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La combustione. Reazione chimica di una sostanza combustibile con un comburente che da luogo allo sviluppo di calore, fiamma, gas, fumi caldi e luce Condizioni necessarie per avere una combustione: COMBUSTIBILE COMBURENTE SORGENTE D’INNESCO. La combustione. IL TRIANGOLO DEL FUOCO
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La combustione Reazione chimica di una sostanza combustibile con un comburente che da luogo allo sviluppo di calore, fiamma, gas, fumi caldi e luce Condizioni necessarie per avere una combustione: COMBUSTIBILE COMBURENTE SORGENTE D’INNESCO
La combustione IL TRIANGOLO DEL FUOCO Condizione necessaria ma non sufficiente affinché avvenga la combustione
La combustione Il Combustibile: è qualsiasi materiale atto a bruciare. Il Comburente: l’ossigeno. L’aria che noi respiriamo è composta da 78% di azoto, 21% di ossigeno e l’1% di altri gas. La Temperatura di innesco o di accensione è la temperatura corrispondente all’energia di attivazione
La combustione La fiamma: è la violenta manifestazione di una reazione chimica tra il combustibile e l’ossigeno. Temperatura delle fiamme: Combustibili solidi: da 500 a 800 °C Combustibili liquidi: da 1300 a 1600 °C Combustibili gassosi: da 1600 a 3000 °C
Sostanze combustibili • SOLIDI: materiali di origine organica, carbone, legna, carta tessuti etc.. Sono caratterizzati dalla “pezzatura” intesa come rapporto tra il loro Volume e la loro Superficie • LIQUIDI: sostanze che raggiunta una determinata temperatura che si chiama temperatura di infiammabilità subiscono evaporazione Sono classificati in base alla loro temperatura di infiammabilità • GAS: sostanze che si trovano alle condizioni normali di temperatura e pressione allo stato gassoso (15°C e pressione atmosferica). Sono classificati in base alla loro maggior o minor densità rispetto all’aria.
Sostanze combustibili LIQUIDI Temperatura di infiammabilità La temperatura di infiammabilità è la temperatura minima alla quale i liquidi combustibili emettono vapori in quantità tali da incendiarsi in casod’innesco
Sostanze combustibili LIQUIDI Per bruciare in presenza di innesco un liquido infiammabile deve passare allo stato di vapore, cioè deve raggiungere una temperatura tale da subire una sufficiente evaporazione. In base alla temperatura di infiammabilità i liquidi infiammabili sono classificati: Categoria A punto di infiammabilità < 21°C ( benzine,alcol) Categoria B punto di infiammabilità >21< 65 °C (acqua ragia) Categoria C punto di infiammabilità >65 °C (gasolio)
Sostanze combustibili LIQUIDI (vapori dei liquidi) Campo di infiammabilità Campo all’interno del quale, in caso diinnesco, le concentrazioni in aria di vapori dei liquidi infiammabili o i gas bruciano Tale Campo di infiammabilità è definito da un limite inferiore al di sotto del quale non avviene combustione ed un limite superiore, al di sopra del quale non avviene combustione GAS
Sostanze combustibili GAS Gas leggero: gas avente densità rispetto all’aria inferiore a 0.8 (metano) Gas pesante: gas avente densità rispetto all’aria superiore a 0.8 (GPL) Un gas pesante tende a stratificare verso il basso. Viceversa uno leggero verso l’alto.
Misure di prevenzione e protezione • Il Rischio incendio • R = P x M • Misure di protezione • Misure di prevenzione Dove: R= Rischio P= Probabilità di accadimento di un evento M= magnitudo dell’evento cioè le conseguenze
Misure di prevenzione e protezione Misure di prevenzione • Scelta dei materiali della struttura • Scelta degli arredi • Rispetto delle distanze di sicurezza • Impianti elettrici adeguati • Programma di manutenzione degli impianti • Comportamenti atti ad evitare l'insorgenza di un incendio
Misure di prevenzione e protezione Misure di protezione attiva • Impianto rilevazione automatica incendi • Piano di emergenza • Impianto di estinzione automatica • Impianto di evacuazione fumo e calore • Estintori • Rete idrica antincendio
Misure di prevenzione e protezione Misure di protezione passiva • Caratteristiche della struttura (avente determinata Resistenza al fuoco) • Scelta dei materiali (aventi determinata Reazione al fuoco) • Compartimentazione • Sistema delle vie di uscita (es: scale esterne o protette)
La Resistenza al fuoco Con il simbolo REI si identifica un elemento da costruzione (componente o struttura) che deve conservare, per un determinato tempo, la stabilità, la tenuta e l’isolamento termico. R = Stabilità – è l’attitudine di un elemento da costruzione a conservare la resistenza meccanica sotto l’azione del fuoco. E = Tenuta – è l’attitudine di un elemento da costruzione a non lasciar passare ne produrre, se sottoposto all’azione del fuoco su un lato, fiamme, vapori o gas caldi sul lato esposto al fuoco I = Isolamento termico – è l’attitudine di un elemento a ridurre, entro un dato limite di tempo, la trasmissione del calore I numeri associati alla sigla REI (30, 60, 90, 120 ecc.) indicano il tempo di resistenza in minuti primi. ESEMPIO: le porte, le pareti di separazione, gli elementi strutturali quali travi, pilastri, solai, muri portanti etc…
Classificazione dei fuochi A – fuochi di materie solide, generalmente di natura organica, la cui combustione normalmente avviene con produzione di braci. B – fuochi di liquidi o di solidi che possono liquefare. C – fuochi di gas. D – fuochi di sostanze chimiche spontaneamente combustibili in presenza di aria e reattivi in presenza d’acqua.
Meccanismi di estinzione COMBUSTIBILE, CONBURENTE ,CALORE sono le condizioni necessarie (ma non sufficienti) affinché avvenga un incendio, quindi se viene a mancarne anche una sola l’incendio ha fine. • ESAURIMENTO DEL COMBUSTIBILE (combustibile) • SEPARAZIONE o SOFFOCAMENTO (separazione tra aria e combustibile o porto l’ossigeno al di sotto del 15%) • RAFFREDDAMENTO (sottrarre calore)
Meccanismi di estinzione • Acqua: I abbassamento della temperatura II azione di soffocamento • Schiuma: I separazione del combustibile dal comburente II abbassamento della temperatura • Polveri:I azione anticatalitica (interruzione chimica della reazione di combustione) II separazione del combustibile dal comburente • Sostituti Halon: I azione di soffocamento (riducono la % O2 II azione anticatalitica • CO2: I azione di soffocamento (riduce la % di O2) II abbassamento della temperatura
Sostanze estinguenti Acqua
Sostanze estinguenti Schiuma
Sostanze estinguenti Polveri
Sostanze estinguenti Halon e Sostituti -Clean Agents-
Sostanze estinguenti Gas inerti – CO2
Esempi Piano di Gestione Emergenza (P.G.E.)
Uso degli estintori portatili Estintore a polvere Estintore a CO2
Uso degli estintori portatili • Sganciare l’estintore dal suo supporto sollevandolo con entrambe le mani e, appoggiato a terra, togliere la spina di sicurezza della valvola erogatrice. • Afferrare con una mano la maniglia della bombola e con l’altra la presa del tubo flessibile della lancia • Provare preliminarmente l’estintore: dare un breve colpo di scarica per verificarne l’efficienza • Agire e operare sempre sopravento: osserva la direzione del fumo e delle fiamme ed evita di stare sottovento • Durante lo spegnimento brandeggia lentamente la lancia dell’estintore, punta e spostati successivamente • Dopo aver usato l’estintore mettilo in sicurezza.
Uso degli estintori portatili SOPRAVENTO Corretto SOTTOVENTO Non corretto
Uso degli estintori portatili ALLA BASE DELLA FIAMMA Corretto Non corretto
Uso degli estintori portatili MAI GIRARE LE SPALLE Corretto Non corretto