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I WATER SAFETY PLAN PER LE ACQUE CONDOTTATE. CONVEGNO PUBBLICO “Acqua di rubinetto o acqua minerale?” Aspetti sanitari, ambientali, economici e sociali Perugia, 23 marzo 2013 . Elisabetta Carraro, Univ . di Torino – elisabetta.carraro@unito.it
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I WATER SAFETY PLAN PER LE ACQUE CONDOTTATE CONVEGNO PUBBLICO “Acqua di rubinetto o acqua minerale?” Aspetti sanitari, ambientali, economici e sociali Perugia, 23 marzo 2013 Elisabetta Carraro, Univ. di Torino – elisabetta.carraro@unito.it Silvia Bonetta, Univ. del Piemonte Orientale – silvia.bonetta@mfn.unipmn.it
APPROCCIO PREVENTIVO strategie per la protezione della salute e dell’ambiente captazione trattamento distribuzione consumatore VALUTAZIONE, GESTIONE E COMUNICAZIONE DEL RISCHIO APPROCCIO GLOBALE DI GESTIONE DEL RISCHIO ESTESO ALL’INTERA FILIERA IDRICA, DALLA CAPTAZIONE AL PUNTO DI UTENZA FINALE. approccio RETROSPETTIVO basato sul controllo a valle approccio PREVENTIVO basato sulla valutazione e gestione dei rischi
APPLICAZIONE DEL WSP (HACCP) ALLA FILIERA DELL’ACQUA POTABILE Prevenzione dei rischi derivanti dal consumo/uso dell’acqua potabile FILIERA DELL’ACQUA POTABILE FILIERA DELLE RESPONSABILITÀ acqua grezza trattamento distribuzione rete interna WSP FASE 2 WSP FASE 1 trattamenti interni utente
WSP FASE 1 “Guidelinesfordrinking water quality”Water SafetyPlans (WSPs) Managing drinking-water quality from catchment to consumer
OBIETTIVI PREVENZIONE /RIDUZIONE CONTAMINAZIONE DELLE RISORSE IDRICHE RIDUZIONE/ELIMINAZIONE CONTAMINAZIONI INDOTTE DAL TRATTAMENTO PREVENZIONE CONTAMINAZIONE DURANTE LA RACCOLTA, DISTRIBUZIONE E MANIPOLAZIONE DELL’ACQUA POTABILE IL WSP DEVE ESSERE SVILUPPATO PER OGNI SISTEMA IDRICO TUTTI GLI ACQUEDOTTI (GRANDI E PICCOLI) RETE INTERNA DEGLI EDIFICI DOVE SI APPLICANO I WSPs?
PRINCIPALI STEPS NELLA PREPARAZIONE DI UN WSP Costituire il team PREPARAZIONE Descrivere il sistema idrico Identificare i pericoli e valutare i rischi VALUTAZIONE DEL SISTEMA Analizzare le misure di controllo Stabilire una scala di priorità dei rischi Progettare ed attuare periodiche revisioni del WSP Sviluppare, implementare e mantenere un piano di intervento Definire il sistema di monitoraggio e le misure di controllo MONITORAGGIO OPERATIVO Verificare l’efficacia del WSP GESTIONE E COMUNICAZIONE Preparare procedure di gestione Elaborare programmi di sostegno
DESCRIZIONE DEL SISTEMA IDRICO Obiettivi Descrizione dettagliata del sistema idrico (diagramma di flusso). Comprensione della qualità dell’acqua erogata captazione trattamento distribuzione consumatore Key steps Descrizione del sistema idrico per identificare dove il sistema è vulnerabile a pericoli ed eventi pericolosi • Caratteristiche geologiche e idrogeologiche • Condizioni meteoclimatiche • Attività antropiche presenti nell’area • Presenza di fauna selvatica • Caratteristiche chimiche, microbiologiche e fisiche dell’acqua • ……. • Fasi del trattamento (tipo, modalità) • Dati sull’efficacia ed efficienza delle diverse fasi del trattamento sulle problematiche specifiche di contaminazione • Residui della disinfezione • ……. • Serbatoi e rete • Tempo di permanenza • Variazioni stagionali • Protezioni di sicurezza (coperture) • Disegno della rete, condizioni idrauliche • Disinfettante residuo • …….
IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI, DEGLI EVENTI PERICOLOSI E VALUTAZIONE DEL RISCHIO unaefficacegestione del rischiosibasasull’identificazionedei PERICOLI POTENZIALI e degli EVENTI PERICOLOSI e sulla VALUTAZIONE del LIVELLO DI RISCHIO determinatodaciascuno Obiettivi Descrizione dei problemi in termini di pericoli ed eventi pericolosi (cosa e dove) Valutazione dei rischi espressi in modo interpretabile e comparabile • un PERICOLOè un agentebiologico, chimico e fisicochepuòpotenzialmentecausaredannialla salute • un EVENTO PERICOLOSO è un incidente o unasituazionechepuòportareallamanifestazione di un pericolo (checosapuòaccadere e come); es. pioggiaintensa (eventopericoloso) puòfavorirel’ingresso di m.o. patogeni (pericolo) nell’acqua di captazione • RISCHIOè la probabilitàche un pericolocausidannonellapopolazioneesposta in un determinato tempo, considerando la gravità del danno e delleconseguenze.
batteri • virus • protozoi • elminti • nitrati, • pesticidi, • fertilizzanti • DBPs, • flocculanti, • sostanze rilasciate dai materiali di rete (Cu, Pb,) o dai trattamenti • particelle, • sedimenti • torbidità EVENTI PERICOLOSI (condizioni che li determinano es. fioriture algali)
VALUTAZIONE DEL RISCHIO • valutare il rischio associato ad ogni pericolo individuato; • il rischio è dato dalla combinazione della probabilità di accadimento e la gravità delle conseguenze; • si può usare un approccio semi-quantitativo o quantitativo
Bartman J,Corrales L,Davison A,Deere D,Drury D,Gordon B, Howard G, Rinehold A, Stevens M. Water safety plan manual:step-by-step risk managment for drinking–water suppliers. WHO, 2009
SOGGETTI RESPONSABILI DEVONO ESSERE COMPETENTI Responsabilità del titolare o di chi gestisce l’edificio Competenza dell’inquilino Rispetto dei parametri dell’allegato 1 del Dlgs 31 Responsabilità dell’acquedotto PoU PoE
DOVE SI APPLICA……. Abitazioni, condomini Cliniche, ospedali, ricoveri, case di cura Hotel Centri commerciali Cinema, teatri Bar, ristoranti Scuole, asili, asili nido Uffici, aziende produttive Caserme e penitenziari Centri sportivi Centri benessere …… Trattamenti Water-usingdevices PoE PoU SUSCETTIBILITA’ DEGLI UTILIZZATORI • Soggetti coinvolti nella progettazione, costruzione, ristrutturazione di edifici • Proprietari, amministratori, agenzie immobiliari , inquilini, datori di lavoro, figure specifiche
CAMBIAMENTO DELLA QUALITA’ DELL’ACQUA DELL’ACQUA DAL PoE al PoU Water-usingdevices RETE IDRICA DELL’EDIFICIO: Tubazioni, raccordi, valvole, serbatoi, autoclavi Linee acqua calda e fredda USO PoE PoU Rubinetti, docce TRATTAMENTI Trattamenti domestici • EVENTI/CONDIZIONI FAVORENTI • rotture e malfunzionamenti • ristagno , uso intermittente • formazione depositi e incrostazioni • rilascio e corrosione • consumo del disinfettante residuo • variazioni di T°C • perdita di stabilita’ dell’acqua RISCHI Contaminazione diretta Contaminazione indiretta Crescita di m.o.
Il consumatore NON CONOSCE le caratteristiche dell’acqua del rubinetto BASSA CONSIDERAZIONE DELLA QUALITÀ DELL’ACQUA DEL RUBINETTO • ODORI • COLORI • DEPOSITI • Acqua dura • Non è sicura • Aggiunta di cloro Percezione e pregiudizi
IMPIANTI DI TRATTAMENTO DOMESTICO la scelta della tipologia di impianto deve essere subordinata alle caratteristiche dell’acqua di rete e alla qualità che si vuole ottenere Minore è l’informazione sulla qualità dell’acqua del rubinetto maggiore è la probabilità di acquistare trattamenti non necessari, inappropriati e inefficaci Pubblicità ingannevoli, dimostrazioni, truffe, venditori senza scrupoli Difficoltà di gestione e manutenzione Rischio di peggiorare la qualità dell’acqua che può diventare NON POTABILE Decreto del Ministero della Salute del 7 febbraio 2012, n. 25 “Disposizioni tecniche concernenti apparecchiature finalizzate al trattamento dell’acqua destinata al consumo umano”. (G.U. n. 69 del 22/03/12)
IN CONCLUSIONE…. Dal serbatoio (1) attraverso le tubazioni (2), arriva alla fontana della piazza (3) e ai rubinetti delle case (4). • VANTAGGI DELL’APPLICAZIONE DEI WSPs LUNGO L’INTERA FILIERA IDRICA “dalla captazione al consumo”: • approvvigionamenti idrici più adeguati • miglioramento della conoscenza e competenza dei soggetti • responsabili (gestori e utenti) • controllo dei rischi e mantenimento/miglioramento della qualità • dell’acqua fino al PoU • maggiore fiducia del consumatore • gestione più consapevole da parte dell’utente • MAGGIORE SALVAGUARDIA DELLA SALUTE PUBBLICA
NUOVO APPROCCIO NEL SETTORE DELLE ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO WATER SAFETY PLANS (WSPs) ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’, 2005 “ilsistemamigliore per garantire la SICUREZZA e la QUALITA’ dell’ACQUAPOTABILE è l’applicazione del metododellavalutazione e gestionedeirischi in tutte le fasidellafilieradell’acquapotabile “dallacaptazione al consumo”