230 likes | 453 Views
L’invenzione del progresso. Economia, società cultura nell’età dei lumi. Crescita demografica e sviluppo del capitalismo. Secolo XVIII: inversione di tendenza nella storia demografica
E N D
L’invenzione del progresso Economia, società cultura nell’età dei lumi
Crescita demografica e sviluppo del capitalismo • Secolo XVIII: inversione di tendenza nella storia demografica • La popolazione cresce senza incontrare più i consueti limiti imposti dalle passate catastrofi (peste, carestie, guerre) • Da quel momento in poi il movimento ascensionale non si è più arrestato
Le trasformazioni dell’economia agricola • Lo sviluppo demografico è collegato al miglioramento del regime alimentare • Ovvero dell’agricoltura (influenza reciproca) • Attraverso: l’espansione delle culture e la diffusione di nuove piante (mais, patate) • Ma soprattutto: l’intensificazione delle stesse per aumentarne la redditività
Nuovi sistemi produttivi • La razionalizzazione dell’economia agricola impone: • L’impiego di capitali • L’adozione di tecniche colturali più complesse • Il superamento dei limiti imposti dal regime tradizionale (di origine feudale) • Una nuova organizzazione sociale e del lavoro • Libertà di iniziativa e proprietà privata
Gli ostacoli allo sviluppo agricolo • L’economia comunitaria (spazi comuni all’interno della proprietà, libero accesso dei contadini per il pascolo e la raccolta di legna, privilegi, ecc.) • Il monopolio fondiario (la terra è nelle mani di pochi aristocratici che non hanno né la mentalità, né i capitali per sfruttarla in maniera moderna, gravata da fedecommessi, manomorta ecclesiastica, ecc.)
La rimozione degli ostacoli • Rafforzamento della proprietà privata (enclosures iniziate in Inghilterra nel XVI sec.) • Lotta contro i demani pubblici, i vincoli al commercio della terra e gli “usi civici”, tramite pressioni politiche o vere e proprie usurpazioni • Trasferimento di parte di beni fondiari dal clero e dalla nobiltà a forze sociali più attive, borghesi • Riorganizzazione diseguale in Europa: si distinguono Inghilterra, Olanda e Italia padana
Agricoltura e sviluppo del capitalismo • Marx: accumulazione originaria dei capitali • Capitalismo commerciale (dal sec. XIV al XVII) • Capitalismo agricolo (sec. XVIII) • Capitalismo industriale (in Inghilterra e in altre zone dell’Europa a partire dalla fine del sec. XVIII – prima rivoluzione industriale; nel resto d’Europa sec. XIX – seconda rivoluzione industriale)
Strutture economiche ed ideologie culturali: l’Illuminismo • Il philosophe si batte contro i pregiudizi e le superstizioni su cui si fonda l’Ancien Regime • Ripone la sua fiducia nella “classe media”, nell’operosità e nello spirito di iniziativa peculiari della borghesia • Si fa interprete della rivoluzione economica e sociale in atto • Si impegna a favore della rimozione degli ostacoli “politici” ed “istituzionali”
Contro l’autorità, la tradizione, la rivelazione • Il metodo scientifico: esperienza e ragione • Il newtonismo trasfuso dall’ambito naturale a quello delle scienze umane • L’idea di progresso: sapere e benessere fattori della pubblica felicità • L’Enciclopedia delle Arti e dei Mestieri di Diderot e d’Alembert simbolo di un’epoca di trasformazioni (1751-1772, 28 volumi illustrati)
Voltaire e la lotta contro l’oscurantismo • Polemico sulla religione rivelata e la Chiesa • Aristocratico, cosmopolita • Il Dizionario Filosofico (1754) • Il Trattato sulla tolleranza (1762) • Il deismo
Dottrine politiche: Montesquieu • Lo spirito delle Leggi (1748) • Costituzionalismo aristocratico • Libertà basata sull’equilibrio costituzionale dei poteri (legislativo, esecutivo, giudiziario) • Libertà individuale • Moderazione sul piano sociale
Dottrine politiche: Voltaire • Dispotismo illuminato • La monarchia assoluta, guidata da un principe disposto ad ascoltare il philosophe è la migliore garanzia di buon governo per lo sviluppo della borghesia • Negazione dei privilegi di nobiltà e clero • Necessità “naturale” del mantenimento delle disparità economiche e sociali • Sfiducia nel popolo
Dottrine politiche: Rousseau • Tutti gli uomini per natura nascono liberi ed eguali • La “stato di natura”: un principio ideale (giusnaturalismo) • La proprietà privata è l’origine della diseguaglianza sociale • Non va distrutta ma va garantita una più equa ripartizione delle ricchezze
Dottrine politiche: Rousseau • Il Contratto Sociale (1762) – contrattualismo • L’uomo rinuncia alla libertà naturale per diventare cittadino, accordandosi con i suoi simili • Lo Stato deve salvaguardare libertà ed eguaglianza • La sovranità è nel popolo e non può essere alienata • Lo Stato si identifica con il popolo. I suoi funzionari sono servitori del popolo • La volontà generale è la fonte delle leggi • Democrazia diretta o rappresentativa • L’Emile e la nascita della pedagogia moderna: l’educazione deve essere pubblica, gratuita ed eguale per tutti
Dottrine economiche: fisiocrazia e liberismo • Fisiocrazia: l’agricoltura crea le basi della ricchezza (il surplus), l’industria si limita a trasformare i beni e il commercio a distribuirli • Il liberismo di Quesnay (Tableau économique, 1758) e di Mirabeau: contro il mercantilismo libertà di iniziativa economica e libero scambio. Lo Stato si deve limitare a rimuovere gli ostacoli per la circolazione di merci e capitali e la formazione del profitto
Dottrine economiche: Adam Smith • Ricerca sulla natura e sulle cause della ricchezza delle nazioni (1776) • La nascita dell’economia politica • La fonte della ricchezza è il lavoro • La ricerca del profitto da parte del singolo coincide spontaneamente con il benessere collettivo (la “mano invisibile” del mercato) • Studio del capitalismo industriale: la situazione inglese (mentre in Francia i fisiocrati si attardano sul capitalismo agrario)
Espansione e diffusione dell’Illuminismo • La Massoneria • Lessing e Kant in Germania • Milano: il Caffè dei fratelli Verri e Dei delitti e delle pene di Cesare Beccaria (1764) • Napoli: Genovesi e Filangeri • Firenze: l’Accademia dei Georgofili