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LEZIONE 2 La tassazione societaria: indicatori alternativi e confronti internazionali

LEZIONE 2 La tassazione societaria: indicatori alternativi e confronti internazionali. Tassazione internazionale delle società - PARTE I Clamep 8 crediti – 50 ore 27.9.2010-2.11.2010. Tassazione internazionale delle società - PARTE I Clamep 8 crediti – 50 ore 27.9.2010-2.11.2010.

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LEZIONE 2 La tassazione societaria: indicatori alternativi e confronti internazionali

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  1. LEZIONE 2 La tassazione societaria: indicatori alternativi e confronti internazionali Tassazione internazionale delle società - PARTE I Clamep8 crediti – 50 ore27.9.2010-2.11.2010 Tassazione internazionale delle società - PARTE I Clamep8 crediti – 50 ore27.9.2010-2.11.2010

  2. Imposta societaria • Che importanza ha nel contesto internazionale? • Che andamento nel tempo? • Che relazione con altri paesi? • Come si può misurare e confrontare il peso dell’imposta societaria nel tempo e fra paesi? Es. di possibili quesiti: • Sono più tassate oggi o in passato, le società? • Sono più tassate quelle italiane o, ad esempio, francesi o tedesche? • Fa differenza chi è il proprietario, come si finanzia l’impresa, in che tipo di bene capitale investe, etc..? • ….. • Quali effetti discendono da queste diverse tassazioni?

  3. Imposta societaria: diversi indicatori • Ogni indicatore ha il suo scopo e fornisce informazioni diverse e complementari • Aliquota legale: nazionale e (se esiste) locale sui profitti. • Importante per “profit shifting”… • Aliquote effettive: tengono conto sia dell’aliquota legale sia dei criteri di determinazione della base imponibile (deducibilità) sia di eventuali crediti di imposta • Più utili per valutare gli effetti della tassazione sulle decisioni di investimento • Esistono diverse tipologie di aliquote effettive (vedi dopo)

  4. Aliquota societaria nei paesi OECD • Tra il 2000 e il 2006 è diminuita in 25 paesi. • La media (aritmetica) è diminuita dal 33.6% del 2000 al 28.4% nel 2006. • La deviazione standard è aumentata lievemente (da 6.58 a 6.85) nel periodo (non vi è stata convergenza, nonostante la diffusa tendenza al ribasso)

  5. La riduzione dell’aliquota legale • E’ un fenomeno che viene da lontano • E’ stato continuativo nel tempo, anche se più accentuato dalla fine degli anni ’80 • “The average corporate tax rate for these 17 countries strongly decreased from 50.9 per cent in 1982 to 41.8 per cent in 1990. It was 37.6 per cent in 1994. The average rate increased between 1994 and 1997 to 38.3 per cent, but it continued to decrease since then. The average CIT rate for these 17 countries was 30.8 per cent in 2006, which was slightly higher than the OECD-average (28.4 per cent)”. (OECD, 2007) • Notare il caso peculiare dell’Italia (da inizio anni ’80 a metà anni ’90!!! Va in controtendenza….)

  6. Riduzione dell’aliquota e dimensione dei paesi

  7. Riduzione dell’aliquota e dimensione dei paesi • I paesi più grandi hanno aliquote più elevate • Il divario si è accresciuto lievemente nel tempo (vedremo che vi sono spiegazioni per questi fenomeni) “In 2006, the corporate tax rate in large-sized countries was on average 4.7 percentage points higher than the corporate tax rate in medium-sized countries and the rate in these countries was on average 6.3 per cent above the corporate tax rate in the small-sized OECD countries. Across all OECD countries, there is a strong positive correlation between size of the country (in terms of GDP) and the level of its corporate tax rate (correlation coefficient of +0.52 for the 2005 corporate tax rates and GDP values). On average in the large-sized OECD countries, the corporate tax rate has decreased by 3.6 percentage points since 2000. It decreased 4.5 and 6 percentage points respectively in medium-sized and small-sized OECD countries.” (OECD, 2007 p. 22)

  8. Riduzione dell’aliquota e aree OECD

  9. La riduzione dell’aliquota legale nella UE • La riduzione della aliquota legale è un fenomeno più accentuato nella UE (maggiore integrazione dei mercati maggiore mobilità dei capitali concorrenza fiscale) “On average, the corporate tax rate has decreased by 4.9 percentage points in OECD America…. On average in OECD Europe, the corporate tax rate has decreased by 5.8 percentage points.” (OECD, 2007)

  10. La riduzione dell’aliquota legale nella UE • La tendenza al ribasso non sembra essersi fermata (tra i più recenti e importanti, nella UE: Germania, Italia, Danimarca, UK, Svezia) • Germania (2008) da circa 38% a circa 30% • Italia (2008) da 37,25% a 31,4% • DK (2008) da 28% a 25% • UK (2008) da 30% a 28% • Svezia (2009) da 28% a 26,3% (cfr. KPMG, http://www.kpmg.com/Global/en/IssuesAndInsights/ArticlesPublications/Documents/KPMG-Corporate-Indirect-Tax-Rate-Survey-2009.pdf; a cross-border survey of corporate and indirect tax rates with historical data from 2000-2009 covering 116 countries).

  11. Tassazione nazionale e locale • L’aliquota complessiva comprende quella locale che in molti paesi esiste e in alcuni è di grande rilievo. • Esempi: Germania e Italia, 2008 • NB: Base imponibile imposta locale più ampia dei profitti (in entrambi i casi, ma Irap base solitamente più ampia) • Deducibilità o indeducibilità dell’imposta locale da quella nazionale? (Vedi Italia: attesa sentenza Corte Costituzionale)

  12. Tassazione dell’azionista • Se vogliamo conoscere la tassazione complessiva delle società di capitali non basta guardare alla tassazione (nazionale e locale in capo alla società) • Occorre guardare se vi è un ulteriore livello di tassazione in capo al socio. • Chi è azionista? • Persona fisica (individuo o impresa) • Società • Investitore istituzionale • Residente o non residente • … • Problema della doppia imposizione economica degli utili societari

  13. Doppia imposizione giuridica ed economica: che differenza? • Doppia Imposizione Giuridica: • è la duplicazione d’imposta, relativa allo stesso presupposto oggettivo (es reddito o patrimonio), che grava sul medesimo soggetto. • Doppia Imposizione Economica: • è la duplicazione d’imposta, relativa allo stesso presupposto oggettivo, che grava in capo a soggetti giuridicamente distinti (es società, azionista PF o PG) • Doppia Imposizione Giuridica (Economica) internazionale: • Lo stesso contribuente (due contribuenti distinti) relativamente alla stessa fattispecie imponibile e per lo stesso periodo d’imposta, viene (vengono) colpiti da due Stati per imposte identiche o similari La d.i. giuridica è in genere vietata, la d.i. economica, no

  14. Modelli di integrazione fra imposta societaria e personale • Sistema classico: doppia imposizione • Piena integrazione: imputazione di tutti gli utili in capo al socio, indipendentemente da distribuzione. Molto difficile da realizzare, per utili trattenuti • Piena integrazione: esenzione completa in capo al socio (un solo livello di tassazione in capo alla società) • Piena integrazione sugli utili distribuiti: credito (totale) di imposta ai dividendi. Discriminazione con utili trattenuti • Parziale integrazione (attenua, ma non elimina la doppia imposizione): credito parziale o parziale esenzione

  15. Esempio per 100 euro di utile lordo

  16. Aliquota di imposizione complessiva: societaria e personale (top rate) • La riduzione della aliquota complessiva è imputabile principalmente all’imposta societaria. “The overall statutory tax rate on dividend income has decreased over time. It was 50.2 per cent in 2000 and it decreased by 6.4 percentage points to 43.8 per cent in 2006. The largest part of this reduction is attributable to the reduction in the corporate income tax rate. The part of the tax that is paid as corporate income tax decreased 4.9 percentage points….. This then shows that, on average, OECD member countries did not increase their residence-based taxes on capital income in response to their reduced source-based corporate income tax”. (OECD; 2007)

  17. Base imponibile • Derivazione dal bilancio, ma con differenze più o meno significative per quanto riguarda: valutazione costi, magazzino, plus e minus, svalutazioni e accantonamenti, ammortamenti, etc… • Ammortamenti: • Metodi • Coefficienti • Eventuali forme di incentivo (es. ammortamenti anticipati

  18. Valore attuale ammortamenti • Bene capitale di valore unitario (1 euro) • Lineare (straight line): in ogni periodo deduco 1/L dove L è il periodo di ammortamento (vita utile del bene). • Valore attuale delle quote A, tasso di scontor:

  19. Valore attuale ammortamenti • Bene capitale di valore unitario (1 euro) • Quote decrescenti (declining balance): in ogni periodo deduco una percentuale a del valore residuo Se inizio a scontare dal primo periodo: A=a/(a+r)

  20. Oppure… (tempo continuo) • Straight line (quote costanti) • Declining balance (quote decrescenti) • A aumenta se: • aumenta 1/L o a • diminuiscer

  21. Valore attuale ammortamenti: casi speciali • 100% initial allowance (ammortamento istantaneo) A=1 • Bene non ammortizzabile A=0 • Ammortamenti anticipati (es Italia fino a 2007; vedi Bosi Guerra)

  22. Valore attuale ammortamenti

  23. “Figure 1.5 shows the present value of the depreciation allowances for 19 OECD countries for which these data are available, based on a nominal discount rate which is the same for all countries and all years. The analysis therefore abstracts from changes in the inflation rate and the real interest rate, which would affect the discount rate applied to future allowances. The differences in the present values of the depreciation allowances in 1982, 1994 and 2005 then reflect changes in the rates of depreciation set by governments. A decrease in the present value implies less generous depreciation allowances which, in turn, imply that the corporate tax base has been broadened. Of the 19 countries, 11 have reduced their tax depreciation rates for investment in plant and machinery between 1982 and 2005. The less generous depreciation allowances have contributed to base broadening especially in Ireland and the UK. ….” (OECD, 2007)

  24. Valore attuale ammortamenti

  25. “Figure 1.6 also shows the tax depreciation allowances when the actual inflation rate is used in every year and for every country. The results show that the effects of the lower tax depreciation rates – and therefore of the base broadening – have been fully offset by lower discount rates due to lower inflation rates since the 1990s. The lower inflation rates have therefore resulted in a recovery of the unweighted average of the present discounted value of depreciation allowances. This result also reflects the fact that in most countries, tax depreciation allowances are based on the investment’s historical cost and not on the investment’s replacement costs.. ….” (OECD, 2007)

  26. Aliquote effettive

  27. Aliquote effettive

  28. Backward- and Forward-Looking Approaches to Computing Effective Tax Rates (1) • When policy makers or economic agents want to evaluate the impact of taxation on economic activity and understand the usefulness and likely effects of their decisions, they need to assess effective tax burdens. They therefore need to take into account the interplay of the statutory rates, the provisions defining the tax base and the subsequent reduction in tax debt made possible through the existence of tax credits. In assessing effective corporate tax burdens, two types of framework can be distinguished. • One approach measures effective tax rates on the basis of current data arising from aggregate macroeconomic accounts or from the accounts of existing firms. Because it is based on the observation of ex-post data, it is known as a “backward-looking” – macro or micro – approach. Effective tax rates based on macro backward-looking methodologies are often referred to as “implicit tax rates”. • The second framework is based on ex-ante indicators involving the calculation of effective tax burdens, for a hypothetical prospective investment project or company, over the assumed life of the project. As they are based on future hypothetical behaviour, these indicators are defined as “forward-looking”.

  29. Backward- and Forward-Looking Approaches to Computing Effective Tax Rates (2) • The existence of different indicators is not, per se, a shortcoming of this kind of analysis, but simply reflects the fact that each indicator measures different things. Different indicators can be appropriate for different policy issues (see OECD 2001). Therefore, it is worth emphasising that it is impossible to compute the “universally valid” effective tax rate. Moreover, this measure not only depends on the chosen approach, but also on the particular way the approach is applied. • When policy makers are concerned with the effects of the increasing mobility of capital in terms of a gradual shifting of the tax burden from capital to labour or consumption, or when they are interested in knowing the actual tax burden on small versus large firms or the tax burden on different industries or types of economic activity located in their country, compared with others and over time, then the use of backward-looking indicators may be a useful policy tool. Generally,this approach is useful for addressing issues related to the distribution of the tax burden and the effects of tax legislation and possible changes of the tax code on corporate cash flow. It also permits better understanding of the sensitivity of tax revenues to the economic cycle.

  30. Backward- and Forward-Looking Approaches to Computing Effective Tax Rates (3) • While backward-looking indicators may give an accurate picture of the tax position of a particular company, they cannot single out the incentives generated by a particular tax regime for a number of reasons. In particular, tax payments in any period may depend appreciably on the past history of the company and hence may vary between companies that are currently identical in all other respects. When the analysis of the impact of taxation on investment behaviour is the objective, and therefore the effects of tax legislation on future choices have to be pinpointed, then forward-looking indicators arepreferable by far. They make it possible to isolate the structure of the incentivesand disincentives offered by the elements of the tax systems for specific investments,and to take into account the interrelations of the different tax systems.Therefore, they allow a comparison of international tax regimes and identificationof the most important tax drivers influencing effective tax rates.(Giannini, Maggiulli, 2002)

  31. Backward- and Forward-Looking Approaches to Computing Effective Tax Rates (4) • Forward-looking measures of effective tax rates seek to illustrate the effectof the tax code on the current incentive to invest. However, these measures may not fully capture allof the special provisions of the tax code which affect the incentives to invest in particular sectors orassets. Some studies have therefore focused on “backward-looking” measures of effective tax ratesbased on actual revenues collected. The actual taxes paid in any given year will be a function ofpast decisions over investment, the profitability of those investments, loss carry forward and a rangeof other factors. Thus it is not clear that backward-looking measures of effective tax rates are verymeaningful for evaluating the effects of changes in tax rules on investment incentives, althoughthey do of course provide information on the ability of governments to collect revenue from capitalincome taxes (Griffith, Hines e Sorensen, 2008…. ).

  32. Indicatori forward looking • ALIQUOTE => rendimento lordo – rendimento netto su un progetto di investimento (in %) • EFFETTIVE => tengono conto dei criteri di determinazione dell’imponibile (es. deducibilità ammortamenti, interessi,..) e imposta (es. crediti) • MARGINALI => se riferite ad un investimento che copre appena i costi (rendimento lordo = “costo del capitale”) • MEDIE => se riferite ad un investimento che genera extra-profitti (rendimenti lordi maggiori del “costo del capitale”)

  33. Relazione (usuale) fra aliquote effettive, marginali e medie, e aliquota legale Aliquota legale Aliquote medie effettive (ciascuna in corrispondenza di un diverso livello di extra-profitto) Aliquota marginale Effettiva (una) 0 Extra-profitti

  34. Aliquote effettive marginali di imposta (METR) Quanto investire Che beni capitali Che fonte finanziaria Aliquote effettive medie di imposta (AETR) Dove investire I due indicatori forniscono informazioni diverse e complementari

  35. Un semplice esempio per calcolare METR (1) • Profitto (contabile): P = R-C-AM-IP R=ricavi =F(K,L) C= costi di esercizio (per beni intermedi e del lavoro)= 0, per ipotesi AM= ammortamenti =dK (d “vero” ammortamento economico) IP = interessi passivi= rK P = F(K,L)-dK-rK • Ipotesi finanziamento con debito

  36. Un semplice esempio per calcolare METR (2) • Profitto economico (extra-profitto): P = R-C-AM-rK K = B(debito) + E (capitale proprio) rK = costo del finanziamento: • costo effettivo (contabile, IP) se finanziamento con debito • costo opportunità, se finanziamento con capitale proprio

  37. Scelte di investimento in assenza di tassazione P = F(K,L)-dK-rK • Max P (derivata prima =0) FK =d + r • Impresa investe fino al punto in cui FK = UCK (user cost of capital per un investimento di valore unitario) FK = UCK = d + r • L’impresa investe fino al punto cui il valore della produttività marginale del capitale uguaglia il costo d’uso del capitale (ammortamento e costo finanziario)

  38. Scelte di investimento in assenza di tassazione: METR FK - d = p = r METR = (p-r)/p =0 Non vi è alcun cuneo di imposta fra rendimenti lordi e netti sull’investimento marginale.

  39. Scelte di investimento in presenza di tassazione (1) PN= F(K,L)-dK-rK–T T= t(F(K,L)-arK) • Si deduce il costo finanziario per una percentualea PN = F(K,L)-dK-rK-t(F(K,L)-a rK) Max P N (derivata prima =0) FK(1-t) = d + r (1- at)

  40. Scelte di investimento in presenza di tassazione (2) NB: • Per semplicità non ho tenuto conto, nella definizione di base imponibile, della deducibilità per ammortamenti. • Ne tengo conto considerando che il valore attuale del risparmio di imposta dovuto alle deducibilità delle quote di ammortamento è come una riduzione del costo effettivo dell’investimento. Per un investimento di valore unitario il costo effettivo sarà dunque (1-tA) che è <1, se A>0. • A esprime il valore attuale delle quote di ammortamento

  41. Scelte di investimento in presenza di tassazione (3) Abbiamo dunque

  42. Scelte di investimento in presenza di tassazione: due casi speciali Calcolate p e METR nelle seguenti due ipotesi alternative: • A=1;a=0 ossia ammortamento immediato e indeducibilità del costo finanziario (“Cash Flow Tax”, CFT) • a=d ; a=1 ossia ammortamento fiscale = ammortamento economico e deducibilità del costo finanziario (“Profit tax”, PrT) Esempio numerico con: a=d=10% r=5% t=40%

  43. Imposte neutrali e distorsive: esempi Sulla base della seguente espressione Calcolate il cuneo di imposta p-r e l’EMTR = (p-r)/p aggiungendo alle ipotesi precedenti: d=10% r=5% t=40% a=0; a=1 Le seguenti ipotesi alternative: a= 20% (a> d) a= 5% (a< d)

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