fino ai Casinò d Las Vegas e Cuba e s'impossessa di edifici a Wall street. Quando successivamente Luciano viene mandato in esilio in Italia nel 1946 Genovese ritorna negli Stati Uniti con l'intento di diventare il nuovo boss. Costello però al momento è troppo potente e influente perché lo si possa eliminare e lo stesso Costello non vuole ucciderlo per poi scatenare una guerra fra clan. Nel 1957 Genovese gli organizza un attentato poi fallito. Franck Costello muore per un attacco di cuore il 18 Febbraio del 1973 in un ospedale di Manhattan. Conosciuto come Frank Costello, era uno fra i più potenti mafiosi italo-americani. Soprannominato "Il primo ministro della mafia“, nasce a Lauropoli, un piccolo paesino calabrese, nel 1895 e insieme alla sua famiglia emigra a New York. A 13 anni inizia a far parte della banda del posto. Viene anche imprigionato per piccoli crimini. Dopo esser stato rilasciato si affilia al clan di Lucky Luciano. Inizia così ad entrare nel settore del gioco d'azzardo e nel traffico di alcolici durante il proibizionismo (1919-1933). Costello veniva considerato dai compagni del suo clan come il collegamento negli affari politici. Quando nel 1936 Luciano viene arrestato e mandato in carcere, a lui e a Vito Genovese viene affidata la conduzione del clan. Inizia così con grandi guadagni il gioco d'azzardo in Florida con Meyer Lansky,gare illegali con Bugsy Siegel a Los Angeles.
Vito Genovese (27 Novembre [[1897]Risigliano (Napoli)] – 14 febbraio 1969) mafioso italo-americano. Vito Genovese inizia la carriera criminale al servizio di Joe Masseria e lavorando con persone come Lucky Luciano, Meyer Lansky, Bugsy Siegel, e Frank Costello. Dopo la prima guerra mondiale Salvatore Maranzano introduce Genovese nel clan di Lucky Luciano. Nell'aprile del 1931 Genovese è coinvolto nell'assassinio di Joe Masseria ordinato da Lucky Luciano. La sua ascesa nel mondo della mafia si ha quando Lucky Luciano è in esilio in Italia, ma è costretto a emigrare anche lui in Italia nel 1937. Durante l'occupazione militare americana, don Vitone fu interprete del colonnello Poletti dell'US Army: responsabile militre della piazza di Napoli. Durante questo periodo risiedeva nel nolano dove è ancora vivo il ricordo dei suoi "MISSILIA" cioè del lancio di monete d'argento alla folla plaudente. Si narra che i suoi spostamenti avvenivano a bordo di una Isotta-Fraschini rimasta nella mitologia locale. Nel 1959 viene portato in prigione dove muore nel 1969.
Fu il mafioso Meyer Lansky uno dei primi Boss che arrivarono a Cuba. Veniva rappresentando Lucky Luciano, il Gran Don, con due importanti missioni. La prima era stabilire le basi dell'Impero di Cosa Nostra e la seconda, fabbricare per tutte le operazioni mafiose uno schermo legale, per fare in modo che dietro ad ogni affare si trovasse un'azienda legalmente costituita e delle Banche "compiacenti" che elargivano generosi prestiti. La mafia italo-americana sapeva che alla fine degli anni' 50 tra le più importanti città degli Stati Uniti e L'Habana, ci sarebbero state solo due o tre ore di volo. Naturalmente, il movimento turistico si sviluppò notevolmente ed in questa crescita vide La Mano Negra un'importante fonte di arricchimento.
George Raftnasce a New York City, USA , nel a27 Settembre 1895 A quei tempi somigliava ancora a Rodolfo Valentino, il divo sulla cui scìa Raft - figlio di madre italiana - si era affermato, facendo per un po' la parte del seduttore. Dopo il successo come “duro” non smise più quella parte, ma neppure ripetè una performance altrettanto singolare. Al termine dell'ultima guerra la sua popolarità andò scemando e dopo alcune pellicole di terz'ordine abbandonò lo schermo per gestire i night di sua proprietà. Negli ultimi anni, si trasferì a Londra, saggiamente amministrando una sala da gioco in Berkeley Square. Ex ballerino in locali notturni, incarnò per il cinema un nuovo simbolo di virilità fatto di mistero, eleganza nel vestire e seduzione calcolatrice. Legato indissolubilmente al personaggio del braccio destro di Al Capone, da lui interpretato nel 1932 in Scarface di Howard Hawks: Al Capone era Paul Muni, e Raft era il nervoso, imbrillantinato luogotenente, che si teneva calmi i nervi facendo continuamente prillare una moneta.
Meyer Lansky, vero nome Majer Suchowliński (Grodno, 4 luglio 1902 - Miami, 15 gennaio1983) è stato un gangster statunitense aderente alla mafia. Nativo della Bielorussia (i suoi genitori erano ebraico-polacchi), si trasferì a New York nel 1911. Il suo primo incontro con uno dei massimi esponenti della mafia newyorchese, Lucky Luciano, avvenne sui banchi di scuola: Luciano dava protezione ai compagni di corso in cambio di denaro, ma Lansky si rifiutò di pagare; ebbe così iniziò una colluttazione alla fine della quale i due divennero tuttavia amici. Lansky fu fondamentale nell'ascesa di Luciano nel mondo della malavita: fu lui ad avvisarlo quando Maranzano cospirò per la sua uccisione. Luciano poté agire d'anticipo ed eliminare il rivale. Lansky fu in combutta con molti altri gangster in auge dagli anni trenta in poi, tra cui Bugsy Siegel. Quando, nel 1936, Luciano fu incarcerato, Lansky trasferì la propria sede operativa in Florida, a New Orleans e a Cuba. Assieme a Siegel fu uno dei promotori del progetto Las Vegas che avrebbe portato alla maggiore espansione della città del Nevada conosciuta per il gioco d'azzardo. Dopo la condanna - per evasione fiscale - di Al Capone, Lansky trasferì presso banche europee gran parte del denaro proveniente dall'attività dei casinò. Durante la seconda guerra mondiale fu utilizzato dalla marina statunitense per scovare infiltrati tedeschi e sabotatori di sottomarini. Nello stesso periodo cercò di difendere in varie riunioni di capimafia il suo socio Siegel, cui veniva imputato il fallimento del progetto Las Vegas: Siegel non riuscirà a scampare al proprio destino, venendo ucciso nel 1947. Negli anni sessanta Meyer Lansky - che nel frattempo aveva iniziato ad investire fondi di provenienza illecita nel business degli hotel - venne coinvolto in affari di droga, contrabbando, prostituzione ed estorsione. Problemi con il fisco lo costrinsero, a fine anni settanta, a riparare in Israele, di cui tentò invano di prendere la cittadinanza.In Israele visse tre anni prima di fare ritorno negli USA, in Florida, dove morì nel 1983 a causa di un cancro.
The Lost City THE LOST CITY" Sinossi In una famiglia benestante cubana mentre uno dei figli dirige con successo il nightclub El Tropico, i suoi due fratelli aderiscono alla rivoluzione castrista conto il dittatore Batista. La famiglia viene messa nei guai e non ha altra soluzione che lasciare clandestinamente l'isola. • Cast • Andy Garcia, Inés Sastre, Tomas Milian, Richard Bradford, Nestor Carbonell, Enrique Murciano, Dustin Hoffman, Bill Murray • Regia • Andy Garcia • Sceneggiatura • Andy Garcia • Data di uscita • Venerdì 17 Novembre 2006 • Genere Drammatico • Distribuito da • BUENA VISTA INTERNATIONAL ITALIA (2006)" Note - PRESENTATO AL FESTIVAL DI KARLOVY VARY - LUGLIO 2006- DOVE AL REGISTA E' STATO ATTRIBUITO IL GLOBO DI CRISTALLO ALLA CARRIERA.
Approfondimenti storici Storia Mafia Schede biografiche Carte geografiche
Sitografia • http://it.wikipedia.org/wiki/Jos%C3%A9_Mart%C3%AC • http://it.wikipedia.org/wiki/Fidel_Castro • http://www.italia-cuba.it/cuba/politica/politica_34.htm • http://www.lovelycuba.com/Mafia_it.htm • http://www.italia-cuba.it/cuba/approfondimenti_storici/non_anniversario.htm • http://it.wikipedia.org/wiki/Lucky_Luciano • http://www.granma.cu/italiano/2006/agosto/juev24/defendida.html • http://www.cubaitalia.org/n312005.htm • http://it.wikipedia.org/wiki/Meyer_Lansky • http://it.wikipedia.org/wiki/Mafia#La_mafia_all.27estero • http://images.google.it/imgres?imgurl=http://fcis.oise.utoronto.ca/~cmce/deedeecameraII.jpg&imgrefurl=http://fcis.oise.utoronto.ca/~ • http://freeweb.supereva.com/carlo260/mafia_02.html?p Frequentazione siti: Ilaria Corazza 28-30 aprile 2007 Classe V B 6 -10 maggio 2007 Liceo Classico “G.Carducci” geografia