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LA STORIA DI BERTA &… C. alias La Bertancomarziomachia. NEL MEZZO DEL CAMMIN DI NOSTRA VITA FU RINVENUTA IN UN CASSETTO OSCURO LA STORIA CHE DA TEMPO ERA SMARRITA. DI COSA FOSSE, NON ERO SICURO, QUESTA STORIA SUBLIME, ASTRUSA E FORTE, DOVE FANTASMI, A SUON DI TAMBURO
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LA STORIA DI BERTA &…C alias La Bertancomarziomachia
NEL MEZZO DEL CAMMIN DI NOSTRA VITA FU RINVENUTA IN UN CASSETTO OSCURO LA STORIA CHE DA TEMPO ERA SMARRITA. DI COSA FOSSE, NON ERO SICURO, QUESTA STORIA SUBLIME, ASTRUSA E FORTE, DOVE FANTASMI, A SUON DI TAMBURO MANDAVAN, FORSE IN PERICOL DI MORTE, LA FORZA “APACE”, IN AVANSCOPERTA A SONAR CAMPANELLI SULLE PORTE PER SINCERARSI S’ERA IN CASA BERTA.
CHI SARA’ STATA, POI, LA GABRIELLINA CHE RACCONTO’ ‘SI’ SERIA LA SCOPERTA, QUEL GIORNO IN CLASSE, DI TARDA MATTINA, D’ UN SAL DI RANIO, CIOE’ DELL’ANURO, PER TOSTO DISCOPRIR, LA POVERINA, SU L’ATTONITO VOLTO DEL PAGURO, CH’ERA QUEL SAL DEL GALASSI IL PRODOTTO. LEI CI RESTO’ COSI’ MAL, DI SICURO CHE SCOPPIO’ TOSTO IN UN PIANTO DIROTTO.
SEGUE IL RACCONTO DI STRANI ANIMALI CAVALLI PAZZI, LEONI, UN BASSOTTO, FORSE UN MANDRILLO DI QUELLI SOCIALI. PUR D’UNA FOCA, SONANTE BUCCINE DICE LA STORIA, E DI TIPI SPECIALI: D’UN COMUNISTA, E DI BONE BAMBINE, DI CAVALIERI, DI RE E DI FANTI, DI PRINCIPESSE, E DI BELLE REGINE PERSEGUITATE DA I SICOFANTI SEMPRE IN AGGUATO FEROCI E SICURI.
COME FINISCE LA STORIA DI TANTI? LA MAGGIOR PARTE DIVENNER MATURI. DOPO TRENT’ANNI DI NUOVO LI SENTI COME A QUEI TEMPI, GLI IMPERITURI SONO DI NUOVO QUI TUTTI PRESENTI, PERFIN DANIELA, CHE ANDO’ SPOSA AL CECCO. OR CI SOVVIENE DI QUEI POCHI ASSENTI, ‘SI’ CI SOVVIENE DEL TARLO, DEL SECCO E DI REBECCA, RIPOSINO IN PACE: SEMBRA D’UDIR LE LOR VOCI… SI’, ECCO… DAL PARADISO, CI GRIDANO:
DANIELA E CECCO
Cioè.... O, meglio…
K APAACE!!!
Inoltre (senza foto) • Tina • Angelina • Aurelio • Ciacco • M. Gabriella Rebeggiani • Michela
e, dulcis in fundo, vel in cauda venenum:
PER ME SI VA NELLA CITTA’ FERVENTE, PER ME SI VA NELL’ETERNO TERRORE, PER ME SI VA TRA LA FEROCE GENTE CHE RESE FOLLE PIU’ D’UN PROFESSORE. BERTE, PAGURI, MISTICI, SORDELLI, ABBANDONATE IL VOSTRO FERVORE, ‘CHE’ NULLA VOI POTETE, CONTRO QUELLI! PAPALLE, SCERNI, FLAVIE, PORCHETTARE, SAVI SARTANA E STOLTI PIVELLI, CHE QUIVI SIETE GIUNTI AD INSEGNARE, SU’ VOSTRI PASSI, ORSU’, RITORNATE, MA, SE LA SOGLIA OSATE VARCARE