1 / 25

Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti

Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti. Corso di Psicologia Clinica Prof. Salvatore Sasso I test proiettivi: a cura del prof. Salvatore Sasso e della dott.ssa Alessia Cardellini. I test proiettivi. Cattedra di Psicologia Clinica. parte 2. Il test REATTIVO DI REALIZZAZIONE GRAFICA.

jocelyn
Download Presentation

Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti Corso di Psicologia Clinica Prof. Salvatore Sasso I test proiettivi: a cura del prof. Salvatore Sasso e della dott.ssa Alessia Cardellini

  2. I testproiettivi Cattedra di Psicologia Clinica parte 2

  3. Il test REATTIVO DIREALIZZAZIONE GRAFICA Prende spunto dal reattivo di disegno di Wartegg (W.Z.T.)

  4. PRESUPPOSTI TEORICI • La produttività inconscia viene organizzata sul piano formale (operativo comportamentale) e su quello dei dinamismi affettivi simbolici • L’elaborato grafico è più ricco di dati personali e menodistorto dalle interpretazioni dell’interlocutore • La proiezione è l’investimento nel mondo esterno di valori e di strutture proprie della personalità, che “influenza” l’attività percettiva • Il reale assume la colorazione di “essere ricostruito” del soggetto che porta i suoi modi specifici e personali (Vico) • Abt e Bellak parlano a tal proposito di “distorsioniappercettive”

  5. Note sul R.R.G. • La realizzazione grafica mette il luce soprattutto: • Il controllo e l’organizzazione razionale • La reattività operativa • e, indirettamente, le sorgenti energetiche affettive della personalità • Gli stimoli presentati tendono, mediante processi inconsci, a produrre una corrente ideo-affettiva subliminale in direzioni prefissate • La scelta degli stimoli è stata operata da Wartegg tenendo presente sia le leggi gestaltiste sia l’aspetto simbolico richiamato a campi tipici di esperienza

  6. Quadri di stimoli R.R.G.

  7. Lo sviluppo del gesto grafico • I stadio (2-4 anni) = realismo motorio Primi scarabocchi disordinati, obliqui e casuali (fino a 2 anni); verso i 3 anni inizia la coordinazione miocinetica. Il significato è attribuito dopo la realizzazione del disegno • II stadio (4-7 anni) = realismo intenzionale Ricerca di un significato da realizzare, perché si coglie la relazione tra rappresentazione e cosa • III stadio (7-9 anni) = realismo intellettuale Prime rappresentazioni dell’immaginementale, i caratteri essenziali sono quelli ritenuti soggettivamente essenziali

  8. Lo sviluppo del gesto grafico • IV stadio (9-13 anni) = realismo visuale oggettivo progressiva evoluzione dalla rappresentazione povera alla forma geometrica per aderire all’oggetto (volume, ombra, proporzione e valutazione prospettica) • V stadio (13-17 anni) = realismo personale il disegno non rappresenta più una raffigurazione della realtà esteriore, ma è anche espressione delle valutazioni personali, con l’affermazione di un proprio “stile” NB REALISMO in senso psicologico, come TRASPOSIZIONE MOTORIA FIGURATIVA-SPAZIALE DI Ciò CHE è PERCEPITO e VISSUTO COME REALE dal soggetto

  9. L’analisi psicologica • Per fare l’a.p. di qualunque costrutto occorre vedere 3 strati: • Il TRATTO, come delimitazione cosciente realistica ed è espressione dell’attività mentale e razionale • La REALIZZAZIONE, l’ambiente simbolicamente proposto nel quale reagire • Il CONTENUTO PREVALENTE nei disegni

  10. 1. Analisi del TRATTO La prevalenza della linea sulla diffusione è indicativa dell’intenzionalità +/- rigida e adattiva e del controllo sulla indecisione, sulle pulsioni e sull’affettività Le linee che si possono esprimere sono: • La LINEA DRITTA • La LINEA CURVA • l’INTENSITA’ (pesante e sottile) • LINEA CONTINUA-DISCONTINUA

  11. La LINEA DRITTA • L’andamento rettilineo implica una intenzionalità direttiva dell’apparato miocinetico(controllo razionale rigido) • Può assumere diversi livelli: razionalizzazione, di decisione, di aggressività e di astrazione • Nel parallelismo si accentua il significato di controllo, indicando ostinazione o ossessività a parziale copertura di insicurezze profonde • Si accompagna a irrigidimento e distaccoaffettivo • Linee in senso orizzontale(più naturale) o verticale(maggior controllo ed energia)

  12. La LINEA CURVA • È in natura il risultato di un adattamento progressivo a forze agenti • Rappresenta una continuità di energia e insieme la variazione di essa, indica la tendenza alla flessibilità • È connessa alla passività, la dipendenza, e la non prevalenza del controllo razionale

  13. INTENSITA’ del tratto Sembra essere legata a meccanismi inconsci individuali, non modificabili da apprendimento • FORTE e COSTANTE INTENSITA’, è in funzione della impulsività vitale (vedi scarabocchi dei bambini) 2. MANCANZA DI CONTROLLO nella pressione, come mancanza di elaborazione degli impulsi • INGROSSAMENTI e ANNERIMENTI, emerge emotività e vulnerabilità affettiva nella perdita di controllo • LINEA SOTTILE SFUMATA, indica basso livello energetico, inibizione, tididezza, incertezze oppure finezza intellettuale ed emotiva

  14. LINEA CONTINUA-DISCONTINUA Rappresenta una espressione spaziale della presenza funzionale di inibizione • Linea discontinua, rappresenta arresti psichici tradotti nella sfera miocinetica significativa. Tradisce insicurezza interna e indecisione. • Linea continua. La prosecuzione incontrollata e violenta indica una imposizione del soggetto sul mondo esterno • Linee raddoppiate, il sogg. Tenta di superare una indecisione con un ripensamento • Tratto ricalcato, indecisione e insicurezza di base

  15. 2. REALIZZAZIONE • Nel disegno, lo spazio rappresenta l’ambiente simbolico proposto per reagire agli stimoli • Ansia si fronte a spazio bianco • I principali segni presenti nella r. dell’ansia sono: • Cancellature • Ombreggiature • Omissioni • Linee spezzatee indecise

  16. 2. REALIZZAZIONE • Si tengono in considerazione: • SPAZIO • SENSO, DIREZIONE • PROSPETTIVA • TRIDIMENSIONALITA’

  17. LO SPAZIO • DISEGNI PICCOLI. Con pochi elementi e povertà associativa può essere indice di sentimenti di insufficienza o blocco emotivo • MODERATO USO DELLO SPAZIO. Senso moderato delle ambizioni e della propria affermazione • DISEGNI MOLTO AMPI. Forma di affermazione e incentramento sul proprio Io, spontaneità ma con ridotto controllo delle pulsioni (disegni di tipo ossessivo) • SPAZIO VUOTO. Più è ampio più indica un blocco o un impoverimento emotivo-asociativo

  18. SENSO E DIREZIONE • La direzione del disegno è l’orientamento della composizione. • Verso destra e verso l’alto, indica progressione evolutiva ed estroversione (cioè investimento all’esterno dell’aggressività e dell’iniziativa). Esprime capacità di realizzazione, di efficienza, di abilità, di disposizione all’empatia • Verso sinistra e verso il basso, espressione di introversione, introspezione e di attaccamento a fasi meno avanzate

  19. PROSPETTIVA E TRIDIMENSIONALITA’ • La realizzazione prospetticaindica una avanzata maturazione del potere critico e una capacità di stabilire contatti sociali • Assenza di prospettiva o linearità, è vista con diffidenza (rischio di soggetti psicotici) • La tridimensionalità è un punto di arrivo di maturazione delle capacità logico-critica, sintetica e analitica insieme (Machover) • La t. permette una visione più matura e più aderente alla realtà

  20. Organizzazione della composizione • La composizione può essere vista da: • Un punto di vista informativo: • Chiara • Difficoltosa • Incomprensibile • Originale • Un punto di vista associativo e compositivo: • Organizzazione semplice -> forma di controllo • Organizzazione schematica -> povertà associativa e comunicativa • Organizzazione ricca -> elaborazione significativa

  21. 3. Il CONTENUTO • Sono state costruite della tabelle in base alla frequenza delle risposte • L’analisi della tabelle permette di arrivare ad un profilo descrittivo di personalità partendo da composizioni grafiche normali rare, originali o patologiche • Il 2% corrisponde al limite della risposta originale • Il campione è stato di 1000 soggetti (720M e 280F)

More Related