210 likes | 388 Views
Il processo di modernizzazione e le nuove regole in materia di aiuti di Stato. Nicola Pesaresi AntitrustItalia Bruxelles, 21 Febbraio 2013. Agenda. La modernizzazione degli aiuti di Stato: sfide, obiettivi e orientamenti applicativi Componenti della riforma: iniziative adottate e future.
E N D
Il processo di modernizzazione e le nuove regole in materia di aiuti di Stato Nicola Pesaresi AntitrustItalia Bruxelles, 21 Febbraio 2013
Agenda • La modernizzazione degli aiuti di Stato: sfide, obiettivi e orientamenti applicativi • Componenti della riforma: iniziative adottate e future
La modernizzazione degli aiuti di Stato: • sfide, obiettivi e orientamenti applicativi
Sfide per il sistema di controllo degli aiuti di Stato • Contesto: rilancio dell'economia, indirizzare i bilanci pubblici verso un percorso di sostenibilità, facilitare l'aggiustamento (evitare protezionismo); • L'applicazione delle norme sugli aiuti di Stato deve essere migliorata: • Carenze applicative evidenziate dall'attività di monitoraggio • Mancanza di una appropriata valutazione di impatto dei regimi di aiuto • Opportunità per una più significativa valutazione dei regimi distorsivi, e una valutazione semplificata dei casi standard • Il quadro giuridico degli aiuti di Stato è sempre più complesso • Sovrapposizioni, differenze nei criteri di valutazione • Necessità di semplificare
Obiettivi della modernizzazione (Comunicazione dell'8 maggio 2012) • Assicurare una robusta disciplina degli aiuti di Stato che favorisca aiuti 'buoni', finalizzati a rettificare i fallimenti del mercato e direttamente collegati agli obiettivi Europa 2020 • Dare priorità all'applicazione di casi con il maggior impatto sul mercato interno • Razionalizzare il processo decisionale della Commissione
Favorire aiuti 'buoni' per sostenere la crescita Concedere aiuti dove è necessario • Nuovo campo di applicazione degli orientamenti - in linea con gli obiettivi Europa 2020 e le conclusioni del Consiglio Generale del 18 ottobre, e coordinati con altre politiche (fondi strutturali, programmi BEI, ecc.), al fine di favorire: • RSI (prototipi) and economia digitale (reti ultra veloci), • Accesso ai finanziamenti (capitale di rischio e riskfinance), • Mercato interno dell'energia (interconnessioni, meccanismi capacita produttiva) • Migliore identificazione e disegno dei fallimenti del mercato (fasi di finanziamento meglio adattate agli stadi di vita delle PMI, sostegno più incisivo alle rinnovabili) Utilizzare gli effetti positivi: • Aiuti per autentico cambiamento (es. 'salto di qualità' nella banda larga) • Nessun beneficio da sostegno pubblico in caso di contributo insufficiente agli obiettivi comuni (es. grandi imprese nelle regioni 'c') • Possibile incentivo per gli aiuti volti al raggiungimento di molteplici obiettivi
Promuovere aiuti 'buoni' ed evitare aiuti 'cattivi' Assicurare un autentico effetto di incentivazione e la minimizzazione degli aiuti (aiuti ben disegnati): • Requisiti più stringenti e migliore controllo al livello del beneficiario (specialmente per le grandi società/ammontare più elevato), al fine di evitare misure controproducenti che creano dipendenza dagli aiuti o profitti inaspettati (es. sussidi automatici legati al fatturato) • Intensità corrette per grandi imprese/progetti che eccedano il sovraccosto netto (i.e. il costo del contributo al raggiungimento dell'obiettivo) • Promozione del meccanismo per assicurare l'effetto incentivante e la minimizzazione dell'aiuto (gare nella banda larga e capacita energetica, maggiore uso di anticipi rimborsabili) Preservare la dimensione del mercato interno • Necessita di intervenire sulle misure che frammentano il mercato interno (es. meccanismi di approvvigionamento energetico in assenza di input da parte di altri SM) o mercati chiusi; possibili incentivi per la cooperazione transnazionale
Applicazione concentrata sui casi più rilevanti Concentrare la verifica sui casi più distorsivi • Una analisi sostanziale dei casi più rilevanti a fronte della notifica: non una lista di condizioni standard, ma un'analisi nel merito dei casi (autentico effetto di incentivazione, intervento su un fallimento del mercato, analisi del sovraccosto netto, ecc.) • Più investigazioni ex officio e priorità alle denunce con un vero impatto sul mercato interno Revisione del trattamento dei regimi • Dove possibile, più categorie di regimi saranno incluse nel Regolamento di Esenzione, norme da semplificare • Ma necessita di migliore informazione sugli aiuti attribuiti tramite regimi grazie a requisiti di trasparenza (es. orientamenti sulla banda larga e bozza di orientamenti sugli aiuti a finalità regionale) • Impatto dei regimi grandi/di lunga durata da valutare per la correzione/modifica di eventuali effetti negativi non previsti
Applicazione concentrata sui casi più rilevanti Semplificare le regole per i casi meno rilevanti e problematici • Trattamento semplificato ai sensi del Regolamento di Esenzione (revisione delle soglie di intensità dell'aiuto, nuovi tipi di misure regionali e ambientali) • Revisione del Regolamento di Abilitazione per occuparsi dei casi in cui l'esperienza ha mostrato un ridotto livello di distorsione della concorrenza e degli scambi, e consentire ulteriori esenzioni: • Settori culturali e di protezione de patrimonio, aiuti in relazione alle calamita naturali, innovazione, silvicoltura, aiuti sociali per i trasporti a favore dei residenti in regioni remote, alcune infrastrutture a banda larga, ecc. • Prestare la dovuta attenzione alle PMI nel contesto degli orientamenti (es. RAG regioni "c", RCG), requisiti proporzionati per le PMI (es. effetto di incentivazione) per ridurre gli adempimenti burocratici • Possibilmente, regole di compatibilità semplificate per aiuti di ammontare ridotto per giovani imprese innovative Gestire meglio l'impatto sugli scambi • Revisione del Regolamento de minimisbasata sulla valutazione dell'impatto e l'analisi delle norme
Razionalizzare la normativa: semplificare e armonizzare Chiarimento del concetto di aiuto: • Sintesi e indicazioni sulla giurisprudenza esistente relativa al concetto di aiuto: • Definizione di risorse dello Stato, indicazioni sul test dell'investitore privato, indicatori per il prezzo di prestiti e garanzie, chiarimenti sul concetto di selettività (in particolare selettività fiscale), indicazioni sul finanziamento delle infrastrutture Semplificazione e armonizzazione del quadro giuridico • Approccio comune agli orientamenti in termini di struttura (griglia per l'analisi) e contenuto (es. test dell'effetto di incentivazione, esclusioni, ecc.) – allo stesso tempo concedere flessibilità se opportuno/motivato • Metodologia comune per la verifica attraverso "criteri di verifica chiave" che agiscano come filtri • Il Regolamento di Esenzione che rifletta i principi degli orientamenti
Razionalizzare la normativa: le procedure Rafforzare l'efficacia delle procedure di aiuti di Stato, in particolare delle denunce • Introduzione di filtri per migliorare la qualità delle informazioni ricevute dai terzi; es. Formulario obbligatorio per le denunce • Ammissibilità delle denunce in base alla sussistenza di interesse ad agire del terzo, possibilità di considerare una denuncia ritirata in caso di mancata produzione di informazioni significative • Ruolo rinforzato delle corti nazionali (amicuscuriae) Raccogliere le informazioni appropriate in tempi compatibili con le esigenze dell'impresa • Possibilità di ottenere più veloci/ più attendibili dagli attori del mercato se opportuno (durante la procedura di investigazione formale) • Possibilità di condurre inchieste di settore
Componenti della riforma: • iniziative adottate e future
Elementi costitutivi del Pacchetto Comunicazione sul concetto di aiuto Revisione del Regolamento de minimis • Nel pacchetto: • chiarimento e semplificazione, • coerenza tra gli strumenti • Maggiore impegno da parte degli Stati membri Nuovo Regolamento di Abilitazione Nuovo Regolamento Generale di Esenzione Approccio coordinato alla revisione dei principali orientamenti: finalità regionale, tutela ambientale, investimenti in capitale di rischio, R&S&I, banda larga, ecc. Riforma del Regolamento di Procedura
Situazione attuale • Prime consultazioni pubbliche completate (de minimis, RSI, risk finance, ecc.) • Discussioni con Stati Membri, Consiglio e Parlamento • Workshops (RSI e risk finance) • Adozione delle proposte per i Regolamenti del Consiglio di Abilitazione e di Procedura (5/12/12) • Orientamenti sugli aiuti allo sviluppo della banda larga adottati (19/12/12) • Consultazioni pubbliche sulla bozza di Orientamenti aiuti Regionali (11/01/13 -> 11/03/13)
Aiuti di Stato per lo sviluppo rapido di reti a banda larga • http://ec.europa.eu/competition/state_aid/legislation/broadband_guidelines_en.pdf • Nuova categoria: reti "ultra veloci" (obiettivi Agenda Digitale) • Nuove condizioni per promuovere gli investimenti nelle aree rurali • Riduzione degli adempimenti amministrativi per i progetti più semplici • Maggiore trasparenza (pubblicazione su internet dei dati più importanti dei progetti) • Requisito di accesso diffusoall'infrastruttura
Bozza di Orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale (1) http://ec.europa.eu/competition/consultations/2013_regional_aid_guidelines/index_en.html • Riduzione dell'intensità dell'aiuto (ad eccezione delle Regioni con la peggiore situazione economica) • Valutazione più rigorosa dell'effetto di incentivazione • Aiuti alle grandi imprese solo nelle aree "a"
Bozza di Orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale (2) • Proporzionalità dell'aiuto e soglie di intensità: • obiettivo di trovare il giusto equilibrio – da una parte le regioni più bisognose devono essere in una posizione per attrarre gli investimenti di cui hanno bisogno per crescere; dall'altra parte, l'aiuto deve essere limitato a quanto necessario per attrarre tali investimenti • sono autorizzate maggiori intensità di aiuto (e quindi potenziali maggiori distorsioni degli scambi e della concorrenza) quanto più bassi sono i livelli di sviluppo della regione interessata e se il beneficiario è una PMI. • Maggiore trasparenza • Valutazione ex post
Consultazione pubblica aiuti de minimis • Risposte da 15 SM, 45 Regioni e altre autorità, 32 privati • Ammontare di aiuti de minimisper impresa in media € 30.000 all'anno • Più del 90% micro e PMI • In maggioranza sovvenzioni ma anche prestiti e garanzie • Alcuni SM hanno introdotto un registro centrale per gli aiuti de minimis http://ec.europa.eu/competition/consultations/2012_de_minimis/index_en.html
Prossimi adempimenti nel 2013 • Estate 2013: consultazioni • Consultazioni pubbliche / incontri multilaterali / comitati consultivi inter alia su: Regolamento di Esenzione, de minimis, RSI, riskfinance, salvataggio e ristrutturazione, ambiente ed energia • Negoziazioni al Consiglio sui Regolamenti di Procedura e di Abilitazione • Adozione degli orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale • Entro fine 2013 / inizio 2014: principali elementi del pacchetto in vigore • Adozione Regolamento di Esenzione e de minimis • Adozione degli orientamenti (es. RSI, Risk capital, S&R, poi ambiente ed energia) • Adozione della Comunicazione sul concetto di aiuto • Adozione da parte del Consiglio dei Regolamenti di Procedura e di Abilitazione?
Da segnalare: • La pagina web della DG Concorrenza sulla modernizzazione degli aiuti di Stato (novità e discorsi) • http://ec.europa.eu/competition/state_aid/modernisation/index_en.html