1 / 44

Introduzione al Coaching Sistemico

Introduzione al Coaching Sistemico. Benvenuti . Iniziamo a conoscerci. Risultati attesi dal modulo formativo. Dopo la sessione formativa, i partecipanti dovrebbero: avere una conoscenza di base del coaching e della differenza tra consulenza e terapia;

eshana
Download Presentation

Introduzione al Coaching Sistemico

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Introduzione al Coaching Sistemico

  2. Benvenuti 

  3. Iniziamo a conoscerci

  4. Risultatiattesi dal modulo formativo Dopo la sessione formativa, i partecipanti dovrebbero: • avere una conoscenza di base del coaching e della differenza tra consulenza e terapia; • avere una conoscenza di base del coaching sistemico; • aver sperimentato il coaching attraverso gli esercizi; • conoscere quali passi successivi, se interessati, intraprendere per svolgere ulteriore formazione per diventare dei coach; • avere risorse di base per approfondire la conoscenza sul coaching (ad esempio: letteratura).

  5. Programmadellagiornata

  6. SESSIONe 1il coach edilcliente – definizioneDell’impostazione

  7. Il Coaching: origini del termine Coach deriva dal termine francese coche che indica una carrozza (derivato a sua volta dall’ungherese Kotczy - Kocsis). Nella lingua inglese, la parola indicava la carrozza di un treno o un pullman, fino al suo utilizzo trasposto nel mondo dello sport ed ora della consulenza.

  8. Il Coach: motivatore e mentore Negli USA la parola Coach (che nelle università inglesi era usata in gergo per indicare i tutor) è stata assegnata all’allenatore sportivo. Un allenatore che non sia solo un tecnico, ma anche un motivatore, un ispiratore, un mentore.

  9. Differenze

  10. Il Coaching e le altreprofessioni

  11. Il Coaching e le altreprofessioni

  12. Il Coaching e le altreprofessioni

  13. Il Coaching e le altreprofessioni

  14. Il Coaching e le altreprofessioni

  15. Il coaching secondoilmodellodi Kiel Negli anni ‘80 U. Grau dell’Università di Kiel e J.-I.Gunnarson, allenatore della squadra nazionale di pallamano THW si posero il problema di integrare le loro esperienze. La domanda di base era: possono essere efficaci le metodologie psicologiche orientate dall’approccio sistemico-costruttivista nel lavoro quotidiano di allenare un sistema come una squadra sportiva, dunque in un settore “non-clinico”?

  16. Il coaching secondoilmodellodi Kiel Il KielerConsultingModel è una prassi di coaching che supporta ed incoraggia i clienti a vari livelli delle loro attività lavorative. Dopo le applicazioni nello sport, fu esportato con successo nell’area del management, per vari aspetti della vita professionale dei clienti quali la pianificazione della carriera, la capacità di prendere decisioni, il miglioramento del lavoro di gruppo, ecc. . “I principi di questo approccio al coaching sono: il singolo è colui che prende le decisioni; il coaching coadiuva il cliente ad aiutarsi da solo concentrandosi sulle soluzioni” (UweGrau).

  17. Coaching - descrizione • Coach e clienti insieme formano un sistema di consulenza che può essere tenuto in piedi, a lungo termine con l'obiettivo di ri-(dis)solvere i problemi. • Il coaching è una sorta di consulenza esterna per i clienti, separata dall’organizzazione. • Il cliente è al centro del coaching che si fonda sul principio fondamentale della cooperazione. • Il cliente porta la costruzione dei problemi nel coaching. • Durante la conversazione sul sistema di problemi (del cliente) vengono alla luce informazioni aggiuntive. • Il coach ed il cliente sviluppano prospettive di risoluzione dei problemi insieme. • Il cambiamento di prospettive fa emergere vie alternative di azioni possibili. • Nella vita di tutti i giorni il cliente riesce ad implementare azioni in relazione ai diversi ambienti organizzativi e sistemi di lavoro.

  18. Principifondamentali di un processo di coaching • Principi fondamentali: Riservatezza e segretezza. • Tutto ciò che viene riferito nella stanza dove si svolge il coaching rimane lì. • Il cliente decide quali informazioni ritiene opportuno trasmettere. • Tutti gli appunti che il coach prende sono a disposizione del cliente alla fine della sessione.

  19. SESSIONE 2ilmodo di Pensare di un COACH

  20. Il Coaching come processotraesperti

  21. Il modo di pensare di un coach

  22. Il modo di pensare di un coach

  23. Il modo di pensare di un coach Discussione: Qualisono le difficoltà dal tuopunto di vista? Come possonoessererisolte?

  24. SESSIONe 3 FARE COACHING seguendo un MODELLO

  25. Fasi di un processo di coaching

  26. Fasi di un processo di coaching • Nella prima fase il coach ed il cliente impostano un rapporto di fiducia.Essi sviluppano una comprensione comune di ciò che il coaching può e non può fare. Il coach spiega come funziona il coaching. Il coach spiega poi con quali metodi lavora. • Il coach si concentra su: • stabilire un rapporto di fiducia e collaborazione con il cliente; • chiarire come i clienti vengono visti nel coaching ; • chiarire tutte le domande dei clienti circa il servizio di “coaching”; • spiegare l’impostazione e il ruolo del coach. • Poi il coach fa delle domande del tipo: Con cosa sei qui? Quali sono i temi che hai portato con te?

  27. Fasi di un processo di coaching Nella fase dei temi il cliente spiega i problemi e il perchè ha deciso di seguire il coaching. Il lavoro del coach è quello di ascoltare e differenziare tra i diversi temi.

  28. Fasi di un processo di coaching Nella fase dello scopo, il coach ed il cliente lavorano per il raggiungimento di un obiettivo futuro. Parlano di cosa cambiare per poter ri-(dis)solvere il problema. L’obiettivo è espresso secondo le regole SMART e viene trascritto.

  29. L’approccio SMART Specifico S Misurabile Tempestivo T M R A Raggiungibile Apprezzabile

  30. Fasi di un processo di coaching Nella fase della contrattazione, il coach ed il cliente parlano di come l’obiettivo può essere raggiunto entro la sessione di coaching e di come occorre lavorare affinché l’obiettivo venga conseguito (ad esempio: usando quali metodi).

  31. Phases in the coaching process Poi inizia il processo di coachingvero e proprio, il coach ed il cliente lavorano insieme fino al raggiungimento dell’obiettivo implementando le metodologie scelte durante la contrattazione.

  32. Fasi di un processo di coaching Dopo il processo di coaching, il coach cerca di supportare il cliente nelle fase di arrivo e trasferimento, il che significa che entrambi si rassicurano, il cliente può concretamente applicare le soluzione alle quali ha lavorato durante la propria vita professionale. Il coach chiede: Quali passi concreti prenderai adesso per implementare il tuo obiettivo? Nel giro di un’ora al massimo si salutano.

  33. Gioco di ruolo Processo di coaching strutturato coach osservatore cliente

  34. SESSIONE 4 Il problema CONTRAPPOSTO ALLasoluzioneNelcoaching

  35. Il problemavs.la solution nel coaching Il coaching è un processo che conduce ad una soluzione, perchè: • i clienti sono competenti – nei propri problemi e nelle relative soluzioni; • le persone che si sottopongono a percorsi di coaching sono in grado di costruire quello che vogliono cambiare nella propria vita e decidere il percorso affinché il cambiamento avvenga; • tutti i clienti hanno forze e risorse utili che vengono rese visibili durante la sessione di coaching; • tutti i clienti, quando lo decidono, possono cambiare il proprio comportamento se ascoltati, rispettati, se vengono loro rivolte le giuste domande e se vengono forniti di adeguate risorse e supporto.

  36. Esempi Comportamentoorientato al problema o allasoluzione

  37. Domande orientate al Problema Domande orientate allaSoluzione

  38. Domande orientate al Problema • Esplorare il problema in profondità. • Esempi: • perchè abbiamo avuto il problema, • dove lo abbiamo avuto, • che cosa è accaduto esattamente, • chi ha causato il problema e • come si è sviluppato il problema.

  39. Domande orientate allaSoluzione • Focus sul futuro • Pianificare i passi successivi • L’obiettivo per ri-(dis)solvere il problema.

  40. Esercizio DomandesulProblema rispettoalle DomandesullaSoluzione

  41. Esercizio Focus sullaSoluzione

  42. Bibliografia L. VON BERTALANFFY: General System Theory. Foundations, Development, Applications, George Braziller; Revised ed. 1976; ISBN-13: 978-0807604533 M. BOWEN, M. ANDOLFI e M. De NICHILO: Dalla famiglia all’individuo. La differenziazione del sé nel sistema familiare, Astrolabio, 1980 ISBN-13: 978-8834009963 U. GRAU, J. MOLLER, N. ROHWEDER: Erfolgreiche Strategien zur Problemlösung im Sport. Die 3 Seiten einer Medaille. Philippka, Münster 1990 ISBN 3-922067689 U. GRAU, J. HARGENS: Systemisch orientierte Gruppensupervision: Eine theoretische Grundlage praktischer Möglichkeiten, in: Walter Spiess (Hrsg.): Gruppen- und Teamsupervision in der Heilpädagogik. Konzepte, Erfahrungen, Bern-Stuttgart: Haupt 1991 M. BOWEN: Family Therapy in Clinical Practice; Jason Aronson Inc; Reprint, 1992 ISBN-13: 978-0876687611 U. GRAU, J. HARGENS: Cooperating, reflecting, making open and meta-dialogue. Notes on putting a constructivist view into practice, A.N.Z.J.F.Th. 15(2): 81-90, 1994 Il sito del progetto è: http://www.sc4sc.eu Il sito del coordinatore: http://www.esba.eu Il sito del partner italiano: http://www.antareseuropa.it

  43. Conclusioni • La sessioneformativa è stata utile? • Quale parte dellaformazioneporterai a casa con te?

  44. Grazie! Nome del coach: Tel.: E-mail:

More Related