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Ciao ragazzi, eccoci qui a parlare, questa volta, di un argomento molto interessante soprattutto per i neofiti, cosa faccio o cosa devo fare non appena porto a casa il mio DJI Mavic Pro? Questa guida di sicuro vi potrà tornare utile per evitare spiacevoli inconvenienti tecnici, ma soprattutto per farvi godere al massimo del nostro nuovo gioiellino.
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Ciao ragazzi, eccoci qui a parlare, questa volta, di un argomento molto interessante soprattutto per i neofiti, cosa faccio o cosa devo fare non appena porto a casa il mio DJI Mavic Pro? Questa guida di sicuro vi potrà tornare utile per evitare spiacevoli inconvenienti tecnici, ma soprattutto per farvi godere al massimo del nostro nuovo gioiellino. Primo passo – Estrai tutto dalla scatola
Verifica che all’interno della scatola ci sia tutto (posso consigliarti questo link per avere idea di cosa devi trovare all’interno della scatola). Normalmente non ci sono problemi, ma sai bene, essendo una produzione su larga scala non si può mai sapere. Controlla che tutti i componenti non abbiano difetti (puoi anche togliere il fermo della gimbal in modo tale che la camera possa muoversi liberamente una volta che il drone è stato acceso, MOLTO IMPORTANTE per evitare che la gimbal si danneggi a causa del processo di autocalibrazione!!).
Secondo passo – Carica sia il drone che il relativo radiocomando Connetti la batteria al caricabatterie e automaticamente inizierà il processo di ricarica (puoi controllare lo stato di avanzamento della carica semplicemente controllando che i led si accendano in sequenza, quando noterai che gli stessi sono spenti la batteria è totalmente carica).
Lateralmente al cavo di ricarica della batteria, sul caricabatterie, trovi due porte USB, che devono essere utilizzate per caricare il radiocomando connettendo il cavo USB -> mini USB che trovi in dotazione. Suggerimento: puoi usare una delle porte USB anche per ricaricare il tuo smartphone. ATTENZIONE: non ricaricare allo stesso momento la (o le, se stai utilizzando il caricabatterie multiplo) batteria del drone e il radiocomando
Terzo passo – Connetti il tuo smartphone al radiocomando Non appena aprirai la scatola del DJI Mavic Pro, sul radiocomando troverai già installato il cavetto Lightning per il tuo Iphone, se hai uno smartphone diverso, sempre nella scatola trovi altri due cavetti che sicuramente faranno al caso tuo.
Suggerimento: qualora il telefono non entri perfettamente nella pinza puoi toglierlo dalla custodia, sicuramente entrerà meglio, con sicurezza e senza forzare. Quarto passo – Installa e fai partire la “DJI GO 4”, successivamente inizializza il tuo drone.
Puoi scaricare l’applicazione direttamente dal Play Store o dal tuo App Store (è gratuita). Da qui puoi creare anche il tuo Account personale DJI (qualora non lo avessi già…) che ti consentirà di “salvare” i tuoi progressi e, come un pilota vero, registrare le tue “ore di volo”. Una volta che il drone e il radiocomando saranno totalmente carichi, puoi procedere alla prima accensione e alla inizializzazione dello stesso con l’app.
Accendi il radiocomando, quindi il drone e successivamente avvia l’applicazione. Automaticamente partirà il processo di prima installazione, nel quale ti verrà chiesto, ad esempio, come vuoi impostare il radiocomando oppure che funzioni assegnare ai tasti c1 e c2 posti sul lato posteriore.
Suggerimento: queste cose puoi reimpostarle anche successivamente tramite l’applicazione, qualora non ti sentissi soddisfatto delle scelte fatte Al termine di questa operazione, ti potrebbe venir richiesto di installare l’ultima versione del firmware, se ciò avvenisse, leggi il passo successivo di questa guida oppure prosegui con il punto sei della guida. ATTENZIONE: gli aggiornamenti firmware per DJI sono considerati “MANDATORY” ossia obbligatori. Nel caso in cui il drone necessitasse di riparazione, a causa di un difetto di fabbrica ad esempio, e il tecnico riscontrasse il mancato aggiornamento dei firmware (batteria, drone e radiocomando), l’intervento di riparazione sarebbe totalmente a carico dell’utente.
Quinto passo – Scarica e installa l’ultimo firmware Per aggiornare il tuo DJI Mavic Pro e il suo radiocomando, assicurati di avere connesso il tuo dispositivo mobile al radiocomando, e di avere una buona connessione internet. Suggerimento: non fare questa operazione tramite rete cellulare, (anche il solo corrompersi di un pacchetto dati, comporterebbe un blocco della macchina e dovresti riportare il tuo mezzo all’assistenza tecnica del tuo DJI Store di fiducia) e soprattutto la batteria del drone, del radiocomando e dello smartphone deve essere totalmente carica.
Fatto ciò, qualora non fossi uscito dalla procedura guidata di primo avvio, semplicemente prosegui fino a quando non parte il download automatico del firmware. Se, invece, inavvertitamente o per una qualsiasi ragione hai portato a termine la procedura guidata, ma non hai effettuato l’upgrade firmware, puoi tranquillamente richiamarlo in un secondo momento, ti basterà avviare l’applicazione con il drone accesso, mentre sei seduto comodamente sul divano, e noterai nel margine sinistro dello schermo una banda rossa che ti avvisa della possibilità di scaricare il firmware. Fai un tap lì sopra e la procedura inizierà in automatico.
ATTENZIONE: Durante il processo automatizzato di download prima, e installazione poi, non spegnere né il telefono, né il radiocomando, né il drone. Il drone così come il radiocomando potrebbe riavviarsi più volte. É normale, tranquillo. Al termine del processo di installazione, l’app ti dirà “update successful”. Ora puoi decidere se spegnere tutto e dedicarti dopo al primo volo, oppure continuare a leggere questa guida. Sesto passo – Installa le eliche
Come in tutti i droni, anche nel DJI Mavic Pro, troverai due eliche rotanti in senso orario e altre due in senso antiorario (counter clockwise in inglese), è facile riconoscerle, le controrotanti hanno sulla base un segno bianco e i motori riportano lo stesso colore stampato sulle teste. Per installare correttamente le eliche allinea i dentini sulla base delle stesse, con i fori sulla testa del motore, poi premi, e ruota per bloccare, fai il procedimento inverso per smontare le eliche. Settimo passo – Prepariamoci al decollo calibrando la compass
La compass, o bussola, è una piccola schedina all’interno del drone la quale comunica alla centralina di volo come il drone si sta orientando nello spazio. Puoi raggiungere il tasto dell’applicazione, che ci consente di calibrare la compass, in maniera molto semplice, tocca nella parte alta dello schermo. Ora dovresti trovarti nella scheda di stato del tuo DJI Mavic Pro, nella sezione compass fai tap sul pulsante “calibrate”. Ora ruota il drone su 360 gradi orizzontalmente prima e verticalmente poi con la camera verso il basso, e le eliche verso sinistra.
Se il led di stato diventerà verde al termine della procedura, sarai sicuro di aver eseguito una calibrazione corretta; quindi possiamo procedere al nostro primo volo. Qualora non vuoi utilizzare l’applicazione per lanciare la calibrazione puoi, nel caso del mavic, muovere avanti e indietro, lo slider della modalità sport per almeno tre/cinque volte mentre, nel caso di altri droni, per richiamare la funzionalità di calibrazione, puoi muovere lo switch di selezione modalità di volo avanti e indietro per tre/cinque volte e la procedura inizierà.
ATTENZIONE: assicurati di aver aperto i bracci del drone prima di effettuare la calibrazione, altrimenti, puoi rischiare di non far percepire dei dati corretti alla centralina a causa del loro ovvio rumore elettromagnetico. Ottavo passo – Iniziamo a volare! Onestamente far volare qualsiasi drone DJI è proprio un gioco da ragazzi, il DJI Mavic Pro lo è ancor di più soprattutto perché, grazie ai suoi sensori anticollisione e alla modalità beginner (attiva di default), sarà molto facile avere ottime soddisfazioni in termini di prestazione di volo.
Suggerimento: al primo volo ti consiglio di mantenerti in uno spazio molto aperto, che ti può garantire tempi di reazione anche non velocissimi, e soprattutto con una buona qualità del segnale gps acquisito…ne potresti aver molto bisogno in caso di richiamo a casa automatico oppure per una eventuale perdita di segnale Nono passo – Iniziamo ad usare la camera Se guardi sull’applicazione, nella parte destra dello schermo, puoi notare un bottone rosso oppure bianco. Sta ad indicare il tipo di immagine che andrai ad acquisire (bianco = foto, rosso = video), per navigare e quindi selezionare la videocamera oppure la fotocamera, sopra il pulsantone di cui parlavamo prima noterai due freccette che si rincorrono, lì puoi switchare tra le modalità. Al di sotto del pulsantone invece trovi un piccolo tasto che ti consente di settare la camera (formato di ripresa, risoluzione, tipo di file per le foto,…).
Per quanto riguarda la messa a fuoco dell’immagine, puoi scegliere la modalità automatica oppure, nel caso tu sia un utente pro, puoi decidere dove posizionare l’attenzione dello spettatore. Per ottenere questo risultato devi assicurarti che il fuoco sia impostato su manuale. Suggerimento: se hai intenzione di utilizzare il fuoco automatico, utilizza un dispositivo con uno schermo molto grande, altrimenti rischi di non percepire correttamente e di conseguenza rovinare una ripresa che anche in postproduzione sarebbe irrecuperabile. Bene, a questo punto, un ultimo controllo, la microsd. Lo slot per la microsd si trova nella parte destra del drone, nascosta dietro lo sportellino che ti consente di selezionare il modo di controllo (wifi o r/c).
Sul radiocomando invece, nell’angolo in alto a sinistra trovi una rotellina, essa ti consente di controllare il tilt della camera, ossia, durante una registrazione ti consente di muovere la camera sull’asse trasversale. Ultima cosa che posso dirti per il comparto della camera è questo, la bolla di plastica serve prevalentemente da protezione per il trasporto. É consigliabile rimuoverla prima di ogni volo, per evitare soprattutto che durante la ripresa qualche raggio di sole possa creare dei brutti bagliori non recuperabili in postproduzione. Decimo passo – Divertiti, esplora ma attento!
Il DJI Mavic Pro è un pozzo inesauribile di idee, inquadrature, possibilità di ottenere immagini diverse o semplicemente un compagno di giochi davvero unico e divertente, insomma lo potremmo definire un drone degno compagno di ogni nostro viaggio. Prenditi il tempo di fare le cose con calma, non essere impaziente e dai al drone il tempo di dirti “Safe to Fly”, solo in quel momento sarai sicuro di avere una esperienza di volo sicura e senza rischiare nessun crash. Ultima raccomandazione, per utilizzare liberamente queste macchine attieniti a quanto scritto nella vigente normativa ENAC. Considerate questa piccola guida come una sorta di quick start, per informazioni ben più approfondite non esimerti dal leggere molto attentamente il manuale di istruzioni IN ITALIANO che trovi qui. Buon divertimento dal vostro Roberto!
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