1 / 35

«Prima vennero per gli ebrei E io non dissi nulla perché Non ero ebreo.

«Prima vennero per gli ebrei E io non dissi nulla perché Non ero ebreo. Poi vennero per i comunisti E io non dissi nulla perché Non ero comunista. Poi vennero per i sindacalisti E io non dissi nulla perché Non ero sindacalista. Poi vennero a prendere me. E non era rimasto più nessuno

eloise
Download Presentation

«Prima vennero per gli ebrei E io non dissi nulla perché Non ero ebreo.

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. «Prima vennero per gli ebrei E io non dissi nulla perché Non ero ebreo. Poi vennero per i comunisti E io non dissi nulla perché Non ero comunista. Poi vennero per i sindacalisti E io non dissi nulla perché Non ero sindacalista. Poi vennero a prendere me. E non era rimasto più nessuno Che potesse dire qualcosa» Martin Niemoeller Pastore evangelico Deportato a Dachau a.s. 2013-14 Scuola media “C. Levi” Classe 3 C

  2. SHOAH - OLOCAUSTO Olocausto = significa “ sacrificio” Questa parola è stata impropriamente adottata per definire lo sterminio degli ebrei europei durante la Seconda guerra mondiale. Esso non definisce correttamente l’evento perché implicherebbe una volontà delle vittime nell’offrirsi in sacrificio per un ideale, cosa ovviamente impensabile. Ecco perché si preferisce l’uso della parola ebraica Shoah. Shoah = il termine Shoà significa “sterminio”. Con questo termine venne ufficialmente indicato lo sterminio degli ebrei da parte dei nazisti. Questo termine venne usato per la prima volta nella comunità ebraica nel 1938.

  3. 27 Gennaio

  4. 27 Gennaio 1945 I cancelli di Auschwitz Furono abbattuti dall’armata russa

  5. « La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria"

  6. PERCHE’ LO STERMINIO???

  7. Hitler, salito al potere in Germania nel 1933, nel suo folle progetto di dominio sul mondo intero distingueva razze superiori e inferiori e in particolare paragona l’ebraismo ad un virus, una «malattia mortale dei popoli». Aveva poche idee, ma ci ripensava all’infinito e su di esse scrisse un libro: Mein Kampf (la mia battaglia), in cui: • Esaltava la bellezza purificatrice della Grande Guerra; • Voleva dominare l’intera «razza slava»; • Accusava la società di massa di aver condannato l’individuo alla solitudine. • Aveva due grandi nemici: i banchieri e i social-comunisti. • Hitler riteneva di avere una grande missione: rifondare la società attraverso una rivoluzione di destra per stabilire un «nuovo ordine» sostituendo la classe politica liberale e democratica con capi giovani e proiettati verso il futuro. • Il nazismo fece dell’attacco agli ebrei uno dei propri elementi fondanti. Dal momento in cui giunse al potere, si scagliò contro i cittadini ebrei con ogni mezzo di propaganda e con una fitta campagna di leggi. Per convincere anche la pubblica opinione della necessità di questa lotta, furono utilizzate le accuse di deicidio, di inquinamento della razza ariana e di arricchimento mediante lo sfruttamento del lavoro e delle disgrazie economiche altrui. • •Il nazismo prefigura un mondo dominato da una razza eletta e purificato da ogni genere di imperfezione e differenza .

  8. Le tappe della Shoah: Dalla deportazione alla “soluzione finale 1933 Hitler sale al potere: nasce lo stato nazista. A Dachau viene costruito il primo lager per oppositori politici, ebrei e non ebrei. 1935 leggi di Norimberga , nascono altri campi di concentramento per oppositori politici. 1938 «notte dei cristalli»: vengono incendiate sinagoghe e distrutti migliaia di negozi di ebrei. Comincia la deportazione degli ebrei, 1939 l’esercito tedesco invade la Polonia: scoppia la seconda guerra mondiale. Gli ebrei polacchi vengono rinchiusi nei ghetti. 1940 – 1941 nascono campi di concentramento in molti paesi occupati; moltissimi ebrei sono uccisi in rappresaglie nei villaggi. 1942 si dà il via alla Soluzione finale: inizia lo sterminio sistematico del popolo ebraico

  9. LE LEGGI DI NORIMBERGA

  10. Articolo I • 1. I matrimoni tra ebrei e cittadini di sangue tedesco o affini sono proibiti. I matrimoni contratti in violazione della presente legge sono nulli anche se per eludere questa legge venissero contratti all'estero. • 2. Le procedure legali per l'annullamento possono essere iniziate soltanto dalla Procura di Stato. • Articolo II • Le relazioni extraconiugali tra ebrei e cittadini di sangue tedesco o affini sono proibite. • Articolo III • Agli ebrei non è consentito impiegare come domestiche donne di sangue tedesco o affini di età inferiore ai 45 anni. • Articolo IV • 1. Agli ebrei è vietato esporre la bandiera nazionale del Reich o i suoi colori. • 2. Agli ebrei è consentita l'esposizione dei colori giudaici. L'esercizio di questo diritto è tutelato dallo Stato • . Articolo V • 1. Chiunque violi il divieto previsto dall'Articolo I sarà condannato ai lavori forzati. • .2 Chiunque violi il divieto previsto dall'Articolo II sarà condannato al carcere o ai lavori forzati. • . 3Chiunque violi i divieti previsti dall'Articolo III e dall'Articolo IV sarà punito con un anno di carcere o con una ammenda, oppure con entrambe le sanzioni. • Articolo VI • Il Ministro degli Interni del Reich, in accordo con il Vice Führer e il Ministro della Giustizia del Reich, emaneranno i regolamenti e le procedure amministrative necessarie per l'applicazione della legge. • Articolo VII • La legge entrerà in vigore il giorno successivo alla sua promulgazione ad eccezione dell'Articolo III che avrà effetto entro e non oltre il 1° Gennaio 1936.

  11. I principali Lager in Europa

  12. I ghetti

  13. Ghetto: sezioni di città dove venivano rinchiusi in spazi molto limitati gli ebrei, privandoli delle libertà fondamentali. Durante la Seconda Guerra Mondiale, i Tedeschi istituirono i ghetti principalmente nell'Europa dell'est (tra il 1939 e il 1942) e in Ungheria (nel 1944). I ghetti erano quartieri spesso recintati, all'interno delle città, nei quali gli Ebrei erano obbligati a vivere in condizioni di grande miseria. I Tedeschi consideravano i ghetti una misura provvisoria per controllare, isolare e segregare gli Ebrei.

  14. 1939 - 1945 Nel corso degli anni che vanno dal 1939 al 1941 i nazisti attuarono un programma di "emigrazione forzata" degli ebrei verso est, che trovò la sua attuazione con l'istituzione dei ghetti. Il primo ghetto di grandi dimensioni fu quello di Lòdz aperto nell'aprile-maggio del 1940 Nel novembre del 1940, venne istituito il ghetto di Varsavia, il più grande d'Europa, con 470.000-540.000 ebrei Altri ghetti di minore ampiezza furono quelli di Cracovia, Lublino , Radom, Czestochowa, Kielce, Lwow, Bialystok e altri di minori dimensioni che vennero ad aggiungersi negli anni successivi. Una volta effettuati i trasferimenti, i tedeschi circondavano il quartiere ebraico con un recinto guardato a vista. In pratica nel ghetto gli ebrei erano fisicamente prigionieri; continuavano a portare segni di riconoscimento e la sera, dopo il coprifuoco, dovevano rimanere chiusi nelle case. Fin dall'inizio il più grave problema dei ghetti fu la fame; l'altro grave problema erano le malattie, che seminavano migliaia di vittime. Prima che cominciassero le deportazioni di massa, dai ghetti ai campi di sterminio molti ebrei erano già morti Nei ghetti, più ancora che nei campi di concentramento e sterminio, i bambini e i ragazzi rappresentavano la popolazione ebraica più esposta alle malattie, alle torture e alla morte.

  15. I ghetti in Italia • Ghetto di Roma • Il Ghetto ebraico di Roma è tra i più antichi, è sorto 40 anni dopo quello di Venezia che è il primo in assoluto. Il termine deriva dal nome della contrada veneziana, gheto, dove esisteva una fonderia (appunto gheto in veneziano), dove gli ebrei di quella città furono costretti a risiedere. • Ghetto di Venezia • Il ghetto di Venezia era la zona di Venezia dove gli ebrei veneziani erano obbligati a risiedere durante il periodo della Repubblica veneta. • Il Ghetto si trova nel sestiere di Cannaregio ed è sede della Comunità Ebraica di Venezia. Nei ghetti morirono circa 800.000 persone per fame e malattie.

  16. Fra la fine del 1941 e il 1942 Hitler dà il via alla cosiddetta «soluzione finale» che prevede la deportazione e lo sterminio di tutti gli ebrei d’Europa. • •Vengono creati nuovi lager o ampliati campi di concentramento che saranno attrezzati allo stermino tramite camere a gas e forni crematori per l’eliminazione dei cadaveri. • •Per accelerare lo sterminio furono anche attrezzati con impianti per emissione di gas, autobus e vagoni ferroviari • •Con inaudita ferocia, freddezza e disumanità vengono uccisi oltre 5 milioni di persone innocenti. • •Complessivamente 11 milioni circa di europei morirono negli oltre 1600 lager nazisti costruiti in Germania e nei pesi conquistati dai nazisti.

  17. … dal 1941 iniziano le deportazioni di massa con destinazione Auschwitz … (o Flossenburg, o Buchenwald, o Dachau, o Ravensbruck, o Sachsenhausen, o Treblinka, o Majdanek, o Sobibor, o Hartheim, o Mauthausen, o Bergen-Belsen, o Pustkow, o … … )

  18. Arrivati nei campi ad ogni deportato era assegnato un numero: da quel momento venivano chiamati solo col numero, perdevano la loro identità e aveva inizio la loro «disumanizzazione». (il marchio fu usato nel complesso di Aushwitz. In altri campi il numero veniva cucito sugli abiti o scritto su una targhetta).

  19. Ogni deportato, al suo arrivo al campo, se non era destinato all’eliminazione immediata, riceveva anche un simbolo distintivo colorato, di forma triangolare che veniva cucito sugli abiti. Ebrei Immigrati Dissidenti politici Zingari Soggetti antisociali lesbiche Criminali comuni Testimoni di Geova Omosessuali

  20. Le camere a GAS La camera a gas è un metodo di esecuzione della pena di morte introdotto negli Stati Uniti negli anni venti, ispirato all'introduzione dei gas venefici durante la prima guerra mondiale. Una metodologia simile fu sfruttata poi dai nazisti per lo sterminio di massa degli ebrei nei lager. Le camere a gas vennero utilizzate dai nazisti durante l'Olocausto. Diversi esperimenti furono condotti per trovare il metodo più rapido ed efficace: inizialmente si usò monossido di carbonio prodotto spesso usando i gas di scarico di camion o carri armati, poi si passò allo Zyklon B, che permetteva di uccidere in maniera veloce un gran numero di persone contemporaneamente (1000-1500 in circa trenta minuti). Uno dei più tristemente famosi campi di sterminio dove fu applicata questa soluzione fu il campo di concentramento di Auschwitz, dove morirono circa 1.500.000 persone.

  21. I forni crematori: per eliminare il numero impressionante di cadaveri vennero costruiti forni che «giorno e notte emanavano fumo acre…»

  22. Son morto con altri cento, son morto ch' ero bambino, passato per il camino e adesso sono nel vento e adesso sono nel vento.... Ad Auschwitz c'era la neve, il fumo saliva lento nel freddo giorno d' inverno e adesso sono nel vento, adesso sono nel vento... Ad Auschwitz tante persone, ma un solo grande silenzio: è strano non riesco ancora a sorridere qui nel vento, a sorridere qui nel vento... Io chiedo come può un uomo uccidere un suo fratello eppure siamo a milioni in polvere qui nel vento, in polvere qui nel vento... Ancora tuona il cannone, ancora non è contento di sangue la belva umana e ancora ci porta il vento e ancora ci porta il vento... Io chiedo quando sarà che l' uomo potrà imparare a vivere senza ammazzare e il vento si poserà e il vento si poserà... Io chiedo quando sarà che l' uomo potrà imparare a vivere senza ammazzare e il vento si poserà e il vento si poserà e il vento si poserà...

  23. Le leggi razziali in Italia NOVEMBRE 1938: il governo fascista guidato da Mussolini, alleato della Germania Nazista, promulgò le leggi razziali che discriminavano i cittadini italiani ebrei. Già nel mese di luglio «Il manifesto della razza» definiva le basi della futura legislazione razzista su pretese basi scientifiche. Ecco stralci di alcuni articoli •Le razze umane esistono… •La popolazione dell’Italia attuale è di origine ariana e la sua civiltà è ariana… •Esiste ormai una pura razza italica… •È tempo che gli italiani si proclamino francamente razzisti… •Gli ebrei non appartengono alla razza italiana…Gli ebrei rappresentano l’unica popolazione che non si è mai assimilata in Italia perché essa è costituita da elementi razziali non europei…

  24. I LAGER IN ITALIA

  25. Dopo l’occupazione nazista della Venezia Giulia nel 1943, che divenne territorio del Reich, venne creato a Trieste l’unico campo di sterminio italiano, nella Risiera di San Sabba, vi furono incenerite 5000 persone. • Campi cosiddetti di transito, come quelli di Westerbork, Gurs, Mechelen e Drancy, in Europa occidentale, e quelli di concentramento di Bolzano e Fossoli di Carpi in Italia, erano usati come centri di raccolta, da dove gli Ebrei venivano poi deportati nei campi di sterminio, tramite appositi convogli ferroviari.

  26. Piemonte-4 campi • Lombardia-3 campi • Valle d’Aosta-1 campo • Trentino-1 campo • Veneto-4 campi • Friuli-1 campo • Liguria-2 campi • Emilia-5 campi • Toscana-3 campi • Marche-3 campi • Umbria-1 campo • Lazio-2 campi • Abruzzo-1 campo

  27. I luoghi della memoria

  28. Auschwitz Auschwitz, il camino oggi.

  29. Mauthausen

  30. Trieste, Italia Risiera di San Sabba.

  31. Il «viale dei giusti» è stato creato nel 1962 a Gerusalemme, presso lo Yad Vashem per ricordare tutti coloro che, animati da amore per il prossimo e per la giustizia, hanno salvato ebrei dalla deportazione e dalla morte mettendo a rischio la propria vita. Ad ogni «giusto tra le nazioni» è associato un albero.

  32. ..Non dimenticate …che questo è stato

  33. Voi che vivete sicuri Nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera Il cibo caldo e visi amici: Considerate se questo è un uomo Che lavora nel fango Che non conosce pace Che lotta per mezzo pane Che muore per un sì o per un no. Considerate se questa è una donna, Senza capelli e senza nome Senza più forza di ricordare Vuoti gli occhi e freddo il grembo Come una rana d'inverno. Meditate che questo è stato: Vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore Stando in casa andando per via, Coricandovi alzandovi; Ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa, La malattia vi impedisca, I vostri nati torcano il viso da voi. (Primo Levi, Se questo è un uomo, 1947)

  34. Un paio di scarpette rosse C'è un paio di scarpette rosse numero ventiquattro quasi nuove: sulla suola interna si vede ancora la marca di fabbrica "Schulze Monaco". C'è un paio di scarpette rosse in cima a un mucchio di scarpette infantili a Buckenwald erano di un bambino di tre anni e mezzo chi sa di che colore erano gli occhi bruciati nei forni ma il suo pianto lo possiamo immaginare si sa come piangono i bambini anche i suoi piedini li possiamo immaginare scarpa numero ventiquattro per l' eternità perché i piedini dei bambini morti non crescono. C'è un paio di scarpette rosse a Buckenwald quasi nuove perché i piedini dei bambini morti non consumano le suole.

More Related