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Studiare la geografia lavoro svolto dalla classe I D della scuola secondaria “A. Manzoni” di Rosate Anno scolastico 2010/2011. IL RETICOLATO GEOGRAFICO. UNA SFERA SCHIACCIATA
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Studiare la geografia lavoro svolto dalla classe I D della scuola secondaria “A. Manzoni” di Rosate Anno scolastico 2010/2011
IL RETICOLATO GEOGRAFICO UNA SFERA SCHIACCIATA La terra è una sfera leggermente schiacciata unita da un asse immaginario che unisce i due poli : polo nord e polo sud. UNA RETE DI LINEE IMMAGINARIE I geografi hanno immaginato dei semicerchi . L’Equatore è un cerchio che divide la terra in due parti uguali chiamate Emisferi .
EMISFERO BOREALE EMISFERO AUSTRALE I paralleli sono semicerchi paralleli all’Equatore, i paralleli sono più piccoli man mano che ci si avvicina ai poli. I meridiani sono semicerchi immaginari perpendicolari al- l’ Equatore, il più importante è quello di Greenwich.
Oltre all’Equatore ci sono il Tropico del Cancro, ilCircolo Polare Artico, Tropico del Capricorno e il Circolo Polare Antartico. I paralleli e i meridiani formano una rete chiamatareticolato geografico. Facendo riferimento alle linee di questa rete immaginaria diventa possibile indicare l’esatta posizione di qualsiasi luogo della Terra; è sufficiente , infatti, indicare le sue coordinate geografiche, cioè la latitudinee la longitudine. Latitudine: è la distanza tra qualsiasi Parallelo e l’ Equatore. Longitudine: è la distanza tra qualsiasi Meridiano e quello di Greenwich . Non si misurano in chilometri ma in gradi. Si parla di latitudine nord/sud; longitudine ovest / est.
LE PIANURE D’EUROPA La maggior parte dell ‘ Europa è occupata da una vasta area pianeggiante. In quest’area ci sono il Bassopiano germanico e il vastissimo Bassopiano sarmatico. Questo territorio era eroso da ghiacciai, come testimonia la presenza di alcuni rilievi collinari di origine morenica. Al di là del Canale della Manica si estende un‘area pianeggiante che prende il nome di Bacino di Londra.
LE PIANURE D ‘ EUROPA SUD-OCCIDENTALE • Nell‘ Europa occidentale e meridionale le pianure sono prevalentemente di origine alluvionale. Le più vaste sono : • il Bassopiano francese,che occupa la parte occidentale e settentrionale della Francia ; • la Pianura padana in Italia ; • la Pianura ungherese ,fra le Alpi Orientali e i Carpazi; • la pianura della Valacchia tra i Carpazi e i Balcani . • Lungo le coste settentrionali del Mar Caspio si estende una grande area pianeggiante detta Depressione caspica perché si trova sotto il livello del mare (-28).
IL PAESAGGIO DELLE ZONE PIANEGGIANTI Nelle pianure nord-orientali dell’Europa si estendono le praterie, cioè terreni erbosi molto vasti . La vegetazione è costituita prevalentemente da piante erbacee e da graminacee. Nelle praterie sono allevati bovini e vengono coltivati il frumento e altri cereali. Il grano cresce abbondante soprattutto in Ucraina , che è molto fertile perché ricca di materiale organico . Nelle pianure occidentali ci sono boschi di latifoglie, costituiti da piante d ‘alto fusto e da un fitto sottobosco. Un tempo questi boschi erano molto diffusi, ma oggi sono sempre più rari.
LE CATENE MONTUOSE PIÙ RECENTI Fra le catene montuose spiccano per altezza le Alpi, disposte ad arco. La catena alpina è la più elevata d’ Europa, con parecchie cime che superano i 400 metri. Tra la Spagna e la Francia ci sono i Pirenei. Un altro sistema montuoso importante è costituito dai Carpazi, nella parte centrale del continente .
Tra il Mar Nero e il Mar Caspio si estende la catena montuosa del Caucaso, che segna, a sud, il confine tra l’ Europa e l’Asia . Nel Europa meridionale le catene montuose sono formate da rocce sedimentarie e calcaree. Si tratta delle Alpi Dinariche, dei Balcani e del Pindo.
GLI STRUMENTI DEL GEOGRAFO • Poiché la Terra è rotonda, la rappresentazione corretta della sua superficie è il mappamondo. Le carte geografiche sono una rappresentazione della Terra o di una parte di essa. Ma visto che le carte geografiche non sono grandi come il mondo, dobbiamo usare la riduzione in scala. “Ridurre in scala “ significa rimpicciolire la realtà per poterla rappresentare su una carta geografica. Tutte le carte riportano la riduzione in scala, dicono cioè quante volte la realtà è stata rimpicciolita. La scala utilizzata può essere indicata in due modi diversi che possono essere presenti entrambi: • _ la scala numerica, che è rappresentata da due numeri: 1 : 10 000, 1 : 1 000 000 ecc ; • _ la scala grafica, che è una linea nella quale ogni segmento corrisponde a una determinata distanza nella realtà. • Per leggere e capire una carta bisogna osservare la legenda, che indica esattamente le cose che devono essere lette. Nelle leggende troviamo i colori delle cose essenziali: monti, laghi, fiumi, mari, pianure e colline; troviamo anche i simboli di città, ferrovie, autostrade, porti ed aeroporti.
I TIPI DI CARTE Non tutte le carte hanno le stesse informazioni. Esistono tre tipi di carte geografiche fondamentali: carte fisiche, politiche e tematiche. LE CARTE FISICHE Evidenziano: le montagne, i fiumi, i laghi, le pianure ed i mari, cioè tutti gli aspetti e gli elementi naturali.
LE CARTE TEMATICHE Approfondiscono e illustrano un particolare fenomeno o aspetto, che può riguardare sia la natura sia alla vita della popolazione. Gli argomenti delle carte tematiche sono diversi: la natura del territorio, il clima, i diversi tipi di vegetazione e la frequenza dei terremoti.
LE CARTE POLITICHE Rappresentano le diversità amministrative e politiche fra gli stati, le regioni, le città. Indicano anche le principali vie di comunicazione.
Il clima in Europa Sulla Terra esistono varie fasce climatiche: si tratta di zone geografiche caratterizzate da diversi climi. Queste fasce sono legate alla distanza dall’Equatore. Le fasce più vicine all’Equatore sono più calde, quelle più lontane sono più fredde. Il clima però non è determinato dalla sola latitudine: esistono anche altri elementi che lo determinano. L’Europa si trova nella fascia climatica temperata boreale e quindi a nord dell’Equatore. Al suo interno, però, ospita una grande varietà di paesaggi che determinano particolari fasce climatiche.
La fascia polare Fascia polare: occupa le regioni più a nord: Islanda, Scandinavia, Russia settentrionale. La fascia polare è caratterizzata da inverni molto lunghi e temperature molto rigide. Le estati sono molto brevi.
Fascia atlantica La fascia atlantica si estende sulle regioni che si affacciano sull’Oceano Atlantico ma anche sulle zone toccate dalla calda corrente del Golfo del Messico . È quindi caratterizzata da temperature miti, senza una grande differenza tra estate e inverno. Le piogge sono molto frequenti in tutte le stagioni.
LA FASCIA MONTUOSA La fascia montuosa si estende sulle zone montuose a nord e a sud dell’Europa . Ha caratteristiche simili a quella polare ma le temperature sono meno rigide
LA FASCIA MEDITERRANEA La fascia mediterranea riguarda le regioni affacciate sul Mar Mediterraneo. È caratterizzata da estati calde e aride mentre gli inverni sono miti e le precipitazioni sono abbondanti
Fascia continentale La fascia continentale è la fascia più estesa del territorio europeo. Nella fascia continentale ci sono molte variazioni climatiche. In generale ci sono inverni anche molto rigidi
Il paesaggio montano Le montagne subiscono molti cambiamenti a causa delle azioni dell’acqua e del vento, Frane: spostamento verso il basso di terra e di roccia Nelle zone più calde sono sorgono in genere le abitazioni; sui versanti meno esposti cresce una vegetazione che meglio si adatta al freddo.
Le slavine e le valanghe • Masse di neve che scivolano sul fianco della montagna Le slavine Le valanghe Masse di neve che rotolano verso il basso diventando sempre più grandi.
I ghiacciai e le colline I ghiacciai e le colline I ghiacciai si allungano o si accorciano per i cambiamenti di temperatura dovuti alle stagioni. Le colline sono rilievi non molto elevato, in genere di altezza non superiore ai 600 m. La collina è meno scoscesa di una montagna e in genere ricca d’erba.
Le valli e i crinali. • Sono delle aree racchiuse fra due montagne. Le valli IL crinale È la linea che passa fra i punti alti di una catena montuosa; è lo spartiacque fra i due versanti della montagna.
Le caratteristiche dei fiumi europei Quasi tutti i fiumi Europei hanno una lunghezza modesta. L’Europa ha una scarsa estensione e le catene montuose sono vicino alle coste; fa eccezione la parte orientale dove scorre il fiume più lungo del continente, il Volga.In Europa possiamo individuare due grandi regioni idrografiche : la prima comprende tutti i fiumi occidentali e settentrionali che sfociano nell’Oceano Atlantico, mar Baltico e nel mar Glaciale Artico; - la seconda comprende i fiumi meridionali e orientali che si gettano nel Mediterraneo, nel mar Nero e nel mar Caspio .
I principali fiumi d’Europa A ovest, lungo le coste bagnate dall’ Oceano Atlantico incontriamo le foci del Tago, del Duero, della Garonna, della Loira e l’Elba . Nel mar Baltico si gettano l’Oder ,la Vistola e la Dvina Occidentale. I fiumi Onega, Dvina settentrionale e il Peciora sfociano nel Mar Glaciale Artico, ma nei pressi della foce il loro corso è bloccato dai ghiacci da novembre a maggio, a causa delle temperature molto basse. I fiumi che si immettono nel mediterraneo non sono molto lunghi ,
Come orientarsi ? Fin dall’antichità l’uomo ha dovuto risolvere un problema: come fare ad orientarsi. Per prima cosa l’uomo ha osservato il movimento apparente del Sole, e ha notato che esso sorge sempre dalla stessa parte, a oriente e tramonta dal lato opposto, a occidente. Orientarsi significa, perciò , individuare l’oriente. Per sapere dove ci si trova sono stati identificati 4 punti cardinali che servono come riferimento oltre all’ oriente e all’ occidente. Sono stati individuati il sud, cioè la direzione in cui si trova il sole a mezzogiorno, e il nord la direzione opposta al sud.
I punti cardinali sono chiamati in diversi modi: Est, oriente o levante; Ovest, occidente o ponente; Sud o mezzogiorno o meridione; Nord o mezzanotte o settentrione
L’uomo ha osservato il cielo e ha trovato una soluzione: le stelle. Se vogliamo andare verso nord, dobbiamo trovare la stella polare. Per trovare la stella polare ci si basa sulla orsa maggiore, che è formata da stelle più facilmente visibili . Se ci troviamo in un bosco fitto e il sole non riesce a penetrare, possiamo orientarci osservando il tronco degli alberi, a nord dove troviamo il muschio che è la parte più umida perché non vi batte mai il sole.
La rosa dei ventiFra i 4 punti cardinali vi sono dei punti intermedi .Questi punti corrispondono alla direzione dalla quale provengono i venti.
LA STATISTICA I NUMERI DELLA REALTA’ Per descrivere la realtà di un territorio non basta individuarne le caratteristiche naturali ma bisogna individuare la quantità di abitanti che ci sono in una città, il tipo di economia, la storia e le tradizioni culturali. Il geografo ha bisogno del contributo di altre scienze come la storia e l’economia. Tra queste c’è la statistica.
Essa è la scienza che raccoglie ed elabora i dati, ad esempio quanti bambini nascono in un anno, quante persone muoiono, quanta pioggia cade in Italia, quanti sono senza lavoro e quanti turisti visitano ogni anno una regione. LE TABELLE I dati raccolti vengono ordinati in tabelle. Le tabelle sono elenchi ordinati come il numero di abitanti che ci sono in alcune città in anni diversi.
Figli per donne in alcuni stati europei Milioni di abitanti
I GRAFICI Un grafico individua la differenza tra i dati, ce ne sono di diversi tipi: Diagramma cartesiano: è un grafico formato da più linee e serve per capire come si evolve un fenomeno. Istogramma: è formato da rettangoli orizzontali o verticali posti uno di fianco all’altro. E’ utile per visualizzare le differenze di lunghezza fra i fiumi di un continente.
Ideogramma: consiste nel raffigurare con disegni ciò di cui si parla: sul numero di abitanti si userà il disegno di un essere umano, la produzione di frumento sarà rappresentata con una spiga di grano. Areogramma: viene usato per rappresentare le percentuali rispetto a un dato complessivo, come un cerchio o un grafico a forma di torta L’ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA L’istituto nazionale di statistica è noto agli italiani con la sua sigla: ISTAT . Inoltre si occupa di raccogliere tutti i dati utili per conoscere le trasformazioni che subisce ogni anno l’Italia.