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Come introdurre e accompagnare i bambini, i fanciulli e i ragazzi

Come introdurre e accompagnare i bambini, i fanciulli e i ragazzi all’incontro personale con Cristo nella comunità cristiana. Quali sono i valori significativi , le testimonianze e i segni di speranza in atto da conservare e rilanciare in ordine all’iniziazione cristiana?

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Come introdurre e accompagnare i bambini, i fanciulli e i ragazzi

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Presentation Transcript


  1. Come introdurre e accompagnare i bambini, i fanciulli e i ragazzi all’incontro personaleconCristo nellacomunità cristiana

  2. Quali sono i valori significativi, le testimonianze e i segni di speranza in atto da conservare e rilanciare in ordine all’iniziazione cristiana? Quali sono le contraddizioni e le difficoltà che impediscono o rendono difficile il cammino dell’iniziazione cristiana? Quali prospettive e risposte emergono dalle esperienze in atto nelle comunità parrocchiali, associazioni e movimenti?

  3. La liturgia: la celebrazione dell’Eucaristia nell’anno liturgico è il valore fondamentale per la vita della comunità e per l’iniziazione cristiana dei ragazzi: la S. Messa - e anche altri momenti sacramentali e di preghiera [via crucis, fioretto, novena di Natale] - vissuti dai ragazzi in modo partecipato e attivo, preparati con il coinvolgimento della famiglia; occasione in cui i bambini incontrano la comunità e ne fanno esperienza; presentazione dei ragazzi che ricevono i sacramenti alla comunità durante la S. Messa, e consegna di alcuni segni [Bibbia, crocifisso ecc]; coinvolgimento nelle letture, nel coro, nel servizio all’altare; liturgia come dimensione educativa: esperienza liturgica in parallelo al cammino catechistico. PRIMA DOMANDA:VALORI SIGNIFICATIVI, TESTIMONIANZE, SEGNI DI SPERANZA

  4. Coinvolgimento della famiglia. La richiesta dei sacramenti dell’iniziazione da parte dei genitori è un segno positivo e una opportunità: alcuni genitori chiedono un percorso formativo proprio; alcune famiglie superano la dimensione del dovere e si lasciano coinvolgere per libera scelta; alcuni genitori si sono resi disponibili a fare i catechisti; altri partecipano agli incontri e si lasciano coinvolgere anche dopo il percorso di iniziazione cristiana; è stata presentata l’esperienza del progetto Nazaret: in Avvento e Quaresima momenti di preghiera con lettura e commento del vangelo in famiglia; catechesi del battesimo nelle case; adulti che riscoprono un itinerario di fede in relazione al cammino dei figli; importanza della figura dei nonni nell’accompagnamento dei ragazzi, spesso in sostituzione dei genitori; coinvolgimento degli adulti in attività di animazione valorizzando le capacità e le competenze dei singoli; testimonianze importanti derivano alla comunità da famiglie cristiane motivate e consapevoli. PRIMA DOMANDA:VALORI SIGNIFICATIVI, TESTIMONIANZE, SEGNI DI SPERANZA

  5. Educazione al gratuito. La comunità cristiana è il luogo dove si vive e si testimonia la carità: raccolta di offerte e generi alimentari per l’incontro della carità, per situazioni di povertà della parrocchia, anche in occasione della celebrazione dei sacramenti; adozioni a distanza; gemellaggi di parrocchie con altre realtà povere; campi estivi in Romania; cene povere per Natale; visite in ospedale; scout che animano liturgie nei reparti ospedalieri; contatti con una realtà caritativa di accoglienza (per es. Istituto Buon Pastore). PRIMA DOMANDA:VALORI SIGNIFICATIVI, TESTIMONIANZE, SEGNI DI SPERANZA

  6. Esperienze di vita comunitaria. Nel cammino di formazione integrale la parrocchia è un riferimento irrinunciabile: patronati; grest, campi scuola; vita associativa; momenti di festa; collaborazione con Asili nido e Scuole materne. PRIMA DOMANDA:VALORI SIGNIFICATIVI, TESTIMONIANZE, SEGNI DI SPERANZA

  7. Disponibilità e dedizione dei catechisti: importanza del legame che vivono con i bambini e con le famiglie; legame duraturo nel tempo con i ragazzi; disponibilità dei catechisti alla formazione; disponibilità alla collaborazione con altre parrocchie. PRIMA DOMANDA:VALORI SIGNIFICATIVI, TESTIMONIANZE, SEGNI DI SPERANZA

  8. Esperienza dell’ascolto della Parola e della preghiera, come via privilegiata all’incontro personale con Cristo: gruppi di ascolto con i bambini; catechesi biblica. PRIMA DOMANDA:VALORI SIGNIFICATIVI, TESTIMONIANZE, SEGNI DI SPERANZA

  9. CONTRADDIZIONI E DIFFICOLTÀ poca conoscenza tra i gruppi parrocchiali e i catechisti; poca conoscenza personale tra i catechisti; poca convinzione dei ragazzi; anacronismo del metodo catechistico troppo scolastico; non comprensione dei gesti e dei segni liturgici; scollamento fede/vita; insignificanza della fede; contesto socio-culturale materialista-tecnicista che rende difficile la comprensione del linguaggio della fede e il senso del mistero; difficoltà di comunicazione della testimonianza da parte degli adul SECONDA DOMANDA

  10. CONTRADDIZIONI E DIFFICOLTÀ le comunità non sono sufficientemente accoglienti; catechisti improvvisati; catechisti troppo anziani o troppo giovani; i catechisti non conoscono i sussidi e i documenti del magistero; mancanza delle figure maschili; contraddizione nell’ordine dei sacramenti; difficoltà a vivere l’Eucaristia domenicale; influenza negativa della famiglia che riflette i suoi problemi e stili di vita sulla formazione dei ragazzi; non fruttuoso il rapporto con i genitori costretti a partecipare; vuoto tra il momento del battesimo e l’avvio del cammino dell’iniziazione cristiana. SECONDA DOMANDA

  11. La famiglia: coinvolgimento delle famiglie da sviluppare secondo due livelli: uno più formale, riunioni-incontri, uno più informale, i contatti personali; suscitare l’esigenza di un percorso per i genitori (a partire dal matrimonio e dalla richiesta del battesimo, prima ancora che venga richiesta per i figli l’iniziazione); accompagnamento e anche proposta di un percorso per i genitori che vivono in situazioni irregolari. TERZA DOMANDA: PROSPETTIVE E RISPOSTE

  12. La comunità educante: necessità di una comunità educante che viva le quattro dimensioni della Visita pastorale; la comunità educante deve sempre lasciar trasparire il suo collegamento con la comunità parrocchiale e diocesana; esigenza della presenza di molteplici figure educative; far coincidere gli orari di incontri di gruppi diversi che manifestino una comunità articolata; proposta integrata di gioco catechesi preghiera incontro con testimoni di varie età e con varie esperienze professionali; TERZA DOMANDA: PROSPETTIVE E RISPOSTE necessità di capire meglio cosa si intende;

  13. La comunità parrocchiale: riscoperta della domenica come celebrazione del giorno del Signore; valorizzazione di gruppi, movimenti, associazioni; si segnala l’esperienza di Marghera S. Antonio che coordina tre realtà: momento catechistico, associativo, liturgico. TERZA DOMANDA: PROSPETTIVE E RISPOSTE

  14. Proposte: si auspica un cammino unitario per l’iniziazione cristiana per tutta la diocesi; dai sacramenti come momenti di traguardo ai sacramenti come via; la riscoperta dell’Eucaristia come sacramento della maturità cristiana=ritorno all’ordine tradizionale dei sacramenti; avvio di itinerari personalizzati; da catechisti disponibili a catechisti formati; coinvolgimento dei padrini già all’inizio del cammino di preparazione ai sacramenti; si auspica la collaborazione interparrocchiale; favorire esperienze a livello associativo: ad es. campo estivo con educatori Azione Cattolica aperto agli aiuto-catechisti; lettura del vangelo della domenica proposta e adattata alle diverse fasce d’età; educazione allo stile di vita delle famiglie, per educare alla gratuità nei confronti dei poveri. TERZA DOMANDA: PROSPETTIVE E RISPOSTE

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