IL ROMANTICISMO

1. IL ROMANTICISMO CONTESTO STORICO: Il Congresso di Vienna (1815) riporta i confini degli stati europei alla situazione precedente alle campagne napoleoniche e rimette sul trono le dinastie spodestate. Vengono meno le aspirazioni alla libertà e all’autonomia dei popoli sottomessi ai grandi imperi. Perciò si diffondono ideali patriottici e il concetto di “nazione”, e iniziano insurrezioni e guerre che pongono fine alla Restaurazione. Dalle guerre rivoluzionarie del 1848 e da quelle seguenti nascono i nuovi Stati nazionali, tra i quali il Regno d’Italia e l’Impero tedesco. La natura è una forza che riempie l’animo di “orrore dilettevole”. SUBLIME: sentimento di repulsione misto ad attrazione che si prova di fronte alla grandezza della natura rispetto all’uomo. Friedrich, artista tedesco, ci offre una visione cosmica dell’esistenza, la rappresentazione del vuoto, del silenzio, che allude al destino di rassegnazione dell’uomo. L’artista è affascinato anche dalle rovine solitarie, dalle atmosfere nebbiose e dagli alberi spogli e contorti. Il Romanticismo è un movimento filosofico, letterario e artistico che ha origine in Germania alla fine del ‘700 ma che si sviluppa in Europa durante il secolo successivo e che mira al recupero della fantasia e dell’irrazionalità. Privilegia l’espressione del sentimento che vince sulla ragione, quindi si contrappone al Neoclassicismo e all’Illuminismo. Nasce l’immagine dell’artista come eroe romantico, come genio, che rifiuta di adattarsi alle condizioni imposte dalla società. Monaco in riva al mare, 1808-1810 Caspar David Friedrich, Viandante sul mare di nebbia, 1818 Olio su tela, cm 95 x 75 Abbazia nel querceto, 1808-1809

2. Il paesaggio, interpretato attraverso l’emozione, si dissolve in vortici di vento e vapori. Turner usa una tecnica pittorica che non definisce gli oggetti, lasciando maggior spazio alla nostra immaginazione. Il pittore inglese si allontana dall’idea di veduta, per rappresentare vere e proprie visioni emotive. La luce è l’elemento fondamentale della sua ricerca. La sua pittura è fatta di macchie, che generano un paesaggio senza tempo. IL ROMANTICISMO Joseph M. William Turner, Pioggia, vapore e velocità, 1844 Olio su tela, cm 91 x 122 - Londra, National Gallery La rappresentazione del sublime nella natura si trova anche nelle opere dell’inglese William Turner. Joseph M. William Turner, Ombra e oscurità – La sera del diluvio, 1843. Olio su tela, cm 78,5 x 78 Londra, Tate Gallery In Italia l’arte sente il legame con la storia, le tradizioni e i valori religiosi. Il pittore Francesco Hayez esprime nelle sue opere l’adesione alle lotte risorgimentali e parallelamente la sua passione per i temi letterari. L’amore si intreccia con i temi civili: nell’opera Il bacio, la scena è un’allusione politica agli ideali del Risorgimento. Viene perciò rappresentato un duplice sentimento amoroso: per la propria donna, per la propria patria. Francesco Hayez, Il bacio, 1859 Olio su tela, cm 112 x 90 Milano, Pinacoteca di Brera

3. Gericault narra un episodio realmente accaduto nel giugno del 1816: il naufragio della fregata francese Medusa al largo della costa africana. Si salvarono solo pochi uomini su una zattera, raggiunti dalla nave Argo. La spietatezza dei particolari suscitò aspre polemiche. La tavolozza è fatta di ocre e di terre, i colori sono cupi. Lo stile è epico e grandioso, pur rappresentando un fatto di cronaca e non vicende storiche o mitologiche. Viene data alla scena un’impronta universale, a rappresentare una dimensione tragica ed eroica, un destino di sofferenza e di morte a cui è sottoposta la nazione e l’umanità intera. IL ROMANTICISMO In Francia i pittori rappresentano le contraddizioni emerse dopo la Rivoluzione francese. L’arte vuole inneggiare a valori di identità nazionale, mediante la narrazione di fatti di cronaca contemporanea. Théodore Géricault, La zattera della Medusa, 1818-1819 Olio su tela, cm 491 x 716 - Parigi, Musée du Louvre Delacroix unisce allegoria e storia nella sua Libertà che guida il popolo. Il 28 luglio è una delle tre giornate di rivolta contro l’autoritarismo di Carlo X, alla quale parteciparono persone di ogni estrazione sociale, compresi gli artisti. L’intento è didascalico e propagandistico: l’artista rappresenta un’allegoria per nulla idealizzata, in azione insieme al popolo. Umanizzando la figura della Libertà ed associandola ad un evento contemporaneo, Delacroix riesce a rendere l’evento universale, simbolo di ogni rivolta in nome della libertà. Eugéne Delacroix, La libertà che guida il popolo, 28 luglio 1830, 1830 Olio su tela, cm 259 x 325 - Parigi, Musée du Louvre