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ASSEMBLEA ANNUALE DELLE COOPERATIVE DEL SETTORE INGEGNERIA, PROGETTAZIONE E CONSULTING. Bologna, 18 Dicembre 2008. Relazione di M.Cristina Cippitelli Ufficio studi e ricerche. Sommario. Andamento generale del settore 3
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ASSEMBLEA ANNUALE DELLE COOPERATIVE DEL SETTORE INGEGNERIA, PROGETTAZIONE E CONSULTING Bologna, 18 Dicembre 2008 Relazione di M.Cristina Cippitelli Ufficio studi e ricerche
Sommario • Andamento generale del settore 3 • Il campione di cooperative analizzato 6 • Trend acquisizione lavori e portafoglio ordini 9 • Incarichi per committenza e produzione per settori di attività 10 • La redditività caratteristica 13 • Occupazione 15 • Conclusioni 17 • Allegato bilanci riclassificati 18 2
Andamento generale del settore Per meglio comprendere l’andamento del settore Progettazione è utile analizzare i dati costantemente aggiornati dall’ Osservatorio Oice/Informatel, relativi al periodo gennaio-novembre 2008. Nei primi undici mesi dell'anno in corso risultano pubblicate 4.233 gare per un valore di 719,9 milioni di euro, con un calo rispetto al 2007 dell'11,1% in numero ed una crescita del 16,4% in valore. Continua ad essere fortemente negativo l'andamento dei ribassi con cui le gare vengono aggiudicate: sino a novembre il ribasso medio sul prezzo a base d'asta è stato del 33%, raggiungendo anche picchi del 71%. Come riportato nella Tabella1, l’ ulteriore diminuzione nel numero di gare indette è dovuta soprattutto a Consorzi, Comunità montane, IACP, Società concessionarie e Privati sovvenzionati, Comuni. Inoltre, mentre l'incremento in valore è dovuto prevalentemente alle gare per servizi diversi dalla progettazione, le gare di progettazione vera e propria risultano, rispetto al 2007, in netto calo sia nel valore che nel numero. 3
Alla luce di tali dati, le Associazioni dichiarano che sarebbe auspicabile da parte del Governo un intervento relativamente alla spesa per investimenti, che inverta questo trend negativo non soltanto con riguardo alle grandi infrastrutture. Di fatti la crisi più profonda riguarda gli enti locali, le piccole e medie amministrazioni, che si trovano senza risorse e sono costrette a bloccare la programmazione di interventi anche necessari. A ciò si aggiunga il ritardo con cui i progettisti vedono pagarsi. Per quel che riguarda il confronto internazionale, il numero delle gare sopra soglia pubblicate dal nostro Paese nella gazzetta comunitaria è cresciuto del 19,7%. Nonostante la maggiore crescita di questo anno, l'incidenza delle gare italiane sul totale europeo continua ad attestarsi su una quota molto bassa, passata dal 3,1% nel 2007 al 3,4% nei primi undici mesi 2008. Graf.1 Fonte Oice /Informatel 4
Il campione di cooperative analizzato Le difficoltà registrate dal mercato, la diminuzione di capacità di investimento della Pubblica Amministrazione, i segnali di rallentamento del settore costruzioni, il crescente aumento del costo delle materie prime, la crisi economico-finanziaria in atto, generano nel settore della Progettazione preoccupazione relativa agli andamenti futuri. Preoccupazione che si coglie dalla lettura dei dati elaborati sulle cooperative campionate, in quanto risultano modificati a ribasso i valori rilevati in occasione del Comitato di settore di luglio 2008. Infatti il consueto campione di dodici cooperative analizzato (che realizza un valore della produzione pari al 50% del totale del settore), in luglio prevedeva di accrescere del 13% la propria produzione, mentre i risultati raggiunti a fine 2008 dimezzano tale dato. Il grafico 2, raccoglie i dati relativi al Valore della Produzione del campione in aggiunta ad altre ventisette cooperative che hanno partecipato alla rilevazione annuale. Gli andamenti per il 2008 preconsuntivano una crescita del 7,1% mentre relativamente al 2009 si stima un incremento, seppur lieve, dell’1,5%. 6
Tab.2 “Volume d’affari del campione” Graf.2 “Trend volume d’affari 39 cooperative” 7
Nel paragrafo introduttivo si è fatto cenno al posizionamento delle società italiane di progettazione sui mercati esteri. Tale tema è stato affrontato anche nel XVI° Rapporto congiunturale del Cresme, nel quale si afferma come la crescita sia fervida sui mercati esteri e nulla sul mercato nazionale. Questa è la causa della sofferenza della piccola ingegneria pura italiana, che difficilmente riesce a cogliere la domanda mondiale sempre più articolata, complessa. 8
Trend acquisizione lavori e portafoglio ordini Dai questionari compilati dalle trentanove cooperative, emerge anche per il 2008 un’ ulteriore crescita delle Acquisizioni Lavori pari ad un +21% rispetto al 2007. Proprio a tale dato si deve la previsione ottimistica relativa al valore della produzione e del Portafoglio Lavori che si incrementa di 8 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Ma basta analizzare la composizione qualitativa del portafoglio lavori, per comprendere come i risultati sinora visti non siano totalmente rosei: ben il 58,3% delle commesse si concentra nella fascia dimensionale al di sotto dei 40.000 euro e solo l’8,9% oltre i 200.000 euro. Ancora una volta si distingue la cooperativa Politecnica che contribuisce per il 22% a quest’ultima voce e la cooperativa Archeologia per il 25%. Il taglio medio delle commesse permette di capire come sia difficile favorire la qualificazione del settore e la redditività delle imprese. 9
Incarichi per committenzae produzione per settori di attività Durante il Comitato delle progettiste di luglio, appariva un netto vantaggio della committenza pubblica (62%) rispetto a quella privata. Ma già vi erano delle indicazioni, quali il calo dei bandi pubblici e la minor disponibilità di finanze, che aprivano ragionamenti sulla necessità di guardare maggiormente ai privati. A distanza di pochi mesi infatti le previsioni sono state modificate, con valori pressochè simili per i due committenti. Graf.4 “Incarichi per committenza 2007”
Allo stesso modo, per i dati relativi agli “Incarichi svolti per settori di attività” aree come Infrastrutture (opere infrastrutturali e trasporti) e Impianti (energia elettrica, sistemi di telecomunicazioni e impianti vari) hanno visto diminuire la loro incidenza sulla produzione. Nel 2008 il settore di attività prevalente rimane l’Edilizia che segna una lieve flessione rispetto al 2007 e che probabilmente diminuirà ulteriormente vista la crisi che si apprestano ad affrontare le imprese di costruzioni. Il settore che più di tutti ha modificato i propri valori rispetto alle previsioni di luglio è stato l’Urbanistica (piani urbanistici di attuazione e pianificazione territoriale) crescendo di oltre dieci punti percentuali. Anche quest’anno abbiamo chiesto alle 39 cooperative campionate su quali settori di attività intenderanno svilupparsi nel medio-lungo periodo ed emergono risultati in linea con quanto sinora detto. L’Urbanistica in particolare è prevista in forte aumento, alla quale fa seguito l’area Ambiente/Energia a scapito dell’ Edilizia.
Urbanistica Infrastrutture Impianti Ambiente/Energia alternativa Edilizia Consulenza Graf.5 : “Produzione per settori di attività 2007” 14,8 24,2 7,9 35,4 5,6 12,1
La redditività caratteristica Continua anche per il 2007 la flessione del valore relativo al Risultato Operativo. Sei cooperative su dodici del campione ristretto, hanno registrato un peggioramento di tale voce con variazioni negative tali da influenzare il risultato aggregato. Graf.6 Volendo dare un quadro ancor più completo, si può notare dai seguenti grafici a dispersione la disomogeneità rispetto ai dati del 2006 dei risultati raggiunti dalle cooperative. Cresce la nuvola corrispondente ad un trend negativo del volume d’affari e della redditività.
Graf.7 2006 2007
Altri elementi rilevanti ottenuti dall’analisi gestionale riferita all’aggregato delle cooperative campionate, possono essere il valore dell’ Indebitamento oneroso cresciuto del 26% rispetto al 2006 o il rapporto Mezzi terzi/Mezzi propri pari ad 1,8 sintomo di una struttura finanziaria favorevole ma da tenere sotto controllo. Con gli aumenti del costo del denaro, gli Oneri Finanziari segnano un’ impennata del 43,7% , andando così a coprire il 2,2% della produzione. Infine l’ Occupazionesegna un incremento, seppur minimo, pari all’1% rispetto ai valori 2007 che si distribuisce sulle tre voci componenti l’organico. Anche tale risultato deve essere letto alla luce della particolare congiuntura economica, che porta con sè cali di fatturato e incertezze del mercato (grafico 8).
Conclusioni Le cooperative di Progettazione, Ingegneria e Consulting stanno affrontando un contesto economico difficilissimo, in cui operano le ridotte capacità di investimento degli enti, la crisi finanziaria di vasta portata, le difficoltà di mercato nei settori di riferimento. Segnali non positivi giungono sia dalla Legge Finanziaria che lamenta la mancanza di nuove risorse, sia dal continuo aumento dei ribassi con cui sono aggiudicate le gare. Per questo è auspicabile una presa di coscienza da parte del Governo affinchè siano garantite offerte con un minimo di qualità e serietà per non screditare l’ immagine del Settore e tagliar fuori dal mercato chi non riesce a tenere il passo di una concorrenza basata solo sul prezzo. Come ribadito precedentemente, vi è un gap tra la struttura artigianale dell’architettura italiana e quella più organizzata del mercato straniero. Sia il Cresme che l’Oice, affermano che sono i mercati esteri la risorsa da cui attingere se si vuole crescere.
ALLEGATOBilanci 2006 – 2007 riclassificati delle 12 Cooperative campionate(in ordine crescente di valore della produzione) Città Futura – LU Veneto Progetti – TV U.TE.CO – FE Arch. e Ing. Urbanistica – RE CO.P.R.A.T. – MN Arch. e Ing. Progettazione – RE Centro Coop.vo di Prog.ne– RE Studio T.I. – RN D.R.E.A.M. Italia – AR Tecnicoop – BO Cooprogetti – PG Politecnica – MO 18