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La Programmazione 2007- 2013. La programmazione 2007-13. La Giunta Regionale ha approvato il 16 marzo 2007, con la Delibera n. 453 i tre Programmi per il periodo 2007 – 2013: Programma Operativo FESR Programma Operativo FSE Programma di Sviluppo Rurale (PSR)
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La programmazione 2007-13 La Giunta Regionale ha approvato il 16 marzo 2007, con la Delibera n. 453 i tre Programmi per il periodo 2007 – 2013: Programma Operativo FESR Programma Operativo FSE Programma di Sviluppo Rurale (PSR) Essi costituiscono, insieme al Fondo per le Aree Sottoutilizzate (FAS), l’impianto della Programmazione unitaria. La novità, rispetto al periodo precedente, consiste nel fatto che si prevede un’unica programmazione delle risorse (Fondi Comunitari, Fondi FAS). Questa innovazione è stata proposta dalle Regioni meridionali e fatta propria dal Governo nell’ultima Legge Finanziaria. Il percorso appena concluso ha avuto inizio con l’approvazione del Documento Strategico Regionale il 1 agosto del 2006. Dunque, l’uso dei Fondi Comunitari si inserisce dentro una precisa strategia di sviluppo della Regione Campania. Alla definizione dei Programmi hanno contribuito attivamente e validamente sia le Parti economiche e sociali che Istituzionali, che continueranno a svolgere tale ruolo anche nell’attuazione.
La programmazione 2007-13 Le risorse complessive a disposizione della Regione Campania sono le seguenti: *Delibera CIPE 3/2006 Rispetto al periodo 2000-06, disporremo di 3,5 miliardi di euro in più, grazie al proficuo negoziato condotto con Bruxelles e al maggior apporto che, nella finanziaria, il Governo ha destinato al FAS. Queste risorse non sono sufficienti a determinare lo sviluppo della Campania, poiché esse incidono solo per il 20% sul PIL regionale. Infatti, tali risorse non sono da considerarsi sostitutive di quelle nazionali destinate al Sud del paese.
Vettori regionali di spesa (sul totale delle risorse FESR, FSE e FAS 2007-13)
Vettori regionali di spesa Rispettoai vettori di spesa previsti nel QSN, la Campania ha deciso di: - aumentare del 3,6% la quota destinata a Trasporti e mobilità - aumentare del 5,2% la quota destinata ai Sistemi Urbani - portare l’investimento in Ricerca al 3% del PIL regionaleInoltre:Per alcuni settori già oggetto di Programmi Nazionali e Programmi Interregionali (in particolare, per sicurezza, sanità, turismo, energia, ricerca e istruzione) sono state comunque assegnate risorse nei Programmi Regionali.
Le altre risorse Programmi Operativi Nazionali con ricaduta in Campania di circa € 7 Miliardi Istruzione, Ricerca e Competitività, Sicurezza, Reti e mobilità, Governance e Assistenza Tecnica Programmi Operativi Interregionali con ricaduta in Campania di circa € 1 miliardo Energiarinnovabile e risparmio energetico Attrattori Culturali, Naturali e Turismo Programmi di settore delle Amministrazioni Nazionali Fondo Europeo per la Pesca Bilancio Regionale
Programmazione 2007 - 2013 I PRINCIPI ISPIRATORI Concentrazione vincolante, Integrazione, Programmazione partecipata, Concertazione • I PRINCIPI OPERATIVI • Concentrazione tematica: • riserva del 40% delle risorse disponibili su Grandi Programmi e Grandi Progetti • razionalizzazione degli Aiuti alle imprese • Concentrazione territoriale: • Sub-delega ai Comuni con popolazione superiore ai 50.000 abitanti (18 più Napoli) per Programmi di riqualificazione urbana • Griglia di accesso alle risorse selezionando i Comuni con eccellenze o con forti identità, o sulla base della qualità dei servizi ai cittadini. • Nella programmazione 2000-06, si è verificata una sfasatura tra la programmazione della spesa e l’attuazione dei progetti. Proprio per ovviare a ciò, l’ambizione del nuovo ciclo è di avere un numero consistente di progetti pronti fin dall’inizio. • Integrazione finanziaria: • Integrazione di tutte le fonti di finanziamento aggiuntive con l’impegno di far convergere verso questo disegno strategico anche le risorse del Bilancio regionale • Integrazione gestionale: • Saranno il Presidente della Giunta, in qualità di Autorità di Gestione dei tre Programmi, e la Giunta Regionale ad assicurare il governo unitario dell’attuazione • Concertazione: • si prevedono azioni di compensazione a favore delle popolazioni che accetteranno interventi per il miglioramento delle politiche ambientali, come ad esempio la gestione dei rifiuti, facendosi carico di problematiche civili di interesse collettivo.
Grandi Progetti Periodo 2000 – 2006: 7 Grandi Progetti Periodo 2007 – 2013: 50 Grandi Programmi e Grandi Progetti • Su cui concentrare il 40% delle risorse disponibili. • Per la realizzazione dei Grandi Programmi e Grandi Progetti si farà riferimento anche all’elenco di Studi di Fattibilità.
I Programmi Programma Operativo FESR: 5 Assi, 19 obiettivi specifici, 35 obiettivi operativi Programma Operativo FSE: 7 Assi, 15 obiettivi specifici, 71obiettivi operativi Programma per lo Sviluppo Rurale: 4 Assi, 38 Misure Nel periodo 2000 – 2006 il POR si componeva di 7 Assi e 68 Misure. Lo sforzo di ridurre il numero delle misure operative nel ciclo 2007 – 2013 sconta il fatto che la normativa comunitaria prevede l’elaborazione di tre programmi monofondo e che, nel caso del PSR, ha predeterminato sia il numero degli Assi sia il numero delle Misure. Per venire incontro alle sollecitazioni pervenute dalle Parti sociali, rispetto al Programma con esse concertato, le azioni del POR FESR sono state ridotte da 260 a 141.
Programmazione partecipata La GOVERNANCE degli interventi, oltre ai Comuni, verrà perseguita a livello territoriale mediante: LE PROVINCE • La delega all’attuazione delle politiche di lavoro e istruzione, completando il percorso di decentramento, in coerenza con il disegno di legge in materia • La conferma della competenza delle Province in materia di agricoltura • La funzione sostitutiva nelle deleghe alle città superiori a 50.000 abitanti, nel caso di gravi inadempienze • La partecipazione agli Accordi di Reciprocità mediante cofinanziamento I PARCHI • In continuità con il ciclo precedente, la valorizzazione dei Parchi quali soggetti di sviluppo integrato tra l’ambiente, il turismo e l’agricoltura, per rafforzare i piccoli comuni e valorizzare le Comunità Montane nel contesto delle realtà e delle economie rurali, prevedendo l’assegnazione di sovvenzioni globali GLI ACCORDI DI RECIPROCITA’ • L’utilizzo degli Accordi di Reciprocità come strumenti di razionalizzazione dei programmi e delle esperienze di sviluppo locale esistenti sul territorio Utilizzo prioritario delle rinvenienze del POR 2000/2006 per il consolidamento dei Progetti Integrati a partire dai loro progetti portanti L’Accordo di Programma Quadro sarà lo strumento di attuazione delle deleghe e delle Sovvenzioni globali
Conclusioni • Nella programmazione 2000-2006, si è verificato uno sfasamento tra programmazione della spesa e realizzazione dei progetti. L’ambizione del nuovo ciclo è di avere già un numero consistente di progetti pronti fin dall’inizio. • Al fine di garantire il rapido avvio della nuova programmazione, la Regione Campania ha già individuato una serie di strumenti in grado di accelerare la predisposizione di progetti cantierabili e la rendicontazione della spesa: • Parco progetti: sono pervenuti 1144 Progetti, e circa 800 per il Turismo • Studi di Fattibilità: il cui elenco è stato condiviso con le Parti Sociali • Fondo di rotazione per la Progettazione esecutiva • Programma “100 Giovani per l’Europa” • Concorso di idee “EU-GENIO – Talenti per l’Europa” per la presentazione di idee-progetto innovative riguardanti le tipologie di interventi individuati nei Programmi