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Lezione 16. La tradizione repubblicana: Machiavelli e Rousseau. Dalla polis alle città-repubblica. Homo credens vs homo politicus: la sfida laica delle città-repubblica. La struttura istituzionale delle città-repubblica:
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Lezione 16 La tradizione repubblicana: Machiavelli e Rousseau
Dalla polis alle città-repubblica • Homo credens vs homo politicus: la sfida laica delle città-repubblica. • La struttura istituzionale delle città-repubblica: - CITTADINANZA (maschi capo-famiglia con proprietà soggette a tassazioni, nati o residenti in modo continuativo nella comunità); - CONTRADE (o distretti territoriali); - GRAN CONSIGLIO DI GOVERNO (>600, autorità politica fondamentale); - CAPO DEL GRAN CONSIGLIO (Podestà = autorità suprema nell’ambito giudiziario ed esecutivo).
Città-repubblica e prassi democratica • Autodeterminazione e autogoverno. • Cos’è la libertà repubblicana. • Un nuovo modello cui ispirarsi: Roma.
Le forme del repubblicanesimo • Repubblica “di sviluppo” (della cittadinanza) : la partecipazione politica agli affari della città ha un valore intrinseco. • Repubblica “protettiva” (degli interessi dei cittadini): la partecipazione politica agli affari della città ha un valore strumentale.
Il modello protettivo • Murderous Machiavelli? • Politica ed etica: una falsa antitesi? • Alla ricerca dell’equilibrio tra poteri dello stato e poteri del cittadino: il passaggio dal Principe ai Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio.
La teoria umorale di Machiavelli • Una nuova descrizione della città: il corpo misto e il paradigma degli umori. • La relazione tra il “popolo” e i “grandi”: il vivere libero e il desiderio di dominare vs il desiderio di non essere dominati. • L’exemplum da imitare: Roma e il governo della legge. • “Le buone leggi nascono dai (buoni) tumulti” (Discorsi, cap. 4, libro I) : il conflitto alla base della libertà.
Dirty Hands • “Onde è necessario a uno principe, volendosi mantenere, imparare a potere essere non buono” (Principe, cap. XV): il problema delle mani sporche. • “… Mi è parso più conveniente andare drieto alla verità effettuale della cosa, che alla immaginazione di essa” (Principe, cap. XV): la politica alla prova dell’esperienza. • La solitudine di Machiavelli.
La filosofia politica di Rousseau • Politica: la prospettiva dello spettatore. • Lo stato di natura: un esperimento mentale. • Il Discorso sull’origine e i fondamenti della disuguaglianza tra gli uomini: il processo ai regimi politici ingiusti e illegittimi.
Il contratto sociale • La questione fondamentale: “come conciliare obbedienza alla legge e libertà?” • Il patto fondatore (o i tre scopi principali della vita in società): - sicurezza delle persone; -garanzia della proprietà; - libertà. • “Li costringeremo ad essere liberi”: il “corpo morale e politico” e la volontà generale.
L’impossibile repubblica rousseauista • Le patologie della volontà generale: la sovranità del popolo distrugge la sovranità degli individui? • La questione insolubile della rappresentanza.