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Miracoli di Gesù. Tipi di miracoli attribuiti a Gesù. I miracoli attribuiti a Gesù possono essere classificati come: guarigioni, liberazioni da demoni , dominio della natura, resurrezioni dai morti e molti altri. Miracoli di guarigione.
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Tipi di miracoli attribuiti a Gesù I miracoli attribuiti a Gesù possono essere classificati come: guarigioni, liberazioni da demoni, dominio della natura, resurrezioni dai morti e molti altri
Miracoli di guarigione Il maggior numero di racconti miracolistici descritti nel Nuovo Testamento riguarda la malattia o la disabilità. I Vangeli sottolineano in ogni episodio modi diversi con cui Gesù avrebbe compiuto il miracolo; a volte egli avrebbe curato le persone semplicemente dicendo alcune parole oppure imponendo le mani, altre volte impiegando rituali elaborati usando mezzi vari (per esempio sputo o fango). Questi aspetti più esteriori sono registrati dai Vangeli sinottici e non dal Vangelo secondo Giovanni.
Resurrezioni dai morti • I Vangeli canonici riportano quattro casi di resurrezioni attribuite a Gesù: • La figlia di Giairo - Giairo, capo di una sinagoga, chiede a Gesù di curare la sua figlia gravemente malata. Ma, mentre Gesù vi si sta recando, alcuni uomini vengono a dire che la figlia è morta. Gesù afferma che sta solamente dormendo e quando arriva alla casa la risuscita con la parola «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico, alzati!» • Il figlio della vedova a Nain - Il figlio di una vedova viene portato a sepoltura nella cittadina di Nain. Gesù ha pietà della vedova e le dice di non piangere. Si avvicina poi alla bara e con le parole: «Giovinetto, dico a te, alzati!» lo risuscita; • La resurrezione di Lazzaro - Lazzaro, amico intimo di Gesù, è morto ormai da quattro giorni quando Gesù gli ordina di alzarsi; • La resurrezione di Gesù.
Uno dei miracoli di Gesù Tramutazione dell'acqua in vino La tramutazione dell'acqua in vino è, secondo il Vangelo di Giovanni, il primo miracolo compiuto da Gesù durante un matrimonio a Cana.
« Tre giorni dopo, ci fu una festa nuziale in Cana di Galilea, e c'era la madre di Gesù. E Gesù pure fu invitato con i suoi discepoli alle nozze. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: "Non hanno più vino". Gesù le disse: "Che c'è fra me e te, o donna? L'ora mia non è ancora venuta". Sua madre disse ai servitori: "Fate tutto quel che vi dirà". C'erano là sei recipienti di pietra, del tipo adoperato per la purificazione dei Giudei, i quali contenevano ciascuno due o tre misure. Gesù disse loro: "Riempite d'acqua i recipienti". Ed essi li riempirono fino all'orlo. Poi disse loro: "Adesso attingete e portatene al maestro di tavola". Ed essi gliene portarono. Quando il maestro di tavola ebbe assaggiato l'acqua che era diventata vino (egli non ne conosceva la provenienza, ma la sapevano bene i servitori che avevano attinto l'acqua), chiamò lo sposo e gli disse: "Ognuno serve prima il vino buono; e quando si è bevuto abbondantemente, il meno buono; tu, invece, hai tenuto il vino buono fino ad ora". Gesù fece questo primo dei suoi segni miracolosi in Cana di Galilea, e manifestò la sua gloria, e i suoi discepoli credettero in lui. »(Vangelo di Giovanni 2,1-11) Questi passi hanno avuto una grande importanza nello sviluppo della dottrina cristiana. Alcuni teologi hanno messo in risalto che Gesù, prendendo parte al matrimonio e usando addirittura il suo potere divino per salvare la celebrazione, ha approvato il matrimonio e le celebrazioni terrene. Racconto evangelico
Tradizione successiva Il miracolo alle nozze di Cana viene ricordato in occasione dell'epifania, come manifestazione di Gesù, e come il secondo dei cinque Misteri Luminosi del Rosario. .