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…Alcune domande:. 1. COME CAMBIANO L’EDUCAZIONE E LA FORMAZIONE NELL’ERA DIGITALE?. 3. COS’È IL WEB 2.0?. 2. COME CAMBIA IL MODO DI APPRENDERE?. 4. LA DIDATTICA DIGITALE DENTRO L’AULA. 5. COME SI PUO’ INTEGRARE DIDATTICA ON-LINE E IN PRESENZA? IL MODELLO BLENDED.

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  1. …Alcune domande: 1. COME CAMBIANOL’EDUCAZIONE E LA FORMAZIONE NELL’ERA DIGITALE? 3. COS’È IL WEB 2.0? 2. COME CAMBIA IL MODO DI APPRENDERE? 4. LA DIDATTICA DIGITALE DENTRO L’AULA 5. COME SI PUO’ INTEGRARE DIDATTICA ON-LINE E IN PRESENZA?IL MODELLO BLENDED

  2. La didattica digitale oltre l’aula 1. COME CAMBIANOL’EDUCAZIONE E LA FORMAZIONE NELL’ERA DIGITALE?

  3. Il cambiamento della formazione Le più grandi istituzioni universitarie internazionali (MIT, Open University, UOC - La Universitat Oberta de Catalunya, Stanford, Harvard) hanno già da tempo avviato progetti di integrazione nell’offerta didattica attraverso gli strumenti messi a disposizione dalle tecnologie digitali di gestione della didattica e della formazione on-line http://ocw.mit.edu/OcwWeb/web/home/home/index.htm (Nacamulli, 2003, Ferri 2005, Ferri, 2008, per una trattazione più specifica dei casi di eccellenza internazionale)

  4. Le direttive OCDE Innovazione, tecnologia e qualità al servizio della didattica L’innovazione nel campo delle tecnologie didattiche e delle metodologie di erogazione on-line e in forma blended della didattica rappresenta anche secondo l’OCSE uno dei punti cardine della competitività e la sostenibilità economica delle singole istituzioni universitarie, così come per i sistemi universitari dei paesi avanzati (OCDE 2005).

  5. Italia • Scuola digitale • Classi 2.0 • Lavagne • Fortic • Piano Nazionale “Logos – Didattica della comunicazione didattica”

  6. Nativi digitali VS immigranati digitali: appropriazione digitale molto precoce (0-6 anni)‏ Relazione tra utente e artefatto tecnologico Modellamento (modelling) Esplorazione spontanea Esplorazione guidata per loro è l’ambiente normale di appredimento Università Milano Bicocca

  7. I sistemi di acquisto e finanziamento nella scuola Le dimensioni del mercato dell’adozionale si riducono più si passa da A a B In parallelo si sviluppa un afternoon market. In FRANCIA c’è regolazione massima da parte del ministero, fino a definizione di pagina per unità didattica = mercato più piccolo

  8. Americans online by age Chart 1: Percentage of Americans online by age (Teens, 12-17, Nov. 2007-Feb. 2008, margin of error = ±3%. Adults, December 2008, margins of error differ by subgroup. See methodology). Generations Online in 2009

  9. Immigranti e nativi digitali: Capacità comunicative e stili di ammprendimentoquote Veen, W. & Vrakking, B. (2006). Homo Zappiens, Growing up in a Digital Age. London, Network Continuum Ed Digital immigrants • Codice alfabetico • Apprendimento lineare • Stile comunicativo uno a molti • Apprendimento per assorbimento • Internalizzazione riflessione • Autorità del testo • Primo leggere Digital native • Codice digitale • Apprendimento Multitasking • Condividere e creare la conoscenza (Mp3 Wikipedia) • Apprendere ricercando giocando esplorando • Esternalizzazionie dell’apprendimento • Comunicazione versus riflessione • No autorità del testo multicodicalità • Connettersi navigare ed esplorare

  10. La plasticità neurale Quando interagiamo con l’ambiente, le connessioni sinaptiche iniziano a cambiare: ne vengono create alcune nuove, quelle utili vengono rafforzate mentre quelle usate di rado si indeboliscono fino anche a scomparire. Le sinapsi attive e quelle che si modificano attivamente vengono mantenute, le altre vengono potate. Il principio secondo cui plasmiamo il futuro del nostro cervello è una sorta di se non lo usi lo perdi. http://www.braincampaign.org/Pub/Pub_Main_Display.asp?LC_Docs_ID=4600

  11. Antonio Battro: intelligenza digitalenuova forma di intelligenza • Opzione click • Euristica digitale • Intelligenza pragmatica • Experience-dependent plasticity

  12. Intelligenza digitalenuova forma di intelligenza 1. Deve poter essere rilevata o attraverso prove “obiettive” - ad esempio le mappature delle funzioni cerebrali (mediante PET e RNMI) - che permettano di verificare differenti mappature cerebrali rispetto quelle che caratterizzano le intelligenze tradizionali oppure attraverso il manifestarsi di un lesione cerebrale che inibisce questa particolare forma di intelligenza (Battro, 2007, Cap 1-5) ? 2. Deve poter essere ricostruita una sua storia evolutiva specifica. Si possono cioè rintracciare nel mondo pre-digitale le prove della sua esistenza in “potenza” ad esempio attraverso l’analisi di come venivano utilizzati strumenti “binari”, caratterizzati cioè dal meccanismo acceso/spento di natura analogica(Battro 2007, cap 2) 3. Deve poter essere articolata e cioè strutturata e ramificata in almeno due sotto-domini, che ne specifichino le funzioni e il dinamiche di funzionamento (Battro, 2007, Cap.3).

  13. Intelligenza digitalenuova forma di intelligenza 4) L’intelligenza presa in esame deve poter essere codificata in un sistema simbolico particolare. come, ad esempio, quello della musica che viene identificata dalla sua notazione specifica e che varia a secondo della sua epoca. 5) Deve poter essere ricostruibile il suo sviluppo e cioè il suo articolarsi dal semplice al complesso dal più esperto al meno esperto.

  14. Intelligenza digitalenuova forma di intelligenza 6) Devono esistere in questo dominio - l’intelligenza digitale - , “casi eccezionali” e cioè casi di talenti precoci, e deveono esistere “incapacità” a sviluppare un intelligenza digiale e cioè delle disabilità digitali che possono inibire lo sviluppo di questo tipo di intelligenza (Battro, Capitolo 5)? 7) Può interferire o perturturbare il funzionamento di altre intelligenze o si può trasferire in maniera proattiva ad altre intelligenze ? Si tratta cioè di comprendere se l’intelligenza digitale può essere soggetta ad interferenze come ad esempio per noi “nativi gutemberg”è difficile eseguire un calcolo a mente se nel frattempo stiamo parlando o se può migliorare e potenziare altre intelligenze. 8) Deve poter essere misurata. Si può, cioè, in qualche modo, misurare l’intelligenza digitale e valutarne lo sviluppo

  15. Gioco • Simulazione • Performance • Appropriazione • Multitasking • Negoziazione Paolo Ferri • Conoscenza distribuita • Intelligenza collettiva • Giudizio critico • Navigazione transmediale • Networkig La NUOVA CULTURA PARTECIPATIVA DEI NATIVI http://digitallearning.macfound.org/atf/cf/%7B7E45C7E0-A3E0-4B89-AC9C-E807E1B0AE4E%7D/JENKINS_WHITE_PAPER.PDF

  16. Abilità comunicative Sociali Competenze individuali Comprensione critica Personali Uso Skill tecnologiche Fattori ambientali Disponibilità di media Contesto di media literacy Study on assessment criteria for Media Literacy ottobre 2009 EAVI (Tornero) Jenkins THE ETHICS CHALLENGE THE TRASPARENCY PROBLEM THE PARTECIPATION GAP

  17. NOSTRA DEFINIZIONE DCA Aspetto Sintattico Aspetto Pragmatico TECNOLOGICA Aspetto Semantico Collaborativa participativa COGNITIVA ETICA

  18. NOSTRA DEFINIZIONE DCA: Saper • ESPLORAZIONE esplorare ed affrontare in modo flessibile situazioni tecnologiche nuove analizzare selezionare e valutare l’affidabilità di dati e informazioni; -avvalere del potenziale delle tecnologie per la rappresentazione e soluzione di problemi TECNOLOGICA interagire con altri con la consapevolezza dei diritti doveri, delle diversità, delle norme, e dei rischi della rete Collaborativa participativa COGNITIVA • SIMULAZIONE • INQUIRY ETICA • COLLABORAZIONE • PARTECIPAZIONE partecipare collaborativamente in gruppi o comunità, favorendo in modo condiviso forme di di costruzione collaborativa di conoscenza o di arricchimento sul piano emozionale/motivazionale o del senso civico.

  19. Una competenza è generalmente... - complessa (conoscenza, abilità, capacità..); - trasversale (scavalca gli ambiti dei saperi disciplinari); - sociale (fonda la sua ragion d’essere in rapporto socialmente definiti); - situata (si definisce in situazioni concrete).

  20. Valutazione conoscenze capacità abilità atteggiamenti competenze Valutazione autentica

  21. Le Key Competences Dicembre 2006 – Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio Key Competences for Lifelong Learning (2006/962/EC). 1) Communication in the mother tongue; 2) Communication in foreign languages; 3) Mathematical competence and basic competences in science and technology; 4) Digital competence; 5) Learning to learn; 6) Social and civic competences; 7) Sense of initiative and entrepreneurship; 8) Cultural awareness and expression.

  22. Digital Competence La competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione (TSI) per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa è supportata da abilità di base nelle TIC: l’uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet. • Saper usare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’inform. (TSI) • Presuppone solida consapevolezza e conoscenza della natura, del ruolo, delle opportunità delle TSI nel quotidiano… • Saper usare le TSI per coadiuvare creatività ed innovazione…. • Capacità di cercare e trattare in modo critico e sistematico informazione… distinguendo reale da virtuale..

  23. Perché la Digital Literacy/Digital Competence sta ricevendo grande attenzione da parte di organismi internazionali (OCSE, UNESCO, UE, ..) e ricerche? Una delle principali ragioni è l’emergere di un nuovo tipo di divario sociale, basato sulla diversità di accesso ai media digitali, causato da questioni tecniche e sociali. Il problema tecnico è importante ma lo sono anche l’educazione e l’istruzione, specialmente nei paesi in via di sviluppo (ma non solo!!)

  24. Nonostante l’attenzione e l’interesse, non è ancora chiara la definizione del concetto di Competenza Digitale e non vi sono strumenti idonei a misurare le effettive abilità nell’uso critico dei media digitali da parte degli studenti. Esistono naturalmente varie iniziative internazionali, nazionali, industriali, di certificazioni delle abilità ICT. Tuttavia esse generalmente enfatizzano gli aspetti più tecnologici, tralasciando quelli cognitivi ed educativi.

  25. ECDL Patente Europea del Computer: certifica la capacità di usare il personal computer per le applicazioni d'ufficio. EUCIP (competenze dell’ICT) L’EuropeanCertificationofInformaticsProfessionals è lo standard europeo del CEPIS per le competenze dei professionisti ICT; un sistema completo di certificazioni e servizi. E-citizen un percorso formativo suddiviso in tre parti: “Conoscenze di base” (del computer e di Internet), “Ricerca di informazioni”e “Accesso ai servizi in rete”. PANEL ETS, the Educational Testing Service, 2002 ICT PISA: Basictechnicalskills; Short scenarios; Simulation task [ Progetto in corso SYLLABUSLa cittadinanza digitale dei giovani trentini nozione di competenza informatica Fondazione Bruno Kessler - Trento]

  26. Recentemente, la necessità di arrivare ad una definizione del concetto di digital literacy/competence che dia risalto agli aspetti cognitivi ed educativi, ha portato all’avvio di studi più approfonditi su questo tema (ad esempio, il Panel proposto dal Educational Testing Service nel 2002 e i pre-test del PISA-OECD). Digital literacy…e i giovani…?

  27. Cosa significa Competenza Digitale?

  28. La letteratura C’è ampio accordo tra i ricercatori sui diversi tipi di literacy correlate all’ICT e più in generale ai media, convergenti verso il concetto di digital literacy, insieme ad altre abilità più generali. IT Literacy Visual Literacy Inquiry skills Digital Literacy Critical thinking skills Collaborative skills Information Literacy Media Literacy Problem solving skills [Tornero, 2004; Martin, 2006; Midoro, 2007; Buckingam, 2007]

  29. Il concetto di Competenza Digitale è: • Multidimensionale - integrazione di abilità e capacità di natura cognitiva, relazionale e sociale. • Complesso- non è pienamente valutabile con singole prove; una parte di questa competenza è di difficile valutazione, almeno in tempi brevi. • Interconnesso - non può prescindere da altre capacità di base (lettura, numeracy, problem solving, capacità inferenziali e deduttive, metacognizione). • Sensibile al contesto socio-culturale – non ha senso pensare ad un modello unico di alfabetizzazione digitale, ma occorre declinarlo in relazione ai vari contesti d’uso (formazione di base, professionale, specialistica, lifelong learning).

  30. Una definizione di Competenza Digitale • saper esplorare ed affrontare in modo flessibile situazioni tecnologiche nuove, • saper analizzare, selezionare e valutare criticamente dati e informazioni, • sapersi avvalere del potenziale delle tecnologie per la rappresentazione e soluzione di problemi e per la costruzione condivisa e collaborativa della conoscenza, • mantenendo la consapevolezza della responsabilità personali, del confine tra sé e gli altri e del rispetto dei diritti/doveri reciproci

  31. Esplorare ed affrontare in modo flessibile situazioni tecnologiche nuove Accesso, selezione e valutazione critica delle informazioni TECNOLOGICO Interagire con le TIC in modo responsabile Integrato ETICO COGNITIVO Comprendere il potenziale delle tecnologie di rete per la costruzione collaborativa della conoscenza

  32. RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO*del 18 dicembre 2006relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente * C e gli Stati membri sviluppino l’offerta di competenze chiave per tutti nell’ambito delle loro strategie di apprendimento permanente, tra cui le strategie per l’alfabetizzazione universale, e utilizzino le «Competenze chiave per l’apprendimento permanente — Un quadro di riferimentoeuropeo», in seguito denominato «il quadro di riferimento», riportate in allegato quale strumento di riferimento per assicurare che: • l’istruzione e la formazione iniziale offrano a tutti i giovani gli strumenti per sviluppare lecompetenzechiave a un livello tale che li prepari alla vita adulta e costituisca la base per lteriorioccasioni di apprendimento, come anche per la vita lavorativa; si tenga debitamente conto di quei giovani che, a causa di svantaggi educativi determinati da circostanze personali, sociali, culturali o economiche, hanno bisogno di un sostegno particolare per realizzare le loro potenzialità educative;

  33. Vi sia un’infrastruttura adeguata per l’istruzione e la formazione permanente degli adulti che, tenendo conto dei diversi bisogni e competenze degli adulti, preveda la disponibilità di insegnanti e formatori, procedure di convalida e valutazione, misure volte ad assicurare la parità di accesso sia all’apprendimento permanente sia al mercato del lavoro, e il sostegno per i discenti; • La coerenza dell’offerta di istruzione e formazione per gli adulti rivolta ai singoli cittadini sia raggiunta mediante forti nessi con la politica dell’occupazione e la politica sociale, la politica culturale, la politica dell’innovazione e con altre politiche che interessano i giovani nonché mediante la collaborazione con le parti sociali e altri interessati; • Gli adulti siano in grado di sviluppare e aggiornare le loro competenze chiave in tutto l’arco della loro vita con un’attenzione particolare per gruppi di destinatari riconosciuti prioritari nel contesto nazionale, regionale e/o locale, come le persone che necessitano di un aggiornamento delle loro competenze;

  34. Le competenza chiave

  35. Le raccomandazione di Lisbona • Queste competenze, mediate dall’utilizzo delle tecnologie digitali come amplificatore degli apprendimenti, dovrebbero essere acquisite al termine del periodo obbligatorio di istruzione o di formazione e servire come base al proseguimento dell’apprendimento nel quadro dell’educazione e della formazione permanente. Esse si riferiscono, dunque, a tre aspetti fondamentali della vita di ciascuna persona: • la realizzazione e la crescita personale (capitale culturale); • a cittadinanza attiva e l’integrazione (capitale sociale); • a capacità di inserimento professionale (capitale umano)

  36. Obiettivi di sistema

  37. La didattica digitale oltre l’aula 2. COME CAMBIA IL MODO DI APPRENDERE: I NATIVI DIGITALI

  38. s1 s2 s3 Possibilità escluse Sintesi memoriale 4 P f Possilità aperte Dall’apprendimenti alfabetico per accumulazione

  39. ∞ infinito Lessìe 1 Testualità lineare All’apprendimento multitasking per navigazione/cooperazione

  40. La didattica digitale oltre l’aula 3. COS’È IL WEB 2.0?

  41. Web 1.0 → Web 2.0

  42. Web 2.0 = Web is You!

  43. Il laboratorio portatile

  44. Copertura wireless del campus

  45. I vantaggi della LIM

  46. La didattica digitale oltre l’aula 5. COME SI PUO’ INTEGRARE DIDATTICA ON-LINE E IN PRESENZA?IL MODELLO BLENDED

  47. Un modello risultante per l’e-learning

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