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Il ‘Credo’ nella Storia

Il ‘Credo’ nella Storia. Prima Professione di Fede:. Gesù è il Signore. Regola di Fede.

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Il ‘Credo’ nella Storia

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Presentation Transcript


  1. Il ‘Credo’ nella Storia

  2. Prima Professione di Fede: Gesù è il Signore

  3. Regola di Fede

  4. Il Verbo dell’unico Dio creatore del mondo, era disceso per lo Spirito e la potenza di Dio Padre nella Vergine Maria, si fece carne nel suo seno, Nacque, Patì, fu Crocifisso, e il terzo giorno Risuscitò.

  5. La parola deriva dal greco e significa: “che unisce”. SIMBOLO

  6. La parola greca Symbolon indicava la metà di un oggetto spezzato (per esempio un sigillo) che veniva presentato come un segno di riconoscimento. Le parti rotte venivano ricomposte per verificare l'identità di chi le portava. Il «Simbolo della fede» è quindi un segno di riconoscimento e di comunione tra i credenti. (Catechismo della Chiesa Cattolica, 188)

  7. SIMBOLODEGLI APOSTOLI

  8. Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra e in Gesù Cristo, Suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre onnipotente: di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen Simbolo degli Apostoli

  9. CONCILI: ‘riunioni’ dei vescovi in cui si discute sulla Fede e si cerca una soluzione condivisa.

  10. I Concili fondamentali per la definizione della formula di Fede furono 3: Concilio di Nicea325 Concilio di Costantinopoli 381 Concilio di Calcedonia 451

  11. Riflessione sul rapporto tra Padre e Figlio: • Il Figlio è Dio? • Ci sono due dei? • Cosa vuol dire che sono una cosa sola? Concilio di Nicea325 Il Figlio è consustanziale al Padre

  12. Concilio di Costantinopoli 381 • Che rapporto c’è tra Padre, Figlio e Spirito Santo? Dio è uno e Trino: una sola è la sostanza, tre sono le persone.

  13. Concilio di Calcedonia 451 • Riflessione sulla consustanzialità in Gesù della natura umana e della natura divina. • Ratifica della formula di Nicea e di Costantinopoli: “Seguendo i santi padri, all’unanimità noi insegniamo a confessare un solo e medesimo Figlio…”

  14. “Il Concilio convocato a Costantinopoli nel 381 proclamò la sua fede a completamento del simbolo professato a Nicea. Questo Simbolo è stato solennemente riconosciuto nel suo valore conciliare, ecumenico, normativo e irrevocabile, dal Concilio di Calcedonianel 451, e da allora è stato riconosciuto in tutte le Chiese.

  15. Il Simbolo della Fede, d’ora innanzi chiamato niceno-costantinopolitano è così l’espressione eminente della comunione delle Chiese di Cristo…” (G.P.II – Lettera Apostolica  del 25.3.1981 – per il 1600° anniversario del Concilio di Costantinopoli)

  16. Simbolo Nicenocostantinopolitano Credoin un solo Dio, Padre Onnipotente, Creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credoin un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato e non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto: Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credonello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credola Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica. Professo un solo Battesimo per il perdono dei peccati Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

  17. Secondo un’antica etimologia, la parola Credo deriva dal latino COR + DARE = dare il cuore.

  18. Simbolo degli Apostoli Io credo in Dio, Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra

  19. La nostra professione di fede incomincia con Dio, perché Dio è il primo e l'ultimo, il principio e la fine di tutto. Il Credo incomincia con Dio Padre, perché il Padre è la prima Persona divina della Santissima Trinità. Il nostro Simbolo incomincia con la creazione del cielo e della terra, perché la creazione è l'inizio e il fondamento di tutte le opere di Dio. (Catechismo della Chiesa Cattolica, 198)

  20. Simbolo degli Apostoli Simbolo di Nicea e Costantinopoli Io credo in Dio, Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra

  21. «Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze» (Dt 6,4-5).

  22. La Trinità è Una. Noi non confessiamo tre dèi, ma un Dio solo in tre Persone: «la Trinità consustanziale». Le Persone divine non si dividono l’unica divinità, ma ciascuna di esse è Dio tutto intero: «Il Padre è tutto ciò che è il Figlio, il Figlio tutto ciò che è il Padre, lo Spirito Santo tutto ciò che è il Padre e il Figlio, cioè un unico Dio quanto alla natura». (Catechismo della Chiesa Cattolica, 253)

  23. Le Persone divine sono realmente distinte tra loro. «Dio è unico ma non solitario». «Padre», «Figlio» e «Spirito Santo» non sono semplicemente nomi che indicano modalità dell’Essere divino; essi infatti sono realmente distinti tra loro: «Il Figlio non è il Padre, il Padre non è il Figlio, e lo Spirito Santo non è il Padre o il Figlio». Sono distinti tra loro per le loro relazioni di origine: «È il Padre che genera, il Figlio che è generato, lo Spirito Santo che procede». L’Unità divina è Trina. (Catechismo della Chiesa Cattolica, 254)

  24. Simbolo degli Apostoli Simbolo di Nicea e Costantinopoli Io credo in Dio, Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra

  25. Simbolo degli Apostoli Simbolo di Nicea e Costantinopoli Io credo in Dio, Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.

  26. Creatore di tutte le cose visibili e invisibili Tutte le cose corporee Gli esseri spirituali

  27. Esseri spirituali = Angeli Sono spiriti incaricati di un ministero, inviati per servire coloro che devono ereditare la salvezza. Non a caso la parola angelo vuol dire Inviato e si riferisce al loro servizio.

  28. In quanto creature puramente spirituali, essi hanno intelligenza e volontà: sono creature personali e immortali. Superano in perfezione tutte le creature visibili. Lo testimonia il fulgore della loro gloria. (Catechismo della Chiesa Cattolica, 330)

  29. Il diavolo e gli alti demoni sono anche loro esseri incorporei, creati da Dio naturalmente buoni, ma da se stessi si sono trasformati in malvagi. (Catechismo della Chiesa Cattolica, 391)

  30. Simbolo degli Apostoli Simbolo di Nicea e Costantinopoli e in Gesù Cristo, Suo unico Figlio, nostro Signore,il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine,patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre onnipotente:di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato e non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto: Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.

  31. Simbolo degli Apostoli Simbolo di Nicea e Costantinopoli e in Gesù Cristo, Suo unico Figlio, nostro Signore in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero

  32. Tra la fine del 100 e l’inizio del 200 a Roma c’era un vescovo di nome Callisto. Ora Roma da sempre aveva ereditato le scelte cristologiche più vicine al giudaismo e aveva sempre cercato, perciò, di salvaguardare il monoteismo contro le accuse di diteismo (Padre + Figlio). In particolare, questa accusa era stata pronunciata da un certo Ippolito romano contro cui Callisto si infuriò, dicendo che Ippolito era “un impostore e un imbroglione”… “insensato e furbacchione” che, “avendo detto pubblicamente con spregio: siete diteisti, escogitò un’eresia”.

  33. Ippolito allora spiego meglio quello che intendeva: “Quando però dico un altro, non affermo due déi, ma come luce da luce o acqua da fonte o raggio da sole. Una sola è infatti la potenza che deriva dal tutto; il Padre è il Padre e la potenza che deriva da Lui è il Logos. Era questo l’intelletto, che procedendo si manifestò nel mondo come figlio di Dio. Tutto perciò per suo mezzo e solo Lui dal Padre”.

  34. Alla fine della controversia furono considerati eterodosse sia la dottrina di Callisto sia quella di Ippolito. Quella di Callisto: perché confondeva la persona del Figlio con quella del Padre tanto da affermare che non il Figlio, ma il Padre aveva sofferto sulla Croce, mentre Padre e Figlio sono due persone distinte. Quella di Ippolito: perché prevedeva che ci fosse un prima e un poi nella presenza del Figlio presso Dio. Un prima in cui il Figlio era solo Logos e un poi in cui si è reso visibile.

  35. I santi padri del Concilio di Nicea, tuttavia, ben sapendo che la Chiesa è il luogo in cui lo Spirito del Signore svolge la sua santa operazione, non disdegnarono di raccogliere quell’immagine divina che l’imbroglione e il furbacchione aveva ricevuto, per ispirazione, nei suoi scritti: Luce da Luce!

  36. Simbolo degli Apostoli Simbolo di Nicea e Costantinopoli e in Gesù Cristo, Suo unico Figlio, nostro Signore in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato e non creato della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create.

  37. Simbolo degli Apostoli Simbolo di Nicea e Costantinopoli il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto.

  38. Discese agli Inferi È il Mistero del Sabato Santo in cui Cristo deposto nel sepolcro manifesta il grande riposo sabbatico di Dio dopo il compimento della salvezza degli uomini che mette in pace l'universo intero. (Catechismo della Chiesa Cattolica, 624)

  39. Discese agli Inferi Le frequenti affermazioni del Nuovo Testamento, secondo le quali Gesù “è risuscitato dai morti”, presuppongono che, preliminarmente alla Risurrezione, egli abbia dimorato nel soggiorno dei morti.

  40. È il senso primo che la predicazione apostolica ha dato alla discesa di Gesù agli inferi: Gesù ha conosciuto la morte come tutti gli uomini e li ha raggiunti con la sua anima nella dimora dei morti. Ma egli vi è disceso come Salvatore, proclamando la Buona Novella agli spiriti che vi si trovavano prigionieri. (Catechismo della Chiesa Cattolica, 632)

  41. Oggi sulla terra c'è grande silenzio, grande silenzio e solitudine. Grande silenzio perché il Re dorme: la terra è rimasta sbigottita e tace perché il Dio fatto carne si è addormentato ed ha svegliato coloro che da secoli dormivano. . . Egli va a cercare il primo padre, come la pecora smarrita. Egli vuole scendere a visitare quelli che siedono nelle tenebre e nell'ombra di morte. Dio e il Figlio suo vanno a liberare dalle sofferenze Adamo ed Eva, che si trovano in prigione. . . “Io sono il tuo Dio, che per te sono diventato tuo figlio. Svegliati, tu che dormi! Infatti non ti ho creato perché rimanessi prigioniero nell'inferno. Risorgi dai morti. Io sono la Vita dei morti” Da un'antica “Omelia sul Sabato Santo, in Catechismo della Chiesa Cattolica, 635)

  42. Simbolo degli Apostoli Simbolo di Nicea e Costantinopoli il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre onnipotente: di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.

  43. Simbolo degli Apostoli Simbolo di Nicea e Costantinopoli Credo nello Spirito Santo Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.

  44. Simbolo degli Apostoli Simbolo di Nicea e Costantinopoli la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen Credo la Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica. Professo un solo Battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen

  45. «Innanzi tutto, conservatemi questo prezioso deposito, per il quale io vivo e combatto, con il quale voglio morire, che mi rende capace di sopportare ogni male e di disprezzare tutti i piaceri: intendo dire la professione di fede nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo. Io oggi ve la affido. Con essa fra poco vi immergerò nell’acqua e da essa vi trarrò. Ve la dono, questa professione, come compagna e patrona di tutta la vostra vita. Vi do una sola divinità e potenza, che è Uno in Tre, e contiene i Tre in modo distinto. Divinità senza differenza di sostanza o di natura, senza grado superiore che eleva o inferiore che abbassa. Di tre infiniti è l’infinita connaturalità. Ciascuno considerato in sé è Dio tutto intero [...]: Dio, le tre Persone considerate insieme [...]. Ho appena incominciato a pensare all’Unità ed eccomi immerso nello splendore della Trinità. Ho appena incominciato a pensare alla Trinità ed ecco che l’Unità mi sazia…». (Gregorio Nazianzeno, Orationes, in Cat. della Chiesa Cattolica, 256)

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