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Internet e pastorale. Le potenzialità della Rete 10 maggio 2003. Corso di formazione base Web Animator Parrocchiali www.chiesadimilano.it alberto porro. Premessa Tutto in un frigorifero: potenza. Internet Archive - Luglio 2000
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Internet e pastorale Le potenzialità della Rete10 maggio 2003 Corso di formazione base Web Animator Parrocchiali www.chiesadimilano.it alberto porro
PremessaTutto in un frigorifero: potenza • Internet Archive-Luglio 2000 • un miliardo di pagine per un totale di 33,5 terabyte (1 terabyte=1 milione di megabyte=1000gb), e cresce al 10% al mese. • Un libro = 1 mb • Biblioteca del Congresso USA, venti milioni di libri = 20 terabyte (B.Hubermann,Le leggi del web) • Tutto il web in un server grande come un frigorifero • Benvenuti nell’era dell’informazione, accesso immediato e gratuito alle fonti del sapere più disparato e arcano. E c’è chi lavora e cerca schemi tipici …
Insieme di linee e punti isolati rappresenta una vera fotografia, istantanea di una sezione del www, il complesso di siti e di link presenti in Finlandia circa un anno fa. Un foto della rete che rende bene l’idea. Ma … Fonte: B.A.Huberman, Le leggi del Web
Il formaggio ammuffisce: la scatola vuota Premessa • Oggi ci sono milioni di siti collegati alla rete. Posti bellissimi e posti inutili. • Eccesso di informazioni e quindi indisponibilità delle stesse(Italia: 1 milione di domini registrati, forte flessione di quelli utilizzati; le PMI che offrono servizi ICT hanno perso tra il 15 e il 20% di posti di lavoro; qualità e quantità peggiorata; e-commerce: aumentano i buoni e gli insufficienti; la spesa per l’ICT non cresce; tutti sperano nella banda larga) (Fonte: VI Rapporto IBI, 2003) • Alcuni siti di grande successo: dove qualcuno porta a casa qualcosa, si aggiunge valore all’utente (P2P)
Perché un Portale? Premessa Il primo sito fatto dalla comunità • Dopo i siti di prima generazione ce ne voleva uno che partisse da questo principio: aggiungere qualcosa alla vita della comunità diocesana: esaltare la relazione e la comunicazione Perché questo corso: non basta la macchina • Ora il portale c’è. Bisogna usarlo ed è un lavoro che durerà anni. Obiettivi e Indice dei tre incontri • Obiettivi: portare dentro la comunità, dal basso, per aggiungere valore, migliorare la relazione
Indice del Corso Primo Incontro: Internet e pastorale • Le potenzialità della Rete • La Chiesa in rete Secondo Incontro: Il nuovo Portale • Struttura • Utilizzo • Organizzazione Terzo Incontro: Il sito parrocchiale • Struttura • Organizzazione • Aspetti Giuridici
Primo Incontro: Internet e pastorale Le potenzialità della Rete • Internet: la storia • Internet: cos’è • Le comunità virtuali • I numeri di Internet La Chiesa in Rete
InternetLa terza rivoluzione della comunicazione 1. La storia La rivoluzione digitale • “Il passaggio dagli atomi ai bit” (N. Negroponte, 1995): dopo la scrittura e la stampa, il computer segna la terza rivoluzione nelle comunicazioni. • L’essenza della rivoluzione digitale è quella di trasformare qualsiasi elemento fisico che possa essere descritto in codice binario composto da 0 e da 1 bit, ovvero segnali in formato elettronico. In questo modo è possibile una fedele descrizione di diversi tipi di informazioni quali numeri e lettere, segnali audio, segnali video, ecc … La digitalizzazione permette la memorizzazione e il trasferimento replicato di segnali in modo particolarmente fedele. • La differenza però delle altre tecnologie digitali (tv, compact disc, vhs, auto, domotica) è che Internet è completamente aperta al pubblico e consente il trasferimento di file multimediali attraverso un processo di telecomunicazione.
Storia delle Comunicazioni dentro all’orologio 1. La storia NUOVE TECNOLOGIE 24 1 34000 a.C. Homo Sapiens 1453 d.C. Stampa 23 1000 d.C. Alfabeto 21 4000 a.C. Scrittura 19 7 22000 a.C. Pitture Caverne Fonte: adattato da Williams, 1988
La breve storia di Internet 1. La storia La tecnologia alla base dell’attuale Internet • anni ’60, Dipartimento della Difesa Americano, preservare i processi di comunicazione in caso di evento di natura nucleare che potesse distruggere i principali canali di comunicazione. • Idea base: packet switching technology, tecnologia che consente ai file da trasmettere di essere smembrati a pacchetti, inviati a destinazione separatamente, riassemblati nella forma originale. Si sarebbero salvati. • Fine anni ’60, Rete Arpanet (Advance Research Project Agency Network) predisposta dal Dipartimento della Difesa a quello scopo. • Anni ’80. La rete si avvia e si diffonde grazie alla principali università americane e al personale militare. • 1981: 213 calcolatori connessi • 1989. La sua diffusione raddoppia ogni anno • 1994: 3 milioni • 1995. La Rete è aperta al pubblico e si espande velocemente
Host Internet 1991 - 2002 1. La storia Numero in milioni
Paesi con più di 100.000 Host 1. La storia Primi 12 di 40, su 240 paesi
Più di 1,5 milioni di Host 1. La storia Primi 12 paesi
Di chi è Internet? 1. La storia
Gli ultimi del mondo: 1. La storia TELEFONO CELLULARI INTERNET HOST (Per 1000 abitanti) 1990 2000
Host per 1000 abitanti 1. La storia
I protocolli 1. La storia • Creazione dei protocolli TCP/IP che garantiscono la trasmissione dei dati attraverso lo smembramento dei pacchetti, la loro enumerazione, la ricomposizione giunti a destinazione secondo il codice prestabilito. • Oggi di fatto Internet si definisce come “un sistema globale di reti di computer che impiega i protocolli di comunicazione TCP/IP” (…): TCP(Trasmission Control Protocol) trasporto dei dati IP(Internet Protocol) incanalarli / dirigerli
Gli standard 1. La storia • Creazione di standard di linguaggio di comunicazione della rete: • Il protocollo ipermediale HTTP(HyperText Transfer Protocol) • Il formato degli indirizzi URL(Uniform Resource Locator) • Il linguaggio di programmazione HTML(HyperText Marking Language) In pratica il www (World Wide Web) non è altro che un sottoinsieme della Rete Internet accessibile attraverso l’uso di HTTP, che unisce documenti presenti in diversi URL, composti prevalentemente in HTML.
I browser 1. La storia • Nasce nel 1993 il primo browser: Mosaic • Browser: un interfaccia grafica legata a Internet che consente agli utilizzatori di computer con qualunque sistema operativo di accedere alle informazioni pubblicate sulla Rete in HTML. E’ importante osservare che tutte le informazioni (file di ogni tipo) non sono contenuti nel file HTML il quale invece contiene semplicemente gli hyperlink a quei distinti file. Il browser dell’utilizzatore usa questi hyperlink per trovare e caricare i file del server, interpretarli e usarli in qualità di Webpage.
La piazza del mercato 2. Internet Cosa cambia con Internet? One to Oneinterpersonale telefono, Internet One to ManybroadcastingTV, stampa, Internet Many to ManynetworkInternet (chat, forum) SPAZIOglobalizzazione localizzazione personalizzazione ACCESSOinterattività multimedialità temporeale Internet arricchisce le forme di comunicazione, riducendo al contempo i costi di trasferimento e organizzazione delle informazioni. E’ un mezzo di relazione a struttura decentrata e privilegia la dimensione partecipativa. Internet: tutto insieme
Cosa si può fare in Internet? 2. Internet I servizi nella Rete L’attività che si svolge in Internet è un’attività di “servizio agli utenti” attraverso applicazioni standard disponibili in forma gratuita o a pagamento. • SCAMBIARSI MESSAGGI • Posta elettronica • Gruppi di discussione • Newsgroup • Chat • CONDIVIDEREINFORMAZIONI • www • archivi ftp • gruppi e chat • RICERCAREINFORMAZIONI • www • archivi ftp • gruppi e chat
La ricerca delle informazione: i motori di ricerca e altri agenti 2. Internet Il problema principale in Rete è la ricerca delle informazioni e questo è ritenuto da tutti uno dei fattori più rilevanti di potenziale successo delle attività on line. Se conosci l’indirizzo tutto bene. Se non lo conosci: agenti informativi Directories Motori di ricerca Directories - Ex. www.yahoo.com Organizzazione per categorie di argomenti All’interno delle categorie, ricerche per parole chiave Motori di ricerca -Ex. www.google.com; www.altavista.com; www.lycos.com Indicizzano il materiale rilevato secondo sofisticati algoritmi di classificazione Richieste effettuate attraverso parole chiave o combinazioni di parole chiave Ma resta la difficoltà di trovare subito ciò che serve: molte risposte possibili, molto materiale irrilevante
La battaglia control’irrilevanza 2. Internet Logica di comunicazione push • non è l’utente che cerca le informazioni ma sono le informazioni che raggiungono l’utente a partire da una descrizione del profilo personalizzato dei bisogni (www.infogate.com ex www.pointcast.com; cnn) e la delega a operatori che possono essere editori specializzati o agenti intelligenti (software) (www.amazon.com) – Valutazione: • eliminano la fase di raccolta attiva di dati e accorciano il processo di ricerca (+); • grande capacità di classificazione e codifica delle informazioni (-) Passaparola e comunità di interesse(ex: newsgroup): • ti serve qualcosa? Chiedi in giro! Qualcun’altro in rete ha avuto la nostra stessa necessità e ti può dare una mano. Valutazione: • Richiesta di iscrizione • Frequentazione
www.infogate.comwww.amazon.com 2. Internet PUSH www.infogate.com Il sito che era POINTCAST oggi è INFOGATE e vende Informazione ai siti. Il pacchetto è personalizzabile e può essere inviato a diversi terminali. www.amazon.com Costruisce l’informazione sul profilo dell’utente durante la Navigazione.
I siti alla prova 2. Internet “Le persone che usano la rete in tutti i continenti non vogliono siti web spettacolari, ostentazioni ed esibizionismi. Vogliono siti funzionali, con contenuti utili e pagine che si scaricano rapidamente. Vogliono informazioni complete e bene organizzate. Vogliono sistemi efficienti di ricerca. Vogliono supporto di qualità, servizio, processi semplici e robusti. Gerry McGovern 10 dicembre 2001
Criteri di Analisi di un Sito 2. Internet • Ogni sito web, solo per il fatto di richiedere un comportamento attivo del cliente, acquisisce una logica di servizio • Un sito web deve perciò rispondere alla domanda: quale valore aggiunto viene generato per il cliente? Cosa può fare il mio cliente? • Non si crea un sito per cimentarsi con la tecnologia o per dire “Ci siamo anche noi”! • Solo un sito progettato sulla logica del “servizio”, qualità e ricerca della soddisfazione del cliente può avere successo e generare fedeltà.
Quali sono i servizi? 2. Internet SERVIZI PRIMARI • Informazione (news, newsletter, daily me) • Formazione (qualità contenuti, links) • Relazione/socializzazione (community, chat, forum, bacheche, mailing list) • Archivio e documentazione (banche dati, ricerca, download) • e-Commerce (cluster, comparazione, acquisto sicuro, varietà, innovazione) SERVIZI SECONDARI • Accessibilità (facilità accesso, mappe, motori, lingue, bottoni) • Assistenzaalla navigazione (interfaccia, help, faq) • Mantenimento della relazione (post vendita, gratuito, newsletter) • Sicurezza (filtri, warning, transazioni, monitoraggio ordini)
Provate ad analizzare 2. Internet • Identitàchi eroga il servizio • Interfacciausabilty • Comunicazionecome si presenta • Serviziquali, quanti, per chi • Contenutiper chi è il sito • Communityflussi comunicazione • Ricercanel sito, specifiche • Assistenzahelp desk, faq
Misurare 2. Internet • UNIQUE VISITORS Il numero di visitatori che vedono una pagina, al netto delle duplicazioni. Se vedo 25 volte lo stesso sito, conto come UV • PAGE VIEW Il numero di pagine viste su cui compare un banner • CTR(click-through ratio) Rapporto percentuale tra PV e il numero di volte che il banner/pagina viene cliccato. Se 100 persone vedono la pagina e 2 cliccano un banner, il ctr sarà del 2%
Posta elettronica 2. Internet @ Sistema di trasferimento elettronico di messaggi tra gli utenti in rete. Ogni host (calcolatore) in Internet può essere raggiunto in modo univoco, cosi come succede agli utenti che sono collegati con esso, disponendo di un indirizzo di posta elettronica. Chiocciola (si legge “at”) Identificativo dell’Host server Identificativo dell’Utente Dominio geografico organizzativo albertoporro@msn.com
Rete di relazioni 3. Comunità • Internet nasce come mezzo di relazione, ancor prima che di comunicazione, a struttura decentrata • Nella sua fase più recente di sviluppo favorisce l’aggregazione di risorse “a grappolo”, ovvero in cluster specializzati, denominate spesso “comunità virtuali”. • La prima comunità virtuale nasce negli anni ’80 con The Well, guidata da Howard Rheingold. “Le comunità virtuali sono aggregazioni sociali che emergono dalla rete quando un numero sufficiente di persone si impegnano abbastanza a lungo in discussioni pubbliche, con un discreto feeling umano, creando delle ragnatele di relazioni personali nel ciberspazio.” (Howard Rheingold, 1993)
Territorio e conoscenza 3. Comunità Le comunità virtuali hanno generato due nozioni di comunità: • comunità spaziali: comunità che nasce su base geografica e che on line si trasforma tipicamente in Rete Civica (Bologna, prima in Italia); • comunità di pratica: basate cioè sulla socializzazione delle esperienze individuali, entro i confini di una impresa e poi più ampia per creare conoscenza condivisa (la comunità dei riparatori delle fotocopiatrici Xerox) (Fiat, caterpillar, McDonnel Douglas Aerospace)
Requisiti 3. Comunità • La nozione di “comunità” trova su Internet un terreno non solo favorevole ma addirittura privilegiato di sviluppo, innovando radicalmente il sistema della comunicazione • Le comunità virtuali devono avere i seguenti requisiti: • devono sentirsi parte di un insieme sociale unitario • deve esistere una ragnatela ricca di relazioni • scambio continuo di idee ed esperienze a cui attribuire un valore unitario • devono durare nel tempo per dare luogo a storie condivise • Sono comunità i vari MUD (giochi di ruolo Multi-User Dungeon), le versione aggiornate delle chat line, i conferencing system
Differenze 3. Comunità Le differenze tra comunità di consumo su base fisica e su base virtuale: COMUNITA’ TRADIZIONALICOMUNITA’ VIRTUALI Conoscenza concentrata e radicata Conoscenza distribuita e in costruzione Confini definiti e statici Confini dinamici in evoluzione Alta fiducia reciproca Fiducia più difficile da costruire Orientamento a consolidare le tradizioni Orientamento all’innovazione e alla e la conoscenza accumulata diffusione della conoscenza emergente Appartenenza anche non volontaria Appartenenza come adesione esplicita
La nostra risorsa principale RELAZIONE - COMUNIONE - COMUNITA’ • L’appartenenza, i contenuti comuni, le esperienze dei singoli e delle comunità, i riti, gli appuntamenti, i documenti, le persone: • tutto ciò che costituisce la vita stessa della comunità, oggi può essere potenziato dal rapporto on-line. • Non cambia il concetto di comunità; cresce e si sviluppa il “modo” di essere comunità, secondo tre linee: interattività,multimedialità,tempo reale.
I numeri di internet 4. I numeri • quanti navigano • cosa fanno • dove sono • chi sono
Utenti Italia 4. I numeri
Ma quanti sono? Dipende … 4. I numeri • ISTAT maggio 2002 9 ml. • DOXA settembre 2002 9,8 ml. • EURISKO novembre 2002 10,2 ml. • IPOSA 2002 11,5 ml. • CENSIS gennaio 2003 8,9 ml. • NIELSEN 2003 13,5 ml. Ultimissimo dato aggiornato a ieri, 9 maggio 2003: CNEL - EURISKO maggio 2003 12,7 ml. CENSIS maggio 2003 14 ml. + 49% ultimi 3 anni
Utenti Italia: connessi da dove 4. I numeri Il 70% ha un pc a casa, ma solo il 43% si collega a Internet La penetrazione è oggi al 43% del potenziale, circa 23 milioni
Utenti Europa 4. I numeri Crescita continua ma non accelerata, rallentano Germania e Italia Penetrazione: 45% Svezia, 36% Olanda, 27% GB, 21 Germania, 19% Italia
Famiglie con accesso a Internet Europa 4. I numeri Percentuale sul totale della popolazione Italia ancora arretrata rispetto agli altri paesi
Utenti da casa Italia 4. I numeri Percentuale sul totale della popolazione La parte rossa delle barre indica il cambiamento in un anno Il 50% delle persone che dispongono di un collegamento, lo usano almeno una volta al mese
Utenti Internet Italia per età 4. I numeri Afflusso massiccio dei giovani nel 2000/ 2001 La fascia più forte (35/44) è la metà del totale Pochi iniziano ad usare la Rete in età avanzata
Utenti Internet Italia per età da dove 4. I numeri I giovani si collegano più spesso da casa Età adulte soprattutto dal lavoro
Utenti Internet Italia per livello scolastico 4. I numeri Maggior diffusione nei livelli medi Continuo miglioramento al livello media inferiore