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Vajont, 9 Ottobre 1963, o dell'inettitudine umana

Vajont, 9 Ottobre 1963, o dell'inettitudine umana. Il 25 marzo 2009 le classi terze del Convitto “Cesare Battisti” di Lovere hanno visitato la diga del Vajont per conoscere la sua terribile storia.

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Vajont, 9 Ottobre 1963, o dell'inettitudine umana

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Presentation Transcript


  1. Vajont, 9 Ottobre 1963, o dell'inettitudine umana

  2. Il 25 marzo 2009 le classi terze del Convitto “Cesare Battisti” di Lovere hanno visitato la diga del Vajont per conoscere la sua terribile storia.

  3. La presunzione è un atteggiamento tipico dell’uomo soprattutto negli ultimi due secoli: grazie ai progressi della scienza e della tecnologia questo sentimento di onnipotenza aumenta sempre di più per cui l’uomo, a volte, realizza opere ambiziose senza badare alle conseguenze che potrebbero comportare.

  4. Il 9 Ottobre del 1963, alle 22:39, alla diga del Vajont, in provincia di Belluno, si stacca un pezzo di montagna dal monte Toc, pari a 2500 m3 di terreno, e cade nel lago formato dalla diga, innalzando un’onda di circa 260 metri che spazza via Longarone e le sue due frazioni, Erto e Casso, causando più di 2000 morti.

  5. La diga del Vajont oggi si erge come monumento dell’incapacità e dell’avidità dell’uomo.

  6. L’umanità è diventata l’antagonista dell’ ambiente: il 9 Ottobre 1963, al Vajont ci hanno rimesso la vita 2000 persone.

  7. L’uomo e la sua inettitudine non hanno causato solo danni come quelli del Vajont, ma sono origine di problemi come il buco dell’ozono o l’effetto serra.

  8. Il cimitero che fu costruito dopo il disastro del Vajont è desolante, migliaia di piccoli blocchi di marmo per terra, tutti attaccati, cercano di esprimere il dolore di una famiglia persa o il rimpianto di un’ infanzia non vissuta o anche di vite non viste, come quelle di alcuni bambini di pochi mesi. Queste piccole lapidi bianche, cercano di dirci: NOI C’ERAVAMO E ABBIAMO PAGATO L’EGOISMO DELL’UOMO. Sara, Gabriele, Omar, Riccardo, Damiano. Classe III C

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