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COSA VUOL DIRE ESSERE EUROLANDESI: ALCUNE RISPOSTE ALLE DOMANDE DI RICERCA E ALCUNE NUOVE DOMANDE

COSA VUOL DIRE ESSERE EUROLANDESI: ALCUNE RISPOSTE ALLE DOMANDE DI RICERCA E ALCUNE NUOVE DOMANDE. M. Beatrice Ligorio Visiting Scholar Univ. Nijmegen (NL) – Universitá di Salerno .

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COSA VUOL DIRE ESSERE EUROLANDESI: ALCUNE RISPOSTE ALLE DOMANDE DI RICERCA E ALCUNE NUOVE DOMANDE

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  1. COSA VUOL DIRE ESSERE EUROLANDESI: ALCUNE RISPOSTE ALLE DOMANDE DI RICERCA E ALCUNE NUOVE DOMANDE M. Beatrice Ligorio Visiting Scholar Univ. Nijmegen (NL) – Universitá di Salerno

  2. Siamo riusciti a costituire e sviluppare una comunitá di “apprendisti” e di pratica? Ovvero ....ci siamo sentiti Eurolandesi? • Costituzione di un nuovo linguaggio • Condivisione di significati • Condivisione di compiti • Interessante ascoltare le idee altri • Raccontare ad altri le proprie idee

  3. Siamo riusciti ad avere insegnanti che agiscano come ricercatori ma anche come apprendisti? • Partecipazione attiva tramite: - meetings on-line, - messaggi alla mailing list, - note nel forum di discussione, - pubblicazioni e interventi a convegni - imparano con e dagli studenti

  4. Siamo riusciti ad avere studenti attivi, che progettano, sviluppano e valutano i proprio compiti? • Consapevolezza del compito, dei partners, del software (QI) • Progettazione: brainstorming iniziale e sviluppo successivo delle idee • Attuazione: team di lavoro “specializzati” • Valutazione: “visualizzazione” del percorso (la sorpresa), analisi soggettiva (QF)

  5. Siamo riusciti ad attivare compiti interdipendenti che stimolino, anzi rendano necessaria, la collaborazione a distanza? • Collaborazione a distanza: scambio di informazioni e co-costruzione della conoscenza: •Collaborazione tra i team che lavorano sulle stesse “case” • Collaborazione tra team che lavorano su “case” diverse

  6. Quali processi di comunicazione sono stati messi in atto? • Strategie di “grounding” per segnalare le presenze/assenze • Analisi dell’implicito e percezione dell’interlocutore • Negoziazione di significati • Comunicazione creativa

  7. Come si modificano i contenuti didattici con l’introduzione di questo tipo di tecnologia? • Interdisciplinarietá: cibo, sport, agenzia di viaggi .. • Web come risorsa didattica

  8. Come si combinano diversi formati di comunicazione (sincrono versus asincrono; basato su testo versus iconico)? • Mutuo arricchimento e numerose strategie di integrazione. Alcuni esempi: - Guidare le attivitá in Euroland - Sviluppare modalitá di interazione piú riflessive - “Social sharing”

  9. Quali sono le potenzialitá educative? • Apprendimento di una lingua straniera in un contesto di uso reale • Aspetti relazionali: comunicare e fare amicizie. (QF) Cosa ti é piaciuto di piú? Chattare con persone di un altro paese... • Dimensione costruttiva ...E poi costruire • Uso di nuove tecnologie

  10. Come si sviluppa il senso di identitá? • Approccio sperimentale: ho provato diversi Avatar per vedere cosa sanno fare e che impressione danno (72% dei casi) • Identificazione: cercavo l’Avatar che mi somigliava di piú (6% dei casi) • Riconoscimento: appena mi vedono dicono: eccolo! (22%) • Combinazione di virtuale/immaginario e reale (nelle chat)

  11. Qual’é il ruolo dell’adulto nelle interazioni in ambienti 3d? • Competenze psico-educative • Abilitá comunicazionali • Integrazione tra aspetti tecnici e didattici • Scambio competenze tra insegnanti, ricercatori ed esperti del software

  12. Quale metodologia? • Coordinazione tra progettazione in classe, attivitá fuori dalla classe, coordinamento inter-classe e il lavoro on-line • Visibilitá del il lavoro non on-line • Attivitá di natura diversa: costruttive e discorsive

  13. Come organizzare i setting didattici? • Flessibilitá: ogni classe che ha partecipato ad Euroland si é organizzata in modo diverso tenendo conto di limiti e potenzialitá di ciascuno e seguendo linee-guida

  14. Puó un’esperienza come questa rafforzare il senso di appartenenza ad una comunitá internazionale, europea? • Comunicazione EU come prima ma ora sono meno timida di parlare con ragazzi di altri paesi • CondivisioneL’unione di bambini Europei – Anche un lavoro come questo tra ragazzi puó contribuire • Approccio multiculturale

  15. Come é stata percepita e valutata l’esperienza? • Motivazione alla comunicazione e a relazioni internazionali • Percezione corretta della realtá virtuale: differenza tra reale e virtuali • Valuazione finale migliore delle aspettative

  16. Alcune direzioni di sviluppo • Possiamo offrire una nuova professionalitá degli insegnanti? - competenze di gestione della comunicazione a distanza • Padroneggiare il valore didattico di strumenti tipo KF e chat on-line • Competenze tecniche e psico-educative • Team interdisciplinari

  17. - Come tenere presente differenze dovute al gender? Preferenza dei ragazzi a costruire e delle ragazze a chattare! - Quali effetti sui ragazzi con problemi comportamentali e di attenzione?

  18. Maggiore monitoraggio dei log azioni: feedback sugli oggetti costruiti, sulle interazioni spontanee • Sviluppare aspetti iconici (per esempio azioni virtuali degli avatar) coerentemente con processi cognitive e comunicativi

  19. Come coordinare meglio l’alternanza tra incontri sincroni e asincroni? • Si possono coinvolgere le famiglie?

  20. Capitalizzare l ‘esperienza per offrire peer-tutoring in prossime esperienze • Mettere a punto modelli qualitativi e complessi di valutazione

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