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Il terrorismo La storia. Terrorismo e Rivoluzione Russa.
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Terrorismo e Rivoluzione Russa Lenin indicava una netta distinzione fra terrorismo e lotta partigiana. Condannava il primo come pratica elitaria che non coinvolgeva le masse. Ma, con l’assenso di Lenin, i bolscevichi svolgevano un’attività clandestina illegale (finalizzata, per esempio, al finanziamento del partito) che non veniva rivendicata
Terrorismo e fascismo • L’uso di metodi terroristici ha accompagnato la salita al potere dei regimi di estrema destra in Italia e in Germania: • il delitto Matteotti • l’incendio del Reichstag
Il terrorismo dei regimi totalitari • I regimi totalitari applicarono forme di “governo mediante il terrore” dello stesso tipo, anche se in forma più allargata e meglio organizzata, di quelle adottate dal Terrore nella Francia rivoluzionaria. • Il “terrore staliniano” • L’attività delle squadre fasciste in Italia nei primi anni ‘20 • L’attività delle SA prima, e poi delle SS e della Gestapo nella Germania nazista
Il terrorismo contro i regimi totalitari • La distinzione leninista fra terrorismo e lotta partigiana viene assunta anche dalle formazioni combattenti della Resistenza antifascista e antinazista le quali adottano però anche forme di lotta di tipo terroristico • Le bande partigiane • Le SAP • I GAP (cfr. l’attentato di via Rasella a Roma)
Il terrorismo nella Guerra Fredda I servizi segreti degli Stati appartenenti ai due blocchi fanno ricorso ad attività di tipo terroristico sia in forma coperta, sia favorendo la formazione o appoggiando l’attività di gruppi che praticano il terrorismo politico
Terrorismo e movimenti nazionalistici • Alla pratica del terrorismo fanno tradizionalmente ricorso i gruppi nazionalisti che si dichiarano in lotta contro l’occupazione straniera • IRA • ETA • Gruppi armati palestinesi IRA bombing of department store, Northern Ireland, 1972.
Forme di terrorismo nelle guerre moderne Le mine antiuomo “Per le popolazioni civili il “dopoguerra” è stato abolito. Un decisivo “alimento per la vita eterna” della guerra sono le mine antiuomo. Queste armi non soltanto uccidono o mutilano 15.000 persone all’anno. Tanto il loro brillare quanto il loro semplice restare sul terreno rendono la guerra indefinitamente presente: non nel ricordo o in simbolo, ma nella realtà, imprimendo segni definitivi e indelebili. Quando cinque, dieci, vent’anni dopo la cessazione ufficiale delle ostilità resta uccisa una donna mentre raccoglie legna, un bambino viene mutilato mentre gioca, o un contadino si ritrova improvvisamente cieco, non è successa una disgrazia; s’è compiuto un processo in corso ed è giunto ad attuazione un piano.[...] Ma le mine antiuomo inesplose agiscono a loro volta, e agiscono ininterrottamente: sono una costante minaccia terroristica, rendono i campi non coltivabili, impraticabili i sentieri, inutilizzabili interi territori. Le mine antiuomo non soltanto hanno la possibilità di colpire; colpiscono già, e continuativamente, per il fatto di essere una possibilità.” [La fine del dopoguerra, in “Emergency”, febbraio/marzo 1995].
Il terrorismo fascista e le complicità di apparati dello Stato nell’Italia degli anni ‘70 e ‘80 • Piazza Fontana • Piazza della Loggia • Il treno Italicus • La stazione di Bologna
Il terrorismo e i movimenti rivoluzionari comunisti e anarchici degli anni ‘70 • Le Brigate Rosse • La Rote Armé Fraktion • I Weathermen
Il terrorismo internazionale Il terrorismo internazionale, nelle forme in cui si presenta oggi, si collega alle lotte di liberazione anticolonialistiche (Kenya, Algeria) e antimperialistiche (Vietnam, America Latina) ma le sue manifestazioni più sistematiche e organizzate si sono manifestate alla fine degli anni ‘60 per opera di gruppi armati della resistenza palestinese
I primi a colpire sono gruppi laici e/o marxisti FPLP 23 luglio 1968 dirottamento El Al Roma-Tel Aviv su Algeri 26 dicembre 1968 sparatoria contro aereo El Al ad Atene (1 morto e numerosi feriti). Segue attacco israeliano su Beirut (13 aerei arabi distrutti a terra) 29 agosto 1969 dirottamento TWA su Damasco 10 febbraio 1970 bomba contro bus El Al a Monaco (1 morto e diversi feriti) 22 febbraio 1970 aereo Swissair diretto a Tel Aviv esplode in volo (47 morti)
La serie di attentati dell’estate ‘70 6 settembre 1970 dirottamento di 4 aerei: 2 (Swissair e TWA) a Dawson’s Field (un campo ex RAF in Giordania); 1 (Pan Am) su Cairo e 1 (El Al) su cui agenti israeliani sopraffanno i dirottatori Leila Khaled viene arrestata in Inghilterra e tre giorni dopo un aereo inglese (Bahrein-Londra) è dirottato su Dawson’s Field Khaled viene rilasciata e così i passeggeri in ostaggio (425) Gli aerei vengono fatti esplodere
Settembre Nero La reazione di Hussein di Giordania è il “settembre nero” contro i palestinesi La reazione di Al Fatah, che rischia di perdere consensi a favore dei gruppi più radicali come il FPLP, è la formazione di Settembre Nero
Un salto di qualità nell’attività terroristica • 28 novembre 1971: il primo ministro giordano Wasfi Tal è ucciso a Cairo. E’ la prima azione di “Settembre nero” • 30 maggio 1972: tre giapponesi del gruppo “Armata Rossa”, già addestrati dal FPLP in Libano, sbarcano a Lod da un volo Air France e aprono il fuoco sulla folla nell’aeroporto con gli AK47 arrivati con i bagagli (27 vittime) • 5 settembre 1972: un gruppo di Settembre Nero assalta l’alloggio israeliano al villaggio olimpico di Monaco. Due atleti sono uccisi subito e nove sono presi in ostaggio. Saranno tutti uccisi dai sequestratori nello scontro a fuoco provocato dalla polizia tedesca all’aeroporto per liberarli
Terrorismo e politiche antiterroristiche: • La linea dura di Israele: • rifiuto di qualunque trattativa con i terroristi • rappresaglie e azioni di controterrorismo (cfr. gli assassinii mirati) • La linea trattativistica dei governi europei
Il controterrorismo israeliano Il Mossad costituisce una squadra speciale per eliminare i terroristi in Europa Il primo a essere ucciso, il 16 ottobre 1972 a Roma, è Wael Zwaiter, rappresentante dell’OLP in Italia. Si saprà poi che, nella sua organizzazione, era un radicale oppositore dell’uso di forme di lotta terroristiche Il 9 aprile 1973 un commando di incursori guidato dal tenente colonnello Barak, sbarca a Beirut e uccide tre capi palestinesi sorpresi nel sonno a casa loro. Contemporaneamente un altro gruppo fa saltare la sede del FDPLP provocando dozzine di vittime
Gli sciiti e il terrorismo di ispirazione religiosa La rivoluzione iraniana e l’accentuazione dell’idea di martirio propria dell’islam sciita L’operazione “pace in Galilea” e la comparsa dei terroristi suicidi di ispirazione sciita l’attacco contro gli americani e i francesi a Beirut
La “guerra al terrorismo” • Gli USA contro gli “Stati terroristi” • Carter e l’Iran • Reagan e la Libia • Bush e l’Iraq • Clinton e Osama bin Laden