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Trasferimento tecnologico e performance innovativa delle imprese: luci e ombre in Italia e in Europa Il ruolo dei facilitatori organizzativi nel trasferimento tecnologico. Fondo Integrativo Speciale per la Ricerca 13 settembre 2004. Obiettivi.
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Trasferimento tecnologico e performance innovativa delle imprese: luci e ombre in Italia e in EuropaIl ruolo dei facilitatori organizzativi nel trasferimento tecnologico Fondo Integrativo Speciale per la Ricerca 13 settembre 2004
Obiettivi • Definire gli interventi organizzativi e gli strumenti finanziari più idonei ad incentivare il trasferimento tecnologico • Verificare l’efficienza delle politiche locali di sostegno alle imprese nella valorizzazione del trasferimento tecnologico Analisi • Politiche orizzontali: interviste a facilitatori organizzativi del trasferimento tecnologico • Politiche verticali: • interviste ai policy maker • analisi dei documenti di programmazione e degli strumenti a favore dell’innovazione e del trasferimento tecnologico
Politiche orizzontali • n. 17 facilitatori coinvolti • n. 9 regioni coinvolte: Liguria, Toscana, Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Campagna, Sicilia, Sardegna • interviste in loco o telefoniche
Politiche orizzontali 1) Mission e dimensione dei facilitatori promuovere servizi per l’innovazione e il trasferimento tecnologico promuovere la ricerca promuove partenariati tecnologici transazionali 26% incubatore 4% 55% 15%
2)Relazione tra facilitatori e imprese Esigenze delle imprese in tema di innovazione tecnologica Informazioni sugli enti di ricerca 7% Informazioni sulle tecnologie disponibili 7% 21% Informazioni sui facilitatori del trasferimento tecnologico Informazioni su finanziamenti Commessa Altro 26% 27% 12%
3% 0% 17% 41% 28% 11% Modalità di sviluppo delle tecnologie da parte delle imprese Strutture proprie di ricerca Strutture esterne locali Strutture esterne extra-regionali Acquisto di tecnologie già disponibili Altro Non risponde
Ostacoli al trasferimento tecnologico alle imprese 23% 15% 9% 9% 2% 2% 9% 9% 22%
Strumenti che facilitano il trasferimento tecnologico alle imprese Catalogo delle risorse tecnologiche prodotte dal sistema regionale della ricerca Mappa delle strutture attive nella ricerca e nella innovazione in ambito regionale 3% 12% 17% 10% Attività “porta a porta” Workshop mirati 15% 25% Incontri tra imprese stesso settore per la 18% presentazione di tecnologie specifiche Creazione di Centri di Competenza/Eccellenza Altro
Importanza dei facilitatori nel promuovere/incentivare collaborazioni utili all’innovazione delle imprese (5=Vitale, 4=Molto importante, 3=Importante, 2=Poco importante, 1=Per nulla importante) Collaborazione tra le imprese e i loro fornitori/clienti locali 4,5 4,2 4,2 4 Collaborazione tra le imprese e i 3,5 3,5 2,9 3,1 loro fornitori/clienti esterni 3 3,2 2,5 Collaborazione tra imprese e 2 altri centri di ricerca pubblici o 1,5 privati 1 Collaborazione tra imprese e Università 0,5 0 Collaborazione con consulenti tecnologici fornitori/clienti locali imprese e i loro Collaborazione tra le Collaborazione con consulenti Collaborazione tra le imprese e i loro fornitori/clienti esterni Collaborazione tra imprese e Università Collaborazione tra imprese e altri centri di ricerca pubblici o privati organizzativi Collaborazione con consulenti tecnologici Collaborazione con consulenti organizzativi
Ruolo dei facilitatori nel promuovere/incentivare collaborazioni utili all’innovazione delle imprese (5=Molto aumentato, 4=Aumentato, 3=Costante, 2=Diminuito, 1=Molto diminuito) 4,5 4,2 4 4,2 3,5 3,2 3,3 Collaborazione tra le imprese e 3 3,3 i loro fornitori/clienti locali 2,5 2,9 2 Collaborazione tra le imprese e 1,5 i loro fornitori/clienti esterni 1 0,5 Collaborazione tra imprese e 0 altri centri di ricerca pubblici o privati Collaborazione tra imprese e Università Collaborazione con consulenti tecnologici Collaborazione con consulenti organizzativi
Grado di importanza delle attività svolte dai facilitatori (5=Vitale, 4=Molto importante, 3=Importante, 2=Poco importante, 1=Per nulla importante)
In sintesi: • Contatto con le imprese cercato e creato dai facilitatori • Clientela composta in netta prevalenza da PMI • Esigenze delle imprese in tema di innovazione tecnologica legata principalmente alle tecnologie disponibili e ai finanziamenti • Mancanza di una cultura cooperativa quale maggiore difficoltà nel generare collaborazioni innovative tra le imprese locali • Innalzamento del livello di innovazione all’interno delle imprese attraverso l’acquisto di tecnologie già disponibili • Investimenti richiesti e costi di cambiamento organizzativo troppo elevati quali principali ostacoli di trasferimento tecnologico alle imprese • Presentazione di tecnologie specifiche ad imprese appartenenti allo stesso settore, workshop mirati e creazione di centri di competenza/eccellenza quali migliori strumenti per favorire il trasferimento di tecnologie alle imprese • Ruolo fondamentale dei facilitatori nella promozione delle collaborazioni tra imprese, centri di ricerca pubblico/privati e università e nella promozione di strumenti finanziari a favore dello sviluppo tecnologico delle imprese
3) Relazioni tra facilitatori e tra facilitatori e università/centri di ricerca Sintesi: • Diffusa collaborazione dei facilitatori con l’Università e associazioni imprenditoriali di categoria; rilevante anche il numero di rapporti con centri di ricerca, Parchi Scientifici e Tecnologici e Camere di Commercio • Scambio di conoscenze tecnologiche quale elemento determinante nei rapporti tra i diversi facilitatori • Diversa strategia impostata, diversi obiettivi da raggiungere e diversi conoscenze di base quali elementi di maggiore difficoltà nell’interazione tra facilitatori • Necessità di una maggiore interazione tra i soggetti coinvolti nel sistema di trasferimento tecnologico (Università, centri di ricerca, facilitatori, imprese, ecc..) • Condivisione di obiettivi, partecipazione a progetti comuni, creazione di reti “settoriali” multiregionali quali possibili strumenti per una maggiore interazione tra soggetti coinvolti nel sistema di trasferimento tecnologico
4) Politiche locali Sintesi: • Diffusa opinione che le politiche locali di sostegno alle imprese siano idonee a valorizzare le concrete potenzialità di trasferimento tecnologico • Strumenti di incentivazione alle imprese poco complessi, tempestivi, ben finanziati; promozione di forme di aggregazione di imprese interessate a processi innovativi simili; promozione della nascita e sviluppo di centri di eccellenza/competenza come elementi su cui una politica regionale sull’innovazione dovrebbe puntare • Esistenza presso tutte le regioni coinvolte di documenti di programmazione e strumenti a favore dell’innovazione e del trasferimento tecnologico
Politiche verticali 1) Interviste ai policy maker • N. 4 regioni coinvolte: Liguria, Toscana, Emilia Romagna e Campania • Interviste rivolte ad Assessori, Dirigenti, Funzionari Regionali • Quesiti volti a valutare l’efficacia delle politiche locali e definire i documenti di programmazione esistenti in ciascun ambito regionale, i relativi strumenti operativi e i criteri di valutazione delle ricadute in termini di crescita del livello tecnologico delle imprese locali
2) Analisi dei documenti di programmazione e degli strumenti a favore dell’innovazione e del trasferimento tecnologico • Selezione delle informazioni ritenute rilevanti, soprattutto in merito al processo seguito per l’elaborazione del documento di strategia regionale dell’innovazione • Ricerca, raccolta e analisi di documenti sulle politiche di innovazione elaborate dalle regioni oggetto di analisi • Confronto con le informazioni raccolte tramite i contatti diretti con i policy maker • Elaborazione per ciascuna regione dei seguenti punti: • il contesto socio-economico • la politica regionale • la programmazione regionale • gli strumenti regionali a favore dell’innovazione e del trasferimento tecnologico • la strategia regionale dell’innovazione
Sintesi: • Analisi del contesto regionale di riferimento, considerato in un’ottica sistemica • Ampio uso di metodologie ed approcci di tipo partecipativo alla definizione di piani e programmi per lo sviluppo regionale • Rafforzamento del sistema di innovazione regionale attraverso linee di intervento a valere su più fronti • Adozione di un forte orientamento all’azione • Presenza di una struttura organizzativa ad hoc per la gestione e il controllo delle varie azioni individuate in attuazione degli indirizzi e degli obiettivi strategici • Qualità delle azioni di comunicazione al fine di garantire visibilità e ottenere il consenso delle parti coinvolte
Per informazioni: info@pst.regione.liguria.it www.pstliguria.it Tel. 010/5488045-46