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Sistema Adrenergico. SISTEMA NERVOSO. Sistema nervoso periferico. Sistema nervoso centrale. Sezione efferente. Sezione afferente. Sistema autonomo. Sistema somatico. simpatico. parasimpatico. INNERVAZIONE SIMPATICA E PARASIMPATICA. SISTEMA SIMPATICO.
E N D
SISTEMA NERVOSO Sistema nervoso periferico Sistema nervoso centrale Sezione efferente Sezione afferente Sistema autonomo Sistema somatico simpatico parasimpatico
SISTEMA SIMPATICO • stimolazione del sistema cardiovascolare • aumento del flusso sanguigno nei muscoli scheletrici e nel cuore • dilatazione bronchiale ed inibizione delle secrezioni bronchiali • mobilitazione delle riserve energetiche • midriasi • aumento della forza di contrazione • piloerezione della muscolatura scheletrica
SISTEMA PARASIMPATICO • riduzione della frequenza cardiaca • vasodilatazione nel distretto cutaneo • e splacnico • riduzione della pressione arteriosa • aumento delle secrezioni ghiandolari • contrazione bronchiale eaumento della secrezione bronchiale • miosi
noradrenalina dopamina adrenalina acetilcolina
Questi recettori possono regolare l’attività dei canali ionici: Direttamente, senza la mediazione di secondi messaggeri (cAMP, InsP3, DAG): la subunità o quella di una proteina G regolano la funzionalità del canale (aumento o diminuzione dell’apertura). Es.: il recettore colinergico muscarinico cardiaco aumenta la permeabilità al potassio iperpolarizzazione inibizione dell’attività elettrica bradicardia. Indirettamente, con la mediazione di secondi messaggeri. La stimolazione recettoriale porta alla formazione di un secondo messaggero (cAMP); il secondo messaggero può modulare l’attività dei canali direttamente oppure attivando le chinasi fosforilazione del canale ionico cambiamento delle caratteristiche funzionali del canale. Es.: il recettore ß-adrenergico cardiaco stimola la formazione di cAMP fosforilazione del canale al Ca++ aumento della probabilità di apertura maggiore influsso di Ca++ effetto cronotropo e inotropo positivo.
Studi di tipo funzionale hanno inizialmente identificato due diversi recettori per le catecolamine (Ahlquist 1948). Studio della potenza di alcuni composti nel dare contrazione o rilassamento delle muscolature lisce. La NA è più potente della A e dell’ISO nel dare contrazione La A a basse dosi è più potente nel dare rilassamento della NA e l’ISO dà solo rilassamento RECETTORI PER LE CATECOLAMINE
RECETTORI PER LE CATECOLAMINE SONO STATI DEFINITI I RECETTORI CHE MEDIANO LA CONTRAZIONE SONO STATI DEFINITI I RECETTORI CHE MEDIANO IL RILASSAMENTO
1980-90 Gli studi molecolari di cloning hanno messo in evidenza l’esistenza di 10 recettori diversi per la NA In particolare sono state definite due famiglie eterogenee: 1: 1A,1B,1C,1D 2: 2A,2B,2c b: b1,b2,b3 RECETTORI PER LE CATECOLAMINE
Studio di tipo farmacologico Negli anni ‘70 lo sviluppo di farmaci agonisti del recettore a ha suggerito l’esistenza di eterogeneità nell’ambito di questi recettori Fenossibenzamina: recettori a1 post-sinaptici giunzionali Clonidina: recettori a2pre-sinaptici recettori a2 postsinaptici extragiunzionali RECETTORI PER LE CATECOLAMINE
MUSCOLATURA LISCIA VASALE arteriole e vene contrazione MUSCOLATURA LISCIA ORGANI stomaco rilassamento intestino: pareti sfinteri rilassamento contrazione tratto genito-urinario contrazione contrazione CUORE OCCHIO muscolo radiale dell’iride contrazione glicogenolisi gluconeogenesi FEGATO DISTRIBUZIONE E FUNZIONE DEI RECETTORI 1
Famiglia Sottotipi Trasduzione 1 1A IP3/DAG IP3/DAG IP3/DAG 1B 1C 1D ? RECETTORI a1
TERMINALI NERVOSI catecolaminergici gangli intramurali dello stomaco inibizione liberazione NA inibizione liberazione ACh arteriole: coronarie, pelle e mucose, renali contrazione MUSCOLATURA LISCIA ORGANI stomaco intestino rilassamento rilassamento RENE tubuli prossimali diminuzione escrezione Na+, k+, Cl- PANCREAS CELLULE b diminuzione secrezione insulina aggregazione PIASTRINE DISTRIBUZIONE E FUNZIONE DEI RECETTORI 2 MUSCOLATURA LISCIA VASALE
Famiglia Sottotipi Trasduzione cAMP; cAMP; cAMP K+ Ca++ 2A 2 Ca++ 2B 2C RECETTORI a2
Famiglia Sottotipi Trasduzione b1 cAMP b b2 cAMP b3 cAMP RECETTORI b
DISTRIBUZIONE E FUNZIONE DEI RECETTORI b1 (NA=A) CUORE Nodo SA aumento di frequenza Atrio aumento della contrattilità aumento della velocità di conduzione Nodo AV aumento dell’automatismo Hiss-Purkinje aumento della velocità di conduzione aumento dell’automatismo Ventricolo aumento della contrattilità aumento della velocità di conduzione aumento dell’automatismo RENE Apparato juxta-glomerulare aumento della secrezione di renina
DISTRIBUZIONE E FUNZIONE DEI RECETTORI b2 (A>NA) VASI arteriole: coronarie muscoli scheletrici polmonari renali gastrointestinali vasodilatazione MUSCOLATURA SCHELETRICA glicogenolisi MUSCOLATURE LISCE ORGANI stomaco intestino bronchi tratto genito-urinario rilassamento glicogenolisi gluconeogenesi FEGATO
DISTRIBUZIONE E FUNZIONE DEI RECETTORI b3 (NA>A) lipolisi TESSUTO ADIPOSO
effetto inotropo positivo effetto dromotropo positivo meccanismo molecolare attivati dai recettori b1 nel cuore miocardio
meccanismo molecolare attivati dai recettori b1 nel cuore Cellule pace-maker Percentuale di attivazione dei canali “f” 100% In presenza di catecolamine 50% In condizioni di basali pot. di membrana (mV) 0%
meccanismi molecolari attivati dalle catecolamine nei vasi a1 b2
variano a seconda dei distretti e sono mediati dai recettori: a1, a2A e b2 distretto cutaneo: vasocostrizione a1 giunzionali a2Aextragiunzionali b2 muscoli scheletrici: vasodilatazione rene: vasocostrizione a1 e a2A b2 distretto splacnico: vasodilatazione b2 distretto polmonare: vasocostrizione effetti delle catecolamine sui vasi
effetti renali delle catecolamine tubulo prossimale a2A e a2C diminuzione del flusso diminuzione dell’escrezione di Na+, K+ e Cl- apparato juxta-glomerulare b1 aumento secrezione di renina
intestino rilassamento diretto b2 a2A stomaco rilassamento indiretto sfinteri contrazione a1 bronchi rilassamento diretto b2 effetti delle catecolamine sulle muscolature lisce
glicogeno glucosio fegato glicogenolisi secrezione insulina e glucagone tessuto adiposo gluconeogenesi acidi grassi nel plasma effetti metabolici delle catecolamine
COMT • MAO • sulfotransferasi METABOLISMO DELLE CATECOLAMINE • RICAPTAZIONE NELLE TERMINAZIONI NERVOSE • TRASFORMAZIONE METABOLICA • DILUIZIONE PER DIFFUSIONE DALLO SPAZIO • SINAPTICO E LA CAPTAZIONE NEI SITI • EXTRANEURONALI