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Il “decalogo dell’insegnante”: un documento di qualche anno fa. Il seguente documento, di George Polya , è stato scritto molti anni fa, ma contiene ancora una certa validità. Oggi però il lavoro dell’insegnante è cambiato drasticamente! La ricerca didattica relativa alla matematica sta
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Il “decalogo dell’insegnante”:un documento di qualche anno fa Il seguente documento, di George Polya, è stato scritto molti anni fa, ma contiene ancora una certa validità. Oggi però il lavoro dell’insegnante è cambiato drasticamente! La ricerca didattica relativa alla matematica sta attraversando un periodo di grande sviluppo. Mai come negli ultimi anni ci si è dedicati all’indagine sui processi di apprendimento, mai prima d’ora sono caduti tanti principi considerati sacrosanti, si sono rovesciate convinzioni considerate inamovibili e sono cadute illusioni.(prof. Luigi Tomasi) Elaborazione a cura di: Marcello Pedone
DIECI Comandamenti per gli insegnanti [di Matematica] da George Polya, La scoperta matematica. Capire, imparare e insegnare uno Risolvere i Problemi,vol. II, Milano 1971. La traduzione italiana del 1971 è Pietro Canetta. Su questa traduzione sono fatte stato delle libere modifiche da L. Tomasi. Elaborazione a cura di: Marcello Pedone
1. Essere interessato al tuo soggetto. • Abbi interesse per la tua materia. Elaborazione a cura di: Marcello Pedone
2. Conosci il soggetto. • Conosci la tua materia. Conosci i modi secondo i quali si impara. Elaborazione a cura di: Marcello Pedone
3. Prova a leggere le facce dei tuoi studenti, prova a vedere le loro aspettative e le difficoltà, mettiti al loro posto. • Cerca di leggere sul viso degli studenti, cerca di capire le Loro Aspettative e le Loro difficoltà; METTITI al Loro posto. Elaborazione a cura di: Marcello Pedone
4. Renditi conto che il modo migliore per imparare qualcosa è quello di scoprire da soli. • Tieni Conto Che il miglior modo per imparare qualsiasi cosa è di scoprirla da soli. Elaborazione a cura di: Marcello Pedone
5. Lascia a i tuoi studenti non solo informazioni, ma know-how, Atteggiamenti mentali, l'abitudine al lavoro metodico. • Dai ai tuoi studenti ma anche non Soltanto informazioni, sapere-come, Attitudini mentali, abitudine al lavoro metodico (non dare solo definizioni, teoremi,dimostrazioni di teoremi, fornisci anche metodi e strumenti). Elaborazione a cura di: Marcello Pedone
6. Fargli imparare a indovinare. • Fai Loro imparare a congetturare. Elaborazione a cura di: Marcello Pedone
7. Fargli imparare dimostrando. • Fai Loro imparare a dimostrare. Elaborazione a cura di: Marcello Pedone
8. Look out per tali caratteristiche del problema in esame, come può essere utile per risolvere i problemi venire a cercare di divulgare il modello generale che sta dietro l'attuale situazione concreta. • Cerca Quegli aspetti del problema in Questione Che possono Essere utili per problemi futuri - cerca di Mettere in evidenza lo schema generale Che sta dietro La situazione concreta presente. Elaborazione a cura di: Marcello Pedone
9. Non dare via il tuo segreto tutto in una volta - lascia indovinare gli studenti prima di dirlo - fai loro scoprire da soli quanto è fattibile. • Non rivelare IMMEDIATAMENTE Tutto quello che sai e devi spiegare agli studenti - Fallo congetturare Dagli studenti prima di dirlo - FAI Loro scoprire, da soli, quanto più è possibile. Elaborazione a cura di: Marcello Pedone
10. Suggerisci, non forzare • Suggeriscilo, non forzarlo. Elaborazione a cura di: Marcello Pedone
Una citazione di Polya per quanto riguarda l'insegnamento in generale: • Insegnamento non è una scienza, è un'arte. Se l'insegnamento fosse una scienza ci sarebbe un modo migliore di insegnare e tutti avrebbero da insegnare in questo modo. Dal momento che l'insegnamento non è una scienza, non c'è grande libertà e possibilità molto delle differenze personali. ... Lasciate che vi dica quello che la mia idea di insegnamento è. Forse il primo punto, che è ampiamente accettato, è che l'insegnamento deve essere attivo, o piuttosto di apprendimento attivo. ... il punto principale di insegnamento della matematica è quello di sviluppare le tattiche di problem solving. Elaborazione a cura di: Marcello Pedone
Competenza nella disciplina Un insegnante di Matematica ha bisogno di una forte competenza. Questo non significa però “cultura” ottenuta per banale accumulazione, bensì per approfondimento anche e soprattutto personale. L‘insegnante dovrà conoscere la Matematica non solo grazie a corsi seguiti e ad esami superati all’Università, ma per ripensamento personale, per ricostruzione critica, per analisi. L’insegnante deve padroneggiare le basi della matematica e voler apprendere sempre più matematica…. Elaborazione a cura di: Marcello Pedone
Differenza tra la matematica e l’educazione matematica. L’educazione matematica è quella che in realtà si mette in gioco nell’aula e nella quale si mettono in evidenza i contrasti, le interpretazioni, le immagini, gli ostacoli che porta con sé un certo concetto che si desidera insegnare e che allo stesso tempo si desidera che gli studenti apprendano. Il riconoscimento della natura dei concetti della matematica e la necessità di registri semiotici per rappresentare ciascuno di essi e poi per impossessarsene (prof. Luigi Tomasi) Elaborazione a cura di: Marcello Pedone
Obiettivi del progetto M@t.abel • Miglioramento dell’insegnamentodella matematica nella scuola italiana. • Educazione matematica formazione culturale del cittadino. • Linguaggio e ragionamento matematico comestrumenti per l’interpretazione del reale. • Esplicitare l’intreccio tra ladimensione operativa - strumentalee l’aspetto culturale della matematica. Elaborazione a cura di: Marcello Pedone