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A.S. 2008-2009 Classe IA. Il "Parco delle Kentie" , ubicato nel comune di Riposto, è grande 10.000 m 2 e contiene circa 200 tipi di palme, anche se in tutto le specie esistenti sono circa 2500. Il parco è suddiviso in tre sezioni: piccolo museo dedicato alla paleobotanica; piante utili;
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A.S. 2008-2009 Classe IA
Il "Parco delle Kentie", ubicato nel comune di Riposto, è grande 10.000 m2 e contiene circa 200 tipi di palme, anche se in tutto le specie esistenti sono circa 2500. Il parco è suddiviso in tre sezioni: • piccolo museo dedicato alla paleobotanica; • piante utili; • erbario.
Questo Parco tematico prende il nome di “Parco delle Kentie" per il fatto che ospita circa 100 Kentie che hanno 50-60 anni e sono alte circa 10 m. Questa pianta ha, come nome scientifico: Howea forsteriana è una pianta tropicale e prende il nome dall'isola di Lord Howe( Oceania).
Questa specie di palma si è abituata a vivere nel nostro territorio perché il nostro terreno, il nostro clima, è molto simile a quello della zona specifica della palma. Howea forsteriana
Le palme sono diffuse principalmente nelle regioni tropicali e sub-tropicali del mondo, hanno una grande resistenza, in grado di sopravvivere a temperature estreme.
L’Europa ospita attualmente solo due specie spontanee, Chamaerops humilisdistribuita nel bacino occidentale del Mediterraneo e Phoenix theophrasti nell’isola di Creta. Chamerops humilis
Le palme sono formate da: radici, molto lunghe perché devono procurare anche a distanza l'acqua per la sopravvivenza della pianta.
Fusto o stipite, dritto e di forma cilindrica che anche se è a volte molto piccolo è sempre molto resistente, di norma non si ramifica con la sola eccezione di Hyphaene thebaica. Esistono palme con tronco ridottissimo, con tronchi multipli o rampicanti. Il fusto può essere liscio, anellato, avvolto da fibra che fa da isolante termico, ricoperto di spine.
Foglie che possono essere pennate (penna d'uccello) o bipennate, palmate a ventaglio e a coda di pesce. Le dimensioni sono variabili, da alcuni centimetri a 8-10 metri, in Raphia taedigera possono raggiungere anche i 22 metri.
Fiori che possono essere gialli, rosa, arancioni, rossi, verdi e bianchi, sono riuniti in infiorescenze protette da spate. I fiori possono essere unisessuali, sullo stesso individuo (piante monoiche) o su individui diversi (piante dioiche), o bisessuali.
Frutti che possono essere drupe o bacche e di diversi tipi e colori e arrivano a pesare fino ai 20 Kg (Coco de mer).
La palma da cocco Della quale si utilizza la noce di cocco come frutto, il latte contenuto all’interno, la polpa che se essiccata al sole prende il nome di copra ed è utilizzata in pasticceria grattugiata in filamenti o anche ridotta in farina. Cocos nucifera
L’olio di cocco, le fibre di cocco con le quali si realizzano tappeti, stuoie spazzole ecc., anche i gusci delle noci di cocco possono essere utilizzati, levigati e lucidati come tazze, ciotole o altro.
La palma da datteri Della quale si utilizzano i datteri come frutta anche secca, il legno e le foglie, nei paesi di origine della palma, sono utilizzati per la costruzione di capanne e la copertura e la realizzazione di recinti, i datteri duri ridotti in farina per preparare insieme a farina d’orzo, una focaccia, detta pane del deserto. Phoenix dactylifera
Le palme da vino Arenga saccarifera, Borassus flabellifer, Caryota urens, Cocos nucifera, Jubaea chilensis, Phoenix dactylifera, Attalea speciosa. Il vino si ricava dalla linfa zuccherina estratta manualmente che viene fatta fermentare.
l’albume indurito dei semi costituisce un avorio vegetale pregiato, usato per fabbricare bottoni ed oggetti intagliati. Phytelephas macrocarpa
I fusti lavorati costituiscono il rattan, utilizzato per la fabbricazione di mobili, bastoni, ombrelli e per lavori d’intreccio. Calamus rotang
La palma da olio I frutti e semi danno un olio vegetale usato a scopi alimentari, margarina o burro vegetale, o nell’industria cosmetica. Elaei guineensis
Diverse sono le palme dalle quali si ricava zucchero incidendo l’asse dell’infiorescenza dalla quale esce una linfa zuccherina. Caryota urens
La palma da cera Dalle sue foglie si ricava la cera utilizzata come costituente di cere per pavimenti, per mobili, per carrozzerie. È utilizzata anche per fabbricare matite, pastelli, candele. Le qualità migliori si usano nell’industria cosmetica per preparare rossetti, stick deodoranti. Copernicia cerifera
La palma di betel I semi di questa palma sono utilizzati nell’Asia sud - orientale per le proprietà stimolanti, digestive e cardiotoniche. Areca Catechu
La palma da rafia Le foglie vengono utilizzate per produrre la rafia, una fibra resistente utilizzata in floricoltura e orticoltura come legacci, oltre che per fare lavori d’intreccio come cestini, stuoie, cappelli. I piccioli fogliari sono impiegati al posto del bambù per costruire abitazioni e mobili di vario tipo. Ancora dalle foglie si,può ottenere cera per pavimenti o lucido da scarpe. Raphia farinifera
La palma nana o di S. Pietro (Chamaerops humilis) è diffusa in Sicilia lungo le coste meridionali e occidentali, gli artigiani locali utilizzano le sue foglie per lavori d’intreccio: la “coffa” adoperata come borsa da spiaggia
il “muscaloru” il ventaglio che si usava per alimentare il fuoco che ancora è utilizzato per ravvivare la brace, la “scopa” per spazzare cortili.
La palma da datteri (Phoenix dactylifera) è usata come pianta ornamentale e in occasione della Domenica delle Palme, le foglie artisticamente intrecciate vengono benedette per poi essere conservate in casa fino all’anno successivo.