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ASAL - 9 Aprile 2014, ITIS “Galilei”. G ruppo di L avoro per l ’ I nclusione D istrettuale. EDUCARE DIVERSE ABILITA ’. ACCORDO DI PROGRAMMA. G.L.I.D. POLITICHE TERRITORIO. CULTURA CONDIVISA INCLUSIONE. FORMAZIONE CONGIUNTA PERMANENTE DIVERSE PROFESSIONALITA ’.
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Gruppo di Lavoro per l’Inclusione Distrettuale EDUCARE DIVERSE ABILITA’ ACCORDO DI PROGRAMMA G.L.I.D. POLITICHE TERRITORIO CULTURA CONDIVISA INCLUSIONE FORMAZIONE CONGIUNTA PERMANENTE DIVERSE PROFESSIONALITA’
Dalle discipline alla cittadinanza: il rovesciamento di un paradigma curricolare Il team docente come laboratorio di inclusione Valorizzare tutti i saperi della classe Costruire il curricolo sul gruppo classe: ap/prendere dall’alunno, prima di dareall’alunno Lucia, come si fa a calcolare il perimetro del triangolo? Non lo so, maestra. Ma ieri sono riuscita ad attraversare il ruscello saltando sui sassi senza bagnarmi! Le Indicazioni ci chiedono di ristrutturare il contesto educativo e di pensarlo in modo nuovo: sarà quel contesto a strutturare il significato dell’esperienza scolastica Progettazione integrata e logica ICF: la scuola è barriera o facilitatore? Maestra, ma io sono più “cittadino” se riesco a comunicare con gli altri, anche i non italiani, se so affrontare un problema, se so usare il computer, se aiuto i miei compagni nei lavori e in giardino, se so quello che devo fare senza che tu me lo dica o solo se faccio quello che mi dici tu? Insegnare le discipline per costruire cittadinanza o insegnare cittadinanza anche attraverso le discipline? Partire dalla fine, non dall’inizio… Il tempo del docente e il tempo degli alunni: un problema di ora “legale”? Aiuto, non ho finito il programma…! Bene, abbiamo ancora molti problemi da risolvere…! Un obiettivo è “minimo” rispetto al “quanto” o rispetto al “come”? Progettare inclusivo per valutare inclusivo: testimoni di processi, non di risultati
POF : AREA INCLUSIONE ED INTEGRAZIONE • PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA B.E.S. • CENTRALITA’ DEI CONSIGLI DI CLASSE • OSSERVAZIONE FUNZIONAMENTO • RILEVAZIONE DEI BISOGNI • FORMULAZIONE P.D.P. O P.E.I. ( Ob. Minimi o differenziato ) PERSONALIZZAZIONE DEL CURRICOLO ATTRAVERSO ADEGUAMENTO DEGLI OBIETTIVI ABILITA’ ( Infanzia e Primaria ) COMPETENZE ( Sec. I° ) CONOSCENZE ( Sec. 2° ) OBIETTIVI CONOSCENZE : CONTENUTI ADEGUAMENTO DEI CONTENUTI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI PROGRAMMAZIONI ADEGUAMENTO DEI CONTENUTI DEFINIZIONE DI CONOSCENZE / CONTENUTI IMPRESCINDIBILI CONDIVISI PROPOSTA DEL GLHI CONTENUTI NECESSARI AL RAGGIUNGIMENTO OB. MIN. DIPARTIMENTI : RECEPISCONO - DISCUTONO - DELIBERANO OMOGENEITA’ DEI CONTENUTI UTILI AL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OB. MIN. NELLE PROGRAMMAZIONI: CONDIVISIONE DEGLI STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Stessi obiettivi per tutti • Applicazione di differenti strategie didattiche per acquisire le competenze chiave • La proposta curriculare è definita dallo staff educativo • Valorizzazione della dimensione cognitiva di chi apprende • Valorizzazione delle precedenti conoscenze e competenze, formali e non • La capacità di autodirezione di chi apprende è secondaria • L'insegnante ha un ruolo chiave individualizzazione vs personalizzazione • Obiettivi differenti per ognuno • Applicazione di differenti strategie didattiche per promuovere il potenziale personale • Chi apprende partecipa attivamente alla costruzione del proprio percorso • Valorizzazione di tutte le dimensioni dell'alunno, non solo quella cognitiva • Valorizzazione delle precedenti conoscenze, competenze e abilità, formali e non • L'autodirezione è una capacità fondamentale • Il tutor ha un ruolo chiave PAROLE CHIAVE écolesurmesure - Claparede educazione cooperativa - Freinet scuola per la vita attraverso la vita - Decroly lavoro scolastico per gruppi - Cousinet scuola attiva come forma di vita di comunità -Dewey scuola a misura del bambino - Montessori centralizzazione dell’azione scolastica sugli alunni più svantaggiati – don Milani scuola come luogo consapevole delle diverse fasi di sviluppo del bambino - Piaget azione educativa orientata all’area di sviluppo prossimale del bambino - Vygotskij Intelligenze Multiple - Gardner OPPORTUNITA’ valutazione autentica, cognitivismo costruttivista, apprendimento informale e non formale, integrità del soggetto che apprende NODI PROBLEMATICI PROVE INVALSI
Asal – 9 Aprile 2014 Convegno “Quali risorse per i BES?” Lucia Carletti & MANES – La scuola della seconda opportunità La scuola della seconda opportunitàLa seconda opportunità per la scuola ? Pubblico TerritorioMotivazione Risorse Famiglia Comunità Percorsi D.S. Lucia Carletti I.C. Mar dei Caraibi- I.C. Amendola Guttuso Dott. Danilo Casertano Presidente Associazione MANES
PEER EDUCATION E FAMIGLIE ATTIVEL’INCLUSIONE SCOLASTICA E LAVORATIVA DEI RAGAZZI CON DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO: L’ESPERIENZA DELLA COOPERATIVA GARIBALDI I COMPAGNI DI CLASSE COME RISORSA INCLUSIONE SCOLASTICA E LAVORATIVA LAVORO SULLE ABILITA’ EMERGENTI IL LAVORO CON LE FAMIGLIE
Lucia Presilla DS Istituto Comprensivo Largo Castelseprio Roma
Focus sui bisogni Scuola: responsabilità e titolarità dei percorsi di inclusione DIDATTICA INCLUSIVA FOCALIZZATA SUI BISOGNI AREA SOCIO-CULTURALE BES SVANTAGGIO Percorsi e didattica personalizzata Sostegno IMMIGRAZIONE Misure dispensative Strumenti Compensativi AREA NEUROPSICOLOGICA BLC ADHD Dsa non clinici 104 170 AREA PSICOPATOLOGICA Dist. Comportamento Sanità: valutazione clinica
Normativa BES SCUOLA Interazione Scuola e Servizi TSMREE • Rinforzare la dimensione pedagogica dell’insegnamento e la didattica • Organizzazione Interna alle Scuole funzionale ai bisogni e all’interazione con i Servizi • Utilizzo funzionale dell’organico decisa nell’ambito del GLI sulla base dei bisogni ATTUALE • GLHO • Consulenze sulle singole situazioni • GLI e PAI come nuova prospettiva DI PROSPETTIVA • Trovare strumenti condivisi per la crescita e diffusione delle conoscenze della singola scuola e della rete • Linee Guida per disturbi, nell’ottica di quanto pertinente all’ambito scolastic • Accordi Interistituzionali territoriali