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DIDATTICA INCLUSIVA strumenti compensativi

DIDATTICA INCLUSIVA strumenti compensativi. DSA La lettura La scrittura Il metodo di studio La verifica L’interrogazione La valutazione Gli strumenti compensativi . DSA: indicatori a scuola. A scuola si osservano prestazioni deludenti :

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DIDATTICA INCLUSIVA strumenti compensativi

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Presentation Transcript


  1. DIDATTICA INCLUSIVAstrumenti compensativi DSA La lettura La scrittura Il metodo di studio La verifica L’interrogazione La valutazione Gli strumenti compensativi

  2. DSA: indicatori a scuola A scuola si osservano prestazioni deludenti: • Nella lettura (lentezza, difficoltà a ricordare ciò che si è letto…) • Nella scrittura (scrittura illeggibile – errori ortografici tipici…) • Nel calcolo (tabelline, memorizzazione di procedure e • algoritmi…) • Nel memorizzare termini specifici (storia, geografia, • scienze, sequenze spazio-temporali …) • Nella scrittura e nella lettura delle lingue straniere • Nell’ organizzazione (goffaggine, DS/S, procedure motorie) • Nel comportamento (lentezza, affaticabilità, agitazione, ansia, depressione)

  3. Dislessia: disturbo o caratteristica? Necessità di: includere le persone con DSA e metterle in condizione di sviluppare le proprie potenzialità con beneficio di tutti. [Ciro Ruggerini - 2010]

  4. Dislessia cosa fare a scuola • Osservazione, comunicazione ai genitori per l’invio dei casi sospetti ai Servizi Sanitari • Accoglienza iniziale e “accompagnamento” degli studenti con DSA già diagnosticato • Adozione di strumenti compensativi e misure dispensative nella pratica quotidiana, sia a scuola che a casa • Documentazione del percorso (PDP) • Adozione di una DIDATTICA INCLUSIVA

  5. Perché una DIDATTICA INCLUSIVA • Le scelte didattiche e i cambiamenti metodologici e di gestione che si devono fare per aiutare un alunno con DSA Si rivelano utili a tutti gli allievi, perché rendono • più efficace la pratica didattica, • più consapevole il metodo di studio (metacognizione) , • più duraturi e (significativi) gli apprendimenti

  6. Didattica inclusivaDSA • Promuovere l’apprendimento collaborativo • valorizzarei momenti di dibattito (brainstorming, • Discussione su filmati e immagini, analisi collettiva di testi e risoluzione di problemi,…) • Programmare regolari momenti di lavoro in coppia • Programmare con frequenza lavori di gruppo • Integrare nell’attività didattica la costruzione di un valido metodo di studio. Fare in modo che l’alunno con DSA trovi il suo spazio per esprimersi.

  7. Favorire l’apprendimento attraverso canali multisensoriali • Integrare il canale visivo esperenziale: mappe, cartine, schemi, tabelle, film, esperienze vissute come visite guidate, laboratori ecc. • con quello uditivo (ascolto): registrazioni, sintesi vocale, testi reperibili in formato digitale, audiolibri.

  8. ZONA DI SVILUPPO PROSSIMALE

  9. BRUNER • Bruner definisce l’apprendimento concettuale un attaccapanni: se non si trova il gancio a cui appendere il cappotto, questo cade a terra. • Un concetto per essere assimilato ha bisogno di punti di contatto con altre rappresentazioni mentali. • Quando incontriamo qualcosa di nuovo lo confrontiamo con un paradigma che già possediamo fino a creare un sistema nuovo.

  10. Mappe concettuali • Uno strumento semplice e maneggevole per rappresentare la conoscenza, per stimolare processi di apprendimento e di ristrutturazione della conoscenza.

  11. mappe • COME COSTRUIRE UNA MAPPA IN CLASSE A PARTIRE DAL TESTO

  12. LA LETTURA NELLO STUDIOstrategie • “La lettura per studiare deve essere […] • una ricerca predefinita di informazioni • e non una esplorazione senza meta • alla fine della quale cercare, con • successive letture, di individuare • cosa è più importante e cosa non lo • è.” [C. Cornoldi. art.cit.]

  13. Didattica inclusiva-strategie • Organizzare i gruppi o le coppie • Dare spazio alla discussione, all’elaborazione collettiva brainstorming, prima della spiegazione, per il recupero dei concetti pregressi (gancio). • Osservazione preliminare del testo alla ricerca di informazioni sul significato globale. • Trasformare i titoli in domande. • Proporre domande guida per la ricerca predefinita delle informazioni principali nel testo. • Distinguere le informazioni principali riducendole a un sommario o scaletta con poche parole chiave alla lavagna. • Chiedere agli alunni o alle coppie o ai gruppi di costruire la mappa concettuale con le informazioni principali e di arricchirle mettendole in relazione con le informazioni secondarie • Le mappe saranno analizzate dalla classe con la supervisione del moderatore, rivedute ed eventualmente si potrà condividere un’unica mappa integrata

  14. brainstorming E’ una tecnica di creatività di gruppo per far emergere idee volte alla risoluzione di un problema. Spesso erroneamente tradotto come tempesta di idee, in realtà significa "usare il cervello (brain) per prendere d’assalto (storm) un problema".

  15. brainstorming

  16. MAPPE CONCETTUALIELEMENTI • NODI-Sostantivi che esprimono i concetti (parole o frasi chiave). • FRECCE-Collegano i concetti e definiscono le relazioni tra loro. • LEGAMI-Verbi o connettivi che esprimono le relazioni tracciate dalle frecce • Devono poter essere lette seguendo il flusso delle frecce come frasi di senso compiuto. • Hanno una forma ad albero che va dal generale al particolare.

  17. MAPPE CONCETTUALIELEMENTI

  18. Mappa

  19. MAPPE CONCETTUALI

  20. MAPPE CONCETTUALI

  21. MAPPE CONCETTUALI

  22. MAPPE CONCETTUALI

  23. Mappe supermappe

  24. MISURE DISPENSATIVE Dispensare significa esentare l’alunno da un impegno da un obbligo da un’attività che si sa poter essere fallimentare, che non dipende dall’impegno profuso dall’alunno, ma dalla sua condizione.

  25. Strumenti compensativi • Intervista a Giacomo Stella

  26. LA LETTURA

  27. Le difficoltà di lettura nel DSA • Lettura stentata e lenta mancata automatizzazione • Lettura con molti errori carenza del magazzino lessicale • Difficoltà a capire/ricordare il testo letto la lettura assorbe gran parte delle energie psichiche Scoraggiamento e rinuncia/rifiuto fatica / percezionediscarsa efficacia

  28. LETTURA Le difficoltà di lettura sono meno evidenti nella scuola secondaria, soprattutto di II° grado. ma sono particolarmente invalidanti perché la lettura è la base dello studio e interessa trasversalmentetutte le discipline

  29. Cosa fare • Esplicitare gli scopi della lettura e fornire concetti anticipatori per creare aspettativa

  30. obiettivi • Promuovere la capacità di comprendere il testo attraverso la formulazione di domande, la produzione di sintesi dei contenuti, meglio se in forma di mappe e schemi da poter utilizzare durante le verifiche orali. Aiutano la memoria e l’ordine sequenziale nell’esposizione.

  31. facilitarelo studio di allievi con DSA • Scegliere testi di Editori che forniscono formato digitale: libroaid • Audiolibri (per testi narrativi) Unione ciechi • Programmi con sintesi vocale per libri di studio in pdf (video Anastasis) • Aiuto a casa (quando possibile)

  32. video • Sintesi vocale

  33. DSA LA SCRITTURA disgrafia, disortografia

  34. disgrafia, disortografia

  35. DSA SCRITTURA DISGRAFIA DISORTOGRAFIA Errori ortografici Mancata automatizzazione del processamento della lingua scritta a livello del sistema nervoso centrale Struttura e sintassi incerte Scarsa familiarità con lo scrivere Punteggiatura carente Scarsa familiarità con lo scrivere, Testi brevi e “povertà di idee”Autocensura, preoccupazione della forma, Linguaggio povero Autolimitazione • Grafie illeggibili • Disturbo della prassia, progettazione della sequenza motoria a livello del sistema nervoso centrale • Struttura e sintassi incerte Scarsa familiarità con lo scrivere • Punteggiatura carente Scarsa familiarità con lo scrivere, • Testi brevi e “povertà di idee”Autocensura, preoccupazione della forma, • Linguaggio povero Autolimitazione

  36. VALUTAZIONEI diritti previsti dalla normativa: Non valutazione degli errori di forma • Più attenzione al contenuto • Tempi più ampi per testi e verifiche • Prove più strutturate e, nei casi di DSA severo, questionari con risposte chiuse a scelta multipla • Consentire il recupero di una verifica scritta deludente con l’orale • USO DEL COMPUTER • videoscrittura con correttore ortografico • software di scrittura

  37. Didattica inclusiva La scrittura al computer Alfabetizzazione informatica per tutti • Il PC non deve essere il marcatore della diversità • Computer (meglio portatile) in classe • Approccio ludico-estetico alla videoscrittura • Esercitazioni di coppia prima del lavoro individuale

  38. potenzialità della videoscrittura (PC) Correggere il testo col correttore ortografico. Correggere il testo con l’ausilio della sintesi vocale. Superquaderno (video Anastasis) Sintesi vocale

  39. La videoscrittura • – Facilità di correzione ortografica • – Facilità di modifica della struttura • – Facilità di ampliamento e manipolazione del testo • Per studenti DSA potenziare la velocità sulla • Tastiera programmi (TutoreDattilo; 10dita)

  40. La videoscrittura • Valorizzare la scrittura in relazione all’immagine(foto, documenti, quadri…) • Accettare / valorizzare la sperimentazione di formati (font, colori, immagini, ClipArt, WordArt) • animazioni, PWP, ipertesti, ecc.) • Impostare i “temi” su una mappa • La scrittura al computer (testi liberi)

  41. Verifiche e test • Programmarele verifiche (…e non spostarle) • Verifiche brevi e frequenti, su parti ridotte di programma • Verifiche con difficoltà a scalare, lasciare alcuni esercizi facoltativi • dare più tempo (fino al 30%) • Nelle verifiche di grammatica dare schemi e tabelle da consultare • Nelle verifiche di storia, geografia, scienze, musica ecc. inserire test strutturati con domande chiuse e risposte a scelta multipla. Inserire gradualmente, se possibile, qualche domanda aperta. • Consentire all’alunno di avvalersi di mappe, schemi e domande guida per la costruzione del testo e le verifiche orali.

  42. NELLE CONSEGNE PER I COMPITI • Scriverle alla lavagna in modo chiaro e permettere che vengano fotografate o fornirle in fotocopia (in stampato maiuscolo, sintetiche e paragrafate) • Richiederne una quantità ragionevole • Utilizzo del diario elettronico (PC) • Integrare le consegne/compiti nel metodo di studi

  43. DISCALCULIAvideo

  44. DISCALCULIA SECONDO L’ ICD-10 (1995): “I disturbi evolutivi specifici delle abilità scolastiche comprendono gruppi di condizioni morbose che si manifestano con specifiche e significative compromissioni dell’apprendimento delle abilità scolastiche. • Queste compromissioni nell’apprendimento non sono il risultato diretto di altre patologie (come il ritardo mentale, grossolani deficit neurologici, gravi problemi uditivi o visivi non corretti, disturbi emotivi), sebbene tali ultime condizioni siano spesso una conseguenza nei DSA.

  45. DISCALCULIA • La diagnosi di discalculia non può essere formulata prima della III elementare, anche se già nel primo ciclo elementare possono essere rilevate discrepanze fra le capacità cognitive globali e l'apprendimento del calcolo numerico. • Le prestazioni nelle abilità di calcolo, ovvero la numerazione bidirezionale, la transcodifica, il calcolo mentale, l'immagazzinamento dei fatti aritmetici, il calcolo scritto, devono essere al di sotto di due deviazioni standard rispetto alle prestazioni di soggetti della stessa età, in presenza di una adeguata istruzione e di un livello cognitivo nella norma. • Essi interferiscono in modo significativo con i risultati • scolastici o con le attività della vita quotidiana che • richiedono capacità di calcolo.

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