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Alessandro Manzoni. La vita di Alessandro Manzoni. Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785. S tudiò presso rigidi e severi istituti religiosi tra Lugano, Lecco e Milano. Nel 1810 sposò Enrichetta Blondel e rientrò in Italia, a Milano, all’ epoca sotto il dominio austro – ungarico.
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La vita di Alessandro Manzoni Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785. Studiò presso rigidi e severi istituti religiosi tra Lugano, Lecco e Milano. Nel 1810 sposò Enrichetta Blondel e rientrò in Italia, a Milano, all’ epoca sotto il dominio austro – ungarico.
Le opere di Alessandro Manzoni Negli anni tra il 1812 e il 1827 compose gli Inni Sacri, le tragedie “Il conte di Carmagnola e Adelchi”, e infine le odi politiche Marzo 1821, e il Cinque Maggio. La più importante opera è “I Promessi Sposi”. Il Cinque Maggio, Napoleone a Sant’Elena
La storia L’opera ebbe fasi di composizione molto elaborate: tra il 1821 e il 1823 l’autore concluse la prima stesura, dal titolo Fermo e Lucia. Nel 1827 egli stampò i Promessi Sposi.
Renzo tramaglino È un operaio tessile e contadino, le sue condizioni economiche sono medie, è orfano, e la sua fidanzata è Lucia.
LUCIA MONDELLA È la fidanzata di Renzo, è una tessitrice, è orfana di padre, infatti vive con la madre Agnese.
DON ABBONDIO Curato del paese, vocazione non spirituale ma di convenienza, non è un tipo benestante, ed esercita una forma di banco di pegni.
DON RODRIGO È un nobiluomo.
L’INNOMINATO È un nobile, ed è un potente fuorilegge
Frate cristoforo È un padre cappuccino, e appartiene a una famiglia benestante di mercanti.
La vicenda La storia si apre con le minacce a don Abbondio, parroco di un piccolo paese sul lago di Como, da parte dei “bravi”, mercenari di don Rodrigo, potente signorotto del luogo, affinchè non celebri il matrimonio tra Renzo Tramaglino e Lucia Mondella, della quale don Rodrigo si è invaghito.
Segue un’intricata serie di vicende, finchè Renzo, Lucia e sua madre Agnese, aiutati da padre Cristoforo, un frate che li protegge, fuggono dal paese. Le due donne vengono accolte da Gertrude, un’inquietante monaca che vive in un convento a Monza, mentre Renzo raggiunge Milano, dove, scoppiato un grave tumulto per la carestia, viene creduto erroneamente uno dei capi della sommossa e arrestato.
Renzo riesce a fuggire e raggiunge Bergamo, dov’è ospite di un cugino. Lucia viene fatta rapire da don Rodrigo e portata nel castello dell’Innominato, pericoloso e potente signore. Ma proprio l’incontro con questa giovane donna aiuta l’Innominato a pentirsi della sua lunga vita delittuosa e lo spinge a incontrare il cardinale di Milano, Federico Borromeo.
Quello che era un temuto e malvagio signore di converte e libera Lucia, che si trasferisce a Milano, dove l’epidemia di peste ha decimato la popolazione e ha contagiato anche don Rodrigo, che viene portato nel lazzaretto, luogo di raccolta e di isolamento dei malati: lì muore.
Renzo cerca Lucia, la ritrova proprio nel lazzaretto, unitamente a fra Cristoforo. I due giovani, dopo tante sventure, possono riunirsi e celebrare il loro matrimonio.