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Con le CADUTE si im..PARA!. Classe 2^B - Scuola Secondaria di I grado Leonardo da Vinci - Saronno(Va). “Nessun effetto è in natura senza ragione, intendi la ragione e non ti bisogna sperienza.” Leonardo da Vinci. Il paracadute nel passato. Il paracadute di Leonardo
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Con le CADUTE si im..PARA! Classe 2^B - Scuola Secondaria di I grado Leonardo da Vinci - Saronno(Va)
“Nessun effetto è in natura senza ragione, intendi la ragione e non ti bisogna sperienza.” Leonardo da Vinci
Il paracadute nel passato Il paracadute di Leonardo • Le prime ricerche e furono opera di Leonardo da Vinci, che intorno al 1500 intuì il concetto di paracadute: questa era un’idea completamente innovativa. • Leonardo annotò che con una tenda di lino a forma piramidale,la cui base fosse tenuta rigidamente aperta e fosse larga 12 braccia ( circa 7 metri) e profonda altrettanto “ ognuno si potrà gettare da qualsiasi altezza senza alcun rischio”. • Il foglio contiene disegni relativi a studi per il volo meccanico risalenti al periodo tra il 1483 ed il 1486. • Nella parte alta del foglio è enunciato per la prima volta il principio della reciprocità aerodinamica ed appare il progetto di paracadute con relativa didascalia.
”Se un uomo ha un padiglione di pannolino intasato(tela di lino disposta in modo da otturare ogni interstizio) che sia di 12 braccia per faccia e alto 12, potrà gettarsi da ogni grande altezza senza danno di sé.”
Dato che il braccio fiorentino è circa 60 cm, il paracadute di Leonardo può essere schematicamente paragonato a una piramide quadrangolare avente lato di base di circa 7,20 metri ed uguale altezza.
Il paracadute nel presente • In epoca moderna la ricerca tecnologica ha seguito due strade: tentare il volo battendo le ali o planare per mezzo di ali fisse. • Gli arditi dell’aria si buttavano da torri, palazzi e ponti ma anche mongolfiere. • De Baqueville nel 1772 fu artefice di ali applicate alle braccia. Il paracadute a calotta tuttora usato dai militari, è stato inventato dai fratelli francesi Garnerin il 22 ottobre 1797. • Andò di moda per parecchio tempo il volo planato e poi l’atterraggio con il paracadute.
Costruzione del paracadute • Materiale occorrente : foglio di plastica (sacchetto spesa o immondizia), forbici, compasso, foglio da disegno F4, matita,righello, busta trasparente,filo di cotone, fermaglio,pennarello a punta fine indelebile, sei salvabuchi. • Tempo di esecuzione: 30 minuti
Procedimento : • Preparare la sagoma in cartoncino del paracadute di forma esagonale. Le dimensioni del lato dell'esagono regolare sono 16 cm. • Riportare sul foglio di plastica la sagoma in cartoncino,usando il pennarello e avendo cura di fissare la plastica stessa al piano di lavoro con nastro isolante. • Decorare liberamente il paracadute e tagliare il contorno. (fig.A)
Tagliare il filo di cotone in tre parti uguali di lunghezza pari a cm 50 (fig.B). • Fissare alle sei estremità del paracadute i salvabuchi (fig.C) e infilare i fili di cotone come indicato nelle figg. D -E • Piegare il paracadute lungo le linee principali,avendo cura di raggruppare i fili in modo da fissarli insieme o con un nodo o con un fermaglio.(figg.F-G-H) • Ultimato il lavoro,il paracadute è pronto per l'uso! • E' conveniente riporlo piegato in una busta trasparente.
Il nostro esperimento • Abbiamo avuto l’idea di costruire dei paracaduti perché erano il lavoro preliminare per la realizzazione dei razzi in laboratorio di scienze. • I materiali utilizzati sono: sacchetti di plastica leggera, fili di cotone, graffette e salva-buchi. • Dopo averli costruiti usando come forma un esagono regolare di 16 cm di lato, siamo andati a collaudarli dalle finestre della scuola per lanciarli dal primo piano con un omino attaccato e scattare qualche foto in ricordo di quella giornata. • Abbiamo provato anche paracaduti di diverse dimensioni e materiali di recupero. • I risultati sono stati positivi, anche se qualche paracadute si è aperto solo poco prima dell’atterraggio e qualcuno si è fermato nel cornicione della scuola!. • Il lavoro è stato impegnativo e istruttivo, ma allo stesso tempo divertente, anche perché sia noi sia la nostra prof siamo stati contenti dei risultati che abbiamo ottenuto e del fatto di aver lavorato insieme senza nessun problema.
E’ come se l'aria urtasse nel fondo di una tazza rovesciata e fosse costretta ad uscire in corrispondenza del bordo! • Dopo poco tempo dalla caduta la resistenza dell'aria arriva a controbilanciare la forza di gravità; in realtà un paracadute risente dell'effetto del vento e anche in presenza di deboli correnti d'aria il suo modo di scendere non è puramente verticale, ma ha una traiettoria inclinata e soggetta a sbandamenti e oscillazioni. • Ci sono due velocità critiche nel paracadute: • la prima è la velocità critica di apertura,cioè la minima velocità alla quale il paracadute si apre sotto l'effetto dinamico dell'aria. • La seconda è la velocità critica di chiusura, quando il paracadute cade giù troppo velocemente allora il non è più in grado di aprirsi e svolazza.