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PROGETTO ICFDAL MODELLO ICF DELL’OMS ALLA PROGETTAZIONE NELLA SCUOLAANNO SCOLASTICO 2011/2012“ Inclusione scolastica”Scuole in rete:IC. “ Carlo Levi” Maniace (CT)IPSAAR “ Falcone” Giarre (CT) sede staccata di Maniacecon la collaborazione dell’ASP di Catania sede zonale di Bronte , il comune di Maniace e i genitori degli alunni
ALLEGATO A • Progetto ICF • Dal modello ICF dell’OMS alla progettazione nella scuola • 1. Titolo del progetto • Inclusione scolastica • 2. Dati della scuola capofila • Denominazione:…I.C.S. “ Carlo Levi” • P.zza Autonomia, 26 • Comune:…Maniace Provincia: …..…Catania • CAP: 95030. Tel: ……095/690457 Fax: ……095/690928… • Indirizzo posta elettronica: ………ctic806008@istruzione.it • Cognome e nome del Dirigente Scolastico: …………AngeloSmario. • Cognome e nome del referente del Progetto: ………CarmelaCaggegi
[ 3. Composizione della rete Numero dei partner aderenti alla rete (compresa la scuola capofila): due 3.1 Elenco dei partner
3.2 Descrivere le competenze specifiche cha hanno indotto alla scelta dei partner • La scuola patner è stata scelta per l’esperienza realizzata, nel corso degli anni, in specifici percorsi volti a migliorare, favorire e facilitare le relazioni sociali tra alunni – docenti – famiglie; per aver promosso percorsi di individualizzazione e personalizzazione dell’apprendimento, per aver curato gli aspetti affettivo – relazionali, per aver promosso l’apprendimento per scoperta, utilizzando la mediazione tra pari, per aver valorizzato in classe le potenzialità dell’alunno con disabilità e attuato il principio della flessibilità organizzativa. • 3.3 Indicare le attività che verranno svolte dai singoli partner • Partner 1:I.C. “ Carlo Levi” • Le attività che saranno svolte dall’ I.C. “ Carlo Levi” consisteranno: • - nell’organizzare corsi di formazione per il personale docente coinvolto nel progetto ( docenti di classe e di sostegno), e per le famiglie degli alunni disabili sugli argomenti specifici che riguardano il modello ICF. • -Osservazione e analisi dei fattori contestuali che, in riferimento alle funzioni e alle strutture corporee, possono ostacolare o facilitare la possibilità del soggetto di svolgere determinati compiti. • -Registrazione dei dati
-Formulazione di un’ ipotesi di lavoro su alcuni item del modello ICF integrati ai fattori contestuali da utilizzare come sperimentazione, attraverso l’esecuzione di compiti e/o di azioni da parte di un individuo ( attività) e il coinvolgimento di una persona in una situazione di vita ( partecipazione), poiché l’Attività rappresenta la prospettiva individuale del funzionamento e la Partecipazione, invece, rappresenta la prospettiva sociale del funzionamento. • -registrazione dei dati emersi dall’osservazione dell’ alunno in relazione ai domini e alle categorie della componente ICF “ Attività e Partecipazione” • -Condivisione dei dati registrati con il team docente, in relazione ai descrittori del funzionamento • -Verifica della sperimentazione realizzata dal team docente sulla base di opportuni facilitatori, messi a disposizione dalla scuola, e della rimozione di barriere invalidanti. • -Verifica dell’ipotesi di lavoro attraverso l’osservazione e la descrizione funzionale dell’alunno in relazione alle difficoltà che esso dimostra di incontrare in settori di attività scolastici ed extrascolastici.
Partner 2: Istituto Alberghiero “ Falcone” Le attività che saranno svolte dall’ Istituto “ Falcone” consisteranno: • nell’organizzare corsi di formazione per il personale docente coinvolto nel progetto ( docenti di classe e di sostegno), e per le famiglie degli alunni disabili sugli argomenti specifici che riguardano il modello ICF. • Osservazione e analisi dei fattori contestuali che in riferimento alle funzioni e alle strutture corporee possono ostacolare o facilitare la possibilità del soggetto di svolgere determinati compiti. • Registrazione dei dati • Formulazione di un’ ipotesi di lavoro su alcuni item del modello ICF integrati ai fattori contestuali da utilizzare come sperimentazione, attraverso l’esecuzione di compiti e/o di azioni da parte di un individuo ( attività) e il coinvolgimento di una persona in una situazione di vita ( partecipazione), poiché l’Attività rappresenta la prospettiva individuale del funzionamento e la Partecipazione, invece, rappresenta la prospettiva sociale del funzionamento.
registrazione dei dati emersi dall’osservazione dell’ alunno in relazione ai domini e alle categorie della componente ICF “ Attività e Partecipazione” • Condivisione dei dati registrati con il team docente, in relazione ai descrittori del funzionamento • Verifica della sperimentazione realizzata dal team docente sulla base di opportuni facilitatori, messi a disposizione dalla scuola, e della rimozione di barriere invalidanti. • Verifica dell’ipotesi di lavoro attraverso l’osservazione e la descrizione funzionale dell’alunno in relazione alle difficoltà che esso dimostra di incontrare in settori di attività scolastici ed extrascolastici. • 4. Obiettivi e fasi del progetto • Questa sezione dovrà presentare: • esperienza della scuola o della rete nell’ambito del modello ICF • l’Istituto comprensivo “Carlo Levi” di Maniace e l’Istituto “Falcone” di Giarre sede staccata di Maniace, nel corso degli ultimi anni scolastici , hanno adottato il criterio dell’interazione tra il funzionamento della persona e le caratteristiche del contesto sociale, condividendo l’approccio globale, integrato e multidimensionale alla salute e alla disabilità, secondo il quale nessuno può essere etichettato in base alle proprie condizioni “ sanitarie”, poiché nel processo di integrazione è necessario considerare sia le potenzialità dell’alunno disabile che il contesto personale, sociale e culturale in cui l’alunno è inserito..
obiettivi del progetto • Attivare corsi di formazione per docenti di ogni ordine e grado delle scuole in rete sull’ICF; • Organizzare corsi di formazione specifici per le famiglie delle scuole in rete; • applicare il modello ICF , per migliorare la qualità dei processi di integrazione; • fornire agli insegnanti uno strumento efficace ed efficiente per costruire un progetto scolastico condiviso e attento al contesto in cui è inserita la scuola ; • Far uso di un linguaggio e di una struttura concettuale comune; • Possedere un criterio di valutazione che permette di misurare la qualità dell’intervento; • analizzare i fattori contestuali, con particolare riguardo agli elementi costitutivi del proprio contesto scolastico, ai facilitatori e alle barriere che determinano le performancesdegli alunni con disabilità nelle pratiche di integrazione scolastica. • Realizzare un documento generalizzabile in vari contesti per il miglioramento dell’integrazione scolastica.
bisogni a cui il progetto risponde • avviare una rete territoriale per l’inclusione scolastica e sociale; • formare il personale della scuola per acquisire competenze specifiche volte a migliorare l’integrazione scolastica e qualificare il grado di partecipazione sociale dell’alunno disabile. • Saper mettere in relazione sistematica le funzioni e le strutture corporee degli alunni disabili con la sua attività e la sua partecipazione sociale nel contesto scolastico; • Apprendere, sperimentare e adottare con gradualità l’approccio bio-psico - sociale e il modello ICF per l’analisi dei bisogni speciali di tutti e per l’analisi dei contesti di vita. • Facilitare la comunicazione e la collaborazione dei docenti sia tra loro, sia con altri professionisti con specifiche competenze che operano in diversi contesti di lavoro • Elaborare una programmazione curriculare, utilizzando il modello ICF come strumento educativo per garantire un miglioramento della consapevolezza delle azioni sociali sull’alunno disabile. • Promuovere il diritto formativo di tutti gli alunni • Promuovere il successo formativo.
la metodologia di lavoro • Cooperative learning tra docenti; • Ricerca documentazione anche in rete; • Indagine e tabulazione dei dati ( ricognizione dei bisogni) su allievi e genitori degli alunni disabili • Family learning; • Formazione in presenza • Condivisione dei linguaggi usati e degli strumenti di autoanalisi, di analisi dei fattori ambientali, familiari e sociali; • Attività di osservazione sul campo; • Utilizzo delle tecnologie informatiche per la comunicazione tra le reti di scuole; • Questionari e griglie; Coinvolgimento attivo degli studenti per la realizzazione di riprese video;
le modalità di verifica dei risultati relazione finale sull’ esperienza della sperimentazione svolta. • Work packages (WP) - fasi di realizzazione Il progetto prevede n. 3 Work packages da realizzarsi dal mese di febbraio 2011 al mese luglio 2012 così articolato: Work packages n. 1 – Febbario- marzo . Colloquio informativo con le famiglie corsi di formazione per il personale docente e per le famiglie.
Work packages n. 2 dal mese di marzo 2011 al mese di aprile 2012 • Preparazione dei materiali per la trascrizione delle osservazioni dei docenti in relazione ai descrittori del funzionamento dell’ICF. • Osservazione e analisi dei fattori contestuali in riferimento alle funzioni e alle strutture corporee da parte dei gruppi di lavoro. • Registrazione dei dati • Confronto tra i gruppi di lavoro sulle osservazioni relativi a tutti i domini e categorie della componente Attività e partecipazione dell’ICF • Programmazione di un’ ipotesi di lavoro. • Sperimentazione di un ipotesi di lavoro • Monitoraggio intermedio sulla sperimentazione e registrazione dei dati emersi dall’osservazione sull’ alunno • Condivisione dei dati registrati con il team docente • monitoraggio finale
Work packages n. 3 dal mese di aprile al mese di giugno 2012 Relazione finale sull’ esperienza della sperimentazione svolta.
1 faseIndagine conoscitiva sulla conoscenza del modello ICF e del suo impiego come regola di lavoro .Destinatari : Docenti delle scuole in rete.
Indagine conoscitiva 1.Hai mai sentito parlare del modello antropologico ICF? □ Si □ no 2.Hai mai avuto modo di seguire corsi di formazione sul tema dell’ICF? □ Si □ no Se sì, in quali circostanze? 3.Conosci la classificazione ICF redatta dall’OMS nel 2002? □ Si □ no 4.Ritieni possa essere utile consultare direttamente il contenuto del documento ICF? □ Si □ no 5.Hai utilizzato, o sapresti utilizzare le componenti ICF per descrivere i livelli di funzionamento biologico e/o sociale di un soggetto con bisogni educativi speciali? □ Si □ no 6.Utilizzi risorse informatiche per documentarti su nuovi metodi e strumenti per la diversa abilità? □ Si □ no 7.Se sì, hai una bibliografia di riferimento o dei siti che valuti di particolare interesse e che potrebbe essere utile condividere con gli altri docenti? □ Si □ no 8.Quali sono le tue aspettative rispetto al percorso che intraprenderaii?
9.Uno degli obiettivi dell’intero percorso di ricerca-azione, che dovremo costruire, è la creazione di nuovi strumenti metodologici in grado di leggere le esigenze educative speciali nell’ottica dell’ICF. Hai un’idea delle caratteristiche che tali strumenti dovrebbero avere? 10.La rete del progetto “ Inclusione scolastica” raccoglie non solo istituzioni scolastiche di gradi differenti, ma anche gli enti (ASP, Comune) che a vario titolo concorrono alla progettazione del percorso educativo di alunni con difficoltà. Ravvisi in questa struttura un punto di forza del nostro percorso di ricerca-azione? □ Si □ no Perché?
8. Quali sono le tue aspettative rispetto al percorso di studio e sperimentazione che intraprenderai?
Work packages n. 1 – Febbario- marzo . • - Colloquio informativo con le famiglie • Corsi di formazione per il personale docente e per le famiglie. • Dall’analisi dei dati emersi, vengono organizzati alcuni incontri con l’ASP 3 di Catania sez. di Bronte. • Programma del Corso • Conoscenza e riflessione del Modello ICF-CY • Aree di comunanza tra ambito medico-dpecialistico, metodologia didattica, ricerca scientifica.
Questionario Docenti in ingresso • 1. Utilizza griglie per l’osservazione e la valutazione degli alunni e in particolare • per l’allievo diversamente abile? • questionario gradimento docenti.doc
Ritiene che il modello di P.E.I. in uso nella sua scuola sia sufficientementeesplicativo e di facile “compilazione”?
Per la sua esperienza scolastica, durante la fase di preparazione e stesura del P.E.I.si attua una reale sinergia tra gli organi preposti.
Gli argomenti previsti nell'intervento formativo in relazione alla sua attività di lavoro, ritiene possano essere complessivamente:
L'intervento formativo, a suo avviso, deve contribuire ad incrementare le sueconoscenze professionali :
L'intervento formativo, a suo avviso, deve aiutare a identificare comportamentipiù appropriati alla situazione attuale (relativamente alla presa in carico delladiversa abilità come risorsa) e facilitare un processo di trasformazione da vecchia nuovi comportamenti :
Un intervento formativo a suo parere deve fornire delle occasioni:
Premesso che l’intervento formativo sarà supportato dalla ricerca-azione comestrategia preferenziale, quali tecniche e metodi didattici dovrebbero, secondo Lei,essere impiegati parallelamente :
Questionario in uscita Docenti • 1.Gli argomenti previsti nell'intervento formativo in relazione alla sua attività di • lavoro, ritiene siano stati complessivamente:
2. L'intervento formativo, a suo avviso, ha contribuito ad incrementare le sueconoscenze professionali :
3.L'intervento formativo, a suo avviso, ha contribuito a migliorare le suecapacità professionali:
4. L'intervento formativo, a suo avviso,ha aiutato a identificare comportamentipiù appropriati alla situazione attuale (relativamente alla presa in carico delladiversa abilità come risorsa) e facilitare un processo di trasformazione da vecchia nuovi comportamenti:
5. L’ intervento formativo a suo parere ha fornito delle occasioni: per uno scambio d'informazioni
- per migliorare la conoscenza reciproca e in generale le comunicazioni nel gruppo di lavoro
- per sviluppare metodi e strumenti di lavoro comuni nel gruppo di lavoro
6. Premesso che l’intervento formativo sarà supportato dalla ricerca-azione comestrategia preferenziale, quali tecniche e metodi didattici dovrebbero, secondo Lei,essere impiegati parallelamente :
7.0Quanto ha inciso l’organizzazione complessiva dell’intervento formativo (rispettodei tempi ,puntualità, comunicazioni, ecc.) sulla sua efficacia:
L’attività di formazione e di autoformazione sulla classificazione ICF è stata la prima WP dell’attività di ricerca azione del progetto. • Essa ha avuto lo scopo di far conoscere il modello antropologico dell’ICF e di considerare l’alunno nella struttura multidimensionale della sua persona. • Per migliorare le prestazioni scolastiche, relazionali e individuali di alunni in situazione di disabilità dobbiamo porre attenzione non soltanto alla diagnosi funzionale fatta dall’ASP su base ICD10, ma utilizzare l’ICD 10 insieme all’ICF. Perché lo stato di salute e di funzionamento di una persona va descritta e conosciuta mettendo in relazione informazioni su: • -condizioni fisiche; • Funzioni corporee; • Attività personali; • Partecipazione sociale • Fattori ambientali • Fattori contestuali personali. • Solo in questo modo, la scuola può operare per la costruzione del progetto di vita dell’alunno. • L’ incontro con l’ASP 3 di Bronte si è dimostrato di particolare importanza. Infatti, i risultati del questionario in uscita mettono in evidenza la riflessione su esposta.
Segnalazione alunni all’ASP La segnalazione per un approfondimento diagnostico ai fini di una eventuale certificazione a norma della Legge 104/92, art. 12, 13, 14 è stata fatta dal team dei docenti di classe sul modello ICF. La scheda di segnalazione elaborata dal team di lavoro è divisa in due parti. La prima parte riguarda le informazioni sull’alunno; La seconda parte riguarda la descrizione dell’alunno: area dell’apprendimento; area della comunicazione nella scuola; Area dell’autonomia personale nella scuola; Area relazionale nella scuola; LE OSSERVAZIONI DEI DOCENTI. SCHEDA DI SEGNALAZIONE Maniace.doc
Rilevazione dati osservazione descrittiva degli alunni; Identificazione dei codici modello ICF • Il gruppo di lavoro, partendo dalla DF, rilasciata dall’ ASP su base ICD10, discute sui dati emersi dall’osservazione descrittiva degli alunni interessati, (n. 1 S.I., n. 8 S.P. , n. 7 SSIG, n. 4 S.S.IIG) prendendo in esame le strutture corporee, l’ esecuzione dei compiti o azioni, la partecipazione alle situazioni di vita riferita all’età degli alunni, i fattori ambientali che ostacolano o facilitano il funzionamento, i fattori contestuali personali. • Identificazione dei codici su base ICF • Il gruppo di lavoro ha elaborato una griglia dei codici ICF • grigli ICF osservazione.doc Work packages n. 2
FATTORI CONTESTUALI PERSONALI • Somministrazione di test sull’autostima, riguardanti: • le relazioni interpersonali; • la competenza di controllo sull’ambiente; • l’emotività; • il successo scolastico; • la vita familiare; • il vissuto corporeo; • processi e strategie per l’apprendimento • Competenza di controllo sull’ambiente • Fattori contestuali personali.doc • Fattori contestuali personali.doc
Dal PDF al PEI/PV • Il team docenti, dopo aver confrontato il PEI degli alunni con gli indicatori del modello ICF, è del parere di redigere un nuovo modello di PEI/PDV, cioè intende formulare un percorso progettuale capace di individuare i seguenti obiettivi didattici e prioritari di sviluppo dei fattori contestuali personali per consentire all’alunno di acquisire competenze spendibili nella vita adulta. • Sviluppo delle potenzialità ai fini: • •Dell’apprendimento; • •Della comunicazione; • •Delle relazioni; • •Della socializzazione; • •Dell’autonomia; • Competenze : • di gestione del tempo libero, sia in casa che fuori; • di gestione autonoma e/o assistita di un proprio luogo di vita; • di sviluppo o di mantenimento di una rete di supporto sociale informale; • di gestione delle proprie risorse economiche; • Affettive /relazionali. • dall'osservazione al PEI - Pd.doc