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Elementi di geografia umana. Umana?. Che significa umana?. Che cos'è l'umanità?. L'umanità è una è molteplice. L'umanità si realizza nella molteplicità. La razza o le razze umane?. L’umanità si è sempre interrogata sulla sua diversità (Erodoto, Aristotele),
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Umana? Che significa umana? Che cos'è l'umanità?
L'umanità è una è molteplice... L'umanità si realizza nella molteplicità La razza o le razze umane?
L’umanità si è sempre interrogata sulla sua diversità (Erodoto, Aristotele), ma è solo a partire da Linneo che nasce il sistema tassonomico scientifico Il termine “razza” ancora nel Settecento veniva utilizzato come sinonimo di “specie”, di “nazione”, di “sottospecie”. Linneo propone una classificazione di 4 razze. Alcune classificazioni si basano sul coloro della pelle. Blumenbach propone una classificazione di 6 razze. Alcune classificazioni si basano su misurazioni craniometrice. Deniker propone una classificazione di 29 razze. Alcune classificazioni si basano sulla forma del capello. Von Eickstedt propone una classificazione di 38 razze. Alcune classificazioni si basano sulla statura. In alcune classificazioni si arriva a più di 200! Si comincia ad associare aspetto fisico = capacità mentali= attitudini morali
Anche gli attuali studi genetici dimostrano l’infondatezza del concetto di razza. Nel 1972 Lewontin analizza la variabilità tra 17 geni tra 7 “razze”. Trova che certi geni sono più variabili di altri, ma complessivamente l’85% della variabilità genetica umana sta all’interno delle popolazioni. Appartenere a popolazioni diverse della stessa “razza” aggiunge solo un 8% a questa variabilità, e appartenere a “razze” diverse aggiunge il restante 7%. Gli studi più recenti confermano tali dati. Anzi più si studiano i geni più si fa esile la speranza di trovare chiari confini fra gruppi umani a cui possiamo dare il nome di “razza”
Luca Cavalli Sforza, il grande genetista che si è sempre occupato di diversità umana, giudica lo studio della classificazione razziale “UN ESERCIZIO FUTILE” Ci sono diversità genetiche, ma tale variabilità è distribuita in modo continuo, senza confini netti fra un gruppo e l’altro. E’ necessario abbandonare le classificazione ottocentesche. Nella specie umana non è possibile distinguere gruppi di individui in modo netto. Non ci sono solo bianchi e neri, ma anche tanti colori intermedi e non c’è modo di mettersi d’accordo su chi somigli a chi.
Siamo tutti parenti e tutti differenti Ci sono prove fossili e genetiche che dimostrano che la grande famiglia umana discende da un piccolo gruppo, forse un migliaio di persone, che centomila anni fa viveva in Africa. L’UMANITÀ È UNA SPECIE MOBILE, FERTILE E IBRIDA.
Eppure… Dopo la seconda guerra mondiale il dibattito si arresta, ma negli anni Novanta del Novecento riprende Il dibattito sulla razza attraversa il Settecento e l’Ottocento e si infiamma nel Novecento. Nonostante per la scienza biologica e genetica la parola razza non identifichi nessuna realtà biologica riconoscibile nel DNA della nostra specie. La RAZZA è UNA INVENZIONE
La nostra percezione che ci siano grandi differenze fra i gruppi e i sottogruppi umani, rispetto alle differenze interne a questi gruppi, è chiaramente una pertcezione deformata. Sulla base delle loro differenze genetiche le popolazioni umane sono notevolmente simili le une alle atre, mentre la parte di gran lunga maggiore delle diversità umana è rappresentata da differenze tra individui. LA CLASSIFICAZIONE RAZZIALE UMANA NON HA ALCUN VALORE SOCIALE E HA UN CHIARO EFFETTO DISTRUTTIVO SULLE RELAIZONI SOCIALI ED UMANE.
Per concludere. L’umanità è un’unica specie. SPERIAMO CHE QUESTA SIA LA SUA EVOLUZIONE
E ora come li chiamo? Etnia? Meglio di no!
Un gruppo umano può condividere • alcuni aspetti comuni, fra cui: • lingua, • religione, • valori, • storia, • territorio, ecc. Il concetto di etnia Nell’Ottocento, mentre si affermavano contemporaneamente i diritti degli Stati-nazione, e questi si accingevano a conquistare i popoli extra-europei si afferma l’uso di NAZIONE per indicare i “conquistatori” ETNIA per indicare i “conquistabili”
Il concetto di etnia Gli altri sono divisi in “etnie”, non noi!!! Gli “etnici” sono percepiti come “arcaicizzanti”, “primitivi”, fuori dalla storia Oggi il recupero di questo termine, avviene in sostituzione del termine “razza”, e include nel suo significato quello di una differenza e di una inferiorità da addure ad elementi biologici e culturali
Il concetto di etnia Attualmente il termine viene usato per indicare gruppi umani che presentano situazioni di disagio socio-economico gruppi che sono coinvolti in guerre o conflitti di vario tipo gruppi umani rappresentati in forme statiche e arcaicizzanti
Il concetto di etnia Al fine di evitare stigmatizzazioni, È possibile l’uso di termini alternativi: Nazione o nazionalità Popolo Cultura o collettività
Osservando la storia del mondo "1 AD calendario gregoriano, 3761 calendario ebraico, 7 .17.18.13.3 calendario Maya, 544 calendario buddista" Anna Barford, 2006 Si stima che la popolazione di duemila anni fa sia stata di 231 milioni. Nord e Sud America erano scarsamente popolati, così come l'Asia e il Pacifico. L’ Asia meridionale, Nord Africa, la Cina e l'Europa meridionale avevano popolazioni relativamente elevate. I territori che ora comprendono il Gange, Tigri, Yangtze, Nilo e fiumi Po, erano i più popolati.
Osservando la storia del mondo "La popolazione è stata decimata ... I colonizzatori spagnoli hanno trattato brutalmente la popolazione autoctona, e le malattie europee che hanno portato nel paese sono stati fatali per le popolazioni indigene ". British Broadcasting Corporation, 2006 Al momento della conquista spagnola in America del Sud, la popolazione del Messico e del Perù era superiore al totale di tutti gli altri paesi americani.L’Asia meridionale e orientale erano le regioni con la popolazione più numerosa (più della metà della popolazione mondiale). La distribuzione della popolazione mondiale nel 1500 è abbastanza simile a quella dell’anno 1, nonostante la popolazione raddoppi
Osservando la storia del mondo E 'stato affermato che, con il progresso gli uomini, devono essere in grado di viaggiare in dirigibili e raggiungere ogni parte del mondo in poche ore". Mahatma Gandhi, 1909 La popolazione mondiale è triplicata tra il 1500 e il 1900 (circa 1.564 milioni). In quel periodo, la popolazione del Regno Unito e degli Stati Uniti è aumentata di oltre dieci volte, la popolazione dei Paesi Bassi è quintuplicata. Nel 1900 gran parte del mondo era sotto il dominio imperiale, nuovi confini territoriali erano in fase di controversa definizione. I confini dell'Africa mostrato in questa mappa sono stati tratti dal Trattato di Versailles, nel 1919.
Osservando la storia del mondo La popolazione mondiale nel 1960 era di 3. 039 milioni. L’America presenta una popolazione in crescita. La quota dell'Europa occidentale della popolazione mondiale ha cominciato a declinare nel 1900 quando era del 15%, al 11% nel 1960 e poi il 6% nel 2000.
Osservando il futuro del mondo "Le scelte che la generazione attuale di giovani di età compresa tra 15-24 anni fanno circa le dimensioni e la spaziatura delle loro famiglie determinerà se il Pianeta Terra avrà 8, 9 o 11 miliardi di persone nel 2050." United Nations Population Fund, 2005 Entro il 2050 si stima che la popolazione umana della terra sarà 9,07 miliardi. Il 62% della popolazione vivrà in Africa, Asia meridionale e orientale, Asia. Altri 3. 000 000 000 saranno distribuiti nel resto del mondo. Tutti i numeri qui riportati sono stime.
Osservando il futuro del mondo "Le scelte che la generazione attuale di giovani di età compresa tra 15-24 anni fanno circa le dimensioni e la spaziatura delle loro famiglie determinerà se il Pianeta Terra avrà 8, 9 o 11 miliardi di persone nel 2050." United Nations Population Fund, 2005 Entro il 2050 si stima che la popolazione umana della terra sarà 9,07 miliardi. Il 62% della popolazione vivrà in Africa, Asia meridionale e orientale, Asia. Altri 3. 000 000 000 saranno distribuiti nel resto del mondo. Tutti i numeri qui riportati sono stime.
Osservando i mondi reali... Questa è la carta Peters… In essa tutti gli Stati hanno una superficie proporzionale alla loro estensione reale, e sono quindi confrontabii tra di loro. Con questa carta Arno Peters ha rappresentato tutti i Paesi "democraticamente" in base alle loro vere dimensioni.
Osservando i mondi reali... la superficie L'accesso sicuro alla terra rimane essenziale per i mezzi di sussistenza agricoli ed è una condizione preliminare per l'agricoltura sostenibile, la crescita economica e la riduzione della povertà". Oxfam, 2006 Superficie totale è 13.056 milioni di ettari. Suddivisi in parti uguali che sarebbero 2,1 ettari per ogni persona. Tuttavia, la popolazione non è diffusa uniformemente: l'Australia è 21 volte più grande del Giappone, ma la popolazione del Giappone è più di sei volte più grande di quella dell’Australia.
Osservando i mondi reali... la popolazione "Su ogni 100 persone che hanno aggiunto alla popolazione nel prossimo decennio, il 97 vivrà nei paesi in via di sviluppo". Hania Zlotnik, 2005 Nella primavera del 2000 la popolazione mondiale ha i 6 miliardi. India, Cina e Giappone sembrano grandi sulla mappa, perché hanno una popolazione di grandi dimensioni. Panama, Namibia e Guinea-Bissau sono appena visibili sulla mappa. Perché hanno popolazioni piccole. La popolazione è molto debolmente legata alla superficie, ad esempio il Sudan, che è geograficamente il paese più grande dell'Africa, ha una popolazione inferiore a Nigeria, Egitto, Etiopia, Repubblica democratica del Congo, Sud Africa e Tanzania.
Osservando i mondi reali... le nascite "La nascita di un bambino è l'occasione per tessere sogni di speranza per il futuro." Aung San Suu Kyi, 1997 133.121.000 bambini sono nati nel 2000. In Africa nascono ogni anno più bambini di quelli che nascono nelle Americhe, in Europa e Giappone messi insieme.
Osservando i mondi reali... i bambini In tutto il mondo, i bambini rappresentano un terzo della popolazione. Nel 2004 ci sono stati 1.826 milioni di bambini di età inferiore a 15. L'Africa ha la più alta percentuale di bambini. In Uganda e Niger metà della popolazione è sotto i 15 anni. In Italia, Spagna e Giappone, solo il 14% della popolazione sono i bambini di età inferiore a 15.
Osservando i mondi reali... la speranza di vita alla nascita
Osservando i mondi reali... il reddito nazionale si misura tutto ... tranne ciò che rende la vita interessante.“ Robert Kennedy, 1968 Il Reddito nazionale lordo (RNL) indica tutte le entrate e utili percepiti in un territorio (da beni e servizi prodotti in un territorio, più redditi provenienti dall'estero; esclusi i profitti fatto dalle società straniere). I più alti reddito nazionali sono in Europa occidentale, Nord America e Giappone. I più bassi sono in Burundi ed Etiopia. Gli Stati Uniti hanno il 33% del reddito mondiale, l'Europa occidentale il 28% e il Giappone il 13%. Alcune imprese multinazionali hanno profitti che possono superare il RNL di alcuni territori poveri. I profitti delle multinazionali sono contati nel territorio casa dei proprietari.
Osservando i mondi reali... l'indice di sviluppo umano "‘l’ indice di sviluppo umano contiene informazioni su ... la speranza di vita, alfabetizzazione e livello d'istruzione, così come la ricchezza finanziaria, per dare una visione più completa ". Alan Rusbridger, 2004 La mappa mostra la popolazione di ciascun territorio, moltiplicata per il Indice di Sviluppo Umano adottato dall’ONU. Questo è una misura della qualità della vita, che combina misure di salute, ricchezza e istruzione. Il punteggio migliore è 1000 (dato da una aspettativa di vita di 85 anni o più anni , da una alfabetizzazione degli adulti del 100%, da un’ iscrizione a scuola del 100% e da un Prodotto interno lordo di US $ 40 000 o più per persona all'anno). La Norvegia ha il più alto punteggio (956), la Sierra Leone ha il punteggio più basso (273). La media mondiale è 698.
Osservando i mondi reali... l'indice di sviluppo umano Mappa del mondo secondo l’indice di sviluppo umano • L'ISU (o HDI) rappresenta la media aritmetica dei tre indici seguenti: • Indice di Aspettativa di Vita • Indice di Educazione = Livello di istruzione degli adulti + indice lordo di iscrizioni scolastiche • Indice PIL procapite
Osservando i mondi reali... i morti per guerra “Perché hanno cercato di cambiare questo stato di cose ... gli uomini e le donne sono morte in tutto il continente ..." Gabriel García Márquez, 1982 Si stima che nel 2002 ci sono stati 172 mila morti per guerra (avvenuti in 80 Paesi). La Repubblica democratica del Congo ha subito il 26% di tutte le morti per guerra. Nove Paesi hanno rappresentato il 70% di tutte le morti. Il Burundi ha il più alto tasso di morte a causa della guerra: 1,2 persone ogni mille persone sono morte a causa della guerra. Gli altri Paesi sono: Somalia, Indonesia; Colombia, Sudan, India, Federazione russa.
Osservando i mondi reali... i rifugiati "È una cosa terribile per lasciare il tuo paese ... parenti e amici, il vostro lavoro - tutto - tutti i ricordi della vita è lì - si deve lasciare tutto". Akram, 2005 Nel 2003 c'erano 15 milioni di rifugiati e sfollati nel mondo. Questa mappa mostra le origini di entrambi abbinati. Le origini sono i territori di queste persone di provenienza. La differenza tra rifugiati e sfollati interni è che i primi sono al di fuori del loro territorio di origine, mentre questi ultimi sono rimasti entro i confini nazionali. Il movimento di queste persone è basata sulla loro "paura di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o opinione politica" (UNHCR, 1951).
Osservando i mondi reali... i rifugiati Questa cartina mostra il territorio di destinazione, sia per i rifugiati e degli sfollati interni. Il Medio Oriente e Sud America sono le regioni in cui la maggior parte degli sfollati vive, Pakistan, Iran e Germania sono i territori che offrono asilo alla maggior parte delle persone al di fuori dei loro confini.
Osservando i mondi reali... gli emigrati Ero determinata a raggiungere l'Europa o morire. Dopo tutto quello che avevo vissuto, non mi importava più ..." Mamadou Saliou 'Diallo Billy', 2005 Questa cartina mostra la percentuale di emigrati internazionali del mondo. Le medie regionali per la percentuale della popolazione che emigrano vanno da uno per cento della popolazione in Asia meridionale, Asia orientale e il Giappone, a otto per cento in Europa orientale e il nove per cento in Medio Oriente.
Osservando i mondi reali... gli immigrati Farò qualsiasi cosa in Spagna, qualsiasi lavoro a tutti. Non ho intenzione di tornare con le tasche vuote. Vorrei sembrare meno di una formica." Simon Fortu, 2005 Il 3% della popolazione mondiale nel 2000 era nato in un territorio diverso da dove ora vive. Gli Stati Uniti ricevono il maggior numero di immigrati internazionali (persone nate in un altro territorio e non più residenti). Nelle Filippine e Guyana, i territori sperimentano alcuni dei più bassi in materia di immigrazione, solo una persona su 500 è un immigrato internazionale.
La modernizzazione è la più prolifica e meno controllata “linea di produzione” di rifiuti e di essere umani di scarto. La sua diffusione globale ha sprigionato e messo in moto quantità enormi e sempre crescenti di persone private dei loro modi e mezzi di sopravvivenza I reitti, i rifugiati, gli sfollati, i richiedenti asilo sono i rifiuti della globalizzazione. Zygmunt Bauman, Vite di scarto, Laterza, Bari-Roma, 2005
In quanto "rifiuti umani" i migranti finiscono per occuparsi dei rifiuti della modernizzazione. Sono richiesti per i lavori sporchi, pesanti e pericolosi, che spesso hanno a che vedere proprio con lo "smaltimento dei rifiuti" industriali e domestici! Scartati dalla modernizzazione conducono una vita di scarto tra gli scarti della modernizzazione!!!